Mercato auto aprile 2022: altro che crisi 2020-2021, nel 2022 va molto peggio


EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2022EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2021Il mercato auto di aprile 2022 è stato un altro disastro, -32,8% rispetto ad aprile 2021. Se ad aprile 2021 eravamo a fine ondata epidemica, ad aprile 2022 conta l’ approvvigionamento delle materie prime causa guerra, nuovi lockdown in Cina e conseguente instabilità, sfiducia, ma anche con il paradosso che gli ordinativi in certi casi ci sono ma non si riesce ad evaderli in tempi “normali”. Da 2/3 anni ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche resistono, per la verità non benissimo negli ultimi 2 mesi, mentre crollano le vecchie alimentazioni con il GPL che prova a resistere. La crisi 2020-2022 ha un solo dato positivo per il futuro, pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Gli incentivi per auto sono di nuovo a zero dopo che per un breve periodo era tornati per  i veicoli L a zero emissioni, invece di aumentare certe “spese”, il governo dovrebbe pensare ai veicoli a zero emissioni
. 

EcomobilityIdeaEcobonusAprile2022Dai dati unrae vediamo, da più di un anno, come le benzina stiano per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è morto da tempo. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alimentazione dominante, ma dopo anni, per il terzo mese consecutivo, in negativo, -18,0% su aprile 2021, ancora primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Con gli equilibri mondiali in cambiamento chissà quando vedremo sparire anche le mild hybrid. Da un po’ di tempo unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è molto deludente, 9,2 % full e 24,9 % mild.
Un vero peccato dunque che 3
quarti delle immatricolazioni siano ibride “leggere”, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 34,1 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel anni addietro, cioè non raggiungeranno mail il 59% e nemmeno il 50%. Con le plug-in, le ibride sono al 39,2 % su base annua, comunque impensabile solo 3 anni fa. 
Toyota torna a farsi sentire con Yaris Cross e questo mese si piazza seconda dietro all’ irraggiungibile mild hybrid Fiat Panda.
Toyota senza un’ elettrica sul mercato europeo sembra destinata a perdere sempre più quote di mercato, staremo a vedere ora con la crisi in essere come si muoverà il mercato delle fossili. Intanto tra le plug-in spunta Rav4.

L’ esistenza delle ibride “leggere” è una sconfitta, ma almeno, dopo 2 anni le diesel ibride sono solo al 4,2 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideAprile2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild hybrid. Come si può vedere dal grafico, il 2022 non è partito bene e questo mese va anche peggio. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideAprile2022Questo mese non ce la fanno nemmeno le auto GPL, -23,2 % su aprile 2021, scricchiola quindi anche l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili, la quota di mercato è all’ 8,6 %, in calo di 0,3 punti percentuali. Gli automobilisti stanno dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare con i prezzi dei carburanti in risalita?

Disastro totale per le immatricolazioni di auto a metano, pesantissimo negativo,
-73,2 % aprile 2021, il peggiore di sempre, come il peggior numero di immatricolazioni mensili e quota di mercato demolita, solo 1,1 su base annua
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va molto peggio, le immatricolazioni sono al minimo storico. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano? Ormai è quasi certo che sarà il peggior anno di sempre il metano.

GPL+metano tornano sotto il 10%, si fermano al 9,7% di quota mercato, tutto sommato non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantaquattresimo negativo consecutivo, -35,5 % su aprile 2022, quota di mercato stabile al 20,9% su base annua, inutile dire ormai che il diesel è fuori mercato.
Di questo passo sarà sempre più difficile vedere grosse vendite di auto diesel nei prossimi mesi.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 44 negativi le ibride diesel sono appena al 4,2 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come adesso si muoverà il mondo nei confronti di 3 anni e mezzo di immatricolazioni diesel sempre al ribasso, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 971,60 – 1082,38 = -110,78 millesimi, differenza massima tra i 2 con il diesel che rimane vicino al record del mese scorso mentre la benzina scende

La discesa delle solo-benzina si fa importante ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -42,9 % su aprile 2021, e quota di mercato su base annua stabile al 27 %. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e ibride leggere, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, stabili al 47,9% ma è ancora un leggero rimbalzo dovuto ai ritardi di immatricolazione delle altre tipologie di auto, vedasi elettriche causa incertezza su incentivi statali, materie prime e crisi ucraina. Il tracollo del motore endotermico è totale, la quota di mercato sotto al 50 % è la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023, quindi fra meno di un anno, la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche “in ritardo”, solo 3.050 nuove immatricolazioni in un mese e -37,2% rispetto ad aprile 2021. Questa volta la crescita elettrica è inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (9.444 immatricolazioni ibride a aprile 2019), ma c’è da considerare la crisi, quindi speriamo che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato stabile al 3,3 % (ibride al 5,1% ad aprile 2019).

Scompare Tesla dopo il primo posto del mese scorso con la Model Y, per tanto Fiat 500 si riprende il primo posto, Smart ForTwo e Dacia Spring, a seguire Renault Zoe e Volkswagen ID.4. 
I numeri delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, fanno parte del quotidiano ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Con prezzi d’ acquisto più bassi, autonomia leggermente più lunga e ampliamento listino city car elettriche, le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,3% contro 1,1% del metano)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheAprile2022Dal grafico EcomobilityIdea si vede come qualcosa stia rallentando…
EcomobilityIdea-graf-ElettricheAprile2022L’ ibrido Plug-in per la seconda volta da parecchio tempo, un altro negativo -17,1 % su aprile 2021. Nonostante ciò, un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.552, cioè 6,5 volte le immatricolazioni a metano. 
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nonostante il negativo di questo mese salgono al 5,1 % di quota di mercato su base annua. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inAprile2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inAprile2022Ad aprile 2022 Plug-in ed Elettriche -25,6 % su aprile 2021 e 8.602 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in sale all’ 8,4 %.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inAprile2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono ormai 3 anni che c’è come possibilità, ma, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?

Torna a scendere la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 119,6, in peggioramento rispetto il mese scorso pertanto molto deludente. Ci aspettavamo un avvicinamento almeno ai 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare ancora. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Aprile2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2022EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2021EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2020EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2019

 

Clima aprile 2022: un mese normale prima del ritorno del caldo anomalo?


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Il clima di aprile 2022 è stato un mese normale, quasi surreale dopo gli ultimi anni, primi 10 giorni freschi ma non troppo e poi mite, fortunatamente con 8 giorni di vere precipitazioni anche se purtroppo ancora poche e sotto media per compensare l’ inverno meno piovoso di sempre: ben 14 volte la minima è stata sotto la media stagionale e altre 2 volte come da media stagionale, con 8 giorni di pioggia che, sommati ai 6 di dicembre, ai 3 gennaio e ai 4 di febbraio, fanno 23 giorni di pioggia da dicembre ad oggi, una catastrofe!
Le temperature medie del mese mostrano un mese normale: 0,4 gradi è la differenza tra la media stagionale e la media delle temperature minime che per il secondo mese consecutivo è molto vicina alla media e 14 volte sotto non si vedeva da gennaio 2017, mentre -0,6 gradi è la differenza tra la media delle massime di aprile 2022 e le massime del periodo grazie a 17 giorni con temperature massime sotto la media e anche in questo caso era da molto tempo che la media delle massime non risultasse sotto la media del periodo.  
Vediamo alcuni giorni significativi di aprile.
1 apr min. 7  max. 12  
2 apr min. 6  max. 10  
3 apr min. 6  max. 11  
5 apr min. 4 
 max. 15 
7 apr min. 6  max. 14 
8 apr min. 7 max. 17
10 apr min. 3 max. 16
11 apr min. 6 max. 16  
13 apr min. 8  max. 17
14 apr min. 8 max. 21
15 apr min. 8 max. 24
16 apr min. 12 max. 22
17 apr min. 6 max. 15
18 apr min. 5 max. 16
20 apr min. 9 max. 15
22 apr min. 9 max. 13
24 apr min. 10 max. 14
25 apr min. 8 max. 18 
26 apr min. 12 max. 17
28 apr min. 10 max. 19
30 apr min. 10 max. 23
(Sto descrivendo le temperature di casa mia, ma non serve che vi scriva dove, perché potete riconoscere questa follia climatica anche a casa vostra)

Prima di tornare al consueto appuntamento sulle temperature minime vi invito a rileggere più e più volte l’ articolo di luglio.

Ed ora torniamo sul tema delle temperature minime: la temperatura minima di aprile 2022 è scesa sotto la media stagionale 14 volte (non accadeva da gennaio 2017) ed è stata uguale alla media stagionale per altri 2 giorni. Per quel che riguarda la conta dei mesi in cui la temperatura minima non scende sotto la media stagionale per più di 6 giorni nello stesso mese, con aprile 2022 sale a 8 mesi (novembre 2020, marzo 2021, aprile 2021, ottobre 2021, gennaio 2022, febbraio 2022, marzo 2022, aprile 2022) su 49 mesi e per la prima volta dopo 49 mesi per 4 mesi consecutivi.  A livello annuale, se la temperatura minima scendesse tutti i mesi 6 volte sotto la media si arriverebbe a 72 volte a fine anno, e non a 129 volte in 3 anni (1.126 giorni).
Nel 2020 solo 31 volte la temperatura minima è scesa sotto la media stagionale, nel 2019 erano state 25, nel 2021 sono state 49 le volte, nel 2022 sono già 44, incoraggiante, ma il trend continuerà o finirà peggio?

