Aprile 2021: andamento prezzi diesel e benzina, quando le vendite diesel peggiorano di mese in mese


I motori auto che conoscevamo 15 anni fa non esistono più, la rivoluzione è in atto ed è sempre più veloce, ancora oggi si utilizzano benzina e diesel come carburanti, ma il loro utilizzo potrebbe diminuire drasticamente. Nonostante la crisi economica, c’è un ingiustificato aumento del prezzo del petrolio, che torna aggirarsi intorno ai 66 $ al barile ma, in ogni caso i prezzi alla pompa di diesel e benzina sono insostenibili. 

Se dobbiamo comprare un’ auto dobbiamo fare attenzione a molti fattori e molte alternative, soprattutto in termini di alimentazione e manutenzione relativa proprio al tipo di alimentazione.
Quando sento per TV presentazioni di nuove auto a benzina con consumi di 15 km per litro mi vengono i brividi su quanto consumano ancora oggi i motori termici.
D’ ora in avanti cercheremo di non elencare più i motivi per non comprare un’ auto endotermica, perché se non è ancora chiaro, non c’è modo di convincere chi non vuol vedere 10 anni di evoluzione. (Potrete sempre consultare i vecchi articoli). Andremo piuttosto a riportare maggiormente le prossime evoluzioni sulle elettriche prima del consueto appuntamento con l’ andamento prezzi diesel e benzina.
1. Il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche è già avvenuto e lo sarà anche quando cesseranno gli eco-incentivi. Possiamo comprare auto elettriche o plug-in allo stesso prezzo di diesel e benzina, ma con enormi vantaggi: manutenzione quasi zero, niente bollo per 3 o 5 anni, durata auto molto maggiore, con un prezzo batterie che non fa più paura in caso dovessimo cambiarle. Se compriamo un’ auto da città, ma anche non necessariamente da città, per 20 o 30 km al giorno e abbiamo possibilità di caricarla a casa o senza troppi ostacoli, l’ unica alimentazione sensata è l’ auto elettrica. E non dimentichiamo l’ Ecobonus per fotovoltaico, batterie di accumulo, e wall-box, è un chiaro invito a informarsi ed apprendere che l’ auto elettrica è il presente e il futuro.
2. Il 2023, quindi fra 20 mesi, sarà l’ anno della svolta definitiva verso l’ elettrico, ne siete consapevoli? Il che non vuol dire “allora aspettiamo il 2023”, vuol dire che se comprate un’ auto diesel state buttando via i vostri soldi
3. Dall’ Australia sono pronte le batterie agli ioni di alluminio al grafene che si caricano fino a 60 volte più velocemente delle migliori celle agli ioni di litio e contengono 3 volte l’ energia delle migliori celle a base di alluminio e che costeranno probabilmente meno delle attuali dato che il litio è passato da 1.460 dollari a tonnellata nel 2005 a 13.000 a tonnellata in queste settimane, mentre il prezzo dell’ alluminio è passato da 1.730 dollari a 2.078 dollari nello stesso periodo. Sono anche più sicure, non si surriscaldano, sono più sostenibili e riciclabili. Alla fine di quest’ anno potrebbero arrivare sul mercato celle a “bottone”, mentre con le celle a “sacchetto” per auto elettriche sono previste per il 2024.
4. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia dovrebbe essere la normalità.
5. Le vendite di auto elettriche e plug-in hanno triplicato le vendite di auto a metano superando da poco anche le GPL. Le auto a metano e GPL ci sono da oltre 30 anni, mentre le elettriche da 5 anni se consideriamo quelle di ultima generazione e le plug-in, in Italia, da soli 3 anni.
6. Appurato che nel 2024 molto probabilmente non ci saranno nuove immatricolazioni di auto diesel comincia ad essere interessante capire per quanto tempo ancora il carburante verrà prodotto per le diesel ancora in circolazione e a che prezzo.

