Clima settembre 2021: caldo ma non troppo?


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Il clima di settembre 2021 è stato apparentemente normale, in realtà è stato decisamente caldo e con pochi giorni di pioggia: temperature minime fuori norma, comunque alte, solo 2 giorni sotto la media e 1 uguale alla media; 7 giorni di pioggia, un po’ pochi per settembre.
Le temperature minime non scendono più, praticamente sempre fuori media: 2,5 gradi anche questo mese è la differenza tra la media stagionale e la media delle temperature minime e 1,5 è la differenza tra massime del periodo e la media delle massime di settembre 2021.  
Vediamo alcuni giorni significativi di settembre.
1 set  min. 17  max. 28  
4 set  min. 16  max. 27  
5 set  min. 17  max. 29  
6 set  min. 18 
 max. 28 
7 set  min. 17  max. 29 
10 set min. 14  max. 28
12 set min. 17 max. 30
13 set min. 17 max. 31  
14 set min. 18  max. 31  
16 set min. 20 max. 23
17 set min. 17 max. 26
18 set min. 18 max. 25
19 set min. 18 max. 21
21 set min. 15 max. 23
23 set min. 13 max. 23
24 set min. 13 max. 24  (un giorno con temperature quasi normali diventa significativo)
25 set min. 16 max. 26
26 set min. 17 max. 24
28 set min. 16 max. 28
30 set min. 16 max. 24

(Sto descrivendo le temperature di casa mia, ma non serve che vi scriva dove, perché potete riconoscere questa follia climatica anche a casa vostra)

Prima di tornare al consueto appuntamento sulle temperature minime vi invito a rileggere più e più volte l’ articolo di luglio.

Ed ora torniamo sul tema delle temperature minime: la temperatura minima di settembre 2021 è scesa sotto la media stagionale soltanto 2 volte ed è stata uguale alla media stagionale per un solo giorno. Per quel che riguarda la conta dei mesi in cui la temperatura minima non scende sotto la media stagionale per più di 6 giorni nello stesso mese resta a 3 mesi (novembre 2020, marzo 2021, aprile 2021) su 42 mesi.  A livello annuale, se la temperatura minima scendesse tutti i mesi 6 volte sotto la media si arriverebbe a 72 volte a fine anno, esattamente come le 72 volte in 2 anni e mezzo (914 giorni).
Nel 2020 solo 31 volte la temperatura minima è scesa sotto la media stagionale, nel 2019 erano state 25, nel 2021 salgono di poco a 36 le volte e non è incoraggiante.

Non ci sono particolari nuovi record, anche se, il fatto che la media delle temperature sopra 2,5 gradi non sia un record, è decisamente preoccupante.

Dobbiamo davvero aspettarci eventi drammatici per smuovere le persone dall’ apatia ?
Se continuano queste temperature minime così folli “The day after tomorrow” non resterà solo un film. La corrente del Golfo sembra scricchiolare e allora sarà da pregare.
Non confondiamo il clima con il meteo, perché poi qualcuno potrebbe dire che è stato molto freddo, sì per qualche settimana o 92 giorni su 1004.

L’ Italia ha presentato il piano nazionale di ripresa e resilienza, rivoluzione verde e transizione ecologica, ma per ora il Ministro Cingolani passa da dichiarazioni super convincenti a permessi di trivellazioni ormai prive di senso sia economico che Ambientale e si continua a parlare di nucleare. E’ l’ ultima grande occasione che abbiamo, stiamo per sbagliare di nuovo!  Fotovoltaico, batterie di accumulo, auto elettrica, eolico, moto ondoso, tutto è possibile senza fossili e nucleare, basta dimensionare tutto nel modo corretto. E si spende anche meno. Non ci credete? Provate a dimensionare quanto fotovoltaico ed eolico possa servire per soddisfare tutto il mondo, poi ricordate che c’è sempre l’ energia idroelettrica, da moto ondoso e geotermica e ricordate che l’ efficienza del fotovoltaico è raddoppiata negli ultimi 10 anni, come anche che ora esistono sistemi di accumulo che 10 o 15 anni fa erano impensabili.
L’ ultimo rapporto sul clima non lascia interpretazioni: alcuni fenomeni come l’ innalzamento dei mari sono irreversibili per centinaia di anni!
 

L’ ACQUA E’ UN BENE PREZIOSO
Senz’ acqua siamo morti! Non abbassiamo la guardia sull’ acqua, un bene che ci siamo abituati a pagare. Non sprechiamo l’ acqua! Questa è la normalità? L’ acqua potabile sta per finire? Probabilmente sì e il problema è molto più grave di quanto sembra!
Non dimentichiamo che l’ acqua in bottiglia é sempre acqua.

Come sempre, per concludere, un occhio al fotovoltaico, che con un settembe tutto sommato soleggiato non si può che essere soddisfatti dei 532 kWh in 30 giorni, un record per agosto alla faccia di chi “E ma per il fotovoltaico ti serve un tetto enorme e ti ripaghi le spese in 20 anni e se piove non è così efficiente”, forse con un’ auto elettrica da caricare ve lo ripaghereste in meno di 3 anni. Se non basta, anzi, se non si vuole sprecare energia, ci sono batterie di accumulo ormai sempre più economiche; 532 / 30 = 17,7 kWh al giorno, con una batteria di accumulo da 5 kW e/o auto elettrica da 25 kW si può vivere senza fossili sicuramente da marzo a ottobre.
Speriamo di tornare presto alla normalità e di lasciare sepolte le fonti fossili, favorendo fotovoltaico + auto elettrica + accumulo 

Mercato auto settembre 2021: diesel crollo totale, capolavoro elettrico, tanto che elettriche+plug-in si avvicinano al diesel


Il mercato auto di settembre 2021 si chiude con un’ altra importante flessione, -25,7 % rispetto a settembre 2021, il confronto è ancora sul sul 2019, anche se, forse, un confronto con il 2020, ora potrebbe essere comunque significativo. Per ora la ripresa economica, per quel che se ne dica, rimane incerta, o forse nell’ automotive è titubante per il passaggio verso l’ elettrificazione, ibrido, plug-in o elettrico? O aspettare un altro anno con batterie super performanti? La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

