Marzo 2021: andamento prezzi diesel e benzina, differenza vicina al minimo storico


I motori auto che conoscevamo 15-20 anni fa non esistono più, la rivoluzione è in atto ed è sempre più veloce, ma ancora oggi si utilizzano benzina e diesel come carburanti. Nonostante la crisi economica, c’è un ingiustificato aumento del prezzo del petrolio, che, dopo aver superato i 66 $ al barile, ora è più costantemente intorno ai  60 $ al barile ma, in ogni caso i prezzi alla pompa di diesel e benzina sono insostenibili. 

Se dobbiamo comprare un’ auto dobbiamo fare attenzione a molti fattori e molte alternative, soprattutto in termini di alimentazione e manutenzione relativa proprio al tipo di alimentazione, dopodiché:
1. Il mercato del diesel è ormai imploso, da settembre 2018 ha quasi ridotto ad un terzo le sue quote di mercato, tutte le case automobilistiche hanno abbandonato gli investimenti sul diesel, comprare un’ auto diesel oggi, da qualunque parte lo si voglia vedere, non ha alcun senso. Si poteva migliorare il combustibile? Perché non lo fanno? Ormai è troppo tardi.
2. Volkswagen non svilupperà più nuovi motori diesel dopo il 2026. Toyota non ha più motori diesel sulle proprie auto dal 2018.
3. L’ Europa ha finalmente annunciato la data ultima per le nuove immatricolazioni di auto diesel e benzina, il 31 dicembre 2030, dopodiché non si potranno più vendere auto con solo il motore termico, ma non è finita, perché si potranno vendere ibride e plug-in fino al 2035, dopo quella data solo elettriche o auto ad emissioni zero. E’ chiaro che si potranno comprare auto di seconda mano con i vecchi motori, ma saranno sempre più vecchie, senza dimenticare che produrre diesel per auto in numero sempre minore potrebbe diventare troppo oneroso anche per i petrolieri.
4. Il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche è già avvenuto e lo sarà anche quando cesseranno gli eco-incentivi. Possiamo comprare auto elettriche o plug-in allo stesso prezzo di diesel e benzina, ma con enormi vantaggi: manutenzione quasi zero, niente bollo per 3 o 5 anni, durata auto molto maggiore, con un prezzo batterie che non fa più paura in caso dovessimo cambiarle. Se compriamo un’ auto da città, ma anche non necessariamente da città, per 20 o 30 km al giorno e abbiamo possibilità di caricarla a casa o senza troppi ostacoli, l’ unica alimentazione sensata è l’ auto elettrica. E non dimentichiamo l’ Ecobonus per fotovoltaico, batterie di accumulo, e wall-box, è un chiaro invito a informarsi ed apprendere che l’ auto elettrica è il presente e il futuro.
5. Il 2023, quindi fra 21 mesi, sarà l’ anno della svolta definitiva verso l’ elettrico, ne siete consapevoli? Il che non vuol dire “allora aspettiamo il 2023”, vuol dire che se comprate un’ auto diesel state buttando via i vostri soldi
6. Nel 2023 è ormai scontato che batterie che si ricaricheranno in 5 minuti con 500 km di autonomia, ma già oggi l’ ansia d’ autonomia è ben diversa da quella di 3 o 4 anni fa.
7. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia dovrebbe essere la normalità.
8. Le vendite di auto elettriche e plug-in hanno triplicato le vendite di auto a metano superando da poco anche le GPL. Le auto a metano e GPL ci sono da oltre 30 anni, mentre le elettriche da 5 anni se consideriamo quelle di ultima generazione e le plug-in, in Italia, da soli 3 anni.
9. Non è più necessario temere l’ aumento delle accise sul diesel o benzina, perché basta un prezzo del petrolio superiore ai 45 $ al barile per renderli sconvenienti. E ora il prezzo al barile è in media intorno ai 60 $ al barile.
10. Appurato che nel 2024 molto probabilmente non ci saranno nuove immatricolazioni di auto diesel comincia ad essere interessante capire per quanto tempo ancora il carburante verrà prodotto per le diesel ancora in circolazione e a che prezzo.