La forbice tra il prezzo di diesel e benzina è sempre vicina al minimo storico, come differenza tra i 2.
Segno che il diesel ha un prezzo stracciato per rimanere ancora appetibile, o è l’ ultimo prezzo conveniente prima di un’ ascesa astronomica ?
Rispetto ad un prezzo del petrolio di circa 60 dollari al barile di gennaio 2020 sia diesel che benzina costano leggermente meno, ma il diesel è calato maggiormente.
A ottobre 2017 c’è stato il minimo storico, come differenza tra i 2, con prezzo del petrolio intorno ai 54 $ al barile, poi fino a 2 anni fa la differenza era tornata a salire sempre di più. 

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto aprile 2021:       563,03-560,25 = 2,78 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2021:      559,47-556,95 = 2,52 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2021:    516,40-510,22 = 6,18 millesimi
Differenza prezzo netto dicembre 2020:  448,44-438,74 = 9,7 millesimi
Differenza prezzo netto novembre 2020: 416,54-411,43 = 5,11 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:        439,63-421,68 = 17,95 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      411,77-390,63 = 21,14 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi
Differenza prezzo netto ottobre 2017:       521,65-519,86 = 1,79 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2017:       501,05-492,69 = 8,36 millesimi

EcomobilityIdea-DiffBenzGasol-MesiApr2021Come detto, batterie allo stato solido, alluminio, grafene, acqua marina o comunque nuove tecnologie porteranno a batterie cariche in meno di 10 minuti e autonomie che supereranno abbondantemente i 500 km.
Se l’ efficienza delle batterie aumenta ogni 2 o 3 anni, Plug-in ed elettriche saranno sempre più convenienti ed efficienti, ma lo sono già oggi!
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto aprile 2021: l’ ibrido ad un passo dalla benzina, elettriche+plug-in ad un passo da GPL+metano


EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2021EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2020Il mercato auto di aprile 2021 si chiude con un -16,7 % rispetto ad aprile 2019, il confronto è sul sul 2019, perché fare confronti con marzo e aprile 2020 non ha molto senso visto il lockdown totale e anche unrae infatti propone i dati rapportati con il 2019. Pertanto è da considerarsi un buon risultato visto il periodo ed evidenzia ancora una volta come la crisi dell’ automotive sia determinata più dalla presenza dei vecchi motori che dal periodo mondiale che stiamo vivendo. C’è un mercato a 2 velocità: vecchi motori che perdono quote di mercato di mese in mese e nuovi motori ibridi, plug-in ed elettrici che stanno sostituendo una tecnologia di 100 anni assolutamente inquinante, obsoleta e con consumi imbarazzanti. A maggio vedremo come la crisi 2020 sia un brutto ricordo, in ogni caso, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride, plug-in ed elettriche soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

EcomobilityIdeaEcobonusAprile2021I dati unrae sono inequivocabili, l’ ibrido sta sostituendo le “solo”-benzina, full-hybrid e mild hybrid hanno già superato il diesel da mesi, e sono sempre più vicine alle “solo”-benzina, impensabile 20 mesi fa. Peccato non ci sia la distinzione tra ibride e mild ibride, perché è un dato su cui verificare la distribuzione corretta del mercato.
L’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +368,1% su aprile 2019 e ormai non è più un mistero, da capire solo se sarà il prossimo mese o fra 5 mesi, peccato solo che più della metà delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 27,3 % del mercato su base annua. Avevamo detto che prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %, ma probabilmente accadrà entro 6 mesi. Con le plug-in, le ibride sono al 31,2 % su base annua, impensabile un anno e mezzo fa. 
Toyota Yaris recupera sul 2019, ma perde nettamente terreno sulla mild hybrid FIAT Panda e Lancia Ypsilon, dopodiché Toyota perde terreno con tutte le altre auto, lasciando il posto alle Suzuki. L’ ibrido Toyota non è più una novità e la differenza di prezzo non è più giustificata.
Toyota sembra ancora titubante sia sull’ elettrico che sulle plug-in, ma aspettare ancora non pagherà.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e reteranno poche, quota di mercato al 3,7 %, quando arriveranno vicine al 6 %, investire su nuovi diesel sarà già un lontano ricordo e di conseguenza spariranno anche le ibride diesel.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideAprile2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, in ogni caso dovremo abituarci a vedere sempre più ibride.
EcomobilityIdea-graf-IbrideAprile2021Le auto a GPL recuperano ancora dopo i primi 2 mesi pessimi, ma il -21,9 % su aprile 2019 fa capire che non sarà un anno buono, anche se la quota di mercato su base annua risale al 6,0 %. Nei mesi scorsi avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare irraggiungibile, per ora non è così.