I dati unrae sono inequivocabili, il sorpasso storico (e che sorpasso!) dell’ ibrido sulle “solo”-benzina è avvenuto a luglio ed ora, full-hybrid e mild hybrid puntano a finire davanti a tutti anche sulle immatricolazioni annuali. Il paradosso però è che a breve anche le ibride, almeno le non-plug-in, saranno considerate inquinanti e “da bloccare”. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +223,0% su settembre 2019, primo posto per alimentazione, ma in pratica già obsoleto.
Una gioia sarebbe veder sparire le mild ibride prima possibile. Dal mese scorso unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 6,5 % full e 21,7 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 28,2 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 32,7 % su base annua, impensabile 2 anni. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota Yaris perde su settembre 2020 e perde anche il primato a favore delle mild hybrid FIAT Panda, Lancia Ypsilon e FIAT 500.
Ormai possiamo dirlo, la strategia Toyota di insistere sull’ ibrido aspettando la sua miglior elettrica è fallimentare. Ora diventa interessante vedere le mosse Toyota nei prossimi mesi.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato sale al 3,9 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideLuglio2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, questo mese in realtà non è andata benissimo, perché i numeri sono rimasti simili a settembre 2020, ma inferiori a quasi tutti i mesi 2021. Che sia un segnale?
Le auto GPL, dopo alti e bassi, sembrano assestarsi, a settembre tornano in negativo seppur “leggero”, -9,7 % su settembre 2019, ma quota di mercato su base annua che sale al 7,0 % che non si vedeva da molti mesi. Nei mesi scorsi avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece sembra che il GPL abbia trovato il suo spazio nel 7% del mercato che sta abbandonando prepotentemente il diesel.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano un pesante -38,1 % su settembre 2019 e quota di mercato su base annua scende al 2,2 %, +0,4 sul 2019
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non ha saputo “lanciarsi”, infatti gli investimenti su nuove stazioni di rifornimento sono rimasti al palo, perché probabilmente sarebbero stati soldi buttati, pertanto è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso?

GPL+metano risalgono al 9,2 % superando quel 9,0 % di picco degli ultimi anni. Nel 2021, le alimentazioni a gas riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentasettesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con settembre 2019, -61,3%, ma anche con settembre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,4% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 23,5 %, ancora 10 mesi e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 37 negativi le ibride diesel sono appena al 3,9 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 3 o 4 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, ora inizia il conto alla rovescia, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 640,11 – 626,28 = 13,83 millesimi, una differenza ancora in rialzo.

La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -58,3 % su settembre 2019, il più pesante di sempre e quota di mercato su base annua sempre in calo, ora al 30,5 %, esattamente come 3 anni fa. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 54,0 % perdendo costantemente l’ 1,5 % di quote di mercato in 2 mesi! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 6 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora ne vedremo delle belle in ambito di innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Record assoluto per le Elettriche, 8.492 nuove immatricolazioni in un mese e +575,6% rispetto a settembre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella per le ibride 4 anni fa (7.407 immatricolazioni ibride a settembre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 4,0 % (ibride al 4,1% a settembre 2018).

Debutto clamoroso per la Dacia Spring, fa più di Yaris ibrida ed ecco che il mercato si sveglia! Fiat 500 elettrica ormai una certezza, a seguire si rivede Tesla con la Model3, poi Smart ForTwo e Tesla ModelY. Renault ZOE perde qualcosina sul 2020, ma Renault sa che l’ elettrico è il presente e il futuro guardando a Renault Twingo che ha nettamente superato la ZOE. 
I numeri delle elettriche ormai sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche. 

Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come settembre sia da record per l’ elettrico.
Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, +597,1 % su settembre 2019, e un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.507. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 3.922 nei primi 9 mesi del 2019 a 52.969 del 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 4,5 % su base annua. E gli annunci di Volkswgen parlano di ibride plug-in 2.0 con più autonomia e ricarica fast, quello che diciamo da oltre un anno, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

A settembre 2021 Plug-in ed Elettriche, +583,9 % su settembre 2019 e 13.999 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua all 8,5 %, +1,5 sulle GPL che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno non pervenuto. Ora si parla sempre più spesso di questa tecnologia, ma al momento sembra impossibile pensare che fra 5 anni possa competere con elettriche e plug-in, o forse andrà a sostituire proprio le plug-in o probabilmente sembra più una tecnologia adatta a grandi navi e camion.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 114,0, un buon -3,3 dal mese scorso e -28,6 su settembre 2019. Con questo trend non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma probabilmente si arriverà a 106g. 
Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina, GPL e metano sembra non abbiano subito variazioni, mentre il diesel è stato sostituito per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.

 

Hyundai Ioniq plug-in 23 mesi dopo


Con settembre si torna un po’ alla solita routine, ma ci sono ancora belle giornate per gite fuori porta, infatti 1790 km in un mese non sono ne pochi, ne tanti, ma con Hyundai Ioniq plug-in sono semplicemente piacevoli.

Come sempre, 63 km in modalità elettrica e poi nessuna ansia d’ autonomia, montagna, mare, pianura ed è sempre un piacere muoversi al prezzo più basso.

Come di consueto, facciamo un confronto con l’ anno scorso.
Nel mese di settembre 2019 i consumi erano a 37,5 km/l, mentre a settembre 2020 sono a 51 km/l, ma con 428 minuti in più di ricarica e ben 11,34 litri di benzina in meno, percorrendo 111 km in più. A far la differenza è appunto l’ uso meno prolungato del motore benzina, che in quasi 2 anni, in pratica è utilizzato per solo un terzo dei km percorsi, è come avere 2 auto in una, ma che insieme dureranno molto di più dei fatidici 10 anni, cioè il tempo dopo il quale solitamente un’ auto diventa inevitabilmente un rottame.
Viaggiare con un’ auto elettrica non è più un problema, autonomia in aumento, tempi di ricarica in diminuzione e colonnine in aumento in tutto il territorio, ma se avete dei dubbi, un’ auto plug-in è la scelta migliore che potete fare. Non a caso i consumi peggiorano più si utilizza il motore benzina, nonostante il prezzo alla pompa tra i più bassi degli ultimi decenni. Ad oggi, anche senza fotovoltaico, i consumi migliorano abbastanza da giustificare un prezzo iniziale che non è più così esorbitante e che si abbassa anche psicologicamente se si ha a cuore l’ Ambiente. 

