Mercato auto febbraio 2022: disastro totale, si salvano in pochi


EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2022EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2021Il mercato auto di febbraio 2022 segna un brutto colpo per il settore dell’ automotive, un disastro, -22,2% rispetto a febbraio 2021. Se a febbraio 2021 eravamo in piena pandemia, a febbraio 2022, prima dei venti di guerra, ci si aspettava una situazione completamente ristabilita e invece, complici anche le misure irrazionali del governo italiano  rispetto al resto d’ Europa, l’ Italia si trova in una situazione di completa incertezza e la ripresa tanto sbandierata sembra un fuoco di paglia. Da 2/3 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche si salvano, mentre crollano le vecchie alimentazioni anche se stavolta il GPL fa meglio di tutte. La crisi 2020-2022 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Gli incentivi per auto sono tornate solo per i veicoli L a zero emissioni, togliendo di fatto l’ alibi delle “basse emissioni”, meglio così, ma sono ancora troppo pochi come incentivi
. 

EcomobilityIdeaEcobonusFebbraio2022Dai dati unrae vediamo, da più di un anno ormai, come le benzina stiano per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è già dato per morto. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alimentazione dominante, ma dopo anni, questo mese -7,5% su febbraio 2021, ancora primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Quando vedremo sparire anche le mild ibride, quello sarà il grande passo. Da circa 6 mesi unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è molto triste, 9,3 % full e 25,2 % mild.
Un vero peccato dunque che 3
quarti delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 34,5 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma a differenza di quanto detto in precedenza, non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel 4 o 5 anni fa. Con le plug-in, le ibride sono al 39,5 % su base annua, comunque impensabile 3 anni fa. 
Toyota torna a farsi sentire con Yaris Cross e Yaris “normale”, ma nulla può contro le mil hybrid Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Ford Puma. Scende FIAT 500 ormai preferita come elettrica, sale Ford Puma.
Toyota senza un’ elettrica sul mercato europeo sembra destinata a perdere sempre più quote di mercato, staremo a vedere ora con la crisi ucraina come si muoverà il mercato delle fossili. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, dopo 2 anni le diesel ibride perdono il 17,4% su febbraio 2021 e si fermano al 3,6 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideFebbraio2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride e, come si può vedere dal grafico, il 2022 non parte così bene come ci si poteva aspettare, resta simile al 2021. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideFebbraio2022Le auto GPL, +23,3 % su febbraio 2022, anche questo mese sono l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili, infatti la quota di mercato è all’ 8,7 %, in calo, ma non come ci si poteva aspettare. A questo punto sembra chiaro che gli automobilisti stiano dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare con i prezzi dei carburanti in risalita?

Le immatricolazioni di auto a metano partono malissimo e segnano un altro pesantissimo negativo,
-59,0 % su febbraio 2021, il peggiore di sempre e quota di mercato demolita, solo 1,2 % su febbraio 2021 e 1,3 su base annua
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va molto peggio, le immatricolazioni sono al minimo storico. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sembra presagire il peggior anno di sempre per il metano.

GPL+metano partono con una quota mercato del 10 %, non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantaduesimo negativo consecutivo, -31,0 % su febbraio 2022, la quota di mercato perde il 5,3% su febbraio 2021 fermandosi al 20,7%, il diesel è ufficialmente fuori mercato.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 42 negativi le ibride diesel sono appena al 3,6 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra qualche mese si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione, in realtà già adesso sarebbe interessante analizzare questo fenomeno.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 786,45 – 792,73 = -6,28 millesimi, diesel  ancora davanti alla benzina e nuovo record assoluto per entrambi!

La discesa delle solo-benzina si fa importante ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -37,3 % su febbraio 2021, e quota di mercato su base annua al 26,8 %, minimo storico! Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, risalgono al 47,5% ma è solo un rimbalzo dovuto ai ritardi di immatricolazione delle altre tipologie di auto, vedasi elettriche causa incertezza su incentivi statali, materie prime e crisi ucraina. Il tracollo del motore endotermico è totale, la quota di mercato sotto al 50 % è la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023, quindi fra meno di un anno, la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche “in ritardo”, solo 3.175 nuove immatricolazioni in un mese e -8,2% rispetto a febbraio 2021. Questa volta la crescita elettrica è inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (9.105 immatricolazioni ibride a febbraio 2019), ma c’è da considerare la crisi, quindi speriamo che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato scende al 3,1 % (ibride al 5% a febbraio 2019).