Restano ancora in vita le auto a metano, +7,4 % su aprile 2019 recuperando le perdite di inizio anno con una quota di mercato su base annua stabile al 2,3 %, +1,0 sul 2019
. Per ora sembra scongiurato un azzeramento delle vendite a metano per il 2021, ma è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022.

GPL+metano risalgono all’ 8,3 %, tutto sommato in media con gli ultimi anni. Resta valida la domanda: nel 2021 riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %  le alimentazioni a gas o le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentaduesimo negativo consecutivo, anche se non confrontabile con aprile 2020, la quota di mercato perde un altro 0,6% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 24,8 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per maggio 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 32 negativi le ibride diesel sono appena al 3,7 % di quota su base annua, ultimi sussulti prima della resa definitiva. Sarà interessante vedere come fra 5 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
Non saranno necessari i limiti Euro 7 in vigore dal 2025 o nuove accise per mettere la parola fine al diesel, piuttosto è il momento di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 563,03 – 560,25 = 2,78 millesimi, una differenza ancora molto bassa.

Le solo-benzina registrano un altro negativo pesantissimo, -40,7 % su aprile 2019 e quota di mercato su base annua sempre in calo, al 32,8 %. Anche le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 57,6 % perdendo un altro 0,9 % di quote di mercato in un solo mese! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo fra 40 mesi non avremo più nuove immatricolazioni di vecchi diesel e benzina, guarda caso nel 2024, quando la rivoluzione elettrica avrà spiccato il volo definitivo da un anno.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche bene, ma non benissimo, 4.851 nuove immatricolazioni in un mese, +306,6% rispetto ad aprile 2019, ma niente di eclatante. Sia chiaro, non c’ è niente che può fermare l’ auto elettrica, la crescita elettrica è meglio di quanto facevano le ibride 5 anni fa. La quota di mercato stabile al 3 %.

Tesla manca all’ appello, pertanto Fiat 500 elettrica si riprende la scena e non di poco, 1.062 immatricolazioni in un mese! A seguire le “solite” Smart ForTwo e Renault Twingo anche stavolta davanti alla sorella più quotata ZOE. 
Le differenze con il 2019 sono impressionanti. 

EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheAprile2021Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come aprile risenta dell’ assenza “ingiustificata” di Tesla, ma è comunque un buon risultato.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheAprile2021Plug-in, la tecnologia del momento in ascesa incredibile, +1133,5 % su aprile 2019, e record di nuove immatricolazioni, 6.673. Anche qui la differenza con il 2019 è impressionante, solo un modello plug-in della Top-10 di oggi esisteva nel 2019! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 3,9 % su base annua. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inAprile2021
EcomobilityIdea-graf-Plug-inAprile2021Ad aprile 2021 Plug-in ed Elettriche, +564,6 % su aprile 2019 e 11.524 immatricolazioni “ricaricabili”. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 6,9 %, sorpasso e allungo sulle GPL.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inAprile2021Idrogeno ancora non pervenuto, incomprensibile come possa competere oggi e ancora meno nel futuro contro elettriche e plug-in, al momento sembra una tecnologia morta in partenza, adatta forse a grandi navi.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLT e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 123,4 purtroppo +0,7 dal mese scorso ma -13,7 su aprile 2019. Difficile sapere se con questo trend si arriverà ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Aprile2021Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile.
EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2021EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2020EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2019EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2018

 

Mercato auto aprile 2020: -97,5 %, ma non tutto è perduto


Il mercato auto di aprile 2020 è inevitabilmente il peggiore di sempre, -97,5%. Tutto chiuso e vendite a zero. Nemmeno l’ elettrico si salva, infatti sono stati usati soltanto 1,2 milioni di euro degli eco-incentivi statali.