La forbice tra il prezzo di diesel e benzina è vicinissima al minimo storico, come differenza tra i 2.
Segno che il diesel ha un prezzo stracciato per rimanere ancora appetibile, o è l’ ultimo prezzo conveniente prima di un’ ascesa astronomica ?
Rispetto ad un prezzo del petrolio di circa 60 dollari al barile di gennaio 2020 sia diesel che benzina costano leggermente meno, ma il diesel è calato maggiormente.
A ottobre 2017 c’è stato il minimo storico con prezzo del petrolio intorno ai 54 $ al barile, poi fino a 2 anni fa la differenza era tornata a salire sempre di più. 

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto marzo 2021:      559,47-556,95 = 2,52 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2021:    516,40-510,22 = 6,18 millesimi
Differenza prezzo netto dicembre 2020:  448,44-438,74 = 9,7 millesimi
Differenza prezzo netto novembre 2020: 416,54-411,43 = 5,11 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2020: 424,25-412,25 = 12,00 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:        439,63-421,68 = 17,95 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      411,77-390,63 = 21,14 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2017:       521,65-519,86 = 1,79 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2017:       501,05-492,69 = 8,36 millesimi

EcomobilityIdea-DiffBenzGasol-MesiMar2021Come detto, batterie allo stato solido, grafene, acqua marina o comunque nuove tecnologie porteranno a batterie cariche in meno di 10 minuti e autonomie che supereranno abbondantemente i 500 km.
Se l’ efficienza delle batterie aumenta ogni 2 o 3 anni, Plug-in ed elettriche saranno sempre più convenienti ed efficienti.
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto marzo 2021: dal 2019 ad oggi tutto è cambiato


EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2021EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2020
Il mercato auto di marzo 2021 si chiude con un -12,4 % rispetto a marzo 2019, avete letto bene, sul 2019, perché fare confronti con marzo e aprile 2020 non ha molto senso visto il lockdown totale e anche unrae infatti propone i dati confrontati con il 2019. Pertanto è da considerarsi un buon risultato visto il periodo ed evidenzia ancora di più come la crisi dell’ automotive sia determinata più dalla presenza dei vecchi motori che dal periodo mondiale che stiamo vivendo. C’è un mercato a 2 velocità: vecchi motori che perdono quote di mercato di mese in mese e nuovi motori ibridi, plug-in ed elettrici che stanno sostituendo una tecnologia di 100 anni assolutamente inquinante, obsoleta e con consumi imbarazzanti. Incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride, plug-in ed elettriche soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

EcomobilityIdeaEcobonusMarzo2021
I dati unrae parlano chiaro, l’ ibrido sta sostituendo le “solo”-benzina, full-hybrid e mild hybrid hanno già superato il diesel da mesi, e sono vicinissime alle “solo”-benzina, impensabile 2 anni fa. Peccato non ci sia la distinzione tra ibride e mild ibride perché è un dato su cui verificare la distribuzione corretta del mercato.
L’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +367,4% su marzo 2019 la dice lunga, peccato che più della metà delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 26,8 % del mercato su base annua, avevamo detto che prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %, ma probabilmente accadrà entro 6 mesi. Con le plug-in, le ibride sono al 30,4 % su base annua, impensabile un anno e mezzo fa. 
Toyota Yaris recupera sul 2019, ma perde nettamente terreno sulla mild hybrid FIAT Panda, per il resto Toyota perde terreno con tutte le altre auto, infatti troviamo solo 2 Toyota nelle Top-10 delle ibride più vendute nel 2021.
Qualche segnale dalla strategia Toyota comincia ad arrivare, nel senso che stanno per presentare un’ elettrica  al salone di Shangai in questi giorni, salvo poi annunciare che una city-car come Aygo sarà solo con motore termico. Nonostante tutto, nel 2020 sembra aver superato nuovamente Volkswagen tornando ad essere leader mondiale nelle vendite di auto, vedremo se nel 2021 e gli anni avvenire sarà ancora così.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, fortunatamente sono ancora  poche le diesel ibride, quota di mercato al 3,6 %, probabilmente non arriverà al 6 % e a quel punto investire su nuovi diesel sarà già un lontano ricordo e di conseguenza spariranno anche le ibride diesel.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideMarzoo2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, pertanto il nuovo record di immatricolazioni fa capire il loro peso sul mercato.
EcomobilityIdea-graf-IbrideMarzo2021Le auto a GPL recuperano qualcosa su febbraio, ma il -18,5 % su marzo 2019 fa capire l’ andamento, anche se la quota di mercato su base annua risale al 5,8 %. Un altro anno difficile per le GPL, vedremo se la soglia del 6 % risulterà presto irraggiungibile.

