Gennaio 2022: diesel e benzina da record… negativo


Con il petrolio a 91 $ al barile diesel e benzina sono sempre meno convenienti. Non dimentichiamo che l’ auto elettrica ha comunque maggiore efficienza e l’ energia si può produrre da fonti rinnovabili come il fotovoltaico. 

La forbice tra il prezzo di diesel e benzina vede il diesel ancora superiore alla benzina, ma entrambi hanno raggiunto valori da record che non si vedevano dal 2012.
Il diesel non potrà mai più essere competitivo, salvo miracoli, pertanto sta esalando i suoi ultimi “respiri”.
Dopo il 2012 non si erano più visti valori così alti e in quel caso c’ era la coda di una crisi economica, quindi questi prezzi sono frutto di un boom economico o di una crisi economica? 

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico
Differenza prezzo netto gennaio 2022:    718,11-720,38 = -2,27 millesimi
Differenza prezzo netto dicembre 2021:   684,92-685,30 = -0,38 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2021:         624,84-618,94 = 5,9 millesimi
Differenza prezzo netto aprile 2021:         563,03-560,25 = 2,78 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2021:        556,95-559,47 = -2,52 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2021:     510,22-516,40 = -6,18 millesimi
Differenza prezzo netto dicembre 2020:   438,74-448,44 = -9,7 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:         421,68-439,63 = -17,95 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      390,63-411,77 = -21,14 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     571,94-599,96 = -28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  565,94-588,67 = -22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       562,15-580,99 = -18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        548,72-608,19 = -59,47 millesimi
Differenza prezzo netto ottobre 2017:       521,65-519,86 = 1,79 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2017:       501,05-492,69 = 8,36 millesimi

EcomobilityIdea-DiffBenzGasol-MesiGen2022Plug-in ed elettriche sono più efficienti di quello che pensi!
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Dicembre 2021: sorpasso del prezzo netto del diesel sulla benzina


Il parco auto che conoscevamo 15 anni fa non esiste più e quello di oggi non esisterà più fra 10 anni, la rivoluzione è in atto ed è sempre più veloce, l’ utilizzo di diesel e benzina come carburanti sta diminuendo drasticamente. Nonostante la situazione economica ancora più incerta del 2020, in quanto non è ancora chiaro quanto il Coronavirus possa fare ancora paura, il petrolio per ora è sceso sotto ai 79 $ al barile in parte dovuto alle tensioni in Kazakistan, in ogni caso prezzo ancora alto che fa mantenere i prezzi alla pompa di diesel e benzina a livelli insostenibili. 

Se dobbiamo comprare un’ auto non possiamo sbagliare: se hai bisogno di una seconda auto con la quale non farai mai più di 200 km in un giorno, ma più di 14.000 all’ anno e la puoi caricare a casa, la scelta può essere solo su un’ elettrica, per esempio Hyundai Kona EV con autonomia di 305 km.
Quando sento parlare di presentazioni di nuove auto a benzina con consumi di 15 km con un litro mi vengono i brividi su quanto consumano ancora oggi i motori termici.

La forbice tra il prezzo di diesel e benzina ha raggiunto un momento importante, come differenza tra i 2, assistiamo al nuovo sorpasso del prezzo netto del diesel sulla benzina.
Il diesel sta esalando i suoi ultimi respiri a basso costo, presto ci sarà un’ ascesa incredibile.
Rispetto ad un prezzo del petrolio di circa 60 dollari al barile di gennaio 2020 sia diesel che benzina costano molto di più con il petrolio a 78 $.
A ottobre 2017 c’è stato il minimo storico, come differenza tra i 2, con prezzo del petrolio intorno ai 54 $ al barile, poi fino a 2 anni fa la differenza era tornata a salire fino a che, da oltre un anno, il diesel stava di nuovo salendo più della benzina. 

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico
Differenza prezzo netto dicembre 2021:   684,92-685,30 = -0,38 millesimi
Differenza prezzo netto novembre 2021:  703,18-702,67 = 0,51 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2021:         624,84-618,94 = 5,9 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2021:      575,15-570,58 = 4,57 millesimi
Differenza prezzo netto aprile 2021:         563,03-560,25 = 2,78 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2021:        556,95-559,47 = -2,52 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2021:     510,22-516,40 = -6,18 millesimi
Differenza prezzo netto dicembre 2020:   438,74-448,44 = -9,7 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:         421,68-439,63 = -17,95 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      390,63-411,77 = -21,14 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     571,94-599,96 = -28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  565,94-588,67 = -22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       562,15-580,99 = -18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        548,72-608,19 = -59,47 millesimi
Differenza prezzo netto ottobre 2017:       521,65-519,86 = 1,79 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2017:       501,05-492,69 = 8,36 millesimi

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Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto dicembre 2021: la fine di un’ epoca, la fine del motore a scoppio


EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2021EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2020Il mercato auto di dicembre 2021 chiude l’ anno con un crollo importante, -37,4 % rispetto a dicembre 2019 anche se il -23,5% sull’ intero anno appare meno disastroso di quello che potrebbe sembrare. Il clima di incertezza che il governo italiano sta imponendo contro corrente rispetto agli altri paesi europei sta portando gli italiani a rallentare sui “grandi” acquisti, inoltre si fa sentire anche la carenza sempre più preoccupante delle materie prime in buona parte dovuta proprio alle chiusure di un anno e mezzo fa e chiusure più o meno parziali dell’ ultimo anno. Da 2 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche volano, mentre crollano le vecchie alimentazioni. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.
Gli incentivi per auto a basse o zero emissioni sono a zero e non si capisce il senso di questa decisione visto che si è parlato a lungo di cambiamenti climatici, rinnovabili e auto a basse emissioni e piani nazionali con milioni di euro che dovrebbero andare in quella direzione
. 