Fiat 500 elettrica si riprende la scena, a seguire Smart ForTwo e il ritorno di Tesla con Model Y. 
I numeri delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,1% contro 1,3% del metano)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheFebbraio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare una buona partenza per le elettriche, ma qualcosa ha rallentato.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheFebbraio2022L’ ibrido Plug-in resta la tecnologia del momento, in crescita anche questo mese, +11,3 % su febbraio 2021. Un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.473, cioè 3,93 volte le immatricolazioni a metano. In un anno e mezzo le plug-in si sono prese una parte di mercato che non era riuscita a nessun’ altra alimentazione in così poco tempo.
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nel 2021 hanno vinto il confronto rispetto alle elettriche e hanno quadruplicato le auto a metano come quota di mercato, ora al 5,0 %. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inFebbraio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inFebbraio2022A febbraio 2022 Plug-in ed Elettriche +3,2 % su febbraio 2021 e 8.648 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in scende all’ 8,1 %, ma recupererà sicuramente con un balzo nei prossimi mesi.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inFebbraio2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono ormai 3 anni che c’è come possibilità, ma, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?

Dopo molto tempo, non scende la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 119,1, miglioramento troppo leggero e, a questo punto, deludente. Ci aspettavamo un avvicinamento almeno ai 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare ancora. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Febbraio2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2022EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2021EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2020EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2019

 

Febbraio 2021: andamento prezzi diesel e benzina, cosa sta succededo?


I motori auto che conoscevamo 20 anni fa non esistono più, la rivoluzione è in atto ed è sempre più veloce, ma ancora oggi si utilizzano benzina e diesel come carburanti. Nonostante la crisi economica, c’è un ingiustificato aumento del prezzo del petrolio, addirittura superiore ai 60 $ al barile che, già ora, sta rendendo insostenibili i prezzi alla pompa di diesel e benzina. 

Se dobbiamo comprare un’ auto dobbiamo fare attenzione a molti fattori e molte alternative, soprattutto in termini di alimentazione e manutenzione relativa proprio al tipo di alimentazione, dopodiché:
1. il diesel ha più che dimezzato le sue quote di mercato da settembre 2018, tutte le case automobilistiche ormai hanno abbandonato gli investimenti sul diesel, comprare un’ auto diesel oggi, da qualunque parte lo si voglia vedere, è un investimento sbagliato. Si poteva migliorare il combustibile? Perché non lo fanno? Ormai è troppo tardi.
2. L’ Europa ha finalmente annunciato la data ultima per le nuove immatricolazioni di auto diesel e benzina, il 31 dicembre 2030, dopodiché non si potranno più vendere auto con solo il motore termico, ma non è finita, perché si potranno vendere ibride e plug-in fino al 2035, dopo quella data solo elettriche o auto ad emissioni zero. E’ chiaro che si potranno comprare auto di seconda mano con i vecchi motori, ma saranno sempre più vecchie, senza dimenticare che produrre diesel per auto in numero sempre minore potrebbe diventare troppo oneroso anche per i petrolieri.
3. Il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche è già avvenuto e lo sarà anche quando cesseranno gli eco-incentivi. Possiamo comprare auto elettriche o plug-in allo stesso prezzo di diesel e benzina, ma con enormi vantaggi: manutenzione quasi zero, niente bollo per 3 o 5 anni, durata auto molto maggiore, con un prezzo batterie che non fa più paura in caso dovessimo cambiarle. Se compriamo un’ auto da città, ma anche non necessariamente da città, per 20 o 30 km al giorno e abbiamo possibilità di caricarla a casa o senza troppi ostacoli, l’ unica alimentazione sensata è l’ auto elettrica. E non dimentichiamo l’ Ecobonus per fotovoltaico, batterie di accumulo, e wall-box, è un chiaro invito a informarsi ed apprendere che l’ auto elettrica è il presente e il futuro.
4. Il 2023, quindi fra 22 mesi, sarà l’ anno della svolta definitiva verso l’ elettrico, ne siete consapevoli?
5. Le notizie su batterie che si ricaricano in 5 minuti con 500 km di autonomia si susseguono ormai di settimana in settimana con diverse aziende sul pezzo, quindi possiamo anche cominciare a dimenticarci dell’ ansia da autonomia.
6. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia è normale ed ovvio.
7. Le vendite di auto elettriche e plug-in hanno doppiato le vendite di auto a metano avvicinandosi alle GPL, le plug-in, da sole, già contato molto più del metano. Le auto a metano e GPL ci sono da oltre 30 anni, mentre le elettriche da 10 anni o da 4 anni se consideriamo quelle di ultima generazione e plug-in, in pratica, in Italia, da soli 3 anni.
8. Non è più necessario temere l’ aumento delle accise sul diesel o benzina, perché basta un prezzo del petrolio superiore ai 45 $ al barile per renderli sconvenienti. E ora il prezzo al barile è tornato vicino ai 65 $ al barile.
9. Nonostante lo scetticismo degli esperti, sembra ci sia ancora un forte interesse verso l’ idrogeno. Sicuramente non andrà bene su vecchi motori diesel e sicuramente non si sta investendo sul diesel.