Dopo mesi di record, per il sesto mese consecutivo, nessun particolare record a livello di temperature, solo qualche dettaglio:
– ci sono stati 17 giorni in cui la massima è scesa sotto la media stagionale

Dobbiamo davvero aspettarci eventi drammatici per smuovere le persone dall’ apatia ?
Rispetto agli ultimi 2 anni c’è stato un autunno e un inverno molto più freddi, ma un gennaio, febbraio, marzo senza pioggia resta comunque drammatico. “The day after tomorrow” resta un film possibile, meglio rendersi conto di cosa ci aspetta.
Non confondiamo il clima con il meteo, perché poi qualcuno potrebbe dire che è stato freddo, sì per qualche settimana o 149 giorni su 1.226.

La crisi russo-ucraina ha messo in luce tutte le fragilità dell’ umanità, la fragilità delle risorse, il problema di cosa fare per il futuro. Non entriamo nel merito del conflitto, ma dire che in poco tempo possiamo riattivare le centrali a carbone o che possiamo puntare sul gas dei nostri giacimenti bloccati dai “no” dei “Green” è davvero imbarazzante, un insulto alle rinnovabili e al genere umano. Se questo è il piano per la transizione ecologica e indipendenza energetica dalla Russia siamo spacciati. Speriamo almeno si metta una pietra sopra al nucleare, si vedano centrali francesi che rischiano di esser fermati perché i fiumi con poca acqua sono troppo caldi per raffreddarle.
Le rinnovabili forse non saranno la soluzione definitiva, ma di certo tornare indietro di 70 anni sarebbe una follia, quindi per ora Fotovoltaico, batterie di accumulo, auto elettrica, eolico, moto ondoso, sono la soluzione migliore rispetto a fossili e nucleare, basta dimensionare tutto nel modo corretto. E si spende anche meno. Non ci credete? Provate a dimensionare quanto fotovoltaico ed eolico possa servire per soddisfare tutto il mondo, poi ricordate che c’è sempre l’ energia idroelettrica, da moto ondoso e geotermica e ricordate che l’ efficienza del fotovoltaico è raddoppiata negli ultimi 10 anni, come anche che ora esistono sistemi di accumulo che 10 o 15 anni fa erano impensabili.
L’ ultimo rapporto sul clima non lascia interpretazioni: alcuni fenomeni come l’ innalzamento dei mari sono irreversibili per centinaia di anni!
 

L’ ACQUA E’ UN BENE PREZIOSO
Senz’ acqua siamo morti! Non abbassiamo la guardia sull’ acqua, un bene che ci siamo abituati a pagare. Non sprechiamo l’ acqua! Questa è la normalità? L’ acqua potabile sta per finire? Probabilmente sì e il problema è molto più grave di quanto sembra! Dobbiamo ancora imparare ad immagazzinare l’ acqua piovana diventata ormai irregolare e imprevedibile.
Non dimentichiamo che l’ acqua in bottiglia é sempre acqua.

Come sempre, per concludere, un occhio al fotovoltaico, che, con un aprile tra i meno piovosi e nuvolosi di sempre ha regalato 605 kWh in 30 giorni, nella media di aprile per un ottimo contributo che fa capire come ad aprile si possa vivere senza avere un tetto enorme. E con con un’ auto elettrica da caricare si ripaga in 3 anni, provare per credere. Se non basta, anzi, se non si vuole sprecare energia, ci sono batterie di accumulo ormai sempre più economiche; 605 / 30 = 21,16 kWh al giorno, con una batteria di accumulo da 5 kW e/o auto elettrica da 39 kW si può vivere senza fossili sicuramente da marzo a ottobre.
Speriamo di tornare presto alla normalità e di lasciare sepolte le fonti fossili, favorendo fotovoltaico + auto elettrica + accumulo 

Mercato auto marzo 2022: un altro disastro totale!


EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2022EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2021Il mercato auto di marzo 2022 è stato davvero disastroso, -29,3% rispetto a marzo 2021. Se a marzo 2021 eravamo a fine ondata epidemica, a marzo 2022 conta ancora l’ onda Covid, ma soprattutto la guerra che crea crisi economica, sfiducia, carenza materie prime, inflazione, eccetera, pertanto c’ era poco da aspettarsi, ma così male non era scontato. Da 2/3 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche resistono, non questo mese, mentre crollano le vecchie alimentazioni tranne il GPL. La crisi 2020-2022 ha un solo dato positivo per il futuro, pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Gli incentivi per auto sono di nuovo a zero dopo che per un breve periodo era tornati per  i veicoli L a zero emissioni, invece di aumentare certe “spese”, il governo dovrebbe pensare ai veicoli a zero emissioni
. 

EcomobilityIdeaEcobonusMarzo2022Dai dati unrae vediamo, da più di un anno, come le benzina stiano per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è già dato per morto. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alimentazione dominante, ma dopo anni, per il secondo mese consecutivo, in negativo, -14,8% su marzo 2021, ancora primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Quando vedremo sparire anche le mild ibride, quello sarà il grande passo. Da mesi unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è molto deludente, 9,2 % full e 24,6 % mild.
Un vero peccato dunque che 3
quarti delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 33,8 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel anni addietro, cioè non raggiungeranno mail il 59% e nemmeno il 50%. Con le plug-in, le ibride sono al 38,8 % su base annua, comunque impensabile 3 anni fa. 
Toyota torna a farsi sentire con Yaris Cross e Yaris “normale”, ma nulla può contro le mild hybrid Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Ford Puma. Scende ancora FIAT 500 ormai preferita come elettrica.
Toyota senza un’ elettrica sul mercato europeo sembra destinata a perdere sempre più quote di mercato, staremo a vedere ora con la crisi in essere come si muoverà il mercato delle fossili. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, dopo 2 anni le diesel ibride perdono il 24,7% su marzo 2021 anche se risalgono al 3,8 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideMarzo2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride ma, come si può vedere dal grafico, il 2022 non è partito bene e questo mese va anche peggio. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideMarzo2022Le auto GPL, +6,9 % su marzo 2022 sono in pratica le uniche in positivo e ultima certezza delle alimentazioni fossili, infatti la quota di mercato è all’ 8,9 %, in crescita di 0,2 punti percentuali. Gli automobilisti stanno dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare con i prezzi dei carburanti in risalita?

Le immatricolazioni di auto a metano partono malissimo e segnano un altro pesantissimo negativo,
-69,9 % su marzo 2021, il peggiore di sempre e quota di mercato demolita, solo 1,2 su base annua
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va molto peggio, le immatricolazioni sono al minimo storico. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano?

GPL+metano raggiungono il 10,1% di quota mercato, non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantatreesimo negativo consecutivo, -39,2 % su marzo 2022, la quota di mercato perde il 3,4% su marzo 2021 fermandosi al 20,8% su base annua, inutile dire ormai che il diesel è fuori mercato.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 43 negativi le ibride diesel sono appena al 3,8 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come adesso si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 1005,88 – 1086,55 = -80,67 millesimi, differenza massima tra i 2 e nuovo record assoluto per entrambi!

La discesa delle solo-benzina si fa importante ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -37,6 % su marzo 2021, e quota di mercato su base annua al 27 %, in leggero rialzo, dopo aver toccato il minimo storico. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, risalgono al 47,8% ma è ancora un leggero rimbalzo dovuto ai ritardi di immatricolazione delle altre tipologie di auto, vedasi elettriche causa incertezza su incentivi statali, materie prime e crisi ucraina. Il tracollo del motore endotermico è totale, la quota di mercato sotto al 50 % è la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023, quindi fra meno di un anno, la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche “in ritardo”, solo 4.511 nuove immatricolazioni in un mese e -38,8% rispetto a marzo 2021. Questa volta la crescita elettrica è inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (9.803 immatricolazioni ibride a marzo 2019), ma c’è da considerare la crisi, quindi speriamo che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato risale al 3,3 % (ibride al 5,1% a marzo 2019).

Si rivede Tesla al primo posto con la Model Y, poi Dacia Spring e solo terza Fiat 500 elettrica, a seguire un’ altra Tesla, la Model 3, poi Smart ForTwo. 
I numeri delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, fanno parte del quotidiano ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti, le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,3% contro 1,2% del metano)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheMarzo2022Dal grafico EcomobilityIdea si vede come qualcosa stia rallentando…
EcomobilityIdea-graf-ElettricheMarzo2022L’ ibrido Plug-in per la prima volta da anni, un negativo importante, -21,5 % su marzo 2021. Un importante numero di nuove immatricolazioni, 6.083, cioè 4,6 volte le immatricolazioni a metano. 
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nonostante il negativo di questo mese mantengono il 5,0 % di quota di mercato su base annua. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inMarzo2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inMarzo2022A marzo 2022 Plug-in ed Elettriche -29,2 % su marzo 2021 e 10.594 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in risale all’ 8,3 %.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inMarzo2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono ormai 3 anni che c’è come possibilità, ma, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?