EcomobilityIdeaEcobonusDicembre2021I dati unrae sono inequivocabili, le benzina stanno per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel sta per sparire completamente. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 potrebbe voler dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alternativa principale ai vecchi motori termici, +191,1% su dicembre 2019, primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto e infatti non chiude bene l’ anno rispetto al 2020.
Presto vedremo sparire anche le mild ibride e quello sarà il grande passo. Da qualche mese unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 6,9 % full e 22,1 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 29 % del mercato su base annua. Non hanno raggiunto il fatidico 30% per fine anno come pronosticato, ma poco ci manca, anche se questo potrebbe già essere un segnale di frenata, mentre con le plug-in, le ibride sono al 33,7 % su base annua, impensabile 2 anni fa. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota non ha più il primato dell’ ibrido, è tenuta in vita da Yaris Cross, ma non riesce più a competere contro le mild hybrid FIAT Panda e Lancia Ypsilon, mentre torna ad insidiare FIAT 500 che ormai è più apprezzata come elettrica.
Rimaniamo in attesa di vedere sulle nostre strade l’ elettrico Toyota, la bZ4X con batteria da 71,4 kWh e autonomia da 450 km ricaricabile all’ 80% in 30 minuti, presentata come versione di serie, quindi non si tratta più di concept e annunci “ritrattabili” ed ha pure la possibilità di pannello solare sul tettuccio. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e scompariranno a breve, quota di mercato ferma al 4,0 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideDicembre2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride e, come si può vedere dal grafico, il 2021 non ha chiuso così bene rispetto al 2020 con i numeri di dicembre inferiori a quasi tutti i mesi 2021. E’ un secondo segnale.
EcomobilityIdea-graf-IbrideDicembre2021Auto GPL male proprio nell’ ultimo mese, -24,5 % su dicembre 2019, anche se è l’ alimentazione “fossile” che sta subendo meno la tecnologia delle elettrificate, infatti la quota di mercato su base annua chiude al 7,3 % che non si vedeva da oltre 5 anni. A inizio anno avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece il GPL, per ora, ha saputo trovare il proprio spazio e forse, per gli irriducibili del motore a scoppio potrebbe rimanere valida ancora per il 2022.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano un altro disastroso negativo
-53 % su dicembre 2019 e quota di mercato su base annua ancora miracolosamente al 2,1 %, +0,1 sul 2019
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non è considerato un’ alternativa valida ed ora i primi mesi dell’ anno saranno fondamentali per capire se la fine del metano per auto è vicina. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso? Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano decretandone la fine per questa alimentazione?

GPL+metano chiudono al 9,4 % in calo rispetto al mese precedente e percentuale tenuta in piedi dal solo GPL. Nel 2021 le alimentazioni a gas sono riuscite a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste vecchie alternative?

Diesel al quarantesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con dicembre 2019, -63,0%, ma anche con dicembre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,1% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 22,6 %, ancora pochi mesi e “sarà dichiarato fuori mercato”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 40 negativi le ibride diesel sono appena al 4,0 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 2 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, il conto alla rovescia è già iniziato, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 684,92 – 685,30 = -0,38 millesimi, sorpasso del diesel sulla benzina!

La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -66,4 % su dicembre 2019, e quota di mercato su base annua sempre in calo, ora al 29,7 %, quindi -14,6% sul 2019. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 52,3 % perdendo un altro 0,3% in un mese e nuovo minimo storico! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 2 o 3 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e sarà la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in per ora è fermo, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre più parte del mercato, 6.205 nuove immatricolazioni in un mese e +630,0% rispetto a dicembre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella delle ibride 4 anni fa (5.502 immatricolazioni ibride a dicembre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni magari senza una crisi economica. Quota di mercato sale al 4,6 % (ibride al 4,3% a dicembre 2018).

Fiat 500 elettrica si conferma elettrica dell’ anno, a seguire Dacia Spring che rimane quarta dell’ anno solo perché è arrivata negli ultimi mesi, dopodiché Smart ForTwo e Renault Twingo sono ormai una certezza, Tesla con la Model 3 solo quinta nell’ intero anno 2021, nonostante il record di vendite a livello mondiale. 
Ormai i numeri delle elettriche sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti le auto a metano non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 4,6% contro 2,1%)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheDicembre2021Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare un anno d’ oro per le elettriche nel 2021 nonostante la crisi economica.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheDicembre2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, clamoroso +708,1 % su dicembre 2019, ma non è detto che si ripeta nel 2022, probabilmente viaggeranno a braccetto con le elettriche, in ogni caso un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.657, cioè 3,5 volte le immatricolazioni a metano. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 6.515 in tutto il 2019 (cioè pari al solo dicembre 2021) a 69.312 nel 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nel 2021 hanno vinto il confronto rispetto alle elettriche e hanno doppiato le auto a metano come quota di mercato, ora al 4,7 % su base annua. Le ibride plug-in 2.0 sono destinate ad avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia elettrica  e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inDicembre2021Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inDicembre2021A dicembre 2021 Plug-in ed Elettriche +665,3 % su dicembre 2019 e 11.862 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua da record, 9,3 % a solo 0,1 da GPL+metano che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inDicembre2021Idrogeno 4 Toyota Mirai, ma niente di nuovo. Se nel 2035 dovranno sostituire diesel e benzina il tempo per le concept ad idrogeno è scaduto, chissà come andrà il 2022 e se cominceremo a sentir parlare di questa tecnologia su grandi navi e camion.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora si attesta a 113,9, in un mese -1 e -20,2 su dicembre 2019. Non si è arrivati al traguardo dei 95g di CO2 per km a fine anno, ma nel 2022 sarà normale scendere sotto ai 105g. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Dicembre2021Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina e GPL sembra non abbiano subito variazioni, mentre diesel e, in parte, il metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2021EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2020EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2019EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2018

 

Dicembre 2020: andamento prezzi, diesel torna a salire rispetto alla benzina


La rivoluzione sui motori auto è in atto ed è inarrestabile, il prezzo del petrolio è tornato vicino ai 50 $ al barile, ed è sempre più evidente che i prezzi alla pompa di diesel e benzina non sono mai convenienti, prima di acquistare un’ auto dobbiamo valutare bene tutte le opzioni. 

