Il mercato auto di novembre 2019 si è chiuso con un leggero positivo, +2.1 % rispetto allo stesso periodo 2018, rimanendo sostanzialmente in linea con le vendite dell’ anno precedente (-0.8 %). Positivo per tutti tranne per GPL e diesel che con un -16.4 % segna il quindicesimo negativo consecutivo in doppia cifra. Il punto sugli eco-incentivi statali evidenzia l’ utilizzo di 11.45 milioni, un risultato sbilanciato dal fatto che non era sicuro che fossero prorogati dopo il 20 novembre.
Dai dati unrae, si può vedere come ormai le ibride hanno messo la freccia sulle GPL e anche questa volta senza considerare le plug-in, ma trascinate comunque dalle poco ecologiche mild-hybrid diesel+elettrica. Il tutto porta ad un +40.1 % alzato dal +117.1 % delle plug-in. La quota di mercato delle ibride aumenta di continuo attestandosi al 6.0 % su base annua (compresa di plug-in).
E’ ormai evidente che Toyota sia in crisi, non c’è solo Yaris in crisi, ma anche il C-HR e le novità della concorrenza sono ormai pronte per il 2020. Dopo l’annuncio dell’ uscita della nuova Yaris per giugno 2020 con consumi ancora più ridotti ed emissioni sotto la soglia dei 70g/Km di CO2, ora la novità sta nel RAV4 plug-in, ma sembra che questo non abbia scatenato molto entusiasmo sulle vecchie Toyota. Per il momento la concorrenza avanza.Dal grafico EcomobilityIdea si può vedere la tendenza di crescita dell’ ibrido, presto destinato ad un’ impennata storica.
Dopo una buona crescita, questo mese le GPL frenano, -8.2 % a novembre e quota di mercato su base annua scesa al 7.1 %. Vedremo fra 3 mesi come cambierà, per ora il GPL rimane un’ alternativa anche se c’è da considerare il momento storico in corso. Dopo 10 anni l’ impianto GPL va revisionato completamente con una spesa non indifferente e sono esattamente 10 anni dal triennio 2009-2011, quando c’ erano gli incentivi statali per le alimentazioni a gas, e questo sta portando a code infinite per gli addetti alle revisioni. Questo potrebbe portare ad un allontanamento da questa alimentazione nel caso, per ovviare a questa spesa, si decidesse di sostituire l’ auto con soluzioni più innovative.
Insiste il metano ma il +107.6 % è ancora un riflesso di un 2018 disastroso, piuttosto che un gran risultato per un’ alimentazione che 8 anni fa aveva il 5 % di quota di mercato su base annua, mentre ora è al 2.0%.
GPL+metano stabili, quota di mercato al 9.1 % che, considerando tutto, non è poi così male.
Diesel al quindicesimo negativo consecutivo in doppia cifra, -16.4 % in un mese in cui il mercato segna +2,1 %.
Quota di mercato mensile al 36.9 % e 40.4 % su base annua, la peggiore di sempre!
Sinceramente non me l’ aspettavo un crollo così rapido in 15 mesi e non è frutto della cosiddetta “demonizzazione” del diesel, anzi, a mio avviso, c’è una “demonizzazione” dell’ elettrico per cercare a tutti i costi di giustificare l’ auto diesel che, alimentata con combustibili fossili, può solo che inquinare.
Gennaio è vicino e sarà la prova definitiva per il diesel, se non darà segni di vita, investire su questa alimentazione potrebbe rivelarsi un fallimento.
Il brevetto del motore diesel ha 118 anni e stiamo ancora a parlare di auto che percorrono 20 km con un litro, forse è arrivato il momento di lasciarlo andare.
Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato.
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 588,59-563,13 = 25,46 millesimi
Le solo-benzina cominciano a rallentare, ma segnano ancora un buon +15.1 % portando la quota di mercato pari al 44.0 % su base annua che non si vedeva da almeno 15 anni.
Analizzando diesel e benzina, si è ormai innescato un processo negativo in cui ogni mese batte il precedente come peggior risultato delle 2 alimentazioni messe assieme, ora all’ 84,4 % di quota di mercato su base annua, un segnale inequivocabile per il motore endotermico.
Presto il parco auto cambierà radicalmente e con esso anche il nostro modo di fare rifornimento. Aboliamo il motore a scoppio e installiamo energie rinnovabili!
Le Elettriche tornano in tripla cifra, +130.2 % e rimangono sui livelli di un 2019 storico.
Le 4 regine dell’ elettrico tornano protagoniste del mese, Smart Fortwo prima di Renault ZOE, Tesla Model 3 e Nissan Leaf. Il mercato elettrico non molla la scalata e la quota di mercato su base annua si aggira sempre intorno allo 0.5 %, ancora poco, ma non per molto.
Basta con motori omologati Euro Schifo, vogliamo motori rispettosi della normativa Euro sempre!
Dal grafico EcomobilityIdea si può notare come novembre abbia fatto dimenticare un ottobre non eccellente.
Incoraggiante positivo per le plug-in, +117.1 % ed ora non le fermerà più nessuno. Dal grafico EcomobilityIdea si può notare come novembre sia il secondo miglior risultato di sempre per le plug-in.
Spesso le Plug-in sono più convenienti delle elettriche, pertanto vi consiglio la nostra esperienza con Hyundai Ioniq plug-in che dimostra ampiamente come viaggiare a costi bassissimi con un prezzo d’ acquisto più conveniente.
A novembre 2019 Plug-in ed Elettriche registrano 2043 immatricolazioni “ricaricabili”, +123.8 %, il secondo miglior risultato, ma non ancora eccellente come a settembre.
Interessante sarà ora veder crescere questo mercato che, a questo punto, non dovrebbe più fermarsi.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete i grafici dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Nonostante il record di percorrenza della Hyundai Nexo con 778 km con un solo “pieno”, nessun altra idrogeno per novembre 2019, una tecnologia che a mio parere aveva senso anni fa quando le elettriche avevano poca autonomia e il diesel uccideva già migliaia di persone, oppure, forse, potrebbe avere più senso per autobus, camion o navi.
Scende ancora la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto ed ora è destinata a diminuire costantemente.
Dati 2019-2018-2017: diesel in metastasi, in 2 anni dalle stelle alle stalle, benzina in crescita, ibride in crescita, GPL stabili, metano in crescita, ibride plug-in ed elettriche la storia è iniziata.