Torna a scendere la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 118,6, miglioramento troppo leggero e, a questo punto, deludente. Ci aspettavamo un avvicinamento almeno ai 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare ancora. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Marzo2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2022EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2021EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2020EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2019

 

Mercato auto febbraio 2022: disastro totale, si salvano in pochi


EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2022EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2021Il mercato auto di febbraio 2022 segna un brutto colpo per il settore dell’ automotive, un disastro, -22,2% rispetto a febbraio 2021. Se a febbraio 2021 eravamo in piena pandemia, a febbraio 2022, prima dei venti di guerra, ci si aspettava una situazione completamente ristabilita e invece, complici anche le misure irrazionali del governo italiano  rispetto al resto d’ Europa, l’ Italia si trova in una situazione di completa incertezza e la ripresa tanto sbandierata sembra un fuoco di paglia. Da 2/3 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche si salvano, mentre crollano le vecchie alimentazioni anche se stavolta il GPL fa meglio di tutte. La crisi 2020-2022 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Gli incentivi per auto sono tornate solo per i veicoli L a zero emissioni, togliendo di fatto l’ alibi delle “basse emissioni”, meglio così, ma sono ancora troppo pochi come incentivi
. 

EcomobilityIdeaEcobonusFebbraio2022Dai dati unrae vediamo, da più di un anno ormai, come le benzina stiano per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è già dato per morto. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alimentazione dominante, ma dopo anni, questo mese -7,5% su febbraio 2021, ancora primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Quando vedremo sparire anche le mild ibride, quello sarà il grande passo. Da circa 6 mesi unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è molto triste, 9,3 % full e 25,2 % mild.
Un vero peccato dunque che 3
quarti delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 34,5 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma a differenza di quanto detto in precedenza, non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel 4 o 5 anni fa. Con le plug-in, le ibride sono al 39,5 % su base annua, comunque impensabile 3 anni fa. 
Toyota torna a farsi sentire con Yaris Cross e Yaris “normale”, ma nulla può contro le mil hybrid Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Ford Puma. Scende FIAT 500 ormai preferita come elettrica, sale Ford Puma.
Toyota senza un’ elettrica sul mercato europeo sembra destinata a perdere sempre più quote di mercato, staremo a vedere ora con la crisi ucraina come si muoverà il mercato delle fossili. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, dopo 2 anni le diesel ibride perdono il 17,4% su febbraio 2021 e si fermano al 3,6 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideFebbraio2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride e, come si può vedere dal grafico, il 2022 non parte così bene come ci si poteva aspettare, resta simile al 2021. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideFebbraio2022Le auto GPL, +23,3 % su febbraio 2022, anche questo mese sono l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili, infatti la quota di mercato è all’ 8,7 %, in calo, ma non come ci si poteva aspettare. A questo punto sembra chiaro che gli automobilisti stiano dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare con i prezzi dei carburanti in risalita?

Le immatricolazioni di auto a metano partono malissimo e segnano un altro pesantissimo negativo,
-59,0 % su febbraio 2021, il peggiore di sempre e quota di mercato demolita, solo 1,2 % su febbraio 2021 e 1,3 su base annua
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va molto peggio, le immatricolazioni sono al minimo storico. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sembra presagire il peggior anno di sempre per il metano.

GPL+metano partono con una quota mercato del 10 %, non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantaduesimo negativo consecutivo, -31,0 % su febbraio 2022, la quota di mercato perde il 5,3% su febbraio 2021 fermandosi al 20,7%, il diesel è ufficialmente fuori mercato.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 42 negativi le ibride diesel sono appena al 3,6 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra qualche mese si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione, in realtà già adesso sarebbe interessante analizzare questo fenomeno.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 786,45 – 792,73 = -6,28 millesimi, diesel  ancora davanti alla benzina e nuovo record assoluto per entrambi!

La discesa delle solo-benzina si fa importante ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -37,3 % su febbraio 2021, e quota di mercato su base annua al 26,8 %, minimo storico! Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, risalgono al 47,5% ma è solo un rimbalzo dovuto ai ritardi di immatricolazione delle altre tipologie di auto, vedasi elettriche causa incertezza su incentivi statali, materie prime e crisi ucraina. Il tracollo del motore endotermico è totale, la quota di mercato sotto al 50 % è la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023, quindi fra meno di un anno, la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche “in ritardo”, solo 3.175 nuove immatricolazioni in un mese e -8,2% rispetto a febbraio 2021. Questa volta la crescita elettrica è inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (9.105 immatricolazioni ibride a febbraio 2019), ma c’è da considerare la crisi, quindi speriamo che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato scende al 3,1 % (ibride al 5% a febbraio 2019).

Fiat 500 elettrica si riprende la scena, a seguire Smart ForTwo e il ritorno di Tesla con Model Y. 
I numeri delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,1% contro 1,3% del metano)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheFebbraio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare una buona partenza per le elettriche, ma qualcosa ha rallentato.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheFebbraio2022L’ ibrido Plug-in resta la tecnologia del momento, in crescita anche questo mese, +11,3 % su febbraio 2021. Un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.473, cioè 3,93 volte le immatricolazioni a metano. In un anno e mezzo le plug-in si sono prese una parte di mercato che non era riuscita a nessun’ altra alimentazione in così poco tempo.
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nel 2021 hanno vinto il confronto rispetto alle elettriche e hanno quadruplicato le auto a metano come quota di mercato, ora al 5,0 %. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inFebbraio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inFebbraio2022A febbraio 2022 Plug-in ed Elettriche +3,2 % su febbraio 2021 e 8.648 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in scende all’ 8,1 %, ma recupererà sicuramente con un balzo nei prossimi mesi.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inFebbraio2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono ormai 3 anni che c’è come possibilità, ma, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?

Dopo molto tempo, non scende la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 119,1, miglioramento troppo leggero e, a questo punto, deludente. Ci aspettavamo un avvicinamento almeno ai 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare ancora. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Febbraio2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2022EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2021EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2020EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2019

 

Mercato auto gennaio 2022: l’ inizio di una nuova fase e abbandono del vecchio, per la prima volta di sempre benzina+diesel sotto il 50%


EcomobilityIdeaUnrae-Gennaio2022EcomobilityIdeaUnrae-Gennaio2021Il mercato auto di gennaio 2022 apre l’ anno molto male, visto anche il -37,4% di dicembre, rispetto a gennaio 2021 il meno -19,3% delinea una situazione di profonda crisi. Se a gennaio 2021 eravamo in piena pandemia a gennaio 2022 ci si aspettava una situazione completamente nuova, il governo italiano continua ad imporre restrizioni contro corrente rispetto agli altri paesi europei e questo sta frenando la ripresa, inoltre continua a farsi sentire la carenza sempre più preoccupante delle materie prime, in buona parte dovuta proprio alle chiusure di 2 anni fa e chiusure più o meno parziali dell’ ultimo anno. Da 2 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche volano, mentre crollano le vecchie alimentazioni. In realtà le ibride stanno frenando la loro corsa a favore di plug-in ed elettriche. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una fortissima contrazione del mercato.
Gli incentivi per auto sono tornate solo per i veicoli L a zero emissioni, togliendo di fatto l’ alibi delle “basse emissioni”, meglio così, ma sono ancora troppo pochi come incentivi
. 

EcomobilityIdeaEcobonusGennaio2022Dai dati unrae vediamo, come da prassi ormai, le benzina stanno per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è ai titoli di coda. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alternativa principale ai vecchi motori termici, +15,7% su gennaio 2021, primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Presto vedremo sparire anche le mild ibride e quello sarà il grande passo. Da circa 6 mesi unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è molto triste, 10,0 % full e 24,9 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 34,9 % del mercato su base annua. Superato  quindi, e di molto, il fatidico 30% e presto potrebbero raggiungere percentuali mai viste nemmeno per diesel e benzina. Con le plug-in, le ibride sono al 39,9 % su base annua, impensabile 2 anni fa. 
Toyota torna a farsi sentire con Yaris Cross e Yaris “normale”, ma nulla può contro Fiat Panda mild hybrid. Scende FIAT 500 ormai preferita come elettrica, sale Ford Puma.
A nostro avviso Toyota è fuori tempo massimo per portare nelle strade europee un’ elettrica competitiva e questo avrà ripercussioni sul futuro dell’ azienda nipponica. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, dopo 2 anni, le diesel ibride perdono il 12,1% su gennaio 2021 e si fermano al 3,6 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideGennaio2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride e, come si può vedere dal grafico, il 2022 parte bene, ma non benissimo. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideGennaio2022Auto GPL + 22,8 % su gennaio 2021 sono l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili, infatti la quota di mercato è al 9,2 % che non si vedeva da 10 anni. A questo punto sembra chiaro che gli automobilisti stiano dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare?

Le immatricolazioni di auto a metano partono malissimo e segnano un altro disastroso negativo
-48,3 % su gennaio 2021 e quota di mercato demolita, solo all’ 1,3 %
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va anche peggio, la sua fine è vicina. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sembra presagire il peggior anno di sempre per il metano.

