Mercato auto: parco circolante 2020-2021


EcomobilityIdeaACI_ParcoV2020-19-18-17-16-15Il mercato auto italiano e mondiale è ormai avviato verso verso l’ elettrificazione dei veicoli e il parco circolante italiano sta cambiando radicalmente verso un rinnovamento ecologico.

Il parco auto circolante italiano al 2020, come si può apprezzare dai dati ACI, mostra, dopo un anno di apparente ripresa, il nuovo e definitivo declino del motore benzina, ma anche la prima storica diminuzione dei veicoli a gasolio che ormai sono destinati a scendere fino ad azzerarsi fra una quindicina d’ anni. Ancora in aumento le auto alimentate a GPL e un leggerissimo aumento anche per quelle a metano, questa volta suddivise in auto nate a metano e benzina+metano che però, insieme, comunque non hanno ancora raggiunto il milione di auto e probabilmente non lo raggiungeranno mai. Il mercato attuale evidenzia un’ autentica rivoluzione verso l’ elettrificazione cominciando dalle auto ibride per poi andare verso l’ ibrido plug-in e finire verso l’ elettrico.
Anche se può non sembrare così evidente, in realtà per la prima volta di sempre diesel e benzina diminuiscono contemporaneamente nello stesso anno. Il pareggio numerico tra queste 2 alimentazioni non è più visto nell’ aumentare del diesel e leggera diminuzione delle benzina, ma nella loro marcata diminuzione, probabilmente nel 2023 avremo 17 milioni di auto a gasolio e 17 milioni a benzina.
Attualmente la quota di mercato diesel+benzina è al 55,5%, minimo storico e 22,5 % in meno in un anno.

Guardando i dati delle auto più vecchie con più di 10 anni, sembra ci sia un aumento, in realtà c’è da considerare che ogni anno c’è appunto un anno in più, quindi, a conti fatti, il rinnovo del parco auto c’è, ma non si vede. Questo si nota nella colonna azzurrina in diminuzione. Per forza di cose ci sono più veicoli con più di 10 anni rispetto a veicoli recenti, ma ci sono più veicoli con meno di 13 anni, rispetto a vecchi veicoli super inquinanti Euro0. Inoltre, sul cosiddetto parco auto italiano troppo vecchio ci sarebbe da considerare che auto con più di 15 anni probabilmente sono auto di persone giovani o meno giovani, ma che al 90% dei casi non fanno più di 200 km a settimana, pertanto all’ utilizzatore quasi mai risulterebbe conveniente sostituirla con un’ auto costosa di ultima generazione, ma nemmeno con un’ auto usata di 7 o 8 anni, soprattutto ora con restrizioni sempre più pesanti per auto omologate Euro 4 o precedenti.
Quindi, guardando le auto con più di 10 anni, la terza colonna da sinistra, si vede il terzo calo consecutivo rispetto all’ anno precedente e questa volta anche più marcato, quindi il parco auto comincia a cambiare, inoltre il triennio 2011-2013, gli anni in cui la crisi si è fatta più sentire, il numero di auto è basso, pertanto, quando fra un anno o 2 diventeranno obsoleti e da rottamare, ci sarà un cambio importante nel parco circolante.

Il dieselgate, la giusta “demonizzazione del diesel” e conseguenti blocchi nelle varie metropoli, non hanno bloccato il mercato sul nuovo, ma hanno inevitabilmente frenato l’ usato ormai con la data di scadenza. Questo però non dovrebbe rallentare il rinnovamento del parco auto, ma saranno i prossimi anni a dirlo, soprattutto con l’ evoluzione delle batterie per auto elettriche e il limite imposto al 2035 sulle nuove immatricolazioni di auto diesel e benzina e soprattutto grazie agli incentivi statali. Nel mentre il mercato dell’ usato, probabilmente, non verterà più su auto da 6 a 7 anni per sostituire auto da 11 a 14 anni, bensì si sposterà su auto da 7 a 10 anni, che perderanno ancora più valore, per sostituire auto con più di 13 anni. Inoltre è da considerare che, restando proprietari per almeno un anno di un’ auto con più di 9 anni, la si potrebbe sfruttare per accedere agli incentivi che dureranno sicuramente altri 2 anni.

Con circa 2 milioni di auto nuove ogni anno, si potrebbe pensare che per rinnovare quasi 40 milioni di veicoli ci vogliano 20 anni, in realtà ne bastano 11, perché, come detto, i possessori di  veicoli molto vecchi, per il poco utilizzo che ne fanno, non sono propensi a cambiarli e in più oltre al mercato del nuovo c’è comunque anche l’ usato.

Ci sono voluti anni per sostituire le vecchie benzina con le diesel, dopo 30 anni però  le diesel sono state bandite per una nuova, vera, energica rivoluzione ecologica.

Il 2020 e il 2021 hanno intrapreso una strada ben precisa verso l’ elettrificazione, la rivoluzione ecologica è iniziata.

Dicembre 2020: andamento prezzi, diesel torna a salire rispetto alla benzina


La rivoluzione sui motori auto è in atto ed è inarrestabile, il prezzo del petrolio è tornato vicino ai 50 $ al barile, ed è sempre più evidente che i prezzi alla pompa di diesel e benzina non sono mai convenienti, prima di acquistare un’ auto dobbiamo valutare bene tutte le opzioni. 

Non dobbiamo farci ingannare dal prezzo di vendita, vanno valutati soprattutto costi di esercizio e manutenzione, dopodiché:
1. Se il diesel ha quasi dimezzato le sue quote di mercato da settembre 2018, le case automobilistiche se vogliono mantenere gli stessi guadagni si devono innovare e non stanno producendo nuovi tipi di motori diesel, ma stanno convertendo i vecchi impianti per fare posto ad impianti adatti per la produzione di auto elettriche e plug-in. Comprare un’ auto diesel oggi ha poco senso, significa non rivenderla mai più e aspettarsi nel corso degli anni costi di manutenzione sempre più impegnativi. Per avere senso, almeno lato portafoglio, dovrebbe costare meno di 12.000 euro.
2. Il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche è oggi e lo sarà anche quando cesseranno gli eco-incentivi. Possiamo comprare auto elettriche o plug-in quasi allo stesso prezzo di diesel e benzina, ma con enormi vantaggi: manutenzione quasi zero, niente bollo per 3 o 5 anni, durata auto molto maggiore, con un prezzo batterie che non fa più paura in caso dovessimo cambiarle. Se compriamo un’ auto da città, ma anche non necessariamente da città, per 20 o 30 km al giorno e abbiamo possibilità di caricarla a casa o senza troppi ostacoli, l’ unica alimentazione sensata è l’ auto elettrica. E non dimentichiamo l’ Ecobonus per fotovoltaico, batterie di accumulo, e wall-box, è un chiaro invito a informarsi ed apprendere che l’ auto elettrica è il presente e il futuro.
3. Il 2023, quindi fra 24 mesi, sarà l’ anno della svolta definitiva verso l’ elettrico, ne siete consapevoli?
4. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia è ormai la normalità. Tra i vostri conoscenti, amici, parenti, colleghi che tipo di auto comprano?
5. Le vendite di auto elettriche e plug-in hanno doppiato le vendite di auto a metano, le elettriche da sole già contato più del metano.
6. E’ sempre in agguato l’ aumento delle accise sul diesel per pareggiarle a quelle della benzina, se non sarà da gennaio 2021, causa non aggravare il malcontento da crisi economica, ma ogni mese potrebbe essere quello buono. Da un certo punto di vista, con il calo dei consumi da diesel, se il governo non aumenterà le accise in breve tempo potrebbe perdere introiti per milioni di euro dato che la transazione verso l’ elettrico potrebbe azzerare i consumi da diesel molto prima del 2030.
7. Nonostante lo scetticismo degli esperti, sembra ci sia ancora un forte interesse verso l’ idrogeno. Sicuramente non andrà bene su vecchi motori diesel e sicuramente non si sta investendo appunto sul diesel.
8. Limiti Euro7. Si sta lavorando anche per i nuovi limiti sulle emissioni auto che entreranno in vigore nel 2025. I limiti sono talmente restringenti che sono impossibili da raggiungere per qualsiasi motore termino non plug-in. Secondo, la proposta sui limiti Euro 7, di fatto, sta per mettere la parola fine al motore termico.