La forbice tra il prezzo di diesel e benzina, come da ultimi 4 mesi, è ancora minima
(come differenza tra i 2)

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto febbraio 2021:    516,40-510,22 = 6,18 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2021:    479,57-472,81 = 6,76 millesimi
Differenza prezzo netto dicembre 2020:  448,44-438,74 = 9,7 millesimi
Differenza prezzo netto novembre 2020: 416,54-411,43 = 5,11 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2020: 424,25-412,25 = 12,00 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:        439,63-421,68 = 17,95 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      411,77-390,63 = 21,14 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2017:       501,05-492,69 = 8,36 millesimi

Come detto, batterie allo stato solido, grafene, acqua marina o comunque nuove tecnologie porteranno a batterie cariche in meno di 15 minuti e autonomie che supereranno abbondantemente i 500 km.
Se l’ efficienza delle batterie aumenta ogni 2 o 3 anni, Plug-in ed elettriche saranno sempre più convenienti ed efficienti.
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto febbraio 2021: addio vecchi motori, benvenuti plug-in ed elettrico


Il mercato auto di febbraio 2021 si chiude, come ci si aspettava, con un -12,3 % rispetto a febbraio 2020, ancora troppo incerta la situazione, ma soprattutto febbraio 2020 non aveva ancora subito gli effetti del Sars-Cov2. Ormai però non si può più negare che ci sia un mercato auto a 2 velocità: vecchi motori in crisi cronica molto prima di 12 mesi fa e nuovi motori ibridi, plug-in ed elettrici che stanno sostituendo una tecnologia di 100 anni assolutamente inquinante ed  obsoleta. Incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride, plug-in ed elettriche soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

I dati unrae parlano chiaro, l’ ibrido sta sostituendo le “solo”-benzina, full-hybrid e mild hybrid hanno superato il diesel, questo mese senza nemmeno considerare le plug-in, un altro sorpasso storico. Peccato non ci sia la distinzione tra ibride e mild ibride perché è un dato su cui verificare gli investimenti.
L’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, continua a crescere con percentuali di incremento a 3 cifre, +146,1%. Purtroppo più della metà delle immatricolazioni sono mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 26,7 % del mercato su base annua, avevamo detto che prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %, ma probabilmente accadrà entro un anno. Con le plug-in, le ibride sono al 29,8 % su base annua, impensabile un anno e mezzo fa. 
Toyota Yaris mantiene alta la bandiera giapponese, ma le altre Toyota perdono sempre più terreno rispetto alla concorrenza, sorge la domanda se è più demerito di Toyota o merito della concorrenza o poca lungimiranza di chi compra ancora mild ibride nel 2021.
Per ora la strategia Toyota in difesa del full-hybrid non sta pagando.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, fortunatamente sono ancora  poche le diesel ibride, quota di mercato per ora costante al 3,3 %, lontanissima da rimpiazzare le perdite del diesel da settembre 2018.
Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, pertanto il nuovo record di immatricolazioni fa capire dove sta andando il mercato.
Brutta frenata per le auto a GPL, -18,3 % su febbraio 2020, dopo il -15% di gennaio non dà grandi speranze di ripresa, quota di mercato su base annua al 5,6 % vicina al minimo storico. Un altro anno difficile per le GPL, vedremo se la soglia del 6 % risulterà presto irraggiungibile.

Le auto a metano salvano la faccia con un -5,4 % dopo il -33,4 % di gennaio, quota di mercato su base annua risale al 2,2 %, -0,2 sul 2020
. Il 2020 è stato il peggior anno di sempre, questa partenza mette in dubbio la presenza del metano per il 2022.

GPL+metano scendono di nuovo al 7,8 %, uno scivolone da non sottovalutare. Per il 2021 si prospetta una quota sotto all’ 8 % per le alimentazioni a gas, le nuove tecnologie sembrano aver preso il sopravvento su queste alternative.