Questi i consumi attuali:
37.912 / 71.9 = 527,28 litri x 24 = 12.654 km percorsi in benzina  (33,38 %)
37.912 – 12.654 = 25.258 km percorsi in modalità ELETTRICA (66,62 %)

In tabella ho riportato tutti i dati e tempi di carica in base alla Fascia Energetica e con eventuale fotovoltaico attivo.
A inizio settembre il Sole sorge dopo le 6:30 e dopo metà mese dopo le 6:45, pertanto caricare al mattino conviene se il tempo è sereno.
In arancione per il Sole del mattino in Fascia1 dalle 8:00 alle 8:45, che poi diventa azzurrino chiaro, dopodiché gradazioni diverse di azzurro per le ore del mattino dalle 7:00 alle 8:00 in Fascia2 e in azzurrino più scuro per la carica prima delle 7:00 in Fascia3. In verde le ricariche gratis.
Anche se stiamo entrando nella stagione meno soleggiata il fotovoltaico dà sempre il suo contributo.
A settembre 2020 il consumo è stato decisamente basso, 51 km con un litro di benzina pagata 1,349 euro al litro.
Dopo 23 mesi i consumi totali sono intorno ai 47,3 Km/l, ormai abbastanza stabili confrontati anche con quelli di un anno fa pari a 48,3 Km/l.
Si può ipotizzare anche il consumo senza fotovoltaico, ma se avete un tetto o comunque un posto dove poterlo mettere vi consiglio vivamente di non rinunciare all’ energia che il Sole ci regala ogni giorno, per sempre; la spesa per un impianto fotovoltaico rispetto a quello che può dare è irrilevante.
Come sempre, ricordatevi che il bollo auto incide molto sulla spesa e per le ibride e ibride plug-in non si paga per 3 anni, mentre per le elettriche per 5 anni.

Dopo 23 mesi i costi sono molto interessanti: 1101,9 + 237 + 287 + 0 bollo = 1.625,9 euro
E voi quanto avete speso per la vostra auto per percorrere 37.912 km ?
3.580 euro ? 2.730 di carburante + 600 manutenzione + 250 bollo ? Molto più del doppio dopo nemmeno 2 anni !

Il mercato auto sta andando deciso verso elettriche e plug-in, quindi se avete domande, potete consultare questo link dove troverete domande e risposte interessanti.

Settembre 2020: andamento prezzi diesel e benzina, il diesel in netto calo


Oggi più che mai, con il prezzo del petrolio ai minimi, è chiaro che, guardando i prezzi alla pompa, diesel e benzina non saranno mai convenienti. Prima di acquistare un’ auto calcoliamo davvero tutte le spese, o ci interessa solo del prezzo di vendita? 

Gli anni tra il 2020 e il 2024 saranno gli anni in cui dovremmo riflettere più che mai prima di acquistare una nuova auto.
1. L’ auto diesel continua a perdere da settembre 2018, in 2 anni ha perso quasi il 50 % delle quote di mercato ed è ormai palesemente fuori mercato. Comprare un’ auto diesel oggi significa non riuscire a rivenderla fra 4 anni e costi di manutenzione sempre più costosi.
2. Il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche è oggi. Con gli incentivi possiamo comprare auto elettriche o plug-in allo stesso prezzo di diesel e benzina, ma con enormi vantaggi: manutenzione quasi zero, niente per bollo per 3 o 5 anni, durata auto molto maggiore, prezzo batterie che non fa più paura in caso dovessimo cambiarle. Vogliamo davvero comprare un’ auto obsoleta, bisognosa di manutenzione? E non dimentichiamo l’ Ecobonus per fotovoltaico, batterie di accumulo, e wall-box, è un chiaro invito a informarsi ed apprendere che l’ auto elettrica è il presente e il futuro.
3. Contrariamente alle leggi di mercato in cui se diminuisce la domanda, aumenta il prezzo, il prezzo netto del diesel sta calando molto più del prezzo della benzina. In realtà questa contraddizione ci fa capire 2 cose: stanno producendo troppo diesel rispetto alla domanda e questo comporta necessariamente ad una svendita per liberarsi delle scorte, in più, parallelamente, è una sorta di ultimo incentivo per quelli ancora convinti che l’ auto diesel vivrà altri 15 anni.
4. Il 2023 sarà l’ anno della svolta definitiva verso l’ elettrico, ne siete consapevoli?
5. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia è ormai la normalità. Tra i vostri conoscenti, amici, parenti, colleghi che tipo di auto comprano?
6. Auto elettriche e plug-in hanno superato le vendite di auto a metano, impensabile 9 mesi fa
7. Si sta palesando nelle stanze del governo un aumento delle accise del diesel da gennaio 2021 al 2030: si tratterà di un aumento di un millesimo al mese in modo da arrivare a pareggiare le accise con la benzina. In questo modo sarà un aumento graduale così da dare il tempo a tutti gli ossessionati del diesel di adeguarsi, ma disincentiverà sempre più questo carburante dannoso per la salute.