La forbice tra il prezzo di diesel e benzina, dopo un anno in discesa, torna a salire
(come differenza tra i 2)

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto dicembre 2020:  448,44-438,74 = 9,7 millesimi
Differenza prezzo netto novembre 2020: 416,54-411,43 = 5,11 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2020: 424,25-412,25 = 12,00 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:        439,63-421,68 = 17,95 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      411,77-390,63 = 21,14 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2020:     565,50-541,05 = 24,45 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2017:       501,05-492,69 = 8,36 millesimi

Le batterie hanno raggiunto i 110 $ al kWh, la fatidica soglia dei 100 $ al kWh è vicina.
Nuovo record per Tesla, raggiunte le 500 mila auto vendute in un anno e ogni anno “deve fallire domani”.
Se l’ efficienza delle batterie aumenta ogni 2 o 3 anni, Plug-in ed elettriche saranno sempre più convenienti ed efficienti.
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto dicembre 2020: finale scintillante, Renault-Captur plug-in e Fiat-500e le migliori


Il mercato auto di dicembre 2020 chiude un anno molto controverso, complicatissimo per il motore termico, ma eccellente per ibride, ibride plug-in ed elettriche. Il mese chiude con un -14,8 % in parte dovuto alle restrizioni anti-Covid e in parte per l’ attesa dei nuovi eco-incentivi, il 2020 invece chiude con un -27,7 % che, tutto sommato, poteva andare peggio. Come diciamo ormai da un anno, è un mercato a 2 facce, disastroso per le vecchie tecnologie, ma esponenziale per le elettrificate. Incentivi o no, se una tecnologia non fosse valida, nessun incentivo porterebbe incrementi percentuali a 3 cifre, soprattutto di fronte ad una crisi economica.

Dai dati unrae partiamo come sempre dalle ibride affiancate dalle odiatissime mild ibride. Sarebbe interessante una distinzione anche tra ibride e mild ibride per capire l’ andamento nel lungo periodo di quest’ ultime.
L’ ibrido è ormai la prima alternativa ai vecchi motori termici, continua a crescere con percentuali di incremento incredibili, +181,4%. Più della metà delle immatricolazioni sono mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 16 % del mercato su base annua, se continua questo trend, prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %. Il confronto con le alimentazioni a gas è ormai sorpassato, ora il confronto sarà tra ibride e diesel. 
Rivincita finale per Toyota Yaris, unica in grado di contrastare le utilitarie mild hybrid come Fiat Panda, ma nel complesso del 2020 tutte le Toyota perdono.
Toyota è tornata dietro a Volkswagen nel totale delle vendite, pertanto dovranno capire se la loro strategia su ibrido e poco elettrico paga come dovrebbe o se è il momento della tanto acclamata batteria allo stato solido.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, fortunatamente ci sono pochissime diesel ibride, quota di mercato al 2,2 %, se avessero dovuto sostituire il diesel da settembre 2018 i numeri ad oggi dovrebbero essere 10 volte tanto.
Per maggior chiarezza ricordo che il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporta solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso l’ andamento post lock-down cambia la storia del mondo dell’ auto.
Le auto a GPL chiudono male, -23,1 % su dicembre 2019 e chiudono malissimo su base annua, -31,1 %, unica magra consolazione è che la quota di mercato su base annua si mantiene al 6,8 % scontando solo uno 0,3 sul 2019. Per le GPL, il 2020 è stato una grave perdita, vedremo come andrà nel 2021.

Anche il metano chiude male, -12,2 % su dicembre 2019 e -18,1 % sul 2019, ma salva la quota di mercato su base annua che risale al al 2,3 %, +0,3 sul 2019
. E’ il peggior anno di sempre per il metano come volumi, vedremo le reazioni nei prossimi mesi.

GPL+metano raggiungono il 9,1 %, tutto sommato poteva andare peggio visto che è la stessa quota del 2019. Per ora le alimentazioni a gas resistono, il 2021 ci dirà se vedremo ancora auto a gas o sempre di meno.

Diesel al ventottesimo negativo consecutivo, -36,8 %, coraggioso chi riesce ad investire ancora dopo 2 anni e mezzo di crisi cronica.
Quota di mercato su base annua al 33,1 %,
in calo dello 0,7.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova. Dopo 28 negativi, le ibride diesel sono appena al 2,2 % di quota su base annua. Non si investe nemmeno nel migliorare i carburanti per continuare con il motore diesel, forse non ne vale la pena.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra 4 anni non rispetterà i limiti Euro 7 ?
Sembra che non ci sarà il tanto atteso aumento delle accise sul diesel ipotizzato per il 2021 e gli anni a seguire, forse per non appesantire la crisi, che però stride proprio con la causa della crisi economica innescata per salvaguardare la salute. E’ un doppio errore del governo, sia perché non salvaguarda la salute, sia perché fra meno di 3 anni gli introiti da diesel saranno molto meno e un aumento tardivo delle accise non porterà più il gettito perso nel tempo da accise mancate che sarebbero potute essere utilizzate per l’ Ambiente. Accise o no, il diesel è in discesa cronica e non aumentarle non frenerà questa tendenza.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 448,44 – 438,74 = 9,7 millesimi, in risalita.

Le solo-benzina registrano un negativo pesantissimo, -42,0 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 37,5 %. Le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 70,6 %, perdendo un altro 1,2 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! In un anno il motore endotermico ha perso il 13,7 % di quote di mercato, di questo passo, fra 2 anni il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato inferiore al 43 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Record di Elettriche in un solo mese, +753,5 % e 7.255 immatricolazioni e sontuoso sorpasso sulle immatricolazioni di auto a metano! La crescita è evidente, più di 2 persone su 100 comprano un’ auto elettrica, nel 2016 poco più di 2 persone su 100 comprava un’ ibrida. Quindi fra 5 anni avremo più del 15 % di immatricolazioni elettriche? No, molto prima! La quota di mercato su base annua balza al 2,3 %.

Fiat 500 elettrica è la regina di dicembre 2020 e in soli 2 mesi raggiunge la Top5 su tutto il 2020. Renault ZOE è invece la regina elettrica del 2020, seguita da Smart ForTwo e Tesla Model 3 con Volkswagen Up! al quarto posto.
Ben 4 modelli elettrici nelle Top-10 l’ anno scorso quasi non esistevano, non si vendevano elettriche perché non c’ era l’ offerta, non la domanda.
Basta con i vecchi motori inquinanti, ora possiamo comprare motori rispettosi dell’ aria che respiriamo. Ed ora arriva anche Stellantis con la fusione tra FCA e PSA, speriamo abbia una strategia concreta per la mobilità sostenibile.
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare il balzo incredibile di dicembre, ma anche come il 2020 abbia risentito del lockdown solo nel mese di aprile.
Nuovo record per le plug-in, +809,3 % e 6.374 immatricolazioni, un finale esponenziale. Solo 3 modelli della Top-10 esisteva l’ anno scorso! Finalmente le case automobilistiche si sono decise a proporre questa tecnologia, il vero anello mancante tra motori termici ed elettriche, non a caso ormai hanno la stessa quota di mercato delle elettriche. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
A dicembre 2020 Plug-in ed Elettriche, +778,7 % e 13.629 immatricolazioni “ricaricabili”, e di nuovo, record assoluto. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 4,3 %, contano già 2 punti più del metano e solo 2,5 in  meno del GPL, inarrestabili.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno ancora non pervenuto, davvero incomprensibile, sono almeno 8 anni che si parla di questa tecnologia, ma al momento le immatricolazioni stanno a 0.