Non dobbiamo farci ingannare dal prezzo di vendita, vanno valutati soprattutto costi di esercizio e manutenzione, dopodiché:
1. Se il diesel ha quasi dimezzato le sue quote di mercato da settembre 2018, le case automobilistiche se vogliono mantenere gli stessi guadagni si devono innovare e non stanno producendo nuovi tipi di motori diesel, ma stanno convertendo i vecchi impianti per fare posto ad impianti adatti per la produzione di auto elettriche e plug-in. Comprare un’ auto diesel oggi ha poco senso, significa non rivenderla mai più e aspettarsi nel corso degli anni costi di manutenzione sempre più impegnativi. Per avere senso, almeno lato portafoglio, dovrebbe costare meno di 12.000 euro.
2. Il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche è oggi e lo sarà anche quando cesseranno gli eco-incentivi. Possiamo comprare auto elettriche o plug-in quasi allo stesso prezzo di diesel e benzina, ma con enormi vantaggi: manutenzione quasi zero, niente bollo per 3 o 5 anni, durata auto molto maggiore, con un prezzo batterie che non fa più paura in caso dovessimo cambiarle. Se compriamo un’ auto da città, ma anche non necessariamente da città, per 20 o 30 km al giorno e abbiamo possibilità di caricarla a casa o senza troppi ostacoli, l’ unica alimentazione sensata è l’ auto elettrica. E non dimentichiamo l’ Ecobonus per fotovoltaico, batterie di accumulo, e wall-box, è un chiaro invito a informarsi ed apprendere che l’ auto elettrica è il presente e il futuro.
3. Il 2023, quindi fra 24 mesi, sarà l’ anno della svolta definitiva verso l’ elettrico, ne siete consapevoli?
4. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia è ormai la normalità. Tra i vostri conoscenti, amici, parenti, colleghi che tipo di auto comprano?
5. Le vendite di auto elettriche e plug-in hanno doppiato le vendite di auto a metano, le elettriche da sole già contato più del metano.
6. E’ sempre in agguato l’ aumento delle accise sul diesel per pareggiarle a quelle della benzina, se non sarà da gennaio 2021, causa non aggravare il malcontento da crisi economica, ma ogni mese potrebbe essere quello buono. Da un certo punto di vista, con il calo dei consumi da diesel, se il governo non aumenterà le accise in breve tempo potrebbe perdere introiti per milioni di euro dato che la transazione verso l’ elettrico potrebbe azzerare i consumi da diesel molto prima del 2030.
7. Nonostante lo scetticismo degli esperti, sembra ci sia ancora un forte interesse verso l’ idrogeno. Sicuramente non andrà bene su vecchi motori diesel e sicuramente non si sta investendo appunto sul diesel.
8. Limiti Euro7. Si sta lavorando anche per i nuovi limiti sulle emissioni auto che entreranno in vigore nel 2025. I limiti sono talmente restringenti che sono impossibili da raggiungere per qualsiasi motore termino non plug-in. Secondo, la proposta sui limiti Euro 7, di fatto, sta per mettere la parola fine al motore termico.

La forbice tra il prezzo di diesel e benzina, dopo un anno in discesa, torna a salire
(come differenza tra i 2)

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto dicembre 2020:  448,44-438,74 = 9,7 millesimi
Differenza prezzo netto novembre 2020: 416,54-411,43 = 5,11 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2020: 424,25-412,25 = 12,00 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:        439,63-421,68 = 17,95 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      411,77-390,63 = 21,14 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2020:     565,50-541,05 = 24,45 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2017:       501,05-492,69 = 8,36 millesimi

Le batterie hanno raggiunto i 110 $ al kWh, la fatidica soglia dei 100 $ al kWh è vicina.
Nuovo record per Tesla, raggiunte le 500 mila auto vendute in un anno e ogni anno “deve fallire domani”.
Se l’ efficienza delle batterie aumenta ogni 2 o 3 anni, Plug-in ed elettriche saranno sempre più convenienti ed efficienti.
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto dicembre 2020: finale scintillante, Renault-Captur plug-in e Fiat-500e le migliori


Il mercato auto di dicembre 2020 chiude un anno molto controverso, complicatissimo per il motore termico, ma eccellente per ibride, ibride plug-in ed elettriche. Il mese chiude con un -14,8 % in parte dovuto alle restrizioni anti-Covid e in parte per l’ attesa dei nuovi eco-incentivi, il 2020 invece chiude con un -27,7 % che, tutto sommato, poteva andare peggio. Come diciamo ormai da un anno, è un mercato a 2 facce, disastroso per le vecchie tecnologie, ma esponenziale per le elettrificate. Incentivi o no, se una tecnologia non fosse valida, nessun incentivo porterebbe incrementi percentuali a 3 cifre, soprattutto di fronte ad una crisi economica.

Dai dati unrae partiamo come sempre dalle ibride affiancate dalle odiatissime mild ibride. Sarebbe interessante una distinzione anche tra ibride e mild ibride per capire l’ andamento nel lungo periodo di quest’ ultime.
L’ ibrido è ormai la prima alternativa ai vecchi motori termici, continua a crescere con percentuali di incremento incredibili, +181,4%. Più della metà delle immatricolazioni sono mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 16 % del mercato su base annua, se continua questo trend, prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %. Il confronto con le alimentazioni a gas è ormai sorpassato, ora il confronto sarà tra ibride e diesel. 
Rivincita finale per Toyota Yaris, unica in grado di contrastare le utilitarie mild hybrid come Fiat Panda, ma nel complesso del 2020 tutte le Toyota perdono.
Toyota è tornata dietro a Volkswagen nel totale delle vendite, pertanto dovranno capire se la loro strategia su ibrido e poco elettrico paga come dovrebbe o se è il momento della tanto acclamata batteria allo stato solido.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, fortunatamente ci sono pochissime diesel ibride, quota di mercato al 2,2 %, se avessero dovuto sostituire il diesel da settembre 2018 i numeri ad oggi dovrebbero essere 10 volte tanto.
Per maggior chiarezza ricordo che il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporta solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso l’ andamento post lock-down cambia la storia del mondo dell’ auto.
Le auto a GPL chiudono male, -23,1 % su dicembre 2019 e chiudono malissimo su base annua, -31,1 %, unica magra consolazione è che la quota di mercato su base annua si mantiene al 6,8 % scontando solo uno 0,3 sul 2019. Per le GPL, il 2020 è stato una grave perdita, vedremo come andrà nel 2021.