Continua dunque a scendere la forbice tra il prezzo di diesel e benzina, nuovo minimo storico
(come differenza tra i 2)

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto settembre 2020: 424,25-412,25 = 12,00 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2020:      435,89-418,39 = 17,50 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:        439,63-421,68 = 17,95 millesimi
Differenza prezzo netto giugno 2020:      425,60-406,44 = 19,16 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      411,77-390,63 = 21,14 millesimi
Differenza prezzo netto aprile 2020:         450,15-426,16 = 23,99 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2020:     565,50-541,05 = 24,45 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi

Elon Musk, numero 1 di Tesla, nel giorno del battery day ha annunciato:
1. un’ auto elettrica da 25 mila dollari nel 2023
2. Le nuove celle delle nuove batterie potranno contenere 5 volte più energia e garantire un’ autonomia maggiore del 16 % costando il 14 % in meno. Oltre alle batterie, ci saranno nuovi processi produttivi, telaio più rigido e leggero, 370 parti in meno rispetto ai pacchi batteria di oggi per arrivare ad un risparmio totale di oltre il 56 % a kWh per ogni batteria prodotta. Tutto questo entro 2 anni!
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto settembre 2020: rivoluzione elettrificata, plug-in +263,8%, elettriche +225,3%, ibride +214,1%


Il mercato auto di settembre 2020 è spesso un punto di riferimento per i bilanci dopo le vacanze estive e, quest’ anno più che mai, il +9,8 % è un segnale di ripresa forte, al di là degli ecoincentivi statali. Il segnale è ancora più forte se si guarda alla spaccatura tra alimentazioni in positivo e alimentazioni in negativo: le elettrificate segnano +214,1 % per le ibride, +225,3 % per le elettriche e +263,8 % per le plug-in, contro i negativi di benzina, diesel e metano e un fuoco di paglia come il +8,2 % delle GPL dopo 8 mesi catastrofici. Il -34 % su base annua è dunque un problema delle fossili.
I dati unrae mostrano un incremento considerevole per le ibride, trainate dalle tanto discusse mild ibride, dato che le plug-in, giustamente sono state separate dal conteggio. A questo punto, per coerenza, completezza e trasparenza, converrebbe all’ associazione unrae separare anche ibride da mild ibride.
In ogni caso, l’ ibrido continua con percentuali di incremento eclatanti, +214,1%, impennata storica a settembre, record assoluto in termini di volumi, peccato solo che più di 13.000 siano mild-ibride, comunque, davvero incredibile la quota di mercato su base annua al 13,0 % (priva di plug-in) e la scalata verso il 30% di quota di mercato entro il 2022 è più che probabile. La distanza con le alimentazioni a gas si allunga e il cambiamento è davanti ai nostri occhi. 
Toyota Yaris si riprende dall’ ombra estiva e si rilancia per contrastare le mild hybrid come Fiat Panda e Ford Puma.
Toyota non è l’ ultima arrivata e se gli scorsi mesi ha rivelato una super batteria allo stato solido pronta per il mercato entro pochi anni (prima del 2025 come ipotizzato un anno fa), c’è da sperare in una Toyota elettrica anche per il mercato europeo.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, le case costruttrici sono in clamoroso ritardo verso l’elettrificazione e le mild-ibride sono un palliativo.
Per maggior chiarezza ricordo che il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporta solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso il picco di settembre 2020 è impressionante, ormai la strada è tracciata.
Le auto a GPL salvano le faccia con un +8,2 %, non risolve il -39,9 % su base annua, ma perlomeno la quota di mercato su base annua risale al 6,6 %. Per le GPL, il 2020 presenterà un conto salatissimo.

Questo mese il metano pareggia, -0,1 % su settembre 2019 e quota di mercato su base annua sempre al 2,4 %
.

GPL+metano al 9,0 %, sembra che non vogliano mollare, sembra che vogliano contribuire alla transazione da diesel e vecchi benzina, staremo a vedere.

Diesel al venticinquesimo negativo consecutivo, -3,0 %, la discesa inesorabile non si riesce più a bloccare nemmeno con gli ecoincentivi statali.
Quota di mercato su base annua al 34,9 %,
in calo dello 0,5.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova. Dopo 25 negativi, le ibride diesel sono appena al 2,0 %. Ormai nemmeno carburanti più ecologici, biologici potrebbero essere usati per sfruttare questo tipo di motore, il diesel fossile ha i giorni contati e con esso anche il motore diesel.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra meno di 4 anni sarà sicuramente fuori mercato?
L’ ipotesi del governo di aumentare le accise sul diesel per pareggiarle a quelle del benzina potrebbe concretizzarsi: l’ aumento scatterebbe a gennaio 2021 per un millesimo al mese fino al 2030.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 424,25-412,25 = 12 millesimi

Le solo-benzina registrano un altro pesante negativo, -19,1 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 40,0 %.
Analizzando diesel e benzina, scendono al 74,9 %, perdendo un gigantesco 1,9 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! Di questo passo fra 4 anni il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato inferiore al 50 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
Dal primo di agosto l’ incentivo per elettriche e plug-in è aumentato e di molto, ricordando che non è un semplice incentivo, è un eco incentivo, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche in grande spolvero, +225,3 % e record assoluto, gli incentivi hanno richiamato l’ attenzione e ora sarà una crescita esponenziale. Immatricolazioni rispetto al 2019, +127,6 % e pensare che fino a 2 anni fa erano mosche bianche! Quota di mercato su base annua in crescita all’ 1,8 %, ma in questo mese già superiore a quella del metano.