Andiamo a scoprire grazie ai dati unrae i numeri di questa catastrofe, partendo dall’ ibrido, la rivoluzione ibrida si ferma ancora, ma non per molto. In ogni caso la distanza con le alimentazioni a gas resta importante. Nel complesso le ibride registrano un -97,0 % con un -95,2 % delle plug-in. Quota di mercato su base annua invariata, 10,8 %. 
Come a marzo, di questo negativo ne risente maggiormente Toyota che dall’ invenzione dell’ ibrido manteneva un predominio schiacciante; ora (in realtà già da gennaio) tutto si è sgretolato e non troviamo più Toyota nei primi 3 posti, con Yaris che vede solo 18 immatricolazioni, un disastro. Forse questo calo forzato potrebbe accelerare l’ uscita della nuova Yaris, ultima possibilità per Toyota di salvare l’ anno.
Fiat 500 in testa nonostante sia una mild.hybrid, Ford Puma è una realtà anche in piena crisi, Toyota è avvisata!
Dal grafico EcomobilityIdea si nota il peggior risultato di sempre per le ibride, ma vedremo come sarà il recupero tra maggio e giugno.
Il GPL è l’ alimentazione che ha subito il negativo peggiore, -98,5 %, quota di mercato su base annua resiste al 6,0 %. Per le GPL il 2020 sarà tra i peggiori di sempre, vedremo nel 2021 se cambierà qualcosa.

Il metano non è da meno e registra un
-97,5 %, solo 77 immatricolazioni, ma quota di mercato su base annua ancora al 2,4 %. Sembrava difficile fare peggio degli ultimi 3 anni e invece il 2020 potrebbe essere decisivo per capire se proseguire con questa alimentazione.

GPL+metano stabile all’ 8,4 %, forse questa crisi sposterà gli investimenti su altre alimentazioni?

Diesel, ovviamente, al ventesimo negativo consecutivo in doppia cifra, -97,5 %, inevitabilmente il peggiore di sempre. Il diesel è ormai pronto al funerale.
Quota di mercato su base annua al 34,6 %,
in linea con gli ultimi 2 mesi.
Se questa crisi deve insegnarci qualcosa, è che l’ aria è un bene prezioso e il diesel contribuisce a distruggerla. Non abbiamo bisogno di motori diesel, non sono indispensabili!
A settembre 2020, dopo esattamente 2 anni dal primo crollo, il diesel avrà perso il 50 % di quota di mercato, nel 2023 i numeri di immatricolazioni diesel di aprile 2020 saranno la norma! 
Se qualcuno avesse intenzione di alzare i limiti sulle emissioni per superare la crisi, sappiate che sta compiendo un crimine contro l’ umanità. La crisi si supera con investimenti sull’ Ambiente. Il tempo delle fossili è finito. 

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 450,15-426,16 = 23,99 millesimi

Le solo-benzina sono tra le peggiori, -98,1 %, e quota di mercato su base annua in calo, al 44,6 %.
Analizzando diesel e benzina, rimangono al 79,2 %, dopo anni in calo, paradossalmente questo mese la discesa si ferma, ma il loro declino sarà nuovamente evidente nei prossimi mesi. Fra meno di 10 anni il motore endotermico potrebbe arrivare vicino allo zero.
Il parco auto deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!

Le Elettriche si salvano, “solo” -58,1 %, considerando che aprile 2019 aveva visto l’ accumulo di immatricolazioni dovuto al ritardo della partenza degli incentivi. Nonostante tutto hanno già superato la metà delle immatricolazioni 2019 e niente sembra poterle fermare! Peccato non essere in condizioni normali, avremmo potuto vedere un nuovo picco di auto favorevoli all’ Ambiente. Quota di mercato su base annua all’ 1,7 % clamorosamente vicina alla quota tenuta dal metano.
Gli incentivi statali “ripartiti” il 4 maggio, in 5 giorni, hanno già evidenziato l’ utilizzo di un milione di euro. 