Diesel al trentesimo negativo consecutivo, -37,1 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Quota di mercato al 26,0 %, la più bassa di sempre andando a perdere un altro 0,9 % sul mese scorso
. La quota di mercato si è più che dimezzata in meno di 2 anni e mezzo!
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 30 negativi le ibride diesel sono appena al 3,3 % di quota su base annua, non sufficienti per pensare ad una ripresa del diesel che non sa più come rinnovarsi. Il declino è inesorabile e veloce, non si investe nemmeno nel migliorare i carburanti per continuare ad usare meglio il motore diesel, anzi fra 5 anni si comincerà a mettere in dubbio la produzione stessa del carburante diesel, perché non converrà più nemmeno ai petrolieri.
Non saranno necessari i limiti Euro 7 in vigore dal 2025 o nuove accise per mettere la parola fine al diesel, perché ben prima del 2025 non ci saranno più nuove immatricolazioni per questo motore dell’ ‘800. 

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 516,40 – 510,22 = 6,18 millesimi, in calo rispetto al precedente.

Le solo-benzina registrano un altro negativo pesantissimo, -35,8 %, e quota di mercato in fortissimo calo, al 34,3 %. Le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al  60,3 % perdendo il 2,6 % di quote di mercato in un solo mese! Il tracollo del motore endotermico è sempre più veloce e inevitabile. 
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche, come a gennaio, bene, ma non benissimo, +36,6 % e 3.457 immatricolazioni. Probabilmente a fine 2019 è stato chiesto ai concessionari di posticipare a gennaio e febbraio le immatricolazioni di auto elettriche, perché nel 2020 sarebbero state importanti per evitare le multe sui valori di emissioni di CO2, ecco perché in questi primi mesi del 2021 l’ incremento percentuale risulta relativamente basso. La crescita elettrica è comunque evidente ed è meglio di quanto facevano le ibride 5 anni fa. La quota di mercato risale al 2,1 %, un buon inizio anno a +0,7 dal 2020.

Fiat 500 elettrica ormai ha preso il primo posto e non lo lascerà tanto facilmente, nonostante l’ esperienza di Smart ForTwo subito dietro. Renault Twingo sorpassa addirittura la sorella più quotata ZOE. Si rivede una Tesla, la Model 3, ritardi di Tesla dovuti a qualche fornitore in difficoltà causa crisi economica, ma presto Tesla saprà ripresentarsi sul mercato italiano con tutti i suoi modelli.
Questo mese sono solo 2 i modelli elettrici nelle Top-10 che l’ anno scorso non esistevano, segno che il mercato comincia ad avere sempre più modelli con questo tipo di tecnologia. 

Dal grafico EcomobilityIdea vediamo la partenza non entusiasmante per le elettriche, ma possiamo immaginare che sarà un anno incredibile.
Plug-in su tutti e tutte, le migliori, +301,7 % e 4.913 immatricolazioni, una gran partenza. Anche qui il messaggio per le case automobilistiche è inequivocabile, solo 4 modelli della Top-10 esistevano l’ anno scorso! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 3,1 % su base annua. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
A febbraio 2021 Plug-in ed Elettriche, +123,0 % e 8.370 immatricolazioni “ricaricabili”, la partenza è buona. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 5,2 %, contano già 3 punti più del metano e solo 0,4 in meno del GPL, incredibile, il sorpasso a marzo-aprile sarà inevitabile.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno ancora non pervenuto, incomprensibile come possa competere oggi e ancora meno fra 5 anni contro elettriche e plug-in, al momento sembra una tecnologia morta in partenza, adatta forse a grandi navi.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLT e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 125,8, -2,8 in un mese  e -7,7 su febbraio 2020. Con questo trend potrebbe non essere così improbabile arrivare ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno. 
Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile.

 

Mercato auto febbraio 2020: pandemia elettrica, guariti +900%. Il diesel è morto!


Il mercato auto di febbraio 2020 presenta una leggera crisi soprattutto per i “vecchi” motori e chiude a -8,4% rispetto a febbraio 2019. Crisi nerissima per il diesel -29,4 %, diciottesimo negativo consecutivo in doppia cifra, mentre le elettriche volano, +900%, la diffusione di massa è iniziata. Gli eco-incentivi statali sono stati utilizzati più del previsto, circa 13,2 milioni, il valore più alto da quando sono stati istituiti a marzo/aprile 2019. Ora il governo deve trovare altri fondi, perché a fine aprile finiranno i 40 milioni previsti fino al 30 giugno.

