Il mercato auto di dicembre 2021 chiude l’ anno con un crollo importante, -37,4 % rispetto a dicembre 2019 anche se il -23,5% sull’ intero anno appare meno disastroso di quello che potrebbe sembrare. Il clima di incertezza che il governo italiano sta imponendo contro corrente rispetto agli altri paesi europei sta portando gli italiani a rallentare sui “grandi” acquisti, inoltre si fa sentire anche la carenza sempre più preoccupante delle materie prime in buona parte dovuta proprio alle chiusure di un anno e mezzo fa e chiusure più o meno parziali dell’ ultimo anno. Da 2 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche volano, mentre crollano le vecchie alimentazioni. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.
Gli incentivi per auto a basse o zero emissioni sono a zero e non si capisce il senso di questa decisione visto che si è parlato a lungo di cambiamenti climatici, rinnovabili e auto a basse emissioni e piani nazionali con milioni di euro che dovrebbero andare in quella direzione.
I dati unrae sono inequivocabili, le benzina stanno per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel sta per sparire completamente. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 potrebbe voler dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alternativa principale ai vecchi motori termici, +191,1% su dicembre 2019, primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto e infatti non chiude bene l’ anno rispetto al 2020.
Presto vedremo sparire anche le mild ibride e quello sarà il grande passo. Da qualche mese unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 6,9 % full e 22,1 % mild.
Un vero peccato dunque che più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 29 % del mercato su base annua. Non hanno raggiunto il fatidico 30% per fine anno come pronosticato, ma poco ci manca, anche se questo potrebbe già essere un segnale di frenata, mentre con le plug-in, le ibride sono al 33,7 % su base annua, impensabile 2 anni fa.
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota non ha più il primato dell’ ibrido, è tenuta in vita da Yaris Cross, ma non riesce più a competere contro le mild hybrid FIAT Panda e Lancia Ypsilon, mentre torna ad insidiare FIAT 500 che ormai è più apprezzata come elettrica.
Rimaniamo in attesa di vedere sulle nostre strade l’ elettrico Toyota, la bZ4X con batteria da 71,4 kWh e autonomia da 450 km ricaricabile all’ 80% in 30 minuti, presentata come versione di serie, quindi non si tratta più di concept e annunci “ritrattabili” ed ha pure la possibilità di pannello solare sul tettuccio.
L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e scompariranno a breve, quota di mercato ferma al 4,0 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride e, come si può vedere dal grafico, il 2021 non ha chiuso così bene rispetto al 2020 con i numeri di dicembre inferiori a quasi tutti i mesi 2021. E’ un secondo segnale.
Auto GPL male proprio nell’ ultimo mese, -24,5 % su dicembre 2019, anche se è l’ alimentazione “fossile” che sta subendo meno la tecnologia delle elettrificate, infatti la quota di mercato su base annua chiude al 7,3 % che non si vedeva da oltre 5 anni. A inizio anno avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece il GPL, per ora, ha saputo trovare il proprio spazio e forse, per gli irriducibili del motore a scoppio potrebbe rimanere valida ancora per il 2022.
Le immatricolazioni di auto a metano segnano un altro disastroso negativo -53 % su dicembre 2019 e quota di mercato su base annua ancora miracolosamente al 2,1 %, +0,1 sul 2019. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non è considerato un’ alternativa valida ed ora i primi mesi dell’ anno saranno fondamentali per capire se la fine del metano per auto è vicina. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso? Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano decretandone la fine per questa alimentazione?
GPL+metano chiudono al 9,4 % in calo rispetto al mese precedente e percentuale tenuta in piedi dal solo GPL. Nel 2021 le alimentazioni a gas sono riuscite a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste vecchie alternative?
Diesel al quarantesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con dicembre 2019, -63,0%, ma anche con dicembre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,1% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 22,6 %, ancora pochi mesi e “sarà dichiarato fuori mercato”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 40 negativi le ibride diesel sono appena al 4,0 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 2 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, il conto alla rovescia è già iniziato, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.
L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato.
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 684,92 – 685,30 = -0,38 millesimi, sorpasso del diesel sulla benzina!
La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -66,4 % su dicembre 2019, e quota di mercato su base annua sempre in calo, ora al 29,7 %, quindi -14,6% sul 2019. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 52,3 % perdendo un altro 0,3% in un mese e nuovo minimo storico! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 2 o 3 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e sarà la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in per ora è fermo, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”.
Elettriche sempre più parte del mercato, 6.205 nuove immatricolazioni in un mese e +630,0% rispetto a dicembre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella delle ibride 4 anni fa (5.502 immatricolazioni ibride a dicembre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni magari senza una crisi economica. Quota di mercato sale al 4,6 % (ibride al 4,3% a dicembre 2018).
Fiat 500 elettrica si conferma elettrica dell’ anno, a seguire Dacia Spring che rimane quarta dell’ anno solo perché è arrivata negli ultimi mesi, dopodiché Smart ForTwo e Renault Twingo sono ormai una certezza, Tesla con la Model 3 solo quinta nell’ intero anno 2021, nonostante il record di vendite a livello mondiale.
Ormai i numeri delle elettriche sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti le auto a metano non avranno più motivo di esistere (quote di mercato su base annua 4,6% contro 2,1%).
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare un anno d’ oro per le elettriche nel 2021 nonostante la crisi economica.
Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, clamoroso +708,1 % su dicembre 2019, ma non è detto che si ripeta nel 2022, probabilmente viaggeranno a braccetto con le elettriche, in ogni caso un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.657, cioè 3,5 volte le immatricolazioni a metano. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 6.515 in tutto il 2019 (cioè pari al solo dicembre 2021) a 69.312 nel 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nel 2021 hanno vinto il confronto rispetto alle elettriche e hanno doppiato le auto a metano come quota di mercato, ora al 4,7 % su base annua. Le ibride plug-in 2.0 sono destinate ad avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.
A dicembre 2021 Plug-in ed Elettriche +665,3 % su dicembre 2019 e 11.862 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua da record, 9,3 % a solo 0,1 da GPL+metano che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno 4 Toyota Mirai, ma niente di nuovo. Se nel 2035 dovranno sostituire diesel e benzina il tempo per le concept ad idrogeno è scaduto, chissà come andrà il 2022 e se cominceremo a sentir parlare di questa tecnologia su grandi navi e camion.
Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora si attesta a 113,9, in un mese -1 e -20,2 su dicembre 2019. Non si è arrivati al traguardo dei 95g di CO2 per km a fine anno, ma nel 2022 sarà normale scendere sotto ai 105g.
Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina e GPL sembra non abbiano subito variazioni, mentre diesel e, in parte, il metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.