Renault ZOE è la regina di aprile, seconda in assoluto, dietro solo alla Panda benzina, dopodiché non può mancare Tesla con Model 3 e Model S. Concorrenza sempre più agguerrita con la presenza di Opel Corsa e Peugeot 208.
Basta con motori omologati Euro Virus, vogliamo motori rispettosi della normativa Euro Respiro, che non provochino danni all’ aria !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come le elettriche non mollino e non è un caso che ad aprile 2020 la quota di mercato su base mensile sia all’ 11,6 %.
Le plug-in non resistono e ad aprile subiscono anche loro un -95,2 %, speriamo a maggio recuperino con un positivo in tripla cifra. Forse questa frenata potrà favorire proprio elettriche e plug-in dato che a breve il mercato si riempirà di altri modelli con questa possibilità e molte persone in questi mesi rinvieranno l’ acquisto accorgendosi che esistono auto poco inquinanti.
Per essere pronti all’ acquisto vi consiglio di leggere questo link, per capire che  spesso le Plug-in sono più convenienti delle elettriche stesse e vi consiglio anche la nostra esperienza con Hyundai Ioniq plug-in che dimostra ampiamente come viaggiare a costi bassissimi con un prezzo d’ acquisto più conveniente.

Ad aprile 2020 Plug-in ed Elettriche inevitabilmente in negativo con 526 immatricolazioni “ricaricabili” e -68 % rispetto allo scorso aprile, risultato che sicuramente verrà ribaltato a maggio. Ora elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua che conta più del metano, raggiunge il 2,5 %.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno ancora non pervenuto, chissà quando arriverà veramente.

Scende la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile, 101,5 % la più bassa di sempre, ora però deve continuare a scendere per arrivare a 95 g/km. Non possiamo permetterci di tornare indietro!
Dati 2020-2019-2018: crisi generale, ma si respira aria più pulita.

Aprile 2020: petrolio a zero, ma diesel e benzina?


Riprendiamo la nostra analisi mensile sull’ andamento del prezzo di diesel e benzina. Il mese di aprile 2020 ha segnato per sempre la nostra storia in tutto e per tutto. Nello specifico dei combustibili, il petrolio è andato perfino in negativo, ma ci troviamo diesel e benzina ancora molto al di sopra di 1 € al litro. Quelli attuali sono i prezzi più bassi che potremmo mai avere di diesel e benzina, quindi è il momento di capire se convengono davvero.

Facciamo dunque le giuste riflessioni per quando acquisteremo una nuova auto
1. Se inizialmente la crisi da Covid-19 sembrava voler frenare le sanzioni per gli sforamenti sulle emissioni di CO2, ora gli investimenti miliardari parlano green e poco fossile, pertanto il settore petrolifero andrà sempre più in crisi. Quando molte raffinerie saranno costrette a chiudere e la domanda tornerà ad aumentare, il prezzo del petrolio schizzerà alle stelle!
2. Se il prezzo del diesel oggi è circa di 1,199 € al litro e la benzina alla pompa la troviamo a 1,299 € al litro con il petrolio al minimo storico, possiamo comprendere che diesel e benzina più bassi di così sarà molto improbabile, nemmeno se il petrolio fosse scambiato a 1$ al barile, quindi non potremo mai risparmiare comprando auto diesel e benzina, sarebbe una spesa infinita.
3. Crisi o non crisi, il diesel è morto da mesi e sarà morto anche a maggio, è un dato di fatto. Se il Covid-19 ha ucciso in media 340 persone al giorno in 90 giorni prima di essere riusciti a controllarlo riducendo le morti prossime allo zero, il diesel ne uccide oltre 200 al giorno per sempre, non si ferma mai, ma anche in questo caso, siamo noi a poterlo fermare. Se vi fanno impressione 31.000 morti provocate da un virus, dovrebbero farvi impressione 80.000 morti provocate da noi stessi.
4. Nel 2021 potrebbero aumentare le accise sui carburanti per 4 motivi:
1. perché è già scritto nelle coperture della finanziaria 2020. Nonostante negli ultimi giorni si parli di miliardi a copertura delle misure di salvaguardia, con un prezzo relativamente basso di diesel e benzina e consumi in calo, anche l’ I.V.A. su di essi ne risentirebbe. Dopodiché, chi si accorgerebbe se fra 3 mesi aumentassero di 0,10 € al litro? Sarebbero comunque prezzi più bassi di gennaio.
2. sarà pressoché inevitabile per far fronte ai danni economici del corona virus,
3. come detto, con un prezzo così basso alla pompa di diesel e benzina, un aumento delle accise potrebbe non essere nemmeno percepito dalla massa, con il rischio però, che fra un anno, a crisi passata, il prezzo dei carburanti potrebbe toccare le stelle.
4. perché con le auto che consumano sempre meno e consumeranno sempre meno carburante, o il governo tassa adesso i carburanti che stanno per diventare obsoleti, oppure perderà introiti per miliardi.
5. Il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche è vicino. Vogliamo davvero comprare un’ auto obsoleta, bisognosa di manutenzione? Se questo è l’ anno delle finanziare miliardarie senza pareggio di bilancio, i “fantamiliardi” messi sul piatto come verranno investiti? Green o petrol ?
6. Tutte le case automobilistiche, compresa Volkswagen, hanno già investito miliardi sull’ elettrico. E’ più facile che abbandonino prima i vecchi motori o che investano solo sui nuovi ?
7. Nel costo di un’ auto va considerato l’ intero ciclo di vita, quindi non solo prezzo dei carburanti, ma anche bollo, manutenzione e durata dell’ auto. Un’ auto elettrica o plug-in dura il doppio rispetto ad una endotermica.
8. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia presto sarà la normalità
9. Il diesel è tra le principali cause di inquinamento a favore di virus che attaccano le vie respiratorie, siete convinti che non verrà messo tra i banchi degli imputati quando sarà il momento della ripresa?