Dai dati unrae, si può apprezzare come la rivoluzione ibrida sia in ognuno di noi, non solo ha superato la motorizzazione GPL, ma l’ ha doppiata.  Irrilevante il numero delle diesel+elettrica per pensare ad una rinascita del diesel, segno che è un fuoco di paglia. Nel complesso gran risultato per le ibride, +90,6 % con un eclatante +353,2 % delle plug-in. Quota di mercato incredibile, 11 %, nessuna motorizzazione prima d’ ora era riuscita nell’ impresa di intaccare davvero diesel e benzina.
Da questo boom ibrido, paradossalmente Toyota ne esce decisamente sconfitta, in un colpo solo perde primo e secondo posto e le vendite di Yaris crollano. Ora Toyota dovrà pensare in fretta alle contromosse.
Gran partenza per Ford Puma, Toyota è avvisata!
Peccato che la Fiat 500 sia solo mild hybrid, speriamo abbia più fortuna la 500 elettrica.
Dal grafico EcomobilityIdea si può vedere come l’ ibrido si stia avviando ad una crescita esponenziale… che durerà 4 anni.
Brutta partenza per le GPL, anche a febbraio in negativo, -12 %, è davvero pessimo, soprattutto guardando alla quota di mercato precipitata al 5,9 %. Con una partenza così sarà difficile recuperare, con l’ ibrido che avanza, il GPL non piace più.

Il metano resta positivo,
+79,9 %, ma rimane in osservazione dato che gennaio/febbraio 2019 erano stati i peggiori di sempre per questa alimentazione. La quota di mercato su base annua stabile al 2,4 %, un’ alimentazione “mai esplosa”.

GPL+metano scendono all’ 8,3 %, brutta partenza.

Diesel al diciottesimo negativo consecutivo in doppia cifra, -29,4 % tra i peggiori di sempre. Nemmeno negli anni della crisi 2010/2012, quando però era tutto il mercato auto in crisi, il diesel è andato così in basso, possiamo dichiarare ufficialmente che il diesel è morto!
Quota di mercato al 34,2 %,
davvero impensabile 2 anni fa!
Il diesel indebolisce il nostro apparato respiratorio, in pianura padana c’è l’ inquinamento tra i più alti al mondo, l’ Italia è uno dei paesi con più anziani del mondo, ricordiamocelo se dovessero arrivare virus che attaccano le vie respiratorie e che ci costringono in quarantena o provocano morti tra i nostri cari anziani.
A settembre 2020, dopo esattamente 2 anni dal primo crollo, il diesel avrà perso il 50 % di quota di mercato, a settembre 2023 le vendite diesel saranno pari a zero! 
Il brevetto del motore diesel ha 118 anni e ancora molte auto non riescono a percorrere 20 km con un litro, per rispettare i limiti del 2021 le diesel dovrebbero percorrere almeno 27 km con un solo litro, impossibile. L’ ibrido è poco compatibile con il diesel e l’ ibrido plug-in ancora meno.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 565,50-541,05 = 24,45 millesimi

Le solo-benzina come previsto, cominciano a flettere, leggero negativo -3,2 %, quota di mercato abbastanza stabile al 45,6 %
Analizzando diesel e benzina, scendono al 79,8 %, perdono costantemente qualcosa, in questo mese solo lo 0,2 %, ma l’ 8 % in 2 anni, il motore endotermico è pronto a fallire
.
Il parco auto sta cambiando e cambierà radicalmente. Si parlerà sempre di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo

Risultato clamoroso per le Elettriche, +900 %, la diffusione di massa è davvero iniziata. Qualcuno dice che bisogna aspettare marzo/aprile, perché a inizio anno ci sono le immatricolazioni dei nuovi modelli da presentare al pubblico da parte dei concessionari. Direi che i numeri sono considerevoli e gli incentivi di febbraio si vedranno maggiormente con le immatricolazioni proprio di marzo/aprile, quindi i numeri non posso fare altro che crescere. Quota di mercato all’ 1,4 % un risultato su cui nessuno avrebbe mai scommesso 3 mesi fa.

Renault ZOE prima su tutte, molto meglio la pubblicità di Renault pro-elettrico rispetto a quella di Smart che infatti scivola al quarto posto con la ForTwo. Volkswagen UP passa al secondo posto e la sua presenza farà bene alla concorrenza, perché avvicinerà molte persone all’ elettrico. Peugeot 208 terza a febbraio, ma seconda considerando anche gennaio, davvero gran partenza. Hyundai Kona non pervenuta a febbraio e Tesla Model 3 al quinto posto, segno che esistono alternative a Tesla a prezzi più contenuti.
Basta con motori omologati Euro Virus, vogliamo motori rispettosi della normativa Euro Sempre che non provochino danni alla respirazione!
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come il 2020 sia l’ anno “1″ dell’ elettrico. Se torniamo al grafico delle ibride, si può vedere come nemmeno le ibride 6 anni fa avevano questi numeri ed erano sul mercato da molto più tempo di quanto non siano le elettriche attualmente.
Grande svolta anche per le plug-in, +353,2 % e terzo assoluto in termini numerici. In molti non ancora capito che nei prossimi mesi il mercato si riempirà di altri modelli con questa possibilità e fra 4 anni il 40 % delle auto vendute saranno ibride plug-in.
Spesso le Plug-in sono più convenienti delle elettriche, pertanto vi consiglio la nostra esperienza con Hyundai Ioniq plug-in che dimostra ampiamente come viaggiare a costi bassissimi con un prezzo d’ acquisto più conveniente.