GPL+metano partono con una quota mercato del 10,5 % che non si vedeva da decenni, ma il merito è solo del GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantunesimo negativo consecutivo, – 43,2 % su gennaio 2021, la quota di mercato perde il 3,6% in un solo mese fermandosi al nuovo minimo storico pari al 19 %, ancora un paio di mesi e “sarà dichiarato fuori mercato”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 41 negativi le ibride diesel sono appena al 3,6 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra un anno si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione, in realtà già adesso sarebbe interessante analizzare questo fenomeno.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 718,11 – 720,38 = -2,27 millesimi, diesel  ancora davanti alla benzina e record assoluto per entrambi!

La discesa delle solo-benzina si fa importante ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -39,0 % su gennaio 2020, e quota di mercato su base annua al 27,2 %, minimo storico! Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 46,2 % perdendo il 6,1% in un solo mese, nuovo minimo storico e vanno sotto al 50%! Il tracollo del motore endotermico è totale, avevamo previsto che scendessero sotto al 50 % a marzo invece c’è stato un clamoroso anticipo, è la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023, quindi fra meno di un anno la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre più parte del mercato, 3.658 nuove immatricolazioni in un mese e +46,5% rispetto a gennaio 2022 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella delle ibride 4 anni fa (8.236 immatricolazioni ibride a gennaio 2019), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni magari senza una crisi economica. Quota di mercato scende al 3,4 % (ibride al 5% a gennaio 2019).

Dacia Spring parte con il botto e si tiene dietro Fiat 500 elettrica, a seguire le “classiche” Renault Twingo e Smart ForTwo, mentre Tesla non pervenuta. 
I numeri delle elettriche sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,6% contro 1,3% del metano)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheGennaio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare una buona partenza per le elettriche, ma qualcosa ha rallentato.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheGennaio2022L’ ibrido Plug-in resta la tecnologia del momento in crescita continua, +45,3 % su gennaio 2021, incremento simile alle elettriche, esattamente come avevamo ipotizzato il mese scorso. Un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.461, cioè 3,84 volte le immatricolazioni a metano. In un anno e mezzo le plug-in si sono prese una parte di mercato che non era riuscita a nessun’ altra alimentazione in così poco tempo.
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nel 2021 hanno vinto il confronto rispetto alle elettriche e hanno triplicato le auto a metano come quota di mercato, ora al 5,0 %. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inGennaio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inGennaio2022A gennaio 2022 Plug-in ed Elettriche +45,8 % su gennaio 2021 e 9.119 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in scende all’ 8,4 %, probabilmente dovuto ai ritardi delle materie prime.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inGennaio2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Se nel 2035 dovranno sostituire le ibride il tempo per le concept ad idrogeno è scaduto, chissà se sentiremo ancora parlare di auto ad idrogeno.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, questa volta però scende solo rispetto a gennaio 2021 e non rispetto al mese scorso (113,9%). Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 118,2. Ci aspettavamo un avvicinamento almeno ai 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare . 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Gennaio2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Gennaio2022EcomobilityIdeaUnrae-Gennaio2021EcomobilityIdeaUnrae-Gennaio2020EcomobilityIdeaUnrae-Gennaio2019

 

Mercato auto dicembre 2021: la fine di un’ epoca, la fine del motore a scoppio


EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2021EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2020Il mercato auto di dicembre 2021 chiude l’ anno con un crollo importante, -37,4 % rispetto a dicembre 2019 anche se il -23,5% sull’ intero anno appare meno disastroso di quello che potrebbe sembrare. Il clima di incertezza che il governo italiano sta imponendo contro corrente rispetto agli altri paesi europei sta portando gli italiani a rallentare sui “grandi” acquisti, inoltre si fa sentire anche la carenza sempre più preoccupante delle materie prime in buona parte dovuta proprio alle chiusure di un anno e mezzo fa e chiusure più o meno parziali dell’ ultimo anno. Da 2 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche volano, mentre crollano le vecchie alimentazioni. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.
Gli incentivi per auto a basse o zero emissioni sono a zero e non si capisce il senso di questa decisione visto che si è parlato a lungo di cambiamenti climatici, rinnovabili e auto a basse emissioni e piani nazionali con milioni di euro che dovrebbero andare in quella direzione
. 

EcomobilityIdeaEcobonusDicembre2021I dati unrae sono inequivocabili, le benzina stanno per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel sta per sparire completamente. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 potrebbe voler dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alternativa principale ai vecchi motori termici, +191,1% su dicembre 2019, primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto e infatti non chiude bene l’ anno rispetto al 2020.
Presto vedremo sparire anche le mild ibride e quello sarà il grande passo. Da qualche mese unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 6,9 % full e 22,1 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 29 % del mercato su base annua. Non hanno raggiunto il fatidico 30% per fine anno come pronosticato, ma poco ci manca, anche se questo potrebbe già essere un segnale di frenata, mentre con le plug-in, le ibride sono al 33,7 % su base annua, impensabile 2 anni fa. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota non ha più il primato dell’ ibrido, è tenuta in vita da Yaris Cross, ma non riesce più a competere contro le mild hybrid FIAT Panda e Lancia Ypsilon, mentre torna ad insidiare FIAT 500 che ormai è più apprezzata come elettrica.
Rimaniamo in attesa di vedere sulle nostre strade l’ elettrico Toyota, la bZ4X con batteria da 71,4 kWh e autonomia da 450 km ricaricabile all’ 80% in 30 minuti, presentata come versione di serie, quindi non si tratta più di concept e annunci “ritrattabili” ed ha pure la possibilità di pannello solare sul tettuccio. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e scompariranno a breve, quota di mercato ferma al 4,0 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideDicembre2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride e, come si può vedere dal grafico, il 2021 non ha chiuso così bene rispetto al 2020 con i numeri di dicembre inferiori a quasi tutti i mesi 2021. E’ un secondo segnale.
EcomobilityIdea-graf-IbrideDicembre2021Auto GPL male proprio nell’ ultimo mese, -24,5 % su dicembre 2019, anche se è l’ alimentazione “fossile” che sta subendo meno la tecnologia delle elettrificate, infatti la quota di mercato su base annua chiude al 7,3 % che non si vedeva da oltre 5 anni. A inizio anno avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece il GPL, per ora, ha saputo trovare il proprio spazio e forse, per gli irriducibili del motore a scoppio potrebbe rimanere valida ancora per il 2022.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano un altro disastroso negativo
-53 % su dicembre 2019 e quota di mercato su base annua ancora miracolosamente al 2,1 %, +0,1 sul 2019
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non è considerato un’ alternativa valida ed ora i primi mesi dell’ anno saranno fondamentali per capire se la fine del metano per auto è vicina. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso? Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano decretandone la fine per questa alimentazione?

GPL+metano chiudono al 9,4 % in calo rispetto al mese precedente e percentuale tenuta in piedi dal solo GPL. Nel 2021 le alimentazioni a gas sono riuscite a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste vecchie alternative?

Diesel al quarantesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con dicembre 2019, -63,0%, ma anche con dicembre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,1% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 22,6 %, ancora pochi mesi e “sarà dichiarato fuori mercato”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 40 negativi le ibride diesel sono appena al 4,0 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 2 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, il conto alla rovescia è già iniziato, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 684,92 – 685,30 = -0,38 millesimi, sorpasso del diesel sulla benzina!

La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -66,4 % su dicembre 2019, e quota di mercato su base annua sempre in calo, ora al 29,7 %, quindi -14,6% sul 2019. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 52,3 % perdendo un altro 0,3% in un mese e nuovo minimo storico! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 2 o 3 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e sarà la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in per ora è fermo, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre più parte del mercato, 6.205 nuove immatricolazioni in un mese e +630,0% rispetto a dicembre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella delle ibride 4 anni fa (5.502 immatricolazioni ibride a dicembre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni magari senza una crisi economica. Quota di mercato sale al 4,6 % (ibride al 4,3% a dicembre 2018).