Anche il metano chiude male, -12,2 % su dicembre 2019 e -18,1 % sul 2019, ma salva la quota di mercato su base annua che risale al al 2,3 %, +0,3 sul 2019
. E’ il peggior anno di sempre per il metano come volumi, vedremo le reazioni nei prossimi mesi.

GPL+metano raggiungono il 9,1 %, tutto sommato poteva andare peggio visto che è la stessa quota del 2019. Per ora le alimentazioni a gas resistono, il 2021 ci dirà se vedremo ancora auto a gas o sempre di meno.

Diesel al ventottesimo negativo consecutivo, -36,8 %, coraggioso chi riesce ad investire ancora dopo 2 anni e mezzo di crisi cronica.
Quota di mercato su base annua al 33,1 %,
in calo dello 0,7.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova. Dopo 28 negativi, le ibride diesel sono appena al 2,2 % di quota su base annua. Non si investe nemmeno nel migliorare i carburanti per continuare con il motore diesel, forse non ne vale la pena.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra 4 anni non rispetterà i limiti Euro 7 ?
Sembra che non ci sarà il tanto atteso aumento delle accise sul diesel ipotizzato per il 2021 e gli anni a seguire, forse per non appesantire la crisi, che però stride proprio con la causa della crisi economica innescata per salvaguardare la salute. E’ un doppio errore del governo, sia perché non salvaguarda la salute, sia perché fra meno di 3 anni gli introiti da diesel saranno molto meno e un aumento tardivo delle accise non porterà più il gettito perso nel tempo da accise mancate che sarebbero potute essere utilizzate per l’ Ambiente. Accise o no, il diesel è in discesa cronica e non aumentarle non frenerà questa tendenza.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 448,44 – 438,74 = 9,7 millesimi, in risalita.

Le solo-benzina registrano un negativo pesantissimo, -42,0 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 37,5 %. Le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 70,6 %, perdendo un altro 1,2 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! In un anno il motore endotermico ha perso il 13,7 % di quote di mercato, di questo passo, fra 2 anni il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato inferiore al 43 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Record di Elettriche in un solo mese, +753,5 % e 7.255 immatricolazioni e sontuoso sorpasso sulle immatricolazioni di auto a metano! La crescita è evidente, più di 2 persone su 100 comprano un’ auto elettrica, nel 2016 poco più di 2 persone su 100 comprava un’ ibrida. Quindi fra 5 anni avremo più del 15 % di immatricolazioni elettriche? No, molto prima! La quota di mercato su base annua balza al 2,3 %.

Fiat 500 elettrica è la regina di dicembre 2020 e in soli 2 mesi raggiunge la Top5 su tutto il 2020. Renault ZOE è invece la regina elettrica del 2020, seguita da Smart ForTwo e Tesla Model 3 con Volkswagen Up! al quarto posto.
Ben 4 modelli elettrici nelle Top-10 l’ anno scorso quasi non esistevano, non si vendevano elettriche perché non c’ era l’ offerta, non la domanda.
Basta con i vecchi motori inquinanti, ora possiamo comprare motori rispettosi dell’ aria che respiriamo. Ed ora arriva anche Stellantis con la fusione tra FCA e PSA, speriamo abbia una strategia concreta per la mobilità sostenibile.
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare il balzo incredibile di dicembre, ma anche come il 2020 abbia risentito del lockdown solo nel mese di aprile.
Nuovo record per le plug-in, +809,3 % e 6.374 immatricolazioni, un finale esponenziale. Solo 3 modelli della Top-10 esisteva l’ anno scorso! Finalmente le case automobilistiche si sono decise a proporre questa tecnologia, il vero anello mancante tra motori termici ed elettriche, non a caso ormai hanno la stessa quota di mercato delle elettriche. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
A dicembre 2020 Plug-in ed Elettriche, +778,7 % e 13.629 immatricolazioni “ricaricabili”, e di nuovo, record assoluto. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 4,3 %, contano già 2 punti più del metano e solo 2,5 in  meno del GPL, inarrestabili.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno ancora non pervenuto, davvero incomprensibile, sono almeno 8 anni che si parla di questa tecnologia, ma al momento le immatricolazioni stanno a 0.

Mese storico per la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile, per la prima volta di sempre è sotto ai 100g/Km, precisamente a 98,5 g/Km, e per la prima volta vicinissima ai 95 g/km, anche se su base annua è ancora al 108,3. Ora si può pensare ad un 2021 addirittura al di sotto dei 95g di CO2 per Km, modelli elettrici e plug-in ce ne sono per tutti i gusti e tutti i portafogli e le stesse case automobilistiche non possono più nascondersi. 
Dati 2020-2019-2018-2017: cambiamento epocale in atto, non si torna più indietro, fra pochi anni non vedremo più auto diesel dai concessionari.

 

Mercato auto dicembre 2019: finale elettrizzante


Il mercato auto di dicembre 2019 chiude a +12.2 % rispetto a dicembre 2018 e chiude l’ anno con un leggerissimo +0.1 % confrontando i dati sull’ intero anno. Come ultimamente accade, positivo per tutti tranne per il diesel che con un -16.3 % segna il sedicesimo negativo consecutivo in doppia cifra. Anche a dicembre gli eco-incentivi statali hanno fatto la loro parte, sono stati utilizzati 6.09 milioni e di fatto, non sono stati utilizzato 7.66 milioni che erano ancora disponibili per il 2019. Chissà se verranno rimessi a disposizione, per ora il contatore è ripartito da 40 milioni come previsto per il 2020 fino al 30 giugno. Per i veicoli di categoria L invece gli incentivi sono finiti con la fine del 2019 anche se a fine dicembre erano disponibili ancora 8.3 milioni.