A febbraio 2020 Plug-in ed Elettriche registrano il record di immatricolazioni “ricaricabili”, 3749 e +623 % rispetto allo scorso febbraio, risultato impressionante che determina anche il clamoroso sorpasso sul metano. Al momento quota di mercato al 2,2 %, sarà una crescita costante.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete i grafici dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno non pervenuto, eppure in molti ci credono e investono. Avranno ragione? Ma quando? L’ elettrico fra un anno avrà messo le basi per la nuova mobilità, l’ idrogeno ha ancora poco tempo per convincere gli automobilisti. Certamente andrà a sostituire il petrolio, ma probabilmente non sull’ autotrazione.

Scende e di molto la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, ora è tra le più basse di sempre. Vedremo se a fine anno saremo vicini a 95 g/km
Dati 2020-2019-2018: diesel morto, benzina pronta a crollare, ibride in crescita incredibile, GPL e metano in calo, ibride plug-in ed elettriche in crescita esponenziale.

Andamento prezzi diesel e benzina Febbraio 2020


Comprare un’ auto oggi deve esser fatto con molta attenzione per non incappare in un’ auto vecchia, costosa e poco affidabile. Particolare attenzione va fatta sull’ andamento dei prezzi di diesel e benzina, diventa fondamentale per valutare l’ acquisto di una nuova auto.

Nell’ analisi non va dimenticato che
1. I blocchi del traffico a dicembre hanno compreso le diesel Euro 6, da gennaio 2020 sono entrate in vigore le nuove normative Euro 6d, pertanto controllate che vi vendano auto realmente nuove. I concessionari devono svuotare i magazzini ancora pieni di auto del 2019 !
2. Dal 2021 i costruttori che vendono le loro auto sul mercato Europeo potrebbero trovarsi a pagare multe molto salate. A partire da quella data infatti la media complessiva delle emissioni di CO2 prodotte dalla gamma di ciascun produttore di auto in UE dovrà essere minore o uguale a 95 grammi per chilometro, pertanto se l’ auto che vi vendono non è conforme a questa norma, sarà tra le prime soggetta ai prossimi blocchi del traffico e aumento del bollo. Qui trovate l’ approfondimento
3. Può piacere o no, ma che il diesel è morto è un dato di fatto.
4. Nel 2021 potrebbero aumentare le accise sui carburanti per 3 motivi:
1. perché è già scritto nelle coperture della finanziaria 2020,
2. per far fronte ai danni economici del coronavirus,
3. perché con le auto che consumano sempre meno e consumeranno sempre meno carburante, o il governo tassa adesso i carburanti che stanno per diventare obsoleti, oppure perderà introiti per miliardi.
5. Nel 2023 sembra probabile il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche
6. Tutte le case automobilistiche, persino Volkswagen, stanno investendo miliardi e miliardi sull’ elettrico. Perché abbandonare un sistema consolidato che da ancora ampi margini di guadagno, per andare su un sistema che ha molti meno margini anche sulle stesse manutenzioni ?
7. Nel costo di un’ auto va considerato l’ intero ciclo di vita, quindi non solo prezzo dei carburanti, ma anche bollo, manutenzione e durata dell’ auto.
8. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia presto sarà la normalità
9. Ultimo, ma più importante, il diesel compromette le nostre vie respiratorie, poi non ci lamentiamo se qualche nostro caro anziano muore o ci mettono in quarantena per un virus che attacca proprio il nostro apparato respiratorio e che in un mese mette in ginocchio l’ economia mondiale.

Dopo 5 mesi che il prezzo netto del diesel aumentava di più rispetto al prezzo netto della benzina ora si nota una leggera controtendenza.

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto febbraio 2020:      565,50-541,05 = 24,45 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2019:         597,59-578,60 = 18,99 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi

Le notizie sull’ innovazione delle batterie per auto si susseguono di mese in mese, presto l’ autonomia di una qualsiasi auto elettrica sarà di oltre 500 km.
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto febbraio 2019: incentivi ai blocchi di partenza, diesel -22.6%, metano -54.1%


EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2019.pngEcomobilityIdeaUnrae_Febbraio2018Il mercato auto di febbraio 2019 in attesa degli incentivi statali, parla ibrido e benzina, sempre in negativo diesel e metano. Nel complesso gli incentivi alle porte non hanno frenato più di tanto il mercato che a febbraio perde solo il 3.2%. 