Rifiatano le auto a metano, +59,2 % su marzo 2019 recuperando le perdite di inizio anno con una quota di mercato su base annua che risale al 2,3 %, +1,2 sul 2019
. Per ora sembra scongiurato un azzeramento delle vendite a metano per il 2021, ma è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022.

GPL+metano risalgono all’ 8,1 %, come da media degli ultimi anni. Per il 2021 riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %  le alimentazioni a gas o le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentunesimo negativo consecutivo, anche se non confrontabile con marzo 2020, la quota di mercato perde un altro 0,6% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 25,4 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per maggio 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 31 negativi le ibride diesel sono appena al 3,6 % di quota su base annua, la fine è segnata da tempo, ma per chi non la vedesse ancora provi ad immaginarsi una ripresa del diesel. Il declino è inesorabile e veloce, non si investe nemmeno nel migliorare i carburanti per continuare ad usare meglio il motore diesel, anzi fra 5 anni si comincerà a mettere in dubbio la produzione stessa del carburante diesel, perché non converrà più nemmeno ai petrolieri. Gli Stati saranno costretti da una parte a mettere in campo incentivi auto oltre i 15.000 euro per ogni automobilista che vorrà garantito il movimento della sua auto diesel vecchia o nuova che sia e che non intende cambiarla (a meno di aiuti cospicui) e dall’ altra incentivi per i petrolieri affinché non abbandonino la produzione del diesel e benzinai che continuino ad avere la pompa per il diesel.
Non saranno necessari i limiti Euro 7 in vigore dal 2025 o nuove accise per mettere la parola fine al diesel, perché ben prima del 2025 non ci saranno più nuove immatricolazioni per questo motore dell’ ‘800 e gli Stati dovranno pensare adesso come gestire il cambiamento in termini di introiti da accise mancanti, o appunto tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 559,47 – 556,95 = 2,52 millesimi, la differenza più bassa di sempre.

Le solo-benzina registrano un altro negativo pesantissimo, -33,9 % su marzo 2019, ma quota di mercato su base annua in fortissimo calo, al 33,1 %. Anche le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 58,5 % perdendo un altro 1,8 % di quote di mercato in un solo mese! Il tracollo del motore endotermico è sempre più veloce e inevitabile. Di questo passo fra 33 mesi non avremo più nuove immatricolazioni di vecchi diesel e benzina, guarda caso proprio a fine 2023, quando la rivoluzione elettrica avrà spiccato il volo definitivo da un anno.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche da record, 7362 nuove immatricolazioni in un mese come mai prima, rispetto a marzo 2019 si traduce in un +1083,6 % e da qui si dovrebbe capire dove sta andando l’ automotive. Non c’ è niente che può fermare l’ auto elettrica. La crescita elettrica è meglio di quanto facevano le ibride 5 anni fa. La quota di mercato sale al 3 %, +0,9 sul mese precedente.

Tesla Model 3 si fa sentire e spinge Fiat 500 elettrica al secondo posto del mese, dietro le “solite” Smart ForTwo e Renault Twingo addirittura davanti alla sorella più quotata ZOE. 
Le differenze con il 2019 sono impressionanti. 

Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come marzo ha dato un segnale fortissimo al mercato elettrico.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheMarzo2021Plug-in, la tecnologia del momento in ascesa incredibile, +1580,9 % su marzo 2019, e record di nuove immatricolazioni, 7732. Anche qui la differenza con il 2019 è impressionante, solo 2 modelli plug-in della Top-10 di oggi esistevano nel 2019! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 3,6 % su base annua. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
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A marzo 2021 Plug-in ed Elettriche, +1295,0 % su marzo 2019 e 15.094 immatricolazioni “ricaricabili”, nuovo record mensile. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 6,6 %, sorpasso storico sulle GPL.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inMarzo2021Idrogeno ancora non pervenuto, incomprensibile come possa competere oggi e ancora meno nel futuro contro elettriche e plug-in, al momento sembra una tecnologia morta in partenza, adatta forse a grandi navi.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLT e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 122,7, -3,1 dal mese scorso e -20,9 su marzo 2019. Con questo trend potrebbe non essere così improbabile arrivare ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno. Si può notare come il vecchio calcolo fosse lontano dalle emissioni reali, infatti il dato di marzo 2019 in NEDC era a 119,2 g CO2 per km.
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Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è completamente cambiato.
EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2021EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2020EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2019EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2018