Torna ad aumentare la forbice tra il prezzo di diesel e benzina a favore della benzina

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto aprile 2020:         450,15-426,16 = 23,99 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2020:        512,29-490,12 = 22,17 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2020:     565,50-541,05 = 24,45 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi

Le notizie sull’ innovazione delle batterie per auto si susseguono di mese in mese, il mese scorso parlavamo di autonomia per auto elettrica di 500 km, mentre ora già si parla di 600 km.
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto aprile 2018: vendite in crescita e cala il diesel, ibride +53%, elettriche +96%, metano +107%


EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2018EcomobilityIdeaUnrae_Aprile2017Il mercato auto di aprile 2018 mostra una sostanziale crescita rispetto allo stesso mese del 2017 e mostra un diesel alle corde, cala ancora, -3.7%, mentre crescono tutte le altre alimentazioni, ibride +53%, elettriche +96%, metano +107%.

Le ibride continuano a crescere, +54.2% che abbinato al +16.3% delle ibride plug-in fa +53% totale. Quota di mercato ibride 2018 al 3.8%, +1% su base annua.
Toyota rilancia e raddoppia: incentivi per chi cambia una vecchia auto, non più solo se diesel e quasi raddoppia le vendite rispetto ad aprile 2017.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideAprile2018Grafico green-start: ad aprile 2018 ibride inarrestabili: solitamente c’ era un calo significativo ad aprile sia rispetto a marzo che anche agli altri mesi di inizio anno, invece quest’ anno rimane sui numeri di marzo e gennaio. Se maggio si riconferma tra i migliori mesi dell’ anno per le ibride, ne vedremo delle belle.
EcomobilityIdea-greenStart-IbrideAprile2018Dopo 3 mesi in negativo, risorge il GPL, +9.8%, quota di mercato 2018 al 6.0%.
Il metano raddoppia e segna un +107%, sembra ormai passata la crisi nera del 2017 che dava il metano vicino all’ estinzione. Merito di Volkswagen che ha capito che in Italia chi non vuole più il diesel e non vuole spendere troppo potrebbe optare su un’ auto a metano.

GPL e metano nel complesso risalgono dopo mesi in negativo, ora detengono l’ 8.2% di quota di mercato, ancora lontani dai tempi migliori.