Dai dati unrae vediamo come le ibride mantengono il loro trend positivo, +42.7% compreso il +8.9% delle plug-in. Ibride sempre più vicine ai numeri delle GPL, per ora la quota di mercato delle ibride è al 5.2% (compresa di plug-in)
Toyota nella top-ten delle ibride perde il posto detenuto dall’ Auris che verrà sostituita dalla nuova Corolla, vedremo se sarà all’ altezza. Nonostante una Toyota in meno, le ibride superano quota 9.000 unità come mai prima, pertanto un ottimo risultato senza  incentivi.
Come scritto, nei precedenti articoli non devono trarre in inganno i numeri delle ibride diesel+elettrica, perché giovano ancora della vecchia percezione sulla bontà del diesel che in Italia è dura a morire, anche se 1.053 unità danno il loro contributo al mercato ibrido. In realtà si tratta di mild-ibride, una tecnologia nata per morire.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideFebbraio2019.pngDal grafico EcomobilityIdea si vede come le ibride faranno un altro anno da protagoniste.
EcomobilityIdea-graf-IbrideFebbraio2019.pngFrenano già le GPL, -1.4% non è un buon segno anche perché la quota di mercato torna al 6.6% su base annua. Gli incentivi non dovrebbero aiutare le GPL.

In caduta libera il mercato del
 metano che con un -54.1% sembra destinato a morire. Qualcuno dice che con i nuovi modelli Volkswagen e FCA in uscita con questa alimentazione, il metano potrebbe avere una ripresa, ma non vedo perché una casa automobilistica dovrebbe investire in un mercato che detiene l’ 1.1% e che è in discesa cronica.

GPL e metano in crisi totale, quota di mercato al 7.7%, tra le peggiori di sempre.

Diesel al sesto negativo consecutivo, -22.6% sembra contenuto rispetto ai precedenti, ma porta la quota di mercato al 43.2%!
L’ aria è insopportabile e il diesel è alla resa dei conti! 
La differenza tra diesel e benzina a livello di carburante, in alcuni distributori è di soli 2 centesimi (20 millesimi); in questo mese la forbice del prezzo netto tra diesel e benzina è rimasto  invariato, ma ormai il dado è tratto.

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
A ottobre 2017 il prezzo netto tra benzina e diesel era pressoché identico!
Dopo che per settimane il diesel è aumentato di più rispetto alla benzina, questo mese si è verificata una frenata, forse perché il mercato auto ha già mostrato il calo necessario di auto diesel.
EcomobilityIdea-DiffBenzGasol-MesiFeb2019Nuovo boom per le solo-benzina, +29.3% che ribadisce il sorpasso delle benzina sulle diesel. Gira e rigira diesel e benzina insieme mantengono l’ 87% di quota di mercato, pertanto non vanno abolite solo le diesel, ma anche le solo-benzina e allora l’ aria sarà più respirabile.
Speriamo gli scienziati riescano a trovare il modo di convertire la CO2 in qualcosa di utile!

Nonostante l’ imminente partenza degli incentivi, le Elettriche tengono duro e  il +1.6%, seppur risicato, è un gran segnale, soprattutto se in testa c’è Tesla Model 3 con 80 immatricolazioni.
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheFebbraio2019.pngDal grafico EcomobilityIdea si vede come le elettriche siano pronte a decollare.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheFebbraio2019Stesso discorso per le Plug-in, +8.9% è un risultato buono in attesa di marzo.
Per capire cosa vuol dire un’ auto plug-in vi invito ad analizzare la mia esperienza.
EcomobilityIdea-graf-Plug-inFebbraio2019A febbraio 2019 Plug-in ed Elettriche registrano 518 immatricolazioni “ricaricabili”, +5.5%, pronte per il boom storico.
Come si vede dal grafico EcomobilityIdea, elettriche e plug-in partono quasi come nel 2018, ma a breve tutto cambierà.
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inFebbraio2019Aumenta e non poco la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, anche se è relativo, conta molto di più quanti km si percorrono con auto inquinanti, rispetto a quelli sulla carta. Se una volta si compravano auto diesel per fare molti km, ora si comprano più utilitarie per fare meno km. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Febbraio2019Dati 2019-2018-2017: diesel agli ultimi respiri, un anno e mezzo fa era all’ apice, ora è vicino ad un rapido declino, benzina torna protagonista, ibride in crescita, GPL in leggera discesa, metano catastrofico, ibride plug-in ed elettriche in attesa degli incentivi.
EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2019EcomobilityIdeaUnrae_Febbraio2018EcomobilityIdeaUnrae_Febbraio2017

Mercato auto febbraio 2018: ibride +19.9%, ibride plug-in +65.5%, elettriche “Smart” +105%, risorge il metano con un +62.6%


EcomobilityIdeaUnrae_Febbraio2018EcomobilityIdeaUnrae_Febbraio2017Il mercato auto febbraio 2018 si apre con i dati unrae disaggregati tra ibride tradizionali e ibride plug-in, sembra poco, ma in realtà mostra l’ importanza del cambiamento in atto: signori e signore ci sono anche le ibride plug-in, cioè motore benzina più elettrico ma con batterie ricaricabili anche da presa di corrente, l’ anello mancante tra ibride ed elettriche.