E’ Tesla show a settembre con la Model 3, poi l’ insostituibile Renault ZOE seguita da Smart ForTwo e Nissan Leaf. Discreta partenza anche per Volkswagen ID.3 che entro fine anno potrebbe regalare numeri convincenti. Basta con motori omologati Euro Inquino, possiamo comprare motori rispettosi della normativa Euro Respiro !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come il 2020 sia l’ anno di affermazione delle elettriche.
Le plug-in continuano a stupire, perché dopo il +145 % di maggio, il +315,4 % di giugno, il +438,3 % di luglio il + 420,5% di agosto, a settembre +263,8 % e record assoluto come numeri. Ogni mese nuovi modelli sul mercato, tanto che sul 2019 fino ad agosto le plug-in sono a +210,3 %, un’ ascesa come nessun altra alimentazione. Per il 2020 rimarranno dietro alle elettriche, ma nel 2021 ci sarà un gran testa a testa tra elettriche e plug-in. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Come si vede dalla tabella unrae, quasi tutti i modelli nella Top-10 delle plug-in l’ anno scorso non esistevano!
A settembre 2020 Plug-in ed Elettriche, +240,2 % e 6.963 immatricolazioni “ricaricabili”, record incredibile. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 3,1 % contano già 0,7 punti più del metano e sembrano inarrestabili.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Sono 2 le auto a Idrogeno dopo diversi mesi a zero. Inspiegabile la non partenza dell’ idrogeno: o non sono ancora maturi i tempi, oppure la paura è che siano troppo maturi e che potrebbero spazzare via troppo presto diesel e benzina, oppure non saranno mai maturi come l’ evoluzione che sta accadendo nel mondo delle batterie elettriche.
La media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile è a 105,6 g/Km, la più bassa di sempre, ma ancora lontana dai 95 g/km, soprattutto su base annua ancora al 110,8. Ora il problema è lasciarsi alle spalle il vecchio, nel senso che di modelli elettrici e plug-in ce ne sono e ce ne sono per tutte le tasche, pertanto le case automobilistiche dovrebbero indirizzare di più i consumatori verso queste 2 alimentazioni, andando però contro i vecchi diesel e benzina che sono ancora erroneamente prodotti in grandi quantità. 
Dati 2020-2019-2018: giù tutte le fossili, era settembre 2018 quando il diesel segnava il primo -38,3 %, il cambiamento storico è in atto, ancora un anno e si comincerà a respirare aria più pulita.

 

11 mesi di Ioniq plug-in: quando un’ auto è concepita bene


Dopo 11 mesi di Hyundai Ioniq plug-in la certezza di aver acquistato un’ auto adatta al mio stile di vita aumenta sempre di più.
In molti mi dicono che 63 km di autonomia elettrica sono pochi, ma in molti non hanno ancora capito cosa vuol dire plug-in e caricare da fotovoltaico.

Le novità di questo mese sono state il primo tagliando e le prime ricariche gratis, ma analizziamo i numeri.
A settembre il Sole sorge alle 6:32 e a fine mese alle 7:07 (tutti gli anni!), pertanto alle 7:00 del mattino il fotovoltaico può cominciare a dare il suo contributo.
Questo settembre non è stato particolarmente caldo, ma nemmeno freddo, un po’ nuvoloso, ma tutto sommato temperature ideali per la batteria sia in termini di tempi di ricarica che di consumo elettrico.

Questo mese, oltre ai giornalieri 13 km per 4 volte (con pausa pranzo fotovoltaica di 45 minuti almeno 4 volte a settimana) ho anche fatto 4 viaggi intorno ai 65 km.
Guidare in modalità EV mentre il prezzo dei carburanti sale all’ improvviso ti da una sensazione di indipendenza, soprattutto se hai caricato da fotovoltaico.

Come detto in precedenza, non ha molto senso il consumo che segnala l’ auto, perché è relativo al solo consumo di benzina rispetto ai km percorsi senza considerare il consumo di elettricità. Una cosa però si può capire dai 77 km/l attuali, è che se i km totali sono 19.124, considerando il consumo medio rilevato quando l’ auto si muove con il solo carburante fossile (24 km/l che è esattamente il consumo combinato della versione ibrida) si può capire quanti km ho percorso in benzina e di conseguenza quanti in modalità EV:
19.124 / 77.0 = 248,363 litri x 24 = 5.960 km percorsi in benzina
19.124 – 5.960 = 13.164 km percorsi in modalità EV

In tabella ho riportato tutti i dati e tempi di carica in base alla Fascia Energetica e con eventuale fotovoltaico attivo.
A settembre, con l’ avvicinarsi dell’ equinozio d’ autunno, il Sole comincia ad essere più debole, ma conviene comunque caricare di mattina, piuttosto che solo di notte senza fotovoltaico ma con tariffa oraria agevolata.
In arancione il Sole del mattino in Fascia1 dalle 8:00 alle 8:45, in azzurrino il Sole del mattino dalle 7:00 alle 8:00 in Fascia2 e, fino al 22 settembre, un azzurrino anche per la Fascia3 del mattino. E in verde le ricariche gratuite.
A settembre il consumo è stato di 37,457 km con un litro di benzina pagata 1,429 euro al litro (vedi parziale rifornimento in Croazia a 1,377 euro al litro) ma serbatoio con ancora 357 km di autonomia.
Nel conteggio totale dei consumi, dopo 11 mesi, si sta delineando il risultato finale e i consumi sono davvero bassi: 48,346 km con un litro di benzina pagata 1,479 euro al litro, un risultato eccezionale che può far riflettere.
Ormai è chiaro che i consumi di un’ auto plug-in associati o meno ad un impianto fotovoltaico sono davvero bassi e i mesi caldi (più favorevoli per le batterie e alla produzione da fotovoltaico) sono almeno 7 su 12.
Possiamo ora ipotizzare il consumo a settembre senza fotovoltaico, così da dare un’ idea ai non possessori di questo aiuto, su come cambiano le cose: da 37,457 a 31,905 km con un litro. La differenza con o senza fotovoltaico può essere più o meno rilevante, ma i consumi sono comunque incredibilmente bassi.
Un aspetto sempre da considerare è il bollo auto che andrebbe diviso nei 12 mesi come costo aggiuntivo al costo al km. Se un bollo medio è di 150 euro l’ anno, si potrebbero acquistare 100 litri di carburante con i quali fare quasi 2000 km, quindi non è così indifferente. Nel caso delle plug-in il bollo non si paga per 3 anni. Vediamo cosa cambia con 137,5 euro (150/12 per 11 mesi) in più.
Come si vede nelle tabelle, nel totale degli 11 mesi di utilizzo, il bollo inciderebbe molto sul costo chilometrico, si passa da 48,346 km con un litro a 39,148.
Risultato Totale (nov+dic+gen+feb+mar+apr+mag+giu+lug+ago+set) con Fascia1 a 0.25, Fascia23 a 0.23, Assorbimento a 1.7 +137,5 euro di bollo
Risultato Totale (nov+dic+gen+feb+mar+apr+mag+giu+lug+ago+set) con Fascia1 a 0.31, Fascia23 a 0.29, Assorbimento a 2.2, Fotovoltaico 2/3 +137,5 euro di bollo: 30,014 km/l che è  irraggiungibile da tutte le auto endotermiche.
A fine agosto ho ricevuto un regalo, il cavo Type2 per provare l’ ebbrezza di ricaricare da colonnina. Avendo una plug-in più fotovoltaico, mi sono dedicato solo a colonnine gratuite e ce ne sono parecchie:
– L’ Arsenale di Roncade (TV) : 110 minuti gratis
– Falzé di Trevignano (TV): 35 minuti gratis
Ebbene sì, attualmente ci sono diverse colonnine gratuite, approfittatene.
Infine a settembre ho sostenuto anche il primo tagliando avendo superato i 15.000 km, ma senza aver superato l’ anno di utilizzo; comunque la spesa è stata di 237 €, poco, considerando che un 22 % è di I.V.A.
I costi fin’ ora sostenti sono questi: 