Fiat 500 elettrica si conferma elettrica dell’ anno, a seguire Dacia Spring che rimane quarta dell’ anno solo perché è arrivata negli ultimi mesi, dopodiché Smart ForTwo e Renault Twingo sono ormai una certezza, Tesla con la Model 3 solo quinta nell’ intero anno 2021, nonostante il record di vendite a livello mondiale. 
Ormai i numeri delle elettriche sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti le auto a metano non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 4,6% contro 2,1%)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheDicembre2021Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare un anno d’ oro per le elettriche nel 2021 nonostante la crisi economica.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheDicembre2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, clamoroso +708,1 % su dicembre 2019, ma non è detto che si ripeta nel 2022, probabilmente viaggeranno a braccetto con le elettriche, in ogni caso un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.657, cioè 3,5 volte le immatricolazioni a metano. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 6.515 in tutto il 2019 (cioè pari al solo dicembre 2021) a 69.312 nel 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nel 2021 hanno vinto il confronto rispetto alle elettriche e hanno doppiato le auto a metano come quota di mercato, ora al 4,7 % su base annua. Le ibride plug-in 2.0 sono destinate ad avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia elettrica  e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inDicembre2021Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inDicembre2021A dicembre 2021 Plug-in ed Elettriche +665,3 % su dicembre 2019 e 11.862 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua da record, 9,3 % a solo 0,1 da GPL+metano che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inDicembre2021Idrogeno 4 Toyota Mirai, ma niente di nuovo. Se nel 2035 dovranno sostituire diesel e benzina il tempo per le concept ad idrogeno è scaduto, chissà come andrà il 2022 e se cominceremo a sentir parlare di questa tecnologia su grandi navi e camion.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora si attesta a 113,9, in un mese -1 e -20,2 su dicembre 2019. Non si è arrivati al traguardo dei 95g di CO2 per km a fine anno, ma nel 2022 sarà normale scendere sotto ai 105g. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Dicembre2021Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina e GPL sembra non abbiano subito variazioni, mentre diesel e, in parte, il metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2021EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2020EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2019EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2018

 

Mercato auto novembre 2021: scoppia il motore a scoppio, volano le elettriche, elettriche+plug-in un altro +510,6%


EcomobilityIdeaUnrae-Novembre2021EcomobilityIdeaUnrae-Novembre2020Il mercato auto di novembre 2021 si chiude con un altro crollo importante, -30,0 % rispetto a novembre 2019. La crisi dovuta alle chiusure sembra in parte superata, mentre rimane molta incertezza, sia per i nuovi obiettivi Cop26, sia per carenza sempre più preoccupante delle materie prime in buona parte dovuta proprio alle chiusure di un anno e mezzo fa e chiusure più o meno parziali dell’ ultimo anno. Come ormai da oltre un anno, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche volano, mentre crollano le vecchie alimentazioni. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.
Gli incentivi per auto a basse o zero emissioni sono a zero, ma nel mentre un’ importante contributo arriva anche per le auto usate, per il concetto, “meglio un’ auto di 7 anni piuttosto che un’ auto più vecchia di 10 anni.”
Il contributo viene riconosciuto solo con rottamazione e si differenzia a seconda della fascia di emissioni del veicolo usato che si acquista:
0-60: 2.000 euro
61-90: 1.000 euro
91-160: 750 euro
Il veicolo rottamato dovrà essere della medesima categoria di quello acquistato, immatricolato da almeno 10 anni e intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o ad un familiare convivente. 

EcomobilityIdeaEcobonusNovembre2021I dati unrae sono inequivocabili, le benzina stanno per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel sta per sparire completamente. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto termica nel 2026 potrebbe voler dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alternativa ai vecchi motori termici, +217,7% su novembre 2019, primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Presto vedremo sparire anche le mild ibride e quello sarà il grande passo. Da qualche mese unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 8,6 % full e 22,8 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 28,9 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 33,5 % su base annua, impensabile 2 anni fa. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota non ha più il primato dell’ ibrido, è tenuta in vita da Yaris Cross, ma non riesce più a competere contro le mild hybrid FIAT Panda, Lancia Ypsilon e FIAT 500.
Finalmente sembra spuntare l’ elettrico Toyota, la bZ4X con batteria da 71,4 kWh e autonomia da 450 km ricaricabile all’ 80% in 30 minuti, presentata come versione di serie, quindi non si tratta più di concept e annunci “ritrattabili” ed ha pure la possibilità di pannello solare sul tettuccio. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato ferma al 4,0 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideNovembre2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride e, come si può vedere dal grafico, il 2021 non sta andando così bene rispetto al 2020 con i numeri di novembre inferiori a quasi tutti i mesi 2021. E’ un secondo segnale.
EcomobilityIdea-graf-IbrideNovembre2021Auto GPL stabili, +1,4 % su novembre 2019, è l’ alimentazione “fossile” che sta subendo meno la tecnologia delle elettrificate, infatti la quota di mercato su base annua sale al 7,3 % che non si vedeva da oltre 5 anni. A inizio anno avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece il GPL, per ora, ha saputo trovare il proprio spazio.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano un altro disastroso negativo
-52,2 % su novembre 2019 e quota di mercato su base annua ancora miracolosamente stabile al 2,2 %, +0,2 sul 2019
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non è considerato un’ alternativa valida ed ora è fortemente in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso? Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano decretandone la fine per questa alimentazione?

GPL+metano risalgono al 9,5 % che non si vedeva da oltre 5 anni. Nel 2021 le alimentazioni a gas riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentanovesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con novembre 2019, -64,1%, ma anche con novembre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,3% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 22,7 %, ancora pochi mesi e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 39 negativi le ibride diesel sono appena al 4,0 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 2 o 3 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, il conto alla rovescia è già iniziato, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 703,18 – 702,67 = 0,51 millesimi, mai così vicini!

La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -58,8 % su novembre 2019, e quota di mercato su base annua sempre in calo, dopo 3 anni scende sotto quota 30 %, ora al 29,9 %. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 52,6 % perdendo un altro 0,6% in un mese e nuovo minimo storico! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 3 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e sarà la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in per ora è fermo, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre più “rumorose”, 6.958 nuove immatricolazioni in un mese e +551,5% rispetto a novembre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella delle ibride 4 anni fa (7.645 immatricolazioni ibride a novembre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni magari senza una crisi economica. Quota di mercato sale al 4,4 % (ibride al 4,3% a novembre 2018).

Fiat 500 elettrica non manca mai tra le prime posizioni, mentre si sente la mancanza di Tesla, Renault Twingo sembra un’ ottima auto anche meglio della sorella e più longeva ZOE, Dacia Spring una bella sorpresa! 
I numeri delle elettriche sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. 

EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheNovembre2021Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come le elettriche nel 2021 non abbiano minimamente risentito della crisi economica.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheNovembre2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, +466,2 % su novembre 2019, ma non è detto che si ripeta nel 2022, probabilmente viaggeranno a braccetto con le elettriche, in ogni caso un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.560, cioè 2,9 volte le immatricolazioni a metano. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 5.815 in 11 mesi del 2019 (cioè pari al solo novembre 2021) a 63.352 negli 11 mesi del 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, stanno ancora davanti alle elettriche e hanno doppiato le auto a metano come quota di mercato, ora al 4,6 % su base annua. Le ibride plug-in 2.0 sono destinate ad avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inNovembre2021Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inNovembre2021A novembre 2021 Plug-in ed Elettriche +510,6 % su novembre 2019 e 12.518 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua da record, 9,0 %, vicinissima a GPL+metano che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inNovembre2021Idrogeno non pervenuto. Se nel 2035 devono sostituire diesel e benzina sarebbe bene cominciare, questo mese 3 Toyota Mirai ma non è chiaro dove potranno fare rifornimento, speriamo quantomeno di vedere presto l’ idrogeno su grandi navi e camion

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è ferma a 114,9 come il mese scorso ma -26,8 su novembre 2019. Non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km a fine anno, ma nel 2022 sarà quantomeno normale scendere sotto ai 105g. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Novembre2021Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina e GPL sembra non abbiano subito variazioni, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Novembre2021EcomobilityIdeaUnrae-Novembre2020EcomobilityIdeaUnrae-Novembre2019EcomobilityIdeaUnrae-Novembre2018

 

Mercato auto ottobre 2021: motore fossile al capolinea, crollo totale di diesel e metano, elettriche+plug-in è +582,5%


Il mercato auto di ottobre 2021 si chiude con un crollo importante, -35,4 % rispetto a ottobre 2019. La crisi sembrava in parte superata, invece incombe ancora l’ incertezza, sia per i nuovi obiettivi Cop26, sia per la situazione Covid. Come sempre però ci sono 2 facce della medaglia, mai così differenti come questo mese: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche volano, mentre crollano le vecchie alimentazioni. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.
Gli incentivi per auto a basse o zero emissioni sono al palo, ma nel mentre un’ importante contributo arriva anche per le auto usate, per il concetto, “meglio un’ auto vecchia di 7 anni piuttosto che un’ auto più vecchia di 10 anni.”
Il contributo viene riconosciuto solo con rottamazione e si differenzia a seconda della fascia di emissioni del veicolo usato che si acquista:
0-60: 2.000 euro
61-90: 1.000 euro
91-160: 750 euro
Il veicolo rottamato dovrà essere della medesima categoria di quello acquistato, immatricolato da almeno 10 anni e intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o ad un familiare convivente. 