Mese storico per la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile, per la prima volta di sempre è sotto ai 100g/Km, precisamente a 98,5 g/Km, e per la prima volta vicinissima ai 95 g/km, anche se su base annua è ancora al 108,3. Ora si può pensare ad un 2021 addirittura al di sotto dei 95g di CO2 per Km, modelli elettrici e plug-in ce ne sono per tutti i gusti e tutti i portafogli e le stesse case automobilistiche non possono più nascondersi. 
Dati 2020-2019-2018-2017: cambiamento epocale in atto, non si torna più indietro, fra pochi anni non vedremo più auto diesel dai concessionari.

 

Novembre 2020: andamento prezzi, diesel sempre più vicino alla benzina


Piaccia o non piaccia, la rivoluzione sui motori auto è in atto ed è ormai inarrestabile, con il prezzo del petrolio ai minimi, con la crisi in corso e prezzi alla pompa di diesel e benzina mai convenienti, prima di acquistare un’ auto dobbiamo valutare bene tutte le opzioni. 

Come sempre prezzo di vendita, ma soprattutto costi di esercizio e manutenzione, dopodiché:
1. Se il diesel perde quote di mercato da settembre 2018, le case automobilistiche piano piano, ma nemmeno così lentamente, stanno convertendo i vecchi impianti per fare posto ad impianti adatti per la produzione di auto elettriche e plug-in. Comprare un’ auto diesel oggi significa non rivenderla mai più e aspettarsi nel corso degli anni costi di manutenzione sempre più impegnativi.
2. Il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche è oggi. Con gli incentivi possiamo comprare auto elettriche o plug-in allo stesso prezzo di diesel e benzina, ma con enormi vantaggi: manutenzione quasi zero, niente bollo per 3 o 5 anni, durata auto molto maggiore, con un prezzo batterie che non fa più paura in caso dovessimo cambiarle. Se compriamo un’ auto da città, ma anche non necessariamente da città, per 20 o 30 km al giorno e abbiamo possibilità di caricarla a casa o senza troppi ostacoli, l’ unica alimentazione sensata è l’ auto elettrica. E non dimentichiamo l’ Ecobonus per fotovoltaico, batterie di accumulo, e wall-box, è un chiaro invito a informarsi ed apprendere che l’ auto elettrica è il presente e il futuro.
3. Contrariamente alle leggi di mercato in cui se diminuisce la domanda, aumenta il prezzo, il prezzo netto del diesel sta calando molto più del prezzo della benzina. In realtà questa contraddizione ci fa capire 2 cose: stanno producendo troppo diesel rispetto alla domanda e questo comporta necessariamente ad una svendita per liberarsi delle scorte, in più, parallelamente, è una sorta di ultimo abbaglio per quelli ancora convinti che l’ auto diesel vivrà altri 15 anni.
4. Il 2023 sarà l’ anno della svolta definitiva verso l’ elettrico, ne siete consapevoli?
5. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia è ormai la normalità. Tra i vostri conoscenti, amici, parenti, colleghi che tipo di auto comprano?
6. Auto elettriche e plug-in hanno quasi doppiato le vendite di auto a metano, impensabile 9 mesi fa
7. E’ sempre in agguato l’ aumento delle accise sul diesel per pareggiarle a quelle della benzina, se non sarà da gennaio 2021 causa non aggravare il malcontento da crisi economica, sarà sicuramente a breve. Da un certo punto di vista, con il calo dei consumi da diesel, se il governo non aumenterà le accise in breve tempo potrebbe perdere introiti per milioni di euro dato che la transazione verso l’ elettrico potrebbe azzerare i consumi da diesel molto prima del 2030.
8. Toyota dopo anni di annunci sembra pronta a svelare la sua strategia definitiva verso l’ elettrico. Porterà sul mercato modelli elettrici già nel 2021?
9. Nonostante lo scetticismo degli esperti, sembra ci sia ancora un forte interesse verso l’ idrogeno. Sicuramente non andrà bene su vecchi motori diesel e sicuramente non si sta investendo granché appunto sul diesel
10. Limiti Euro7. Si sta lavorando anche per i nuovi limiti sulle emissioni auto che entreranno in vigore nel 2025. I limiti sono talmente restringenti che sono impossibili da raggiungere per qualsiasi motore termino non plug-in. Secondo la proposta sui limiti Euro 7, di fatto, si sta per mettere la parola fine al motore termico.

Continua dunque a scendere la forbice tra il prezzo di diesel e benzina, pertanto nuovo minimo storico
(come differenza tra i 2)
Se la benzina costa quasi come a settembre, il diesel costa molto meno

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto novembre 2020: 416,54-411,43 = 5,11 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2020: 424,25-412,25 = 12,00 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:        439,63-421,68 = 17,95 millesimi
Differenza prezzo netto giugno 2020:      425,60-406,44 = 19,16 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      411,77-390,63 = 21,14 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2020:     565,50-541,05 = 24,45 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi

Le batterie hanno raggiunto i 110 $ al kWh, la fatidica soglia dei 100 $ al kWh è vicina.
Se l’ efficienza delle batterie aumenta ogni 2 o 3 anni, Plug-in ed elettriche saranno sempre più convenienti ed efficienti.
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto novembre 2020: plug-in +403 % e pietra tombale sul diesel


Il mercato auto di novembre 2020 evidenzia la strada tracciata verso l’ elettrico, nel complesso, però, segna un -8,2 %, tutto sommato accettabile visto il periodo. In realtà è ormai un mercato a 2 facce, disastroso per le vecchie tecnologie, ma esponenziale per le elettrificate. Incentivi o no, se una tecnologia non fosse valida, nessun incentivo porterebbe incrementi percentuali a 3 cifre.
Come sempre analizziamo i dati unrae cominciando dalle ibride affiancate dalle tanto odiate mild ibride. Sarebbe interessante una distinzione anche tra ibride e mild ibride per capire quando anche le mild ibride saranno considerate fuori mercato.
In ogni caso, l’ ibrido continua con percentuali di incremento incredibili, +206,7%. Si potrebbe dire però che per le ibride, essere associate alle mild ibride, è una brutta pubblicità, Toyota non dice niente? La metà delle immatricolazioni sono ibride e la metà mild ibride, così Yaris e le altre Toyota ne escono deluse. Per ora, insieme (e senza plug-in) detengono il 15,5 % del mercato su base annua, se continua questo trend, prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %. La distanza con le alimentazioni a gas è ormai abissale. 
Toyota Yaris è tornata nei primi posti, ma contrastare le mild hybrid come Fiat Panda non è possibile nemmeno per Yaris.
Toyota resta ancora aggrappata ai propri annunci, se è ancora il primo produttore al mondo forse ha ragione, ma se vuole continuare ad esserlo forse deve muoversi con l’ elettrico.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, ma almeno ci sono pochissime diesel ibride, quota di mercato al 2,2 %, se il diesel era una buona soluzione, si sarebbe rinnovato molto meglio.
Per maggior chiarezza ricordo che il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporta solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso il picco 2020 cambia la storia del mondo dell’ auto.
Le auto a GPL “respirano” un po’ con una altro positivo, +14,3 %, non risolve il -31,8 % su base annua, ma perlomeno la quota di mercato su base annua risale al 6,8 %. Per le GPL, il 2020 rimane una grave perdita.