Per rispondere a gran parte delle vostre domande su plug-in ed elettriche in questo link trovate delle risposte interessanti.

Settembre 2019: tra caldo e sbalzi termici da record


Settembre 2019 è stato apparentemente normale, con temperature minime al di sopra della media stagionale, ma “non troppo” e temperature massime in linea con la media stagionale, in realtà ci sono stati degli sbalzi termici in pochi giorni che mai erano accaduti prima.
La media delle temperature massime è stata 0.1 gradi sotto la media stagionale, mentre la media delle temperature minime è stata di 2.1 gradi sopra la media stagionale! I giorni di pioggia sono stati solo 9, ma sono stati anche pochi i giorni con cielo sereno. Molte le anomalie e i paradossi: il primo settembre è stata raggiunta la temperatura minima più alta di sempre a settembre, 24 gradi ed eguagliata la temperatura massima più alta, 33 gradi. In 5 giorni però la temperatura massima è crollata di 11 gradi e a distanza di una settimana erano 14 i gradi di differenza, mai accaduto prima in così breve tempo (la minima invece è scesa di 10 gradi in 7 giorni). A questo punto dopo soli 4 giorni la temperatura è risalita di 10 gradi tornando a 29. Il 17 settembre il termometro segnava ancora 28 gradi, ma dopo 6 giorni registrava 16 gradi, un crollo di 12 gradi. Il clima è impazzito.
1 set  min. 24 max.33
6 set  min. 17 max.22
8 set  min. 14 max.19
12 set min. 17 max.29
17 set min. 20 max.28
23 set min.12 max.16

(Sto descrivendo le temperature di casa mia, ma non serve che vi scriva dove, perché potete riconoscere questa follia climatica anche a casa vostra)

La temperatura minima è scesa 6 volte sotto la media stagionale e solo per 2 giorni è rimasta come da medie del periodo, quindi per ora sono 18 i mesi consecutivi che le minime non vanno sotto la media per più di 6 giorni al mese, una situazione a dir poco allarmante, completata dal fatto che da inizio anno solo 24 volte la temperatura minima è andata sotto la media stagionale, un record assoluto disastroso.

Per la prima volta di sempre la differenza tra le medie della temperatura minima e massima a settembre è stata di soli 8.8 gradi, la forbice più bassa di sempre in questo mese.

Ogni giorno, ormai da più di un anno, tutti i telegiornali hanno una notizia sul clima e sulla plastica. Le notizie sono talmente tante che tra l’ edizione del mattino e l’ edizione della sera la notizia è già diversa e più allarmante. Spesso si parla di limitare l’ aumento della temperatura media mondiale di 1.5 o 2 gradi, ma qui il clima è impazzito già da 2 anni! 

Per il resto, una nuvolosità “insistente” ha leggermente compromesso il rendimento del fotovoltaico che comunque è rimasto appena sotto la media del periodo. 

Mercato auto settembre 2019: scossa plug-in, motore elettrico +228.7 %, scacco matto all’ auto diesel


Il mercato auto di settembre 2019 è stato pieno di energia, un +12.9 % rispetto allo stesso periodo 2018 che non si vedeva da anni, tutte le alimentazioni in grande spolvero, tutte tranne il diesel che con un -13.9 % segna il tredicesimo negativo consecutivo in doppia cifra. Il punto sugli eco-incentivi statali evidenzia l’ utilizzo di 4.3 milioni derivati dallo stanziamento di 40 milioni messi a disposizione dallo Stato nella cosiddetta seconda fase.

Dai dati unrae, dopo 2 mesi di stallo, vediamo un ritorno importante per le ibride, ma  trascinate dalle poco ecologiche mild-hybrid diesel+elettrica, e dalle plug-in. Il tutto porta ad un +27.4 % alzato dal +323.6 % delle plug-in. La quota di mercato delle ibride si muove fermandosi al 5.6 % su base annua (compresa di plug-in)
La notizia che tiene ancora banco è la flessione di Yaris, a settembre un po’ meno sostenuta come negli ultimi 2 mesi, ma certamente un caso su cui riflettere. Difficilmente può dipendere dall’ uscita del nuovo modello della piccola di Toyota, atteso per fine 2020, quindi qualche crepa comincia a farsi vedere anche sui giapponesi certamente in ritardo sulla presentazione di nuove elettriche o plug-in per il pubblico europeo. Tutti aspettano il colpo a sorpresa di Toyota, ma per ora aspettano invano.Dal grafico EcomobilityIdea si può vedere il nuovo record ibrido che riprende la marcia dopo 2 mesi così così.
GPL in grande crescita, +49.7 % non si vedeva da decenni e la quota di mercato su base annua si attesta al 7.2 %. Un settembre che sembra dare nuova vita alle GPL, fintanto che il diesel deve essere sostituito in qualche modo.