I dati unrae sono inequivocabili, benzina e diesel stanno per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, quindi non c’è molto da festeggiare. Il paradosso però è che a breve anche le ibride, almeno le non-plug-in, saranno considerate inquinanti e “da bloccare”. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alternativa ai vecchi motori termici, +205,5% su ottobre 2019, primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Presto vedremo sparire anche le mild ibride e quello sarà il grande passo. Dal mese scorso unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 8,2 % full e 26,9 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 28,7 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 33,2 % su base annua, impensabile 2 anni fa. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota Yaris+Yaris Cross perdono su ottobre 2020 e perde anche il primato a favore delle mild hybrid FIAT Panda, Lancia Ypsilon e FIAT 500.
Ormai possiamo dirlo, la strategia Toyota di insistere sull’ ibrido aspettando la sua miglior elettrica è fallimentare, nelle Top10 per alimentazione comincia a non vedersi più nessuna Toyota tranne Yaris. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato sale al 4,0 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, questo mese in realtà non è andata benissimo, perché i numeri sono più bassi di ottobre 2020 e inferiori a quasi tutti i mesi 2021. E’ un segnale.
EcomobilityIdea-graf-IbrideOttobre2021Le auto GPL non bene, ma non malissimo, -26,3 % su ottobre 2019 risulta essere molto meglio delle altre fossili, vista anche la quota di mercato su base annua che sale al 7,1 % che non si vedeva da oltre un anno. A inizio anno avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece sembra che il GPL abbia trovato il suo spazio nel 7% del mercato che sta abbandonando prepotentemente il diesel.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano il peggior negativo di sempre
(senza considerare marzo-aprile2020) -69,1 % su ottobre 2019 e quota di mercato su base annua miracolosamente stabile al 2,2 %, +0,3 sul 2019
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non è considerato un’ alternativa valida ed ora è fortemente in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso?

GPL+metano risalgono al 9,3 % superando quel 9,0 % di picco degli ultimi anni. Nel 2021, le alimentazioni a gas riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentottesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con ottobre 2019, -67,7%, ma anche con ottobre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,5% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 23,0 %, ancora pochi mesi e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 38 negativi le ibride diesel sono appena al 4,0 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 2 o 3 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, il conto alla rovescia è già iniziato, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 690,29 – 685,59 = 4,7 millesimi, una differenza ancora in rialzo.

La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -63,6 % su ottobre 2019, il più pesante di sempre e quota di mercato su base annua sempre in calo, ora al 30,2 %, esattamente come 3 anni fa. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 53,2 % perdendo costantemente un altro 0,8% in un mese e nuovo minimo storico! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 4 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora ne vedremo delle belle in ambito di innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in per ora è fermo, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre più “rumorose”, 7.134 nuove immatricolazioni in un mese e +653,3% rispetto a ottobre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella per le ibride 4 anni fa (8.189 immatricolazioni ibride a ottobre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 4,3 % (ibride al 4,2% a ottobre 2018).

Gran partenza di Dacia Spring e il mercato scopre l’ elettrico! Fiat 500 elettrica ormai una certezza, a seguire Smart ForTwo e Renualt Twingo costantemente davanti alla sorella ZOE, all’ appello manca Tesla. . 
I numeri delle elettriche ormai sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta. 

Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come settembre sia da record per l’ elettrico.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheOttobre2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, +503,4 % su ottobre 2019, ma l’ onda di entusiasmo per questa tecnologia potrebbe essere benevolmente frenata dalle elettriche, come successo anche il mese scorso, in ogni caso un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.123, cioè 3,6 volte le immatricolazioni a metano. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 4.833 nei primi 10 mesi del 2019 (cioè meno del solo ottobre 2021) a 58.092 nei 10 mesi del 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, stanno ancora davanti alle elettriche e hanno doppiato le auto a metano come quota di mercato, ora al 4,5 % su base annua. Le ibride plug-in 2.0 sono destinate ad avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inOttobre2021A ottobre 2021 Plug-in ed Elettriche, +582,5 % su ottobre 2019 e 12.257 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua all’ 8,8 %, vicinissima a GPL+metano che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inOttobre2021Idrogeno non pervenuto. Ormai è un flop clamoroso, diventa impossibile pensare che nei prossimi 5 anni verranno prodotte su larga scala auto ad idrogeno, forse vedremo qualcosa su grandi navi e camion?

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 114,9, purtroppo in risalita di 0,9 sul mese scorso ma -27,0 su ottobre 2019. Non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma nel 2022 sarà quantomeno normale scendere sotto ai 105g. 
Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina e GPL sembra non abbiano subito variazioni, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.

 

Mercato auto settembre 2021: diesel crollo totale, capolavoro elettrico, tanto che elettriche+plug-in si avvicinano al diesel


Il mercato auto di settembre 2021 si chiude con un’ altra importante flessione, -25,7 % rispetto a settembre 2021, il confronto è ancora sul sul 2019, anche se, forse, un confronto con il 2020, ora potrebbe essere comunque significativo. Per ora la ripresa economica, per quel che se ne dica, rimane incerta, o forse nell’ automotive è titubante per il passaggio verso l’ elettrificazione, ibrido, plug-in o elettrico? O aspettare un altro anno con batterie super performanti? La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

I dati unrae sono inequivocabili, il sorpasso storico (e che sorpasso!) dell’ ibrido sulle “solo”-benzina è avvenuto a luglio ed ora, full-hybrid e mild hybrid puntano a finire davanti a tutti anche sulle immatricolazioni annuali. Il paradosso però è che a breve anche le ibride, almeno le non-plug-in, saranno considerate inquinanti e “da bloccare”. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +223,0% su settembre 2019, primo posto per alimentazione, ma in pratica già obsoleto.
Una gioia sarebbe veder sparire le mild ibride prima possibile. Dal mese scorso unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 6,5 % full e 21,7 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 28,2 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 32,7 % su base annua, impensabile 2 anni. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota Yaris perde su settembre 2020 e perde anche il primato a favore delle mild hybrid FIAT Panda, Lancia Ypsilon e FIAT 500.
Ormai possiamo dirlo, la strategia Toyota di insistere sull’ ibrido aspettando la sua miglior elettrica è fallimentare. Ora diventa interessante vedere le mosse Toyota nei prossimi mesi.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato sale al 3,9 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideLuglio2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, questo mese in realtà non è andata benissimo, perché i numeri sono rimasti simili a settembre 2020, ma inferiori a quasi tutti i mesi 2021. Che sia un segnale?
Le auto GPL, dopo alti e bassi, sembrano assestarsi, a settembre tornano in negativo seppur “leggero”, -9,7 % su settembre 2019, ma quota di mercato su base annua che sale al 7,0 % che non si vedeva da molti mesi. Nei mesi scorsi avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece sembra che il GPL abbia trovato il suo spazio nel 7% del mercato che sta abbandonando prepotentemente il diesel.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano un pesante -38,1 % su settembre 2019 e quota di mercato su base annua scende al 2,2 %, +0,4 sul 2019
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non ha saputo “lanciarsi”, infatti gli investimenti su nuove stazioni di rifornimento sono rimasti al palo, perché probabilmente sarebbero stati soldi buttati, pertanto è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso?

GPL+metano risalgono al 9,2 % superando quel 9,0 % di picco degli ultimi anni. Nel 2021, le alimentazioni a gas riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentasettesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con settembre 2019, -61,3%, ma anche con settembre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,4% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 23,5 %, ancora 10 mesi e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 37 negativi le ibride diesel sono appena al 3,9 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 3 o 4 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, ora inizia il conto alla rovescia, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 640,11 – 626,28 = 13,83 millesimi, una differenza ancora in rialzo.

La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -58,3 % su settembre 2019, il più pesante di sempre e quota di mercato su base annua sempre in calo, ora al 30,5 %, esattamente come 3 anni fa. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 54,0 % perdendo costantemente l’ 1,5 % di quote di mercato in 2 mesi! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 6 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora ne vedremo delle belle in ambito di innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Record assoluto per le Elettriche, 8.492 nuove immatricolazioni in un mese e +575,6% rispetto a settembre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella per le ibride 4 anni fa (7.407 immatricolazioni ibride a settembre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 4,0 % (ibride al 4,1% a settembre 2018).

Debutto clamoroso per la Dacia Spring, fa più di Yaris ibrida ed ecco che il mercato si sveglia! Fiat 500 elettrica ormai una certezza, a seguire si rivede Tesla con la Model3, poi Smart ForTwo e Tesla ModelY. Renault ZOE perde qualcosina sul 2020, ma Renault sa che l’ elettrico è il presente e il futuro guardando a Renault Twingo che ha nettamente superato la ZOE. 
I numeri delle elettriche ormai sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche. 

Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come settembre sia da record per l’ elettrico.
Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, +597,1 % su settembre 2019, e un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.507. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 3.922 nei primi 9 mesi del 2019 a 52.969 del 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 4,5 % su base annua. E gli annunci di Volkswgen parlano di ibride plug-in 2.0 con più autonomia e ricarica fast, quello che diciamo da oltre un anno, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

A settembre 2021 Plug-in ed Elettriche, +583,9 % su settembre 2019 e 13.999 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua all 8,5 %, +1,5 sulle GPL che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno non pervenuto. Ora si parla sempre più spesso di questa tecnologia, ma al momento sembra impossibile pensare che fra 5 anni possa competere con elettriche e plug-in, o forse andrà a sostituire proprio le plug-in o probabilmente sembra più una tecnologia adatta a grandi navi e camion.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 114,0, un buon -3,3 dal mese scorso e -28,6 su settembre 2019. Con questo trend non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma probabilmente si arriverà a 106g. 
Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina, GPL e metano sembra non abbiano subito variazioni, mentre il diesel è stato sostituito per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.