Dai dati unrae, si può vedere come le ibride abbiamo avvicinato e superato le GPL. Ancora poche le diesel+elettrica per pensare ad una rinascita del diesel, segno che anche le case automobilistiche ci credono poco. Nel complesso ibride sempre in crescita, +70.1 % con significativo +287.2 % delle plug-in. La quota di mercato delle ibride si ferma al 6.0 % su base annua (compresa di plug-in). Nel 2020 è atteso un superamento del 10 %.
Toyota rimane padrona dell’ ibrido, ma comincia a non essere così scontato che anche nel 2020 possa mantenere le prime 4 posizioni per questa alimentazione, Rover, Hyundai, Kia, Suzuki, Audi e Volvo potrebbero cambiare tutto.Dal grafico EcomobilityIdea si può vedere come negli ultimi mesi l’ ibrido abbia cominciato a crescere molto di più che in passato, sarà interessante vedere l’ andamento nel corso del 2020.
Tra alti e bassi il GPL chiude in bellezza con un +22.8 % a dicembre e quota di mercato su base annua stabile al 7.1 %. Sarà interessante analizzare l’ andamento 2020, già fra 2 mesi potrebbero esserci dei cambiamenti, per ora il GPL rimane un’ alternativa importante.

Anche il metano chiude in bellezza con un
+140.6 %, ma rimane il terzo peggior anno di sempre per questa alimentazione con solo un +3.0 % su base annua rispetto al 2018. La quota di mercato su base annua rimane al 2.0%, un po’ poco per un’ alimentazione che 10 anni fa era al 5.0%.

GPL+metano stabili, quota di mercato al 9.1 % che, considerando tutto, non è poi così male.

Diesel al sedicesimo negativo consecutivo in doppia cifra, -16.3 % in un mese in cui il mercato segna +12,2 %.
Quota di mercato mensile al 34.6 % e 40.0 % su base annua,
le peggiori di sempre!
Un crollo rapido, ma inevitabile e se continua così fra qualche anno non si venderanno più auto diesel. Le case automobilistiche producono sempre meno modelli diesel e non investono sugli stessi, gli italiani comprano sempre meno auto diesel, i petrolieri preferiscono la benzina perché a parità di petrolio ne producono di più e a meno costi.
Il 2020 è arrivato e per il diesel sarà decisivo, se non darà segni di vita, investire su questa alimentazione potrebbe rivelarsi un fallimento.
Il brevetto del motore diesel ha 118 anni e ancora molte auto non riescono a percorrere 20 km con un litro, per rispettare i limiti del 2021 le diesel dovrebbero percorrere almeno 27 km con un solo litro, forse non è possibile.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 597,75-570,70 = 27,05 millesimi

Le solo-benzina di contro chiudono con un ottimo +32.0 % portando la quota di mercato pari al 44.3 % su base annua che non si vedeva da almeno 15 anni. Probabilmente è l’ ultima fiammata, nel corso del 2020 vedremo come le solo-benzina torneranno a valori percentuali negativi.
Analizzando diesel e benzina, scendono all’ 84.3 % su base annua perdendo soltanto lo 0.1 % dal mese scorso
(probabilmente grazie alle offerte di fine anno), ma ormai perdono costantemente ed è un segnale inequivocabile per il motore endotermico. Due anni fa erano all’ 88.3 %, un anno fa erano all’ 86.8 %, quindi nell’ ultimo anno hanno perso il 2.5 %.
Presto il parco auto cambierà radicalmente e con esso anche il nostro modo di fare rifornimento e di usare l’ auto. Aboliamo il motore a scoppio e installiamo energie rinnovabili!

Le Elettriche chiudono un anno importante con un +122.1 % e con una quota di mercato allo 0.5 % su base annua cominciano a farsi sentire.

E’ iniziata l’ invasione di Tesla davanti a Smart Fortwo e questa volta Hyundai Kona vince su Nissan Leaf, un po’ indietro la Renault ZOE. Il mercato elettrico nel 2020 parte fiducioso, sarà davvero interessante analizzare i dati nei prossimi mesi.
Basta con motori omologati Euro Schifo, vogliamo motori rispettosi della normativa Euro Sempre!
Dal grafico EcomobilityIdea si può notare come dicembre chiuda un anno importante per le elettriche, un cambio deciso rispetto agli anni scorsi.
Finalmente un positivo importante per le plug-in, +287.2 %, ma vedremo come nei prossimi mesi queste percentuali di incremento saranno la norma. Dal grafico EcomobilityIdea si può notare come dicembre chiuda bene un anno controverso per le plug-in.
Spesso le Plug-in sono più convenienti delle elettriche, pertanto vi consiglio la nostra esperienza con Hyundai Ioniq plug-in che dimostra ampiamente come viaggiare a costi bassissimi con un prezzo d’ acquisto più conveniente.

A dicembre 2019 Plug-in ed Elettriche registrano 1541 immatricolazioni “ricaricabili”, +184.4 %, buono, ma non troppo abbassato probabilmente dalle offerte di fine anno su auto e motori “vecchi”.
Il 2020 regalerà una nuova spinta a questo mercato che, a questo punto, non dovrebbe più fermarsi.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete i grafici dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Nessun altra idrogeno per il 2019 e ancora non è chiaro il futuro dell’ idrogeno. Per autotrazione sembra che le elettriche ne possano fare a meno, oltre al fatto che esistono pochissimi distributori in Italia (3 funzionanti) ed Europa (circa 50). Si parla di questa tecnologia per il 2030, ma a quel punto l’ evoluzione elettrica sarà completata, quindi potrebbe essere utilizzato per navi, caldaie e tutto quello che ancora oggi va a petrolio, carbone e gas.

Scende di poco questo mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, ma rimane ancora superiore a quella del 2018. Fortunatamente ora è destinata a diminuire costantemente. 
Dati 2019-2018-2017: diesel in metastasi, in 2 anni dalle stelle alle stalle, benzina in crescita, ibride in crescita, GPL e metano in crescita, ibride plug-in ed elettriche pronte per un 2020 da record.

Andamento prezzi diesel e benzina Dicembre 2019


Comprare un’ auto oggi deve esser fatto con molta attenzione per non incappare in un’ auto vecchia, costosa e poco affidabile. Particolare attenzione va fatta sull’ andamento dei prezzi di diesel e benzina, diventa fondamentale per valutare l’ acquisto di una nuova auto.