Questo mese il metano delude di nuovo, -30,8 % su novembre 2019 e quota di mercato su base annua arretra al 2,2 %
. Salvo impennate dell’ ultimo mese, il 2020 per il metano è il peggior anno di sempre.

GPL+metano ancora al 9,0 %, quota che si sta consolidando, vedremo che oscillazioni avrà nei prossimi mesi, il 2021 sarà determinante.

Diesel al ventisettesimo negativo consecutivo, -28,4 % è la pietra tombale su questo motore durato oltre 120 anni.
Quota di mercato su base annua al 33,8 %,
in calo dello 0,6.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova. Dopo 27 negativi, le ibride diesel sono appena al 2,2 %. Non si investe nemmeno nel migliorare i carburanti per continuare con il motore diesel, forse non ne vale la pena.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra 4 anni non rispetterà i limiti Euro 7 ?
L’ ipotesi del governo di aumentare le accise sul diesel per pareggiarle a quelle della benzina potrebbe concretizzarsi, dovrebbe essere graduale da gennaio 2021 fino al 2030, ma ancora mancano i dettagli finali.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 416,54-411,43 = 5,11 millesimi, minimo storico.

Le solo-benzina registrano un negativo pesantissimo, -37,4 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 38,0 %. Ormai è chiaro che le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, sostituite da ibride e mild ibride e perché no, anche da plug-in ed elettriche.
Analizzando diesel e benzina, scendono al 71,8 %, perdendo un altro 1,4 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! Di questo passo fra 3 anni il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato molto inferiore al 50 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
Dal primo di agosto l’ incentivo per elettriche e plug-in è aumentato e di molto, ricordando che non è un semplice incentivo, è un eco incentivo, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Record di Elettriche in un solo mese, +350,4 % e 4.810 immatricolazioni! Se confrontassimo la crescita delle elettriche con quella delle ibride ci accorgeremmo che nel 2016 le ibride facevano peggio delle elettriche oggi. Capito? Quindi fra 5 anni avremo più del 15 % di immatricolazioni elettriche? No, molto prima! La quota di mercato su base annua balza al 2,0 %, ormai ad un passo dalla quota del metano.

Manca Tesla nelle prime posizioni e allora ci pensa Volkswagen Up!, Smart ForTwo e Renault ZOE. Ma attenzione, gran partenza anche per Fiat 500 elettrica che con ben 513 immatricolazioni si fa subito strada tra la concorrenza.
Ben 4 modelli elettrici nelle Top-10 l’ anno scorso non esistevano, non si vendevano elettriche perché non c’ era l’ offerta, non la domanda.
Basta con motori omologati Euro Inquino, possiamo comprare motori rispettosi della normativa Euro Respiro !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come il 2020 sia l’ anno di affermazione delle elettriche.
Nuovo record per le plug-in, +403,1 % e 4.940 immatricolazioni, un finale incredibile. Solo un modello della Top-10 esisteva l’ anno scorso! Finalmente le case automobilistiche si sono decise a proporre questa tecnologia, il vero anello mancante tra motori termici ed elettriche, non a caso ormai hanno la stessa quota di mercato delle elettriche. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
A novembre 2020 Plug-in ed Elettriche, +375,6 % e 9.750 immatricolazioni “ricaricabili”, record assoluto. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 3,6 % contano già 1,4 punti più del metano e sono inarrestabili.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno ancora non pervenuto, sarà curioso vedere fra un anno a che punto saranno, per ora sono a 0.

La media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile è a 102,7 g/Km, la più bassa di sempre senza considerare l’ anomalia di aprile, ma ancora lontana dai 95 g/km, soprattutto su base annua ancora al 109,2. Ora il problema è lasciarsi alle spalle il vecchio, nel senso che di modelli elettrici e plug-in ce ne sono e ce ne sono per tutte le tasche, pertanto le case automobilistiche dovrebbero indirizzare di più i consumatori verso queste 2 alimentazioni, andando senza indugio contro i vecchi diesel e benzina che sono ancora erroneamente prodotti in grandi quantità. 
Dati 2020-2019-2018: c’è un cambiamento epocale in atto, non si torna più indietro, fra pochi anni non vedremo più auto diesel dai concessionari.

 

Ottobre 2020: andamento prezzi diesel e benzina, il diesel vicinissimo alla benzina


Oggi più che mai, con il prezzo del petrolio ai minimi, con la crisi in corso e prezzi alla pompa di diesel e benzina mai convenienti, prima di acquistare un’ auto dobbiamo valutare bene tutte le spese oltre che il prezzo di vendita. 

In questo momento è cominciata una rivoluzione sui motori, ma fino al prossimo anno potremmo non rendercene conto, quindi prima di acquistare un auto dovremmo riflettere attentamente.
1. L’ auto diesel continua a perdere da settembre 2018, in 2 anni ha perso quasi il 50 % delle quote di mercato ed è ormai palesemente fuori mercato. Comprare un’ auto diesel oggi significa non riuscire a rivenderla fra 4 anni e costi di manutenzione sempre più costosi.
2. Il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche è oggi. Con gli incentivi possiamo comprare auto elettriche o plug-in allo stesso prezzo di diesel e benzina, ma con enormi vantaggi: manutenzione quasi zero, niente bollo per 3 o 5 anni, durata auto molto maggiore, prezzo batterie che non fa più paura in caso dovessimo cambiarle. Vogliamo davvero comprare un’ auto obsoleta, bisognosa di manutenzione? E non dimentichiamo l’ Ecobonus per fotovoltaico, batterie di accumulo, e wall-box, è un chiaro invito a informarsi ed apprendere che l’ auto elettrica è il presente e il futuro.
3. Contrariamente alle leggi di mercato in cui se diminuisce la domanda, aumenta il prezzo, il prezzo netto del diesel sta calando molto più del prezzo della benzina. In realtà questa contraddizione ci fa capire 2 cose: stanno producendo troppo diesel rispetto alla domanda e questo comporta necessariamente ad una svendita per liberarsi delle scorte, in più, parallelamente, è una sorta di ultimo incentivo per quelli ancora convinti che l’ auto diesel vivrà altri 15 anni.
4. Il 2023 sarà l’ anno della svolta definitiva verso l’ elettrico, ne siete consapevoli?
5. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia è ormai la normalità. Tra i vostri conoscenti, amici, parenti, colleghi che tipo di auto comprano?
6. Auto elettriche e plug-in hanno superato le vendite di auto a metano, impensabile 9 mesi fa
7. Si sta palesando nelle stanze del governo un aumento delle accise del diesel da gennaio 2021 al 2030: si tratterà di un aumento di un millesimo al mese in modo da arrivare a pareggiare le accise con la benzina. In questo modo sarà un aumento graduale così da dare il tempo a tutti gli ossessionati del diesel di adeguarsi, ma disincentiverà sempre più questo carburante dannoso per la salute.
8. Tesla è uscita con la nuova batteria, sulla carta più efficiente del 16%, ma sembra già aver superato le aspettative.