 

Mercato auto luglio 2021: inevitabile sorpasso ibrido sulle benzina, giù tutte le fossili, plug-in sempre davanti alle elettriche


EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2021EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2020Il mercato auto di luglio 2021 si chiude con un’ importante flessione, -27,9 % rispetto a luglio 2019, il confronto è ancora sul sul 2019, anche se, forse, un confronto con il 2020, ora potrebbe essere comunque significativo. Pertanto questo -27,9 % su luglio 2019 è da considerarsi un brutto momento da vedere se sarà superato a breve o a brevissimo. C’è da considerare però che l’ automotive sta vivendo un periodo di transizione, auto elettriche e plug-in sempre più efficienti con prezzi alti ma “calmierati” dagli incentivi, ma con un evoluzione sempre più rapida potrebbe essere un disincentivo nell’ investire oggi piuttosto che domani. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, e soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

EcomobilityIdeaEcobonusLuglio2021I dati unrae sono inequivocabili, il sorpasso storico dell’ ibrido sulle “solo”-benzina è compiuto, full-hybrid e mild hybrid hanno già superato il diesel da mesi, e questo mese hanno superato le “solo”-benzina, impensabile 2 anni fa. Il paradosso però è che a breve anche le ibride, almeno le non-plug-in, saranno considerate inquinanti e “da bloccare”. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, probabilmente saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028. Una gioia sarebbe veder sparire le mild ibride prima possibile.
Per ora l’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +290,3% su luglio 2019, sorpasso storico nel mese di luglio sulle solo-benzina e primo posto per alimentazione. Peccato però che più della metà delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 27,6 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 32 % su base annua, impensabile un anno e mezzo fa. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2019.
Toyota Yaris recupera sul 2019, ma perde il primato a favore delle mild hybrid FIAT Panda e FIAT 500.
Toyota ha migliorato il suo sistema ibrido, ma non sembra aver attirato più attenzione degli anni passati.
A questo punto della storia Toyota è decisamente in ritardo con l’ elettrico, vedremo fra qualche mese cosa costerà questo ritardo.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato sale al 3,8 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideLuglio2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, in ogni caso dovremo abituarci a vedere sempre più ibride indipendentemente da “quanto” ibride siano. Almeno fino al 2024.
EcomobilityIdea-graf-IbrideLuglio2021Le auto GPL, dopo il fuoco di paglia di giugno, tornano in negativo e pure pesante, -33,7 % su luglio 2019, ma quota di mercato su base annua che risale al 6,6 %. Nei mesi scorsi avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, per ora rimaniamo sorpresi.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano un pesante -44,2 % su luglio 2019 e quota di mercato su base annua stabile al 2,3 %, +0,6 sul 2019
. Per ora è scongiurato un azzeramento delle immatricolazioni a metano per il 2021, ma è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno?

GPL+metano risalgono all’ 8,9 % vicine a quel 9,0 % di picco degli ultimi anni. Resta comunque valida la domanda: nel 2021, le alimentazioni a gas, riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, o le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentacinquesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con luglio 2019, ma anche con luglio 2020, la quota di mercato perde un altro 0,2% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 24,0 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per maggio 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 35 negativi le ibride diesel sono appena al 3,8 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia che sta andando a morire. Sarà interessante vedere come fra 5 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, ora inizia il conto alla rovescia, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 624,84 – 618,94 = 5,9 millesimi, una differenza in rialzo.

La discesa delle solo-benzina è inevitabile e sarà sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -55,9 % su luglio 2019, il più pesante di sempre e quota di mercato su base annua sempre in calo, al 31,5 %, esattamente come 3 anni fa. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 55,5 % perdendo costantemente uno 0,7 % di quote di mercato ogni un mese! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 7 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora dovremo capire le strategie delle case automobilistiche. Nel 2024, ma anche prima, la rivoluzione elettrica sarà già avvenuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Buon risultato per le Elettriche, 5.096 nuove immatricolazioni in un mese e +440,4% rispetto a luglio 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella per le ibride 4 anni fa (7.266 immatricolazioni ibride a luglio 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 3,5 % (ibride al 3,9% a luglio 2018).

Fiat 500 elettrica le rimette tutte dietro. A seguire troviamo l’ ottima Renault Twingo e Volkswagen Up!, dopodiché non possono mancare Smart Fortwo e Volkswagen ID.3. Renault ZOE solo ottava ma immatricolazioni comunque in aumento rispetto al 2019. 
Le differenze a distanza di 2 anni sono impressionanti. 

EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheLuglio2021Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come giugno riparta deciso all’ insegna dell’ elettrico.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheLuglio2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita incredibile, +1512,3 % su luglio 2019, e un importante numero di nuove immatricolazioni, 6.272. Anche qui la differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 2.888 nei primi 7 mesi del 2019 a 44.218 del 2021! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 4,4 % su base annua. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inLuglio2021Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inLuglio2021A luglio 2021 Plug-in ed Elettriche, +753,5 % su luglio 2019 e 11.368 immatricolazioni “ricaricabili”. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 7,9 %, +1,3 sulle GPL che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inLuglio2021Idrogeno non pervenuto. Ora si parla sempre più spesso di questa tecnologia, ma al momento sembra impossibile pensare che fra 5 anni possa competere con elettriche e plug-in, o forse andrà a sostituire proprio le plug-in o probabilmente sembra più una tecnologia adatta a grandi navi e camion.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 119,5, purtroppo solo -0,1 dal mese scorso, ma -16,5 su luglio 2019. Con questo trend non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma probabilmente si arriverà a 107g. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Luglio2021Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina, GPL e metano sembra non abbiano subito variazioni, mentre il diesel è stato sostituito per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2021EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2020EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2019EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2018

 

Mercato auto giugno 2021: ibrido ad un passo dalle benzina, risorge il GPL, plug-in l’ anello mancante e Tesla Model3 le mette tutte dietro


EcomobilityIdeaUnrae-Giugno2021EcomobilityIdeaUnrae-Giugno2020Il mercato auto di giugno 2021 si chiude con un -13,3 % rispetto a giugno 2019, il confronto è sul sul 2019, perché anche giugno 2020, nonostante ci fu una discreta ripresa, resta condizionato dalla riapertura post-lockdown. Pertanto questo -13,3 % su giugno 2019 è da considerarsi un ottimo risultato che evidenzia maggiormente come la crisi dell’ automotive sia determinata più dalla presenza dei vecchi motori che dal periodo mondiale che stiamo vivendo. C’è un mercato a 2 velocità: vecchi motori diesel e benzina che perdono quote di mercato di mese in mese e nuovi motori ibridi, plug-in ed elettrici che stanno sostituendo una tecnologia di 100 anni assolutamente inquinante, obsoleta e con consumi imbarazzanti. La crisi 2020 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride, plug-in ed elettrich,e soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

EcomobilityIdeaEcobonusGiugno2021I dati unrae sono inequivocabili, l’ ibrido sta sostituendo le “solo”-benzina, full-hybrid e mild hybrid hanno già superato il diesel da mesi, e sono sempre più vicine alle “solo”-benzina, impensabile 20 mesi fa. Il paradosso però è che a breve anche le ibride, almeno le non-plug-in, saranno considerate inquinanti e “da bloccare”. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, probabilmente saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028. Una gioia sarebbe veder sparire le mild ibride prima possibile.
Per ora l’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +348,2% su giugno 2019 e ormai non è più un mistero, da capire solo se il sorpasso e primo posto per alimentazione sarà il prossimo mese o fra 3 mesi, peccato solo che più della metà delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 27,4 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 31,7 % su base annua, impensabile un anno e mezzo fa. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota Yaris e C-HR recuperano sul 2020, ma perdono posizioni sulle mild hybrid FIAT Panda e Lancia Ypsilon.
Toyota ha migliorato il suo sistema ibrido, ma non sembra aver attirato troppa attenzione positiva su di sé, soprattutto dopo l’ imbarazzante pubblicità “l’ assicurazione non la paghi mentre viaggi in elettrico”, lascio agli intenditori i commenti.
A questo punto della storia Toyota è ad un clamoroso bivio, aspettare ancora di lanciare modelli elettrici in Europa o contribuire al cambiamento; il punto di non ritorno è vicino e i ritardi tecnologici si pagheranno a caro prezzo.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato ferma al 3,7 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideGiugno2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, in ogni caso dovremo abituarci a vedere sempre più ibride indipendentemente da “quanto” ibride siano. Almeno fino al 2024.
EcomobilityIdea-graf-IbrideGiugno2021All’ improvviso risorge il GPL, dopo tanti negativi e poche convinzioni, le immatricolazioni di auto a GPL questo mese hanno avuto un sussulto, +2,5 % su giugno 2019, ma soprattutto quota di mercato su base annua che risale al 6,4 %. Nei mesi scorsi avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, per ora siamo stati sorpresi.

Le immatricolazioni di auto a metano restano stabili, +1,5 % su giugno 2019 e quota di mercato su base annua stabile al 2,3 %, +0,7 sul 2019
. Per ora è scongiurato un azzeramento delle immatricolazioni a metano per il 2021, ma è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno?

