Mercato auto settembre 2021: diesel crollo totale, capolavoro elettrico, tanto che elettriche+plug-in si avvicinano al diesel


Il mercato auto di settembre 2021 si chiude con un’ altra importante flessione, -25,7 % rispetto a settembre 2021, il confronto è ancora sul sul 2019, anche se, forse, un confronto con il 2020, ora potrebbe essere comunque significativo. Per ora la ripresa economica, per quel che se ne dica, rimane incerta, o forse nell’ automotive è titubante per il passaggio verso l’ elettrificazione, ibrido, plug-in o elettrico? O aspettare un altro anno con batterie super performanti? La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

I dati unrae sono inequivocabili, il sorpasso storico (e che sorpasso!) dell’ ibrido sulle “solo”-benzina è avvenuto a luglio ed ora, full-hybrid e mild hybrid puntano a finire davanti a tutti anche sulle immatricolazioni annuali. Il paradosso però è che a breve anche le ibride, almeno le non-plug-in, saranno considerate inquinanti e “da bloccare”. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +223,0% su settembre 2019, primo posto per alimentazione, ma in pratica già obsoleto.
Una gioia sarebbe veder sparire le mild ibride prima possibile. Dal mese scorso unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 6,5 % full e 21,7 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 28,2 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 32,7 % su base annua, impensabile 2 anni. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota Yaris perde su settembre 2020 e perde anche il primato a favore delle mild hybrid FIAT Panda, Lancia Ypsilon e FIAT 500.
Ormai possiamo dirlo, la strategia Toyota di insistere sull’ ibrido aspettando la sua miglior elettrica è fallimentare. Ora diventa interessante vedere le mosse Toyota nei prossimi mesi.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato sale al 3,9 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideLuglio2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, questo mese in realtà non è andata benissimo, perché i numeri sono rimasti simili a settembre 2020, ma inferiori a quasi tutti i mesi 2021. Che sia un segnale?
Le auto GPL, dopo alti e bassi, sembrano assestarsi, a settembre tornano in negativo seppur “leggero”, -9,7 % su settembre 2019, ma quota di mercato su base annua che sale al 7,0 % che non si vedeva da molti mesi. Nei mesi scorsi avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece sembra che il GPL abbia trovato il suo spazio nel 7% del mercato che sta abbandonando prepotentemente il diesel.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano un pesante -38,1 % su settembre 2019 e quota di mercato su base annua scende al 2,2 %, +0,4 sul 2019
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non ha saputo “lanciarsi”, infatti gli investimenti su nuove stazioni di rifornimento sono rimasti al palo, perché probabilmente sarebbero stati soldi buttati, pertanto è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso?

GPL+metano risalgono al 9,2 % superando quel 9,0 % di picco degli ultimi anni. Nel 2021, le alimentazioni a gas riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentasettesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con settembre 2019, -61,3%, ma anche con settembre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,4% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 23,5 %, ancora 10 mesi e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 37 negativi le ibride diesel sono appena al 3,9 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 3 o 4 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, ora inizia il conto alla rovescia, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 640,11 – 626,28 = 13,83 millesimi, una differenza ancora in rialzo.

La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -58,3 % su settembre 2019, il più pesante di sempre e quota di mercato su base annua sempre in calo, ora al 30,5 %, esattamente come 3 anni fa. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 54,0 % perdendo costantemente l’ 1,5 % di quote di mercato in 2 mesi! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 6 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora ne vedremo delle belle in ambito di innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Record assoluto per le Elettriche, 8.492 nuove immatricolazioni in un mese e +575,6% rispetto a settembre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella per le ibride 4 anni fa (7.407 immatricolazioni ibride a settembre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 4,0 % (ibride al 4,1% a settembre 2018).

Debutto clamoroso per la Dacia Spring, fa più di Yaris ibrida ed ecco che il mercato si sveglia! Fiat 500 elettrica ormai una certezza, a seguire si rivede Tesla con la Model3, poi Smart ForTwo e Tesla ModelY. Renault ZOE perde qualcosina sul 2020, ma Renault sa che l’ elettrico è il presente e il futuro guardando a Renault Twingo che ha nettamente superato la ZOE. 
I numeri delle elettriche ormai sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche. 

Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come settembre sia da record per l’ elettrico.
Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, +597,1 % su settembre 2019, e un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.507. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 3.922 nei primi 9 mesi del 2019 a 52.969 del 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 4,5 % su base annua. E gli annunci di Volkswgen parlano di ibride plug-in 2.0 con più autonomia e ricarica fast, quello che diciamo da oltre un anno, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

A settembre 2021 Plug-in ed Elettriche, +583,9 % su settembre 2019 e 13.999 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua all 8,5 %, +1,5 sulle GPL che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno non pervenuto. Ora si parla sempre più spesso di questa tecnologia, ma al momento sembra impossibile pensare che fra 5 anni possa competere con elettriche e plug-in, o forse andrà a sostituire proprio le plug-in o probabilmente sembra più una tecnologia adatta a grandi navi e camion.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 114,0, un buon -3,3 dal mese scorso e -28,6 su settembre 2019. Con questo trend non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma probabilmente si arriverà a 106g. 
Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina, GPL e metano sembra non abbiano subito variazioni, mentre il diesel è stato sostituito per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.