Continua dunque a scendere la forbice tra il prezzo di diesel e benzina, pertanto nuovo minimo storico
(come differenza tra i 2)

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto ottobre 2020:      414,84-408,95 = 5,89 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2020: 424,25-412,25 = 12,00 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:        439,63-421,68 = 17,95 millesimi
Differenza prezzo netto giugno 2020:      425,60-406,44 = 19,16 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      411,77-390,63 = 21,14 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2020:     565,50-541,05 = 24,45 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi

Elon Musk, numero 1 di Tesla, il mese scorso, nel giorno del battery day ha annunciato:
1. un’ auto elettrica da 25 mila dollari nel 2023
2. Le nuove celle delle nuove batterie potranno contenere 5 volte più energia e garantire un’ autonomia maggiore del 16 % costando il 14 % in meno. Oltre alle batterie, ci saranno nuovi processi produttivi, telaio più rigido e leggero, 370 parti in meno rispetto ai pacchi batteria di oggi per arrivare ad un risparmio totale di oltre il 56 % a kWh per ogni batteria prodotta. Tutto questo entro 2 anni!
3. C’ è molta attesa sulle prossime mosse di Toyota, a quel punto sarebbe la svolta definitiva
4.
Se l’ efficienza delle batterie aumenta ogni 3 anni, Plug-in ed elettriche saranno sempre più convenienti ed efficienti.
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto ottobre 2020: rivoluzione plug-in +330,3%, diesel e benzina al minimo storico


Il mercato auto di ottobre 2020, dopo settembre, è spesso un indicatore per capire se gli investimenti presenti e futuri porteranno buoni risultati. Quest’ anno, nonostante la crisi e al di là degli ecoincentivi, il -0,3 % è tutto sommato un buon risultato che però vale solo per le alimentazioni elettrificate. La spaccatura tra fossili ed elettrificate è sempre più evidente, per le fossili un declino che dura da più di 2 anni, mentre le elettrificate spingono da 3 anni, un segnale di cambiamento epocale.
Veniamo ai dati unrae dove l’ incremento considerevole delle ibride è purtroppo trainato dalle mild ibride. Sarebbe meglio avere una distinzione anche tra ibride e mild ibride, dato che nei prossimi 7 anni le ibride saranno le protagoniste assolute.
In ogni caso, l’ ibrido continua con percentuali di incremento a 3 cifre, +231,1%, impennata storica a ottobre superando lo stesso settembre in termini di volumi. Peccato per le circa 18.000 mild-ibride, ma la quota di mercato su base annua è davvero importante, 14,6 % (priva di plug-in) e la scalata verso il 30% di quota di mercato entro il 2022 è assolutamente probabile. La distanza con le alimentazioni a gas si allunga, è praticamente doppia. 
Toyota Yaris, come a settembre torna in alto, ma resta difficile contrastare le mild hybrid come Fiat Panda.
Toyota nei mesi scorsi ha rivelato una super batteria allo stato solido pronta per il mercato entro pochi anni (prima del 2025 come ipotizzato un anno fa), a questo punto le conviene accelerare perché più aspetta e più perderà quote di mercato.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, ma almeno ci sono pochissime diesel ibride, quota di mercato al 2,1 %, se il diesel era una buona soluzione, si sarebbe rinnovato e sarebbe rinato.
Per maggior chiarezza ricordo che il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporta solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso il picco di ottobre e settembre 2020 è impressionante, la storia è cambiata.
Le auto a GPL si salvano ancora con un +7,2 %, non risolve il -35,6 % su base annua, ma perlomeno la quota di mercato su base annua risale al 6,7 %. Per le GPL, il 2020 presenterà un conto salatissimo.

Questo mese il metano delude profondamente, -44,9 % su ottobre 2019 e quota di mercato su base annua arretra al 2,3 %
. Per ora è il peggior anno di sempre.

GPL+metano al 9,0 %, sembra questa la quota che il mercato sta riservando a questa alimentazione, se dovesse scendere sotto all’ 8,5 significherà la fine per le alimentazioni a gas.

Diesel al ventiseiesimo negativo consecutivo, -14,6 %, una sentenza inappellabile.
Quota di mercato su base annua al 34,4 %,
ancora in calo dello 0,5.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova. Dopo 26 negativi, le ibride diesel sono appena al 2,1 %. Ormai nemmeno carburanti più ecologici, biologici potrebbero essere usati per sfruttare questo tipo di motore, il diesel fossile è in cancrena e con esso anche il motore diesel.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra meno di 4 anni sarà sicuramente fuori mercato?
L’ ipotesi del governo di aumentare le accise sul diesel per pareggiarle a quelle del benzina potrebbe concretizzarsi: l’ aumento scatterebbe a gennaio 2021 per un millesimo al mese fino al 2030.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 414,84-408,95 = 5,89 millesimi

Le solo-benzina registrano un negativo pesantissimo, -31,5 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 38,8 %. Ormai è chiaro che le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, sostituite da ibride e mild ibride.
Analizzando diesel e benzina, scendono al 73,2 %, perdendo un altro clamoroso 1,7 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! Di questo passo fra 3 anni il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato inferiore al 50 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
Dal primo di agosto l’ incentivo per elettriche e plug-in è aumentato e di molto, ricordando che non è un semplice incentivo, è un eco incentivo, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre avanti, ormai è una costante l’ aumento a 3 cifre con il 2 davanti, +205,1 % e secondo assoluto come volumi, gli incentivi hanno richiamato l’ attenzione e ora la crescita è esponenziale. Immatricolazioni rispetto al 2019, +136,2 % e pensare che fino a 2 anni fa erano mosche bianche! Quota di mercato su base annua ferma all’ 1,8 %, ma anche in questo mese superiore a quella del metano.

Clamorosamente nessuna Tesla nella Top-10 delle elettriche, probabilmente soffre del trasporto via nave visti i tempi complicati, ma questo non fa altro che dare maggiore importanza al +205,1%. Non mancano invece nei primi posti Smart ForTwo e Renaut ZOE alle quali si affianca Hyundai Kona davanti Volkswagen ID.3. Ancor più strano sono le poche Tesla pensando alla nuova batteria che sembra andare meglio delle previsioni.
Ben 6 modelli elettrici nelle Top-10 l’ anno scorso non esistevano.
Basta con motori omologati Euro Inquino, possiamo comprare motori rispettosi della normativa Euro Respiro !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come il 2020 sia l’ anno di affermazione delle elettriche.
Ancora record per le plug-in, perché il +330,3% di ottobre arriva dopo il +145 % di maggio, il +315,4 % di giugno, il +438,3 % di luglio il + 420,5 % di agosto e il +263,8  % di settembre, in più, record assoluto come numeri. Ogni mese nuovi modelli sul mercato, tanto che sul 2019 fino ad ottobre le plug-in sono a +232,7 % che dimostra anche il ritardo di almeno un anno delle case automobilistiche nel proporre questo tipo di alimentazione. Per il 2020 rimarranno dietro alle elettriche, ma nel 2021 ci sarà un gran testa a testa tra elettriche e plug-in. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Come si vede dalla tabella unrae, solo un modello della Top-10 delle plug-in esisteva l’ anno scorso!
A ottobre 2020 Plug-in ed Elettriche, +264,3 % e 6.542 immatricolazioni “ricaricabili”, secondo di sempre. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 3,2 % contano già 0,9 punti più del metano e sono ormai inarrestabili.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno non pervenuto, sarà curioso vedere fra un anno a che punto saranno, per ora sono a 0.

La media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile è a 105,3 g/Km, la più bassa di sempre senza considerare l’ anomalia di aprile, ma ancora lontana dai 95 g/km, soprattutto su base annua ancora al 110,0. Ora il problema è lasciarsi alle spalle il vecchio, nel senso che di modelli elettrici e plug-in ce ne sono e ce ne sono per tutte le tasche, pertanto le case automobilistiche dovrebbero indirizzare di più i consumatori verso queste 2 alimentazioni, andando senza indugio contro i vecchi diesel e benzina che sono ancora erroneamente prodotti in grandi quantità. 
Dati 2020-2019-2018: il cambiamento storico è in atto, non si torna più indietro, ancora un anno e si comincerà a respirare aria più pulita.