Nell’ analisi non va dimenticato che
1. da gennaio 2020 entrano in vigore le nuove normative Euro 6d, pertanto controllate che vi vendano auto realmente nuove. I concessionari devono svuotare i magazzini ancora pieni di auto 2018 e 2019 !
2. Dal 2021 i costruttori che vendono le loro auto sul mercato Europeo potrebbero trovarsi a pagare multe molto salate. A partire da quella data infatti la media complessiva delle emissioni di CO2 prodotte dalla gamma di ciascun produttore di auto in UE dovrà essere minore o uguale a 95 grammi per chilometro. Qui trovi l’ approfondimento
3. Ai petrolieri fa comodo che il diesel venga abbandonato, perché molto più costoso da produrre e a parità di petrolio si produce più benzina che diesel.
4. Nel 2023 sembra probabile il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche
5. Tutte le case automobilistiche, persino Volkswagen, stanno investendo miliardi e miliardi sull’ elettrico. Perché abbandonare un sistema consolidato che da ancora ampi margini di guadagno, per andare su un sistema che ha molti meno margini anche sulle stesse manutenzioni ?

Negli ultimi 4 mesi il prezzo netto del diesel è tornato ad aumentare di più rispetto al prezzo netto della benzina e anche alla pompa si nota che la forbice tra i 2 prezzi si è ridotta.

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto dicembre:  597,75-570,70 = 27,05 millesimi
Differenza prezzo netto novembre: 588,59-563,13 = 25,46 millesimi
Differenza prezzo netto ottobre:      589,03-564,05 = 24,98 millesimi
Differenza prezzo netto settembre: 588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto:      580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto luglio:        597,59-578,60 = 18,99 millesimi
Differenza prezzo netto marzo:       608,19-548,72 = 59,47 millesimi

Volvo prevede di introdurre un’ auto a batterie ogni anno, in modo che nel 2025 le proprie vendite siano per il 50 % del totale composte da vetture a zero emissioni, mentre già nel 2020 punta ad arrivare al 20 % delle vendite complessive con le immatricolazioni plug-in.
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Auto nuove, normative nuove: obiettivi 2021


Da pochi giorni è entrata in vigore la normativa Euro6d per quanto riguarda le omologazioni auto, ma vediamo gli obiettivi 2021 determinanti per tutto il mercato auto.
Prendendo spunto dai dati ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), per raggiungere il target dell’ UE di 95g CO2/km al 2021, occorre che la media delle emissioni si riduca ancora di 25,4 g/km rispetto al valore del 2018, un’ impresa apparentemente impossibile senza un aumento esponenziale di auto elettriche o plug-in considerando che il diesel pur producendo i peggiori inquinanti, di contro, produce meno CO2.
Il target emissivo previsto corrisponde a un consumo di carburante di circa 4,1 l/100 km (24,3 km/l) di benzina o 3,6 l/100 km (27,7 km/l) di gasolio.
Gli obiettivi di emissione vincolanti per i produttori sono fissati in base alla massa media dei loro veicoli, utilizzando una curva del valore limite. Ciò significa che ai produttori di auto più pesanti sono consentite emissioni più elevate rispetto ai produttori di auto più leggere. La curva è impostata in modo tale da raggiungere gli obiettivi per le emissioni medie in tutta la flotta dell’UE.
Dal 2021 i costruttori che vendono le loro auto sul mercato Europeo potrebbero trovarsi a pagare multe molto salate. A partire da quella data infatti la media complessiva delle emissioni di CO2 prodotte dalla gamma di ciascun produttore di auto in UE dovrà essere minore o uguale a 95 grammi per chilometro. Nel 2020 la media totale delle
Case varrà per il 95% della gamma, infatti ciascun produttore potrà scegliere il 5% dei modelli in vendita che non verranno conteggiati. Dal 2021 invece il calcolo sarà fatto su tutti i prodotti.
La Commissione europea ha introdotto anche dei sistemi chiamati “Supercrediti” e “Ecoinnovazioni”. Ai produttori saranno concessi ulteriori incentivi per immettere sul mercato automobili a emissioni zero o che emettono meno di 50 g / km attraverso un sistema di “supercrediti”. Questa procedura è già stata applicata tra il 2012 e il 2015 e si applicherà nuovamente per il periodo 2020-2022.
Ai fini del calcolo delle emissioni specifiche medie di un costruttore, tali auto saranno quindi conteggiate come:
2 veicoli nel 2020
1,67 veicoli nel 2021
1,33 veicoli nel 2022.
Un limite per i supercrediti è fissato a 7,5 g / km per produttore nei tre anni.
Per incoraggiare l’ ecoinnovazione, i produttori potranno ottenere crediti di emissione per veicoli dotati di tecnologie innovative per le quali non è possibile dimostrare gli effetti di riduzione della CO2 durante la procedura di prova utilizzata per l’ omologazione del tipo di veicolo. Tali risparmi sulle emissioni dovranno essere dimostrati sulla base di dati verificati in modo indipendente. I crediti di emissione massimi per queste ecoinnovazioni per produttore sono 7 g / km all’ anno.
I produttori possono raggrupparsi e agire insieme per raggiungere il loro obiettivo di emissioni. Nel costituire un tale pool, i produttori devono rispettare le norme del diritto della concorrenza. Per esempio, per colmare la differenza tra i valori attuali e quelli del target al 2021 ed evitare una multa salatissima, Fiat Chrysler ha deciso di acquistare da Tesla alcuni crediti ambientali. L’acquisto di bonus da altri costruttori per compensare le proprie emissioni è una procedura ovviamente lecita e consentita dall’ Unione Europea: l’obiettivo è consentire a chi è in ritardo di adeguarsi al processo di elettrificazione della gamma senza subire pesanti sanzioni.

Mercato auto dicembre 2018: apocalisse sui motori, per diesel e metano è il giorno del giudizio


EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2018EcomobilityIdeaUnrae_Dicembre2017Il mercato auto di dicembre 2018 chiude un anno di cambiamenti, diesel e metano in forte calo ed elettriche alla “riscossa”. Nel complesso il 2018 si è concluso con un -3.3% rispetto al 2017, quindi nei volumi non è cambiato di molto, mentre a cambiare è la ripartizione nelle varie alimentazioni. 