Anche il metano
registra un clamoroso +186.4 % che riporta la quota di mercato per questa alimentazione all’ 1.8 % che non si vedeva da tempo. Al momento però resta ancora il secondo anno peggiore di sempre per il metano, quindi dovrà mantenere questi positivi per almeno anno.

GPL+metano in ripresa, quota di mercato al 9.0 % che non si vedeva da molti anni.

Diesel al tredicesimo negativo consecutivo, -13.9 %, anche questa volta un negativo in doppia cifra che non da scampo a questa alimentazione. Un declino inarrestabile !
Quota di mercato mensile al 36.6 %, la peggiore di sempre, e 41.3 % su base annua, un disastro! Chi compra auto diesel oggi è consapevole di comprare un’ auto che fra 6 anni non avrà più pezzi di ricambio economici e con un prezzo del diesel alla pompa che potrebbe lievitare di mese in mese. Da tenere d’ occhio lo sviluppo della legge di bilancio, perché a gennaio il diesel potrebbe aumentare di un centesimo per litro.
Se continua così fra 5 mesi avranno chiuso metà degli stabilimenti dedicati alla produzione diesel, oppure saranno inevitabilmente convertiti per produrre elettriche e plug-in.

Dopo 6 mesi il prezzo netto del diesel torna ad aumentare di più rispetto al prezzo netto della benzina e anche alla pompa si nota che la forbice tra i 2 prezzi si è ridotta.
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto attuale: 588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto: 580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto luglio:   597,59-578,60 = 18,99 millesimi
Differenza prezzo netto marzo:  608,19-548,72 = 59,47 millesimi
Le solo-benzina segnano il passo con un +30.4 % portando la quota di mercato pari al 43.6 % su base annua che non si vedeva da decenni.
Analizzando diesel e benzina, per la prima volta dopo 6 anni scendono sotto l’ 85% fermandosi all’ 84.9 % di quota di mercato su base annua, ancora molto alta, ma un segnale importante. Questo mese il motore endotermico perde lo 0.4 %, un po’ poco per cambiare l’ Italia, ma è l’ inizio di un gran cambiamento che potrebbe avvenire già nei prossimi 4 mesi.
Emblematico è stato l’ aumento dei prezzi al distributore in una notte, cioè il giorno dopo le esplosioni delle raffinerie arabe, peccato che, dopo aver subito un aumento di 9 dollari al barile in una notte, dopo cinque giorni, il prezzo del petrolio sia subito tornato ai soliti valori dell’ ultimo anno, quindi un aumento alla pompa ingiustificato e soprattutto non ancora rientrato. Vogliamo ancora essere dipendenti dal petrolio e dalle sue guerre?
Il parco auto è poco eco-sostenibile, aboliamo il motore a scoppio e installiamo energie rinnovabili!

Elettriche ancora in tripla cifra, +156.8 % con il secondo miglior risultato di sempre in termini di volumi.

Tesla Model 3, Nissan Leaf e Smart Fortwo prima di Renault ZOE e il mercato elettrico con le sue 4 regine continua a crescere con una quota di mercato delle elettriche su base mensile allo 0.9 % e 0.5 % su base annua, poco, ma impensabile fino ad un anno fa.
Ci vogliono motori rispettosi della normativa Euro sempre!
Dal grafico EcomobilityIdea si può notare come settembre sia stato un mese molto positivo per le elettriche.
Incentivi o no, è ora di cambiare!
Finalmente un incoraggiante positivo per le plug-in, +323.6 % le fa tornare protagoniste del nostro mercato. Dal grafico EcomobilityIdea si vede un’ impennata clamorosa, ma nei prossimi mesi potrebbero esserci nuove sorprese.
Spesso le Plug-in sono più convenienti delle elettriche, pertanto vi consiglio la nostra esperienza con Hyundai Ioniq plug-in che dimostra ampiamente come viaggiare a costi bassissimi.

A settembre 2019 Plug-in ed Elettriche registrano 2689 immatricolazioni “ricaricabili”, +228.7 %, miglior risultato di sempre e scacco matto all’ auto diesel.
Dal grafico EcomobilityIdea si nota un settembre straordinario che preannuncia un anno incredibile per le ricaricabili con 214 modelli in arrivo sul mercato tra elettrici e plug-in. Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete i grafici dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Nessun altra idrogeno per settembre 2019, una tecnologia che a mio parere aveva senso 5 anni fa quando le elettriche avevano poca autonomia e il diesel uccideva già migliaia di persone. Con batterie in evoluzione sia dal punto di vista dell’ autonomia, sia dal punto di vista dei tempi di ricarica, non trovo il senso di aggiungere un’ altra filiera come l’ idrogeno.
Aumenta la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, ma presto tutto cambierà nel rispetto dell’ Ambiente. 
Dati 2019-2018-2017: diesel in calo cronico, 2 anni fa era all’ apice, ora al peggior anno di sempre, benzina in crescita, ibride in crescita, GPL in crescita, metano in crescita, ibride plug-in ed elettriche pronte per passare alla storia.

Mercato auto settembre 2018: rivoluzione totale, diesel -38.3% è una sentenza storica


EcomobilityIdeaUnrae-Settembre2018EcomobilityIdeaUnrae_Settembre2017Il mercato auto di settembre 2018 registra un cambio storico per la mobilità, diesel -38.3% è il peggior risultato di sempre e per la prima volta la quota di mercato mensile sotto al 50%, esattamente al 47.9%. C’ era da aspettarsi un segno negativo per il diesel, ma così netto è una svolta clamorosa. 