 

Settembre 2020: andamento prezzi diesel e benzina, il diesel in netto calo


Oggi più che mai, con il prezzo del petrolio ai minimi, è chiaro che, guardando i prezzi alla pompa, diesel e benzina non saranno mai convenienti. Prima di acquistare un’ auto calcoliamo davvero tutte le spese, o ci interessa solo del prezzo di vendita? 

Gli anni tra il 2020 e il 2024 saranno gli anni in cui dovremmo riflettere più che mai prima di acquistare una nuova auto.
1. L’ auto diesel continua a perdere da settembre 2018, in 2 anni ha perso quasi il 50 % delle quote di mercato ed è ormai palesemente fuori mercato. Comprare un’ auto diesel oggi significa non riuscire a rivenderla fra 4 anni e costi di manutenzione sempre più costosi.
2. Il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche è oggi. Con gli incentivi possiamo comprare auto elettriche o plug-in allo stesso prezzo di diesel e benzina, ma con enormi vantaggi: manutenzione quasi zero, niente per bollo per 3 o 5 anni, durata auto molto maggiore, prezzo batterie che non fa più paura in caso dovessimo cambiarle. Vogliamo davvero comprare un’ auto obsoleta, bisognosa di manutenzione? E non dimentichiamo l’ Ecobonus per fotovoltaico, batterie di accumulo, e wall-box, è un chiaro invito a informarsi ed apprendere che l’ auto elettrica è il presente e il futuro.
3. Contrariamente alle leggi di mercato in cui se diminuisce la domanda, aumenta il prezzo, il prezzo netto del diesel sta calando molto più del prezzo della benzina. In realtà questa contraddizione ci fa capire 2 cose: stanno producendo troppo diesel rispetto alla domanda e questo comporta necessariamente ad una svendita per liberarsi delle scorte, in più, parallelamente, è una sorta di ultimo incentivo per quelli ancora convinti che l’ auto diesel vivrà altri 15 anni.
4. Il 2023 sarà l’ anno della svolta definitiva verso l’ elettrico, ne siete consapevoli?
5. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia è ormai la normalità. Tra i vostri conoscenti, amici, parenti, colleghi che tipo di auto comprano?
6. Auto elettriche e plug-in hanno superato le vendite di auto a metano, impensabile 9 mesi fa
7. Si sta palesando nelle stanze del governo un aumento delle accise del diesel da gennaio 2021 al 2030: si tratterà di un aumento di un millesimo al mese in modo da arrivare a pareggiare le accise con la benzina. In questo modo sarà un aumento graduale così da dare il tempo a tutti gli ossessionati del diesel di adeguarsi, ma disincentiverà sempre più questo carburante dannoso per la salute.

Continua dunque a scendere la forbice tra il prezzo di diesel e benzina, nuovo minimo storico
(come differenza tra i 2)

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto settembre 2020: 424,25-412,25 = 12,00 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2020:      435,89-418,39 = 17,50 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:        439,63-421,68 = 17,95 millesimi
Differenza prezzo netto giugno 2020:      425,60-406,44 = 19,16 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      411,77-390,63 = 21,14 millesimi
Differenza prezzo netto aprile 2020:         450,15-426,16 = 23,99 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2020:     565,50-541,05 = 24,45 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi

Elon Musk, numero 1 di Tesla, nel giorno del battery day ha annunciato:
1. un’ auto elettrica da 25 mila dollari nel 2023
2. Le nuove celle delle nuove batterie potranno contenere 5 volte più energia e garantire un’ autonomia maggiore del 16 % costando il 14 % in meno. Oltre alle batterie, ci saranno nuovi processi produttivi, telaio più rigido e leggero, 370 parti in meno rispetto ai pacchi batteria di oggi per arrivare ad un risparmio totale di oltre il 56 % a kWh per ogni batteria prodotta. Tutto questo entro 2 anni!
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto settembre 2020: rivoluzione elettrificata, plug-in +263,8%, elettriche +225,3%, ibride +214,1%


Il mercato auto di settembre 2020 è spesso un punto di riferimento per i bilanci dopo le vacanze estive e, quest’ anno più che mai, il +9,8 % è un segnale di ripresa forte, al di là degli ecoincentivi statali. Il segnale è ancora più forte se si guarda alla spaccatura tra alimentazioni in positivo e alimentazioni in negativo: le elettrificate segnano +214,1 % per le ibride, +225,3 % per le elettriche e +263,8 % per le plug-in, contro i negativi di benzina, diesel e metano e un fuoco di paglia come il +8,2 % delle GPL dopo 8 mesi catastrofici. Il -34 % su base annua è dunque un problema delle fossili.
I dati unrae mostrano un incremento considerevole per le ibride, trainate dalle tanto discusse mild ibride, dato che le plug-in, giustamente sono state separate dal conteggio. A questo punto, per coerenza, completezza e trasparenza, converrebbe all’ associazione unrae separare anche ibride da mild ibride.
In ogni caso, l’ ibrido continua con percentuali di incremento eclatanti, +214,1%, impennata storica a settembre, record assoluto in termini di volumi, peccato solo che più di 13.000 siano mild-ibride, comunque, davvero incredibile la quota di mercato su base annua al 13,0 % (priva di plug-in) e la scalata verso il 30% di quota di mercato entro il 2022 è più che probabile. La distanza con le alimentazioni a gas si allunga e il cambiamento è davanti ai nostri occhi. 
Toyota Yaris si riprende dall’ ombra estiva e si rilancia per contrastare le mild hybrid come Fiat Panda e Ford Puma.
Toyota non è l’ ultima arrivata e se gli scorsi mesi ha rivelato una super batteria allo stato solido pronta per il mercato entro pochi anni (prima del 2025 come ipotizzato un anno fa), c’è da sperare in una Toyota elettrica anche per il mercato europeo.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, le case costruttrici sono in clamoroso ritardo verso l’elettrificazione e le mild-ibride sono un palliativo.
Per maggior chiarezza ricordo che il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporta solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso il picco di settembre 2020 è impressionante, ormai la strada è tracciata.
Le auto a GPL salvano le faccia con un +8,2 %, non risolve il -39,9 % su base annua, ma perlomeno la quota di mercato su base annua risale al 6,6 %. Per le GPL, il 2020 presenterà un conto salatissimo.

Questo mese il metano pareggia, -0,1 % su settembre 2019 e quota di mercato su base annua sempre al 2,4 %
.

GPL+metano al 9,0 %, sembra che non vogliano mollare, sembra che vogliano contribuire alla transazione da diesel e vecchi benzina, staremo a vedere.

Diesel al venticinquesimo negativo consecutivo, -3,0 %, la discesa inesorabile non si riesce più a bloccare nemmeno con gli ecoincentivi statali.
Quota di mercato su base annua al 34,9 %,
in calo dello 0,5.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova. Dopo 25 negativi, le ibride diesel sono appena al 2,0 %. Ormai nemmeno carburanti più ecologici, biologici potrebbero essere usati per sfruttare questo tipo di motore, il diesel fossile ha i giorni contati e con esso anche il motore diesel.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra meno di 4 anni sarà sicuramente fuori mercato?
L’ ipotesi del governo di aumentare le accise sul diesel per pareggiarle a quelle del benzina potrebbe concretizzarsi: l’ aumento scatterebbe a gennaio 2021 per un millesimo al mese fino al 2030.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 424,25-412,25 = 12 millesimi

Le solo-benzina registrano un altro pesante negativo, -19,1 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 40,0 %.
Analizzando diesel e benzina, scendono al 74,9 %, perdendo un gigantesco 1,9 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! Di questo passo fra 4 anni il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato inferiore al 50 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
Dal primo di agosto l’ incentivo per elettriche e plug-in è aumentato e di molto, ricordando che non è un semplice incentivo, è un eco incentivo, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche in grande spolvero, +225,3 % e record assoluto, gli incentivi hanno richiamato l’ attenzione e ora sarà una crescita esponenziale. Immatricolazioni rispetto al 2019, +127,6 % e pensare che fino a 2 anni fa erano mosche bianche! Quota di mercato su base annua in crescita all’ 1,8 %, ma in questo mese già superiore a quella del metano.