GPL+metano risalgono all’ 8,7 % vicine a quel 9,0 % di picco degli ultimi anni. Resta comunque valida la domanda: nel 2021, le alimentazioni a gas, riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, o le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentaquattresimo negativo consecutivo, confrontabile sia con giugno 2019, ma anche con giugno 2020, la quota di mercato perde un altro 0,3% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 24,2 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per maggio 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 34 negativi le ibride diesel sono appena al 3,7 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia che sta andando a morire. Sarà interessante vedere come fra 5 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
I passi indietro sui nuovi limiti Euro 7 in vigore dal 2025, ancora nessuna nuova accisa o la data di scadenza del motore endotermico fissata in un lontano 2035 non fermeranno il declino del diesel, presto sarà scritta la parola fine, pertanto è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 575,15 – 570,58 = 4,57 millesimi, una differenza in rialzo.

La discesa delle solo-benzina è inevitabile e sarà sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -38,7 % su maggio 2020 e quota di mercato su base annua sempre in calo, al 32 %, simile a com’ era 3 anni fa. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 56,2 % perdendo un altro 0,7 % di quote di mercato in un solo mese! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 8 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora dovremo capire le strategie delle case automobilistiche. Nel 2024, ma anche prima, la rivoluzione elettrica sarà già avvenuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Ottimo risultato per le Elettriche, 7.025 nuove immatricolazioni in un mese è il terzo miglior risultato di sempre, +383,5% rispetto a giugno 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è meglio di quanto era per le ibride 4 anni fa (7.234 immatricolazioni ibride a giugno 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 3,4 % (ibride al 3,8% a giugno 2018).

Tesla si riprende il primato del mese con la Model3, scalzando Fiat 500 elettrica. A seguire troviamo l’ ottima Renault Twingo e la new-Entry Dacia Spring a scapito della più “longeva” Smart Fortwo e Volkswagen ID.3, solo settima la ZOE. 
Le differenze a distanza di un anno sono impressionanti. 

EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheGiugno2021Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come giugno riparta deciso all’ insegna dell’ elettrico.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheGiugno2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita esponenziale, +1697,5 % su giugno 2019, e un importante numero di nuove immatricolazioni, 7.118. Anche qui la differenza con il 2020 è decisamente impressionante, da 5.802 nei primi 6 mesi del 2020 a 37.937 del 2021! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 4,3 % su base annua. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inGiugno2021Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inGiugno2021A giugno 2021 Plug-in ed Elettriche, +664,9 % su giugno 2019 e secondo miglior risultato di sempre, 14.143 immatricolazioni “ricaricabili”. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 7,7 %, +1,3 sulle GPL che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inGiugno2021Idrogeno non pervenuto. Ora si parla sempre più spesso di questa tecnologia, ma al momento sembra impossibile pensare che fra 5 anni possa competere con elettriche e plug-in, o forse andrà a sostituire proprio le plug-in o probabilmente sembra più una tecnologia adatta a grandi navi e camion.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 119,6, un altro buon -1,9 dal mese scorso e -16,2 su giugno 2019. Con questo trend non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma probabilmente si arriverà a 107g. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Giugno2021Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina, GPL e metano sembra non abbiano subito variazioni, mentre il diesel è stato sostituito per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Giugno2021EcomobilityIdeaUnrae-Giugno2020EcomobilityIdeaUnrae-Giugno2019EcomobilityIdeaUnrae-Giugno2018

 

Mercato auto maggio 2021: la rivoluzione auto accelera, la mobilità è cambiata


EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2021EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2020Il mercato auto di maggio 2021 si chiude con un -27,5 % rispetto a maggio 2019, il confronto è sul sul 2019, perché non è ancora opportuno fare confronti con maggio 2020. Pertanto non va visto come un brutto risultato ed evidenzia ancora una volta come la crisi dell’ automotive sia determinata più dalla presenza dei vecchi motori che dal periodo mondiale che stiamo vivendo. C’è un mercato a 2 velocità: vecchi motori che perdono quote di mercato di mese in mese e nuovi motori ibridi, plug-in ed elettrici che stanno sostituendo una tecnologia di 100 anni assolutamente inquinante, obsoleta e con consumi imbarazzanti. La crisi 2020 non è dimenticata, ma può esser considerata un un brutto ricordo, in ogni caso, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride, plug-in ed elettriche soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

EcomobilityIdeaEcobonusMaggio2021I dati unrae sono inequivocabili, l’ ibrido sta sostituendo le “solo”-benzina, full-hybrid e mild hybrid hanno già superato il diesel da mesi, e sono sempre più vicine alle “solo”-benzina, impensabile 18 mesi fa. Peccato non ci sia la distinzione tra ibride e mild ibride, perché è un dato su cui verificare la distribuzione corretta del mercato.
L’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +295,1% su maggio 2019 e ormai non è più un mistero, da capire solo se il sorpasso e primo posto per alimentazione sarà il prossimo mese o fra 4 mesi, peccato solo che più della metà delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 27,4 % del mercato su base annua. Avevamo detto che prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %, ma probabilmente accadrà entro il 2021. Con le plug-in, le ibride sono al 31,6 % su base annua, impensabile un anno e mezzo fa. 
Toyota Yaris e C-HR recuperano sul 2019, ma perdono posizioni sulle mild hybrid FIAT Panda, 500 e Lancia Ypsilon. L’ ibrido Toyota non è più una novità e la differenza di prezzo non è più giustificata.
Ancora un rumoroso silenzio da parte di Toyota sia sull’ elettrico che sulle plug-in, ma aspettare non pagherà.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato ferma al 3,7 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideMaggio2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, in ogni caso dovremo abituarci a vedere sempre più ibride indipendentemente da quanto realmente ibride siano.
EcomobilityIdea-graf-IbrideMaggio2021Le immatricolazioni di auto a GPL si sono stabilizzate, ma il -29,6 % su maggio 2019 non è incoraggiante, fa capire che non sarà un anno buono, anche se la quota di mercato su base annua rimane al 6,0 %. Nei mesi scorsi avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare irraggiungibile, per ora però rimane il massimo 2021.

Anche le immatricolazioni di auto a metano restano stabili, ma anche qui -15,7 % su maggio 2019 e quota di mercato su base annua stabile al 2,3 %, +0,8 sul 2019
. Per ora sembra scongiurato un azzeramento delle immatricolazioni a metano per il 2021, ma è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022.

GPL+metano stabili all’ 8,3 % e in media con gli ultimi anni. Resta valida la domanda: nel 2021 riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %  le alimentazioni a gas o le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentatreesimo negativo consecutivo, anche se non confrontabile con maggio 2020, la quota di mercato perde un altro 0,3% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 24,5 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per maggio 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 33 negativi le ibride diesel sono appena al 3,7 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia che sta andando a morire. Sarà interessante vedere come fra 5 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
Non saranno necessari i limiti Euro 7 in vigore dal 2025 o nuove accise per mettere la parola fine al diesel, piuttosto è il momento di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 575,15 – 570,58 = 4,57 millesimi, una differenza in rialzo.

Continua la discesa cronica delle solo-benzina che registrano un altro negativo pesantissimo, -48,4 % su maggio 2019 e quota di mercato su base annua sempre in calo, al 32,4 %. Anche le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 56,9 % perdendo un altro 0,7 % di quote di mercato in un solo mese! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 9 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora dovremo capire le strategie delle case automobilistiche. Nel 2024 la rivoluzione elettrica sarà già avvenuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Buon risultato per le Elettriche, 5.163 nuove immatricolazioni in un mese è il terzo miglior risultato di sempre, +340,5% rispetto a maggio 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è meglio di quanto era per le ibride 5 anni fa, fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 3,1 %.

Ancora poche le Tesla con la sola Model3, pertanto Fiat 500 elettrica si prende la scena e non di poco, 1.030 immatricolazioni in un mese! A seguire le “solite” Smart ForTwo e Renault Twingo ormai sempre davanti alla sorella più quotata ZOE. 
Le differenze con il 2019 sono impressionanti. 

EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheMaggio2021Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come maggio riparta all’ insegna dell’ elettrico, nonostante le poche Tesla.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheMaggio2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita esponenziale, +1499,8 % su maggio 2019, e quasi nuovo record di nuove immatricolazioni, 7.727. Anche qui la differenza con il 2019 è impressionante, solo un modello plug-in della Top-10 di oggi esisteva nel 2019! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 4,2 % su base annua. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inMaggio2021EcomobilityIdea-graf-Plug-inMaggio2021A maggio 2021 Plug-in ed Elettriche, +678,9 % su maggio 2019 e 12.890 immatricolazioni “ricaricabili”. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 7,3 %, le GPL sono già state distanziate.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inMaggio2021Idrogeno 1 immatricolazione “prova”, incomprensibile come possa competere contro elettriche e plug-in, al momento sembra una tecnologia morta in partenza, adatta forse a grandi navi e a camion.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 121,5, un buon -1,9 dal mese scorso e -15,1 su maggio 2019. Con questo trend non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma probabilmente si arriverà a 107g. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Maggio2021Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile.
EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2021EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2020EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2019EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2018