Come si vede dai dati unrae, altra svolta in anticipo, è il sorpasso delle ibride sulle GPL. Con un + 28.2% mantengono l’ andamento 2018, nonostante il piccolo negativo delle ibride plug-in, -4.4%. Senza plug-in le ibride registrano un +30.1%.
Quota di mercato mensile al 6.1% e quota annuale al 4.3%
.
Toyota sempre in testa, ma la concorrenza non si ferma e fa bene a tutti. Nella Top-ten del mese entrano Audi Q8 e A6 peccato siano solo delle misere mild-Hybrid.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideSettembre2018Con i nuovi grafici targati EcomobilityIdea analizziamo il mercato auto settembre 2018 per le ibride: volumi 2018 sempre più allineati per tutti i mesi dell’ anno, un’ incredibile crescita consolidata.
EcomobilityIdea-graf-IbrideSettembre2018Importante negativo anche per le GPL, -24.2%, perdono un decimale sulla  quota di mercato 2018, ora al 6.4%.
Disastroso il metano che con un -62.7% tocca il suo minimo storico nei volumi, davvero bassi, potrebbe quasi esser scavalcato da elettriche+plug-in. Quota di mercato su base annua per il metano al 2.2%. Dopo 30 anni non è stato raggiunto il milione di auto a metano e i volumi sono in netto calo, qualcosa dev’ essere rivisto? Ora è più facile trovare una colonnina elettrica funzionante che un distributore di metano aperto.
GPL e metano, dopo un discreto recupero nel corso del 2018, perdono molto e la loro quota di mercato annuale torna all’ 8.6%.

Finisce l’ era del motore diesel, -38.2% è un risultato che non è interpretabile. Un negativo così per il diesel non si era mai visto prima d’ ora, ma ancora più eclatante è la quota di mercato mensile scesa al 47.9%, mai così in basso. Persi 10 punti percentuali di quota mercato rispetto lo stesso mese del 2017 e frantumato il tabù della quota di mercato mensile fin’ ora sempre sopra al 50%. Le nuove normative sulle emissioni hanno sicuramente dato una svolta, dopodiché i blocchi del traffico permanenti in molte grandi città per i vecchi diesel si sono fatti sentire. Da non sottovalutare anche che, nonostante il prezzo del greggio salga e con esso di conseguenza accise e IVA sulle stesse che sono più alte per la benzina rispetto al diesel, alla pompa la forbice tra diesel e benzina diminuisce così come la convenienza verso il diesel. In Europa, in Belgio il prezzo del diesel ha superato il prezzo della benzina e in Francia i 2 carburanti hanno lo stesso prezzo.

Finalmente in negativo anche le solo-Benzina -6.3% rispetto allo stesso mese dell’ anno precedente e tornano in linea con le vendite del 2017.

Trend quasi sempre a 3 cifre per le Elettriche, +168.7%, e volumi sempre più interessanti. Quota stabile allo 0.2% su base annua, un risultato non ipotizzato da molti.
Le 3 migliori elettriche sempre a trascinare il mercato, Nissan Leaf, Renault ZOE, Smart ForTwo. Hyundai Kona allarga la scelta elettrica ed entra nella Top-10 delle elettriche. Guardiamoci intorno, non cominciate anche voi a vedere sempre più colonnine e sempre più auto che le usano? Le elettriche non sono più per pochi intimi.
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheSettembre2018Dal grafico EcomobilityIdea si vede come il 2018 sia già un anno importante per le elettriche.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheSettembre2018Plug-in frenano registrando un -4.4% e questo mese sono meno rispetto alle elettriche. Probabilmente dipende dai tempi di consegna o dai Gruppi d’ Acquisto. A ottobre e novembre sarà più chiaro il mercato per questa tecnologia.
EcomobilityIdea-graf-Plug-inSettembre2018A settembre 2018 Plug-in ed Elettriche registrano 818 immatricolazioni “ricaricabili”, +55.5% con le elettriche questa volta a trascinare le Plug-in.
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inSettembre2018Riportiamo anche la media ponderata unrae sulle emissioni CO2112.8 g/km
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Settembre2018

Dati 2018-2017-2016: diesel ad un bivio storico, ibride costantemente in aumento, GPL in calo, metano in forte calo, ibride plug-in ed elettriche presente e futuro.
EcomobilityIdeaUnrae-Settembre2018EcomobilityIdeaUnrae_Settembre2017EcomobilityIdeaUnrae-Settembre2016

Aumento del diesel: manovra fantasma del Governo in 2 mosse


EcomobilityIdea-DivDieselFumFioEcco cosa è trapelato dai corridoi di Palazzo: aumentare il prezzo del diesel senza che nessuno se ne accorga. Salvini l’ aveva detto: “voglio togliere le accise vecchie di 80 anni sui carburanti”.

In realtà la proposta a quanto pare prevede questo: aumentare il diesel di 0.030€/l  e di contro diminuire la benzina di 0.030€/l in modo da livellare la differenza di prezzo dei 2 carburanti.
Se attualmente il diesel alla pompa costa al litro 1.480€ e la benzina 1.600€, con questa manovra il diesel costerebbe 1.510€/l, mentre la benzina passerebbe a 1.570€/l avvicinando notevolmente il prezzo dei 2 carburanti. Ma non è finita, l’ aumento del diesel e diminuzione della benzina arriverebbe in 2 momenti: 0,015€/l il primo settembre 2018 e 0,015€/l il primo gennaio 2019. In questo modo la mano del Governo passerebbe molto inosservata, si potrebbe pensare ad un aumento o diminuzione dei carburanti alla fonte. Mossa molto astuta, visto anche che il consumo nazionale di diesel è maggiore rispetto ai consumi di benzina, quindi le entrate per il Governo sarebbero addirittura maggiori.

I sostenitori anti-diesel sarebbero pure contenti, i motori diesel perderebbero l’ ipotetica convenienza rispetto alle Full-Hybrid, ma anche rispetto alle plug-in e alle elettriche, oltre che a giovarne, ovviamente, sarebbe anche l’ Ambiente. Meno contenti gli utilizzatori di diesel in ambito lavorativo, ma allo stesso tempo anche per i privati. Per i lavoratori ci saranno probabilmente degli sgravi fiscali, mentre i privati saranno finalmente incentivati a non comprare auto diesel.

Far finta di non cambiare niente per cambiare molto? Staremo a vedere.

EcomobilityIdea-FumoCompl