E’ Tesla show a settembre con la Model 3, poi l’ insostituibile Renault ZOE seguita da Smart ForTwo e Nissan Leaf. Discreta partenza anche per Volkswagen ID.3 che entro fine anno potrebbe regalare numeri convincenti. Basta con motori omologati Euro Inquino, possiamo comprare motori rispettosi della normativa Euro Respiro !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come il 2020 sia l’ anno di affermazione delle elettriche.
Le plug-in continuano a stupire, perché dopo il +145 % di maggio, il +315,4 % di giugno, il +438,3 % di luglio il + 420,5% di agosto, a settembre +263,8 % e record assoluto come numeri. Ogni mese nuovi modelli sul mercato, tanto che sul 2019 fino ad agosto le plug-in sono a +210,3 %, un’ ascesa come nessun altra alimentazione. Per il 2020 rimarranno dietro alle elettriche, ma nel 2021 ci sarà un gran testa a testa tra elettriche e plug-in. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Come si vede dalla tabella unrae, quasi tutti i modelli nella Top-10 delle plug-in l’ anno scorso non esistevano!
A settembre 2020 Plug-in ed Elettriche, +240,2 % e 6.963 immatricolazioni “ricaricabili”, record incredibile. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 3,1 % contano già 0,7 punti più del metano e sembrano inarrestabili.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Sono 2 le auto a Idrogeno dopo diversi mesi a zero. Inspiegabile la non partenza dell’ idrogeno: o non sono ancora maturi i tempi, oppure la paura è che siano troppo maturi e che potrebbero spazzare via troppo presto diesel e benzina, oppure non saranno mai maturi come l’ evoluzione che sta accadendo nel mondo delle batterie elettriche.
La media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile è a 105,6 g/Km, la più bassa di sempre, ma ancora lontana dai 95 g/km, soprattutto su base annua ancora al 110,8. Ora il problema è lasciarsi alle spalle il vecchio, nel senso che di modelli elettrici e plug-in ce ne sono e ce ne sono per tutte le tasche, pertanto le case automobilistiche dovrebbero indirizzare di più i consumatori verso queste 2 alimentazioni, andando però contro i vecchi diesel e benzina che sono ancora erroneamente prodotti in grandi quantità. 
Dati 2020-2019-2018: giù tutte le fossili, era settembre 2018 quando il diesel segnava il primo -38,3 %, il cambiamento storico è in atto, ancora un anno e si comincerà a respirare aria più pulita.

 

Agosto 2020: andamento prezzi diesel e benzina, la super batteria è pronta


Oggi più che mai, con il prezzo del petrolio ai minimi, è chiaro che diesel e benzina non saranno mai convenienti. Prima di acquistare un’ auto calcoliamo davvero tutte le spese, o ci interessa solo del prezzo di vendita? 

Gli anni tra il 2020 e il 2024 saranno gli anni in cui dovremmo riflettere più che mai prima di acquistare una nuova auto.
1. Il diesel continua a perdere da settembre 2018, è in crisi cronica, non c’è futuro per questa alimentazione, a gennaio potrebbe essere dichiarato fuori mercato.
2. Se il prezzo del diesel oggi è circa di 1,239 € al litro e la benzina alla pompa la troviamo a 1,339 € al litro con il petrolio al minimo storico, possiamo comprendere che diesel e benzina più bassi di così sarà molto improbabile, nemmeno se il petrolio fosse scambiato a 1$ al barile, quindi non potremo mai risparmiare comprando auto diesel e benzina, sarebbe una spesa infinita.
3. Il diesel provoca morte, non è del tutto colpa nostra se fino a un anno fa abbiamo acquistato un’ auto diesel, ma ora non possiamo fare finta di non sapere.
4. Il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche è oggi. Con gli incentivi possiamo comprare auto elettriche o plug-in allo stesso prezzo di diesel e benzina, ma con enormi vantaggi: manutenzione quasi zero, niente per bollo per 3 o 5 anni, durata auto molto maggiore, prezzo batterie che non fa più paura in caso dovessimo cambiarle. Vogliamo davvero comprare un’ auto obsoleta, bisognosa di manutenzione? E non dimentichiamo l’ Ecobonus per fotovoltaico, batterie di accumulo, e wall-box, è un chiaro invito a informarsi ed apprendere che l’ auto elettrica è il presente e il futuro.
5. Toyota ha annunciato che la super batteria da 1.000 km è pronta per iniziare i test e fra qualche anno sarà sul mercato, molto prima del 2025 che comunque non è poi così lontano. Se Toyota fa annunci di questo tipo c’è da crederci, ormai sono in molti che stanno investendo nella ricerca della batteria migliore e per forza di cose dei miglioramenti si avranno, solo che in questo caso raddoppierà l’ autonomia ad un prezzo quasi uguale. Non è che investire sull’ elettrico alla fine paga?
6. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia è ormai la normalità. Tra i vostri conoscenti, amici, parenti, colleghi che tipo di auto comprano?
7. Auto elettriche e plug-in hanno superato le vendite di auto a metano, impensabile 9 mesi fa

Continua stranamente a scendere la forbice tra il prezzo di diesel e benzina, ora al minimo storico

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto agosto 2020:      435,89-418,39 = 17,50 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:        439,63-421,68 = 17,95 millesimi
Differenza prezzo netto giugno 2020:      425,60-406,44 = 19,16 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      411,77-390,63 = 21,14 millesimi
Differenza prezzo netto aprile 2020:         450,15-426,16 = 23,99 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2020:     565,50-541,05 = 24,45 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi

Le notizie sull’ innovazione delle batterie per auto si susseguono di mese in mese, l’ autonomia da 1.000 km oppure 500, ma ricarica in 10 minuti è sempre più vicina. Avvistato Elon Musk in casa Volkswagen, non che è quel visionario di Musk vuole aiutare Volkswagen a fare elettriche per il bene dell’ umanità ?
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto agosto 2020: incentivi elettrificati, plug-in di nuovo su tutte, +420%


Il mercato auto di agosto 2020 fa respirare aria di ripresa, solo -0,5% rispetto ad agosto 2019, ripresa dettata dagli ecoincentivi, ma pur sempre positiva, soprattutto per le elettrificate, tanto che il -38,8 % su base annua spaventa solo le fossili. Dopo 4 mesi, questa volta, oltre alle elettrificate, si salva anche il metano, ma il segnale contro le fossili resta importante, plug-in inarrestabili, +420,5%.
Ad agosto si sono aggiunti altri 50 milioni per quanto riguarda gli eco-incentivi statali e tra i rimanenti e i nuovi stanziamenti, ad agosto, sono stati usati circa 16 milioni di euro, quasi tutti nei primi 14 giorni del mese. Attenzione però che dal primo settembre sono stati aggiunti altri 400 milioni suddivisi per fascia di emissioni.