Le Immatricolazioni Diesel  lasciano per strada un 3.7 % rispetto ad aprile 2017. Un mercato italiano che da inizio anno è in linea con i volumi del 2017, +0.3% mostra un diesel che lentamente perde un 2.7%, ma al contempo le altre alimentazioni fanno numeri da record. Attenzione perché -2.7% significa che tutte le case automobilistiche perdono numeri importanti sul diesel, soprattutto per chi vende più diesel di altri,  ecco perché F.C.A. ha annunciato che nel 2022 non produrrà più diesel, perché deve già cominciare a convertire gli stabilimenti dedicati ai motori diesel con ciclo produttivo per altre alimentazioni, altrimenti significherebbe chiusura degli stabilimenti e perdite ingenti. 

Dopo anni in sordina, le solo-Benzina guadagnano un +16.2% rispetto allo stesso mese dell’ anno precedente riportandosi al 33.2% di quota di mercato. Questo è un segnale forte e importantissimo, perché significa un aumento delle emissioni di CO2, quindi diventa importante disincentivare il diesel, ma ancor più incentivare le altre alimentazioni e abolire le solo-benzina. Ricordiamo che la CO2 è il responsabile maggiore per il surriscaldamento globale del pianeta, ma i NOX (polveri sottili), prodotte dai diesel, sono nocive e mortali nell’ immediato.

Sotto la spinta della FormulaE, le Elettriche cambiano marcia e sfrecciano con un +96% e per la prima volta di sempre si sbloccano dai bassi numeri di aprile e mantengono lo 0.2% di quota di mercato. La quota di mercato è ancora molto bassa, però in moltissimi ormai abbiamo già visto almeno una volta un’ auto elettrica in carica. Se fossero equamente distribuite, ad oggi, ci sarebbero più di 100 elettriche per ogni provincia d’ Italia e quasi 2 per ogni Comune. E potrebbero essere molte di più se le colonnine fossero efficienti, perché il problema non è più la mancanza di colonnine di ricarica, ma il loro funzionamento. Pensate che, in Italia, per ogni colonnina esistente corrispondono 2 auto elettriche (anche se dovrebbero essere equamente distribuite sul territorio), ma spesso non sono funzionanti e il servizio che se ne occupa impiega ore a risolvere il problema. E qui cascano le nuove tariffe di Enel-X: 0.45€ al kWh per ricariche normali e 0.50 al kWh per ricarica fast. Tutti d’ accordo che non si può avere la ricarica gratis e che non è compito di Enel-X rendere appetibile l’ auto elettrica e va bene che ci sono costi di gestione e manutenzioni varie, ma allora non deve esistere che trovo una e una sola colonnina guasta. Per evitare questo i dipendenti e amministratori vari di Enel-X dovrebbero avere l’ auto elettrica e andare a ricaricarsi in tutte le loro stazioni per rendersi conto di cosa vuol dire efficienza. Sulle tariffe proposte si possono fare varie considerazioni, come per esempio che anche benzina e diesel non sono gratis, con l’ auto elettrica almeno potresti sfruttare la tariffa domestica o ancor meglio un impianto fotovoltaico, vantaggi che benzina e diesel non potranno mai darti.

Sui numeri, Smart-ForTwo è irraggiungibile, a tenere il passo c’è l’ efficiente Renault ZOE, staccate le altre a cominciare dalla Tesla Model S e stranamente, ad aprile, molto bassi i numeri della Nissan Leaf .
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheAprile2018Dal grafico green- start si vede il solito triangolo febbraio-marzo-aprile, ma si vede anche che i numeri di aprile per la prima vola di sempre sono il doppio dell’ aprile dell’ anno precedente. Vedremo se questo entusiasmo sarà frenato dalle nuove tariffe di ricarica o se l’ aumentare delle colonnine favorirà un maggio elettrizzante.
EcomobilityIdea-greenStart-ElettricheAprile2018Questo mese Elettriche molto avanti rispetto alle plug-in, insieme registrano 429 immatricolazioni “ricaricabili”, un po’ poche ma sono circa 4 auto ricaricabili in più per ogni provincia d’ Italia.

Dati 2017-2016: diesel peggior quota di mercato degli ultimi 5 anni, ibride avanzano continuamente, GPL+metano costanti, elettriche e ibride plug-in sono intorno a noi.
EcomobilityIdeaUnrae_Aprile2017EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2016