Dai dati unrae vediamo il lieve +13.6% delle ibride dove però pesa il -29.4% delle plug-in, probabilmente dovuto all’ imminente arrivo degli incentivi statali. Il sorpasso delle ibride sulle GPL è atteso per il 2019, per ora la quota di mercato su base annua è del 4.5% (compresa di plug-in). Nel totale, le ibride nel 2018 sono crescite del 30%. 
Toyota mantiene il monopolio delle ibride, peccato non abbia migliorato la propria gamma con modelli plug-in (a parte la Prius) ed elettrici per l’ Europa. Se pensiamo che la Yaris ibrida fino al 2012 non esisteva ed ora è l’ ibrida più venduta con ampio distacco sulla seconda, forse una nuova plug-in potrebbe dare un’ altro impulso al mercato. Se pensiamo alla prima Prius ibrida del 1997 ed evoluzioni 2004, 2009, 2012 sono comunque 21 anni che c’è questa tecnologia, comincia ad essere vecchia e non apprezzata come potrebbe essere l’ ibrido plug-in.
Incredibile +2583.3% delle ibride diesel+elettrica che danno nuova linfa al motore diesel. In realtà si tratta di mild-ibride, quindi un imbroglio per guadagnare tempo, questa tecnologia avrebbe avuto senso 2 anni fa se fosse stato un’ ibrido serio, mentre così sarà certamente un flop; probabilmente nei prossimi 2 anni avrà una crescita notevole, ma non sostituirà certo il parco auto diesel.
Piccola parentesi: FCA ha annunciato che a maggio uscirà la 500 plug-in, staremo a vedere.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideDicembre2018.pngDal grafico EcomobilityIdea si vede come a dicembre 2018 le ibride abbiano perso un po’ di spinta, ma un +30% su base annua è pur sempre un ottimo risultato.
EcomobilityIdea-graf-IbrideDicembre2018.pngAncora in calo le GPL a dicembre, -4.3%, per chiudere il 2018 con -3.5% rispetto al 2017, ma mantenendo la quota di mercato annua al 6.5%. Difficile prevedere un incremento, visto l’ arrivo degli incentivi su elettriche e plug-in.

Sempre più complicato il mercato per
 
il metano che con un -49.9% chiude l’ anno con gli ultimi 4 mesi più disastrosi della sua storia. A salvare il metano sono stati i primi 7 mesi dell’ anno pertanto alla fine registra un +14.3% rispetto all’ anno precedente. La quota di mercato su base annua per il metano si ferma all’ 1.9%.
Il metano inteso come auto che escono già predisposte dalla casa madre per questa alimentazione, esiste dal 1995/1996,
se l’ Italia è il paese con più immatricolazioni a metano e dopo 22 anni non ha raggiunto il milione di auto,
con tutto il metano possibile immaginabile si sostituirebbe al massimo il 9% del parco auto Europeo,
inquina poco meno di diesel e benzina e non su tutti gli inquinanti,
le stazioni di rifornimento sono davvero poche,
perché continuare con questa alimentazione?
GPL e metano, dopo un discreto recupero nel corso del 2018 perdono quasi tutto e tornano all’ 8.4% di quota di mercato annuale.

Diesel al quarto negativo consecutivo, -19.0% e solo 46.4% di quota di mercato mensile. Su base annua il diesel registra un -12.3% rispetto al 2017 che sembra contenuto perché frutto solo degli ultimi 4 mesi. Quota annuale al 51.5% a fronte di un 56.7% del 2017.
A inizio anno si pensava che il 2018 fosse l’ anno del pareggio tra diesel e benzina nel totale del parco auto italiano con il diesel che dopo decenni raggiungeva le benzina e invece si è rivelato l’ anno dell’ inizio del declino del diesel.
Ora diesel al prezzo del benzina, non solo per il prezzo dell’ auto, ma ormai anche per il prezzo del carburante e la convenienza non c’è più! 
La differenza tra i 2 carburanti è in molte città di soli 3,5 centesimi (35 millesimi) ed infatti voglio analizzare questi dati emblematici sull’ andamento del prezzo netto del diesel. Se il prezzo varia in funzione del greggio, quale miglior confronto se non quello con il variare del prezzo della benzina?
Dati mise dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico
EcomobilityIdea-DiffBenzGasol-Anni2018.pngSe negli anni passati già c’ era una tendenza ad un diesel con un prezzo netto maggiore della benzina probabilmente speculando sul fatto di avere accise più basse, ora si sta riproponendo l’ ascesa del diesel rispetto alla benzina in modo sempre più marcato da settembre 2018, cioè proprio con l’ entrata in vigore delle nuove normative di omologazione auto.
ecomobilityidea-diffbenzgasol-mesi2018Come si vede il divario tra diesel e benzina sul prezzo netto è sempre più ampio a sfavore del diesel, ma vediamo le differenze con il prezzo attuale:
da agosto 2017
benz +7.48 diesel +79.37,  il diesel è aumentato 71.89 millesimi in più
da marzo 2018
benz -31.45 diesel +22.59, il diesel è aumentato 54.04 millesimi in più
ad agosto 2017 la differenza tra benzina e diesel
era di +9.04 millesimi
a marzo 2018 la differenza tra benzina e diesel
era di –8.36 millesimi
a dicembre 2018 la differenza tra benzina e diesel
è di -63.08 millesimi
Questo dimostra che quanto detto nel precedente articolo c’è una reale difficoltà a produrre il diesel con l’ attuale petrolio poco raffinato o forse il fatto che inquina ne fa aumentare il prezzo quanto il disprezzo.

Alla fine, purtroppo, vincono le solo-benzina, +40.4% non si vedeva da decenni. Invece di andare verso ibride plug-in o elettriche andiamo sulla strada apparentemente più semplice, nemmeno le GPL ci convincono più. Al momento ancora contenuto il risultato annuale, +7.9% e quota di mercato al 35.3%, speriamo non aumenti nel 2019! Un’ auto benzina può avere senso se costa meno di 12.000 euro per meno di 12.000 km all’ anno, altrimenti sono soldi buttati.
Speriamo gli scienziati riescano a trovare il modo di convertire la CO2 in qualcosa di utile!