Con i dati unrae andiamo ad analizzare i numeri di questo mese. Come evidenziato lo scorso mese, ora anche unrae accorpa elettriche e plug-in. Inoltre, giustamente, non somma più le plug-in alle ibride, visto anche che con le mild ibride e “finte” ibride le plug-in non c’ entrano nulla, sono molto più vicine alle elettriche. 
In ogni caso, l’ ibrido torna con percentuali di incremento a 3 cifre, +227,2%, recupero delle perdite di aprile e record di quota di mercato su base annua all’ 11,5% (priva di plug-in) e la scalata verso il 30% di quota di mercato entro il 2022 sembra sempre più probabile. La distanza con le alimentazioni a gas continua ad allungarsi, segno che nei motori sta cambiando tutto. 
Toyota Yaris sembra non poter competere con le mild hybrid come Fiat Panda e Ford Puma così che il nuovo modello non ha dato la spinta che si attendeva.
Ora Toyota rivela una super batteria allo stato solido pronta per il mercato entro pochi anni (prima del 2025 come ipotizzato un anno fa), chissà se la userà sull’ ibrido o proporrà un’ elettrica anche al mercato europeo.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, nel 2020, uno spreco per l’ Ambiente, non dovrebbero godere di incentivi! Speriamo siano solo di passaggio come le diesel ibride che detengono un 2 % di quota di mercato su base annua.
Per maggior chiarezza ora il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporterà solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso l’ ascesa è impressionante, segno che ormai ci sono più modelli ibridi che diesel.
Alle auto a GPL va ancora una volta, il peggior risultato del mese, -33,1 % questo mese e -45,5% sul 2019, si consola solo con la quota di mercato su base annua che rimane al 6,4 %. Per le GPL, il 2020 è un anno nero, dopo il boom 2009-2010 grazie anche agli incentivi dell’ epoca, sembra che le GPL non piacciano più.

Questo mese il metano resiste e anche bene, si riprende gli spazi lasciati dalle GPL,
 +11,9 %, ma sul 2019, -14,3%Quota di mercato su base annua stabile al 2,4 %.

GPL+metano all’ 8,8 %, vale ancora la pena investire sulle alimentazioni a gas? Snam non molla, ma sembra stia investendo anche sull’ idrogeno, anche se i progetti sembrano in alto mare. A questo punto Snam deve guardarsi le spalle da elettriche e plug-in !

Diesel al ventiquattresimo negativo consecutivo, -8,8 %, si fermano a 23 i negativi consecutivi in doppia cifra, ma la disfatta non cambia, se non darà segnali di ripresa a settembre la fine definitiva sarà sempre più vicina, anche perché le case automobilistiche stanno chiudendo molti vecchi stabilimenti per riconvertirli o aprirne di nuovi per le auto elettriche.
Quota di mercato su base annua al 35,4 %,
in linea con luglio.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra 4 anni sarà sicuramente fuori mercato?
Ora spunta anche l’ ipotesi dal governo di aumentare le accise sul diesel per pareggiarle a quelle del benzina, vedremo a fine anno se sarà concretizzato.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 435,89-418,39 = 17,5 millesimi

Le solo-benzina registrano un altro pesante negativo, -17,7 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 41,4 %.
Analizzando diesel e benzina, scendono al 76,8 %, perdendo un altro 0,7 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! Di questo passo fra 4 anni e mezzo il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato inferiore al 50 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
Dal primo di agosto l’ incentivo per elettriche e plug-in aumenta e di molto. Per un’ elettrica si arriva fino a 10.000 euro con rottamazione e 6.000 senza, mentre per una plug-in si arriva a 6.500 con rottamazione e 3.500 senza. Quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche molto bene, +249,5 %, gli incentivi hanno richiamato l’ attenzione e a settembre ne vedremo delle belle. Immatricolazioni rispetto al 2019, +108 % e pensare che fino a 2 anni fa erano mosche bianche! Quota di mercato su base annua stabile all’ 1,6 %.

Renault ZOE resta la più venduta, mentre le altre ogni mese si danno battaglia, ad agosto prevalgono Volkswagen UP! e Tesla Model 3. Molto bene anche Hyundai Kona e Opel Corsa, un po’ indietro Smart ForTwo. Basta con motori omologati Euro Inquino, possiamo comprare motori rispettosi della normativa Euro Respiro !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come nel 2020 sia un anno di svolta per le elettriche.
Le plug-in volano letteralmente, perché dopo il +145 % di maggio, il +315,4 % di giugno, il +438,3 % di luglio, ad agosto segnano un + 420,5% e secondo risultato di sempre come numeri che ad agosto dovrebbe essere impossibile. Ogni mese nuovi modelli sul mercato, tanto che sul 2019 fino ad agosto le plug-in sono a +196,2 %, un’ ascesa come nessun altra alimentazione. A questo punto ci aspetta un gran testa a testa tra elettriche e plug-in. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più ci piace!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Come si vede dalla tabella unrae, quasi tutti i modelli nella Top-10 delle plug-in l’ anno scorso non esistevano!
Ad agosto 2020 Plug-in ed Elettriche, +311,7 % e 3.475 immatricolazioni “ricaricabili”. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua che conta più del metano, raggiunge il 2,8 %.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno nemmeno l’ ombra. Che cosa stanno aspettando? Che qualcuno annunci la super batteria?

La media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile è a 108,4 g/Km, la più bassa di sempre, ma ancora lontana dai 95 g/km. Non possiamo permetterci di tornare indietro! Le case automobilistiche ormai più che temere le multe, sembrano voler investire su qualcosa che conviene anche a loro, così il processo di elettrificazione di certo non rallenterà, ma dobbiamo comprare auto rispettose dell’ Ambiente ed ora è possibile ad un prezzo inferiore alle auto fossili.
Dati 2020-2019-2018: giù tutte le fossili, cambiamento storico in atto, ancora un anno e si comincerà a respirare aria più pulita.

 

QUATTRORUOTE in crisi d’ identità


Nell’ ambiente dell’ automotive siamo nel pieno di una rivoluzione senza precedenti e lo stesso celebre magazine Quattroruote sta vivendo una sorta di crisi d’ identità.
Il numero uscito ad agosto ha proposto un inserto di ben 96 pagine sulle auto plug-in, il vero anello mancante tra auto tradizionali e auto elettriche. Uno dei sottotitoli riporta: novità in arrivo, una valanga di debutti tutti alla spina.

L’ inserto è intitolato QHybrid e in effetti riporta anche i pionieri delle ibrido, Toyota e i suoi modelli, oltre che una breve triste dedica ai modelli mild-hybrid, ma si sofferma maggiormente sul nuovo mondo delle plug-in descrivendo minuziosamente tutte le novità attualmente sul mercato e che usciranno a brevissimo: 83 pagine di dettagli e 13 pagine dedicate all’ usato di ibride e plug-in.

Il numero classico di Quattroruote invece piange i pochi incentivi statali dedicati alle auto con emissioni tra i 61g/Km di Co2 e 110. Si dispera perché 50 milioni finiranno con settembre / ottobre, in più non è d’ accordo con il fatto che gli incentivi siano più del doppio per elettriche e plug-in compiendo l’ ennesima arrampicata mondiale sugli specchi sul fatto che le nuove Euro 6d  non hanno nulla da invidiare ad elettriche e plug-in per quel che riguarda le emissioni. Il mercato è in crisi, non solo per il Coronavirus, ma anche per colpa delle stesse case automobilistiche che non hanno saputo vedere che il mercato stava puntando dritto sull’ elettrico, ma soprattutto su un’ aria più pulita. Non è un caso che ibride, plug-in ed elettriche abbiano raddoppiato le vendite del 2019 e non può essere solo merito degli incentivi statali.

Tutto questo in assoluta contraddizione con l’ apertura del giornale che dedica un importante benvenuto alla Fiat 500 elettrica e riserva una sezione di 12 pagine (QElectric) a batterie e alle elettriche Honda e, BMW iX3, Nissan Ariya, Audi Q4 Sportback e-tron.

Staremo a vedere come Quattroruote supererà questa crisi, nel frattempo vi auguro di respirare aria pulita, un augurio ormai non così scontato.