Detto questo, i dati rivelano un “solo” +18.6% per le ibride classiche che abbinato al +65.5% delle ibride plug-in fa +19.9% totale. Quota di mercato che ora per le ibride si attesta al 3.8%, le GPL sono sempre più vicine.

Toyota sempre in testa, ma si macchia con disonore per la nuova pubblicità diffamante nei confronti delle auto elettriche dove dice che le sue ibride viaggiano il 50% in elettrico e le batterie si ricaricano senza il bisogno di lunghe soste. Va bene che le ibride sono molto meglio delle diesel, ma 50% in elettrico non è vero e le elettriche le ricarichi anche di notte o mentre fai altro, inoltre, visto che l’ hanno messa su questo piano, dopo 21 anni di tecnologia ibrida potrebbero fare di meglio. Toyota si salva in corner presentando la nuova Auris al Salone di Ginevra dove le uniche motorizzazioni possibili saranno ibride, quindi niente diesel e niente solo-benzina, ma per farsi perdonare dovrebbe fare almeno 35km/l così da convincere gli irriducibili del diesel.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideFebbraio2018Grafico green-start: febbraio 2018 un po’ a rilento per le ibride, ma un +19.9% su febbraio 2017 non è poi così male
EcomobilityIdea-greenStart-IbrideFebbraio2018GPL ancora in flessione, -10.1%, sembra finire l’ impulso degli ultimi anni, le GPL non sostituiranno le auto diesel.
Di contro risorge il metano, un +62.6% non se lo aspettava nessuno, in realtà più di un terzo delle immatricolazioni metano sono Golf, quindi  da capire se è un’ onda del momento o se continuerà. Come detto nei mesi scorsi, GPL e metano spesso si scambiano le rispettive quote di mercato senza mai raggiungere il 10% di quota mercato sommando le 2 alimentazioni. Questo almeno negli ultimi 4 anni, cioè da quando sono prepotentemente subentrate le  ibride.

Le Immatricolazioni Diesel sembrano stabili con un -0.9 % rispetto a febbraio 2017, ma a questo punto sarebbe da chiedersi di quanto è sceso il fatturato per le diesel visto che un’ auto diesel di pari gamma costa circa 1000 euro in meno rispetto all’ anno scorso. Ecco perché i numeri sono ancora alti, perché i concessionari sono bravi a svendere dei bidoni. Se anche  Fiat ha dichiarato che non commercializzerà più diesel dal 2022 ancor prima di presentare il piano industriale c’è da credere che molto presto il diesel crollerà. A differenza di Toyota Fiat vende molti diesel, quindi questa dichiarazione è pesantissima.

Dopo mesi di mercato costante le solo-Benzina vanno in negativo, -5.4% rispetto a febbraio 2017 e cede un 1.3 % di quota mercato fermandosi al 32.2%. A questo punto c’è da dire anche che le solo-benzina andrebbero abolite tanto quanto le diesel, ci sono ibride, ibride plug-in, GPL, metano ed elettriche, perché permettere motorizzazioni solo-benzina?!

Incredibile +105% delle Elettriche e anche se è ancora merito della Smart ForTwo ora non è più un’ incognita, ma una buona alternativa.
Dopodiché troviamo Citroen C-Zero e la Nissan Leaf, ma, come detto nei mesi scorsi, dipende dai tempi di attesa, quindi a marzo i dati potrebbero essere più significativi.
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheFebbraio2018Dal grafico green- start si vede come il 2018 è cominciato con buoni propositi elettrici.
EcomobilityIdea-greenStart-ElettricheFebbraio2018Curioso è il dato quasi identico tra elettriche ed ibride plug-in che, da sole sembrano irrilevanti, ma insieme fanno numeri interessanti, 491 immatricolazioni “ricaricabili”.

Dati 2017-2016: diesel resistono, ibride avanzano, ma ricordate che ora ci sono anche le ibride plug-in.
EcomobilityIdeaUnrae_Febbraio2017EcomobilityIdeaUnrae_Ottobre2016