Ultimo show per le Elettriche, +92.9% a dicembre, nonostante l’ annuncio degli incentivi statali. Nel 2018 le elettriche si sono affermate con un +148.5% e oltre 5.000 immatricolazioni, interessante sarà vedere se il 2019 continuerà su questa strada, perché a quel punto i numeri comincerebbero a farsi interessanti. Il 2018 finisce in bellezza con la quota di mercato su base annua allo 0.3%.
Le 3 elettriche che trascinano il mercato sono sempre Nissan Leaf, Renault ZOE, Smart ForTwo, bene Tesla, Bmw i3 e Volkswagen Golf.
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheDicembre2018Dal grafico EcomobilityIdea si vede che le elettriche sono ormai parte delle nostre strade.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheDicembre2018Passo falso delle Plug-in, -29.4% frutto forse dell’ annuncio degli incentivi, vedremo nei prossimi mesi cosa ci dirà il mercato.
Per capire cosa vuol dire un’ auto plug-in vi invito ad analizzare la mia esperienza.
EcomobilityIdea-graf-Plug-inDicembre2018A dicembre 2018 Plug-in ed Elettriche registrano 541 immatricolazioni “ricaricabili”, +42.0% ed ancora con le elettriche a trascinare le Plug-in. Come si vede dal grafico EcomobilityIdea, messe assieme, elettriche e plug-in sono un’ alimentazione da tenere d’ occhio.
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inDicembre2018Dedichiamo tutto un paragrafo alla prima immatricolazione ad idrogeno, la Toyota Mirai, probabilmente immatricolata dalla filiale italiana della casa giapponese.
EcomobilityIdeaUnrae-IdrogenoDicembre2018Aumenta e non poco la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, anche se poi vale molto di più quanti km si percorrono con auto inquinanti, rispetto a quelli sulla carta. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Dicembre2018Dati 2018-2017-2016: diesel disastroso, 2 anni fa era all’ apice, ora è all’ inzio del declino, ibride in crescita, GPL in leggero calo, metano nettamente in crisi, ibride plug-in ed elettriche pronte a dare la scossa giusta al mercato auto.
EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2018EcomobilityIdeaUnrae_Dicembre2017EcomobilityIdeaUnrae_Dicembre2016

Mercato auto dicembre 2017: gelo in casa diesel, è -7.5%


EcomobilityIdeaUnrae_Dicembre2017EcomobilityIdeaUnrae_Febbraio2017Il mercato di dicembre 2017 si chiude, come previsto, con il segno negativo per le auto diesel, -7.5%, aggiunto al -0.7% su base annua fa presagire l’ andamento 2018 quando si vedrà il declino di questa alimentazione. Le ibride chiudono con  un +32.9% rispetto a dicembre 2016 e con un eclatante +71% su base annua. La quota di mercato è salita al 3.4 % e non è più ignorabile.
Toyota su tutte come alimentazione ibrida con il clamoroso annuncio che dal primo gennaio 2018 non saranno più disponibili motorizzazioni diesel nella propria gamma. E se lo dice Toyota, primo o secondo produttore degli ultimi anni significa molto; il mercato diesel di Toyota non era imponente, ma vuol dire cambiare completamente marcia. Probabilmente Toyota nel 2018 concentrerà le proprie risorse per il cambio della filiera produttiva dei motori diesel verso le ibride e speriamo anche ibride plug-in ed elettriche.EcomobilityIdeaUnrae_IbrideDicembre2017Grafico green-start: peccato che dicembre non sia rimasto sulla scia di novembre, ma rimane comunque un 2017 storico
EcomobilityIdea-greenStart-IbrideDicembre2017Le immatricolazioni metano restano stabili verso il basso, -1.3% rispetto al mese scorso ma -25.4% su base annua. I primi mesi del 2018 faranno capire il futuro del metano. Seat anche questo mese insiste a pubblicizzare il metano, ma con risultati pessimi, 156 auto immatricolate a metano questo mese.

Le GPL rallentano e si fermano ad un +5.6% mensile, ma chiudono con un buon +26.5 su base annua e 6.5% di quota di mercato anche se cominciano a sentire sempre di più la vicinanza delle ibride.

Come detto, il Diesel è sotto scacco e segna un, non più di tanto clamoroso, –7.5%, è alla resa dei conti. Se aggiungiamo che nel resto d’ Europa e del mondo il declino è già iniziato e che Toyota ha tolto dalla sua flotta-privati la motorizzazione diesel, è certo che il segno negativo sarà il trend 2018 per questa alimentazione.
In negativo anche le solo-Benzina -4.6%, ma mantengono il -0.8% di quota mercato su base annua e si attestano al 31.6% di quota mercato attuale.

Peccato per il -21.9% delle Elettriche per questo dicembre, rimane comunque un confortante +38.6% su base annua. L’ Italia rimane tra le più indietro verso la mobilità elettrica, vedremo come cosa cambierà nel 2018, l’ importante per voi è non comprare auto diesel perché potreste ritrovarvi con un bidone.
Nissan Leaf, Renault ZOE, come sempre, le protagoniste, ma ora anche Tesla ha il suo mercato in Italia.
EcomobilityIdeaUnrae_ElettricheDicembre2017Per la prima volta, un anno sostanzialmente sempre in positivo per le elettriche, vedremo se il 2018 rispetterà le attese, per il momento si presenta cosī il grafico vendita-auto-elettriche di green-start.
EcomobilityIdea-greenStart-ElettricheDicembre2017Come detto nel mese scorso, Novembre segna il punto di non ritorno per l’ auto diesel e dicembre l’ ha pienamente dimostrato.

Dati 2016: l’ auto diesel a dicembre 2017 ha lo 0.7% in meno di quota di mercato rispetto a dicembre 2016.
Il metano nel 2015 aveva il 4% di quota di mercato, mentre il 2.4% nel 2016, ora è all’ 1.6%.
Le GPL nel 2015 avevano il 7.6% di quota di mercato, mentre il 5.6% nel 2016, ora è al 6.5%.
Le ibride nel 2015 avevano l’ 1.6% di quota di mercato, mentre il 2.1% nel 2016, ora hanno il 3.4%, una crescita esponenziale.EcomobilityIdeaUnrae_Dicembre2016EcomobilityIdeaUnrae_Novembre2016