Mercato auto ottobre 2021: motore fossile al capolinea, crollo totale di diesel e metano, elettriche+plug-in è +582,5%


Il mercato auto di ottobre 2021 si chiude con un crollo importante, -35,4 % rispetto a ottobre 2019. La crisi sembrava in parte superata, invece incombe ancora l’ incertezza, sia per i nuovi obiettivi Cop26, sia per la situazione Covid. Come sempre però ci sono 2 facce della medaglia, mai così differenti come questo mese: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche volano, mentre crollano le vecchie alimentazioni. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.
Gli incentivi per auto a basse o zero emissioni sono al palo, ma nel mentre un’ importante contributo arriva anche per le auto usate, per il concetto, “meglio un’ auto vecchia di 7 anni piuttosto che un’ auto più vecchia di 10 anni.”
Il contributo viene riconosciuto solo con rottamazione e si differenzia a seconda della fascia di emissioni del veicolo usato che si acquista:
0-60: 2.000 euro
61-90: 1.000 euro
91-160: 750 euro
Il veicolo rottamato dovrà essere della medesima categoria di quello acquistato, immatricolato da almeno 10 anni e intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o ad un familiare convivente. 

I dati unrae sono inequivocabili, benzina e diesel stanno per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, quindi non c’è molto da festeggiare. Il paradosso però è che a breve anche le ibride, almeno le non-plug-in, saranno considerate inquinanti e “da bloccare”. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alternativa ai vecchi motori termici, +205,5% su ottobre 2019, primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Presto vedremo sparire anche le mild ibride e quello sarà il grande passo. Dal mese scorso unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 8,2 % full e 26,9 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 28,7 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 33,2 % su base annua, impensabile 2 anni fa. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota Yaris+Yaris Cross perdono su ottobre 2020 e perde anche il primato a favore delle mild hybrid FIAT Panda, Lancia Ypsilon e FIAT 500.
Ormai possiamo dirlo, la strategia Toyota di insistere sull’ ibrido aspettando la sua miglior elettrica è fallimentare, nelle Top10 per alimentazione comincia a non vedersi più nessuna Toyota tranne Yaris. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato sale al 4,0 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, questo mese in realtà non è andata benissimo, perché i numeri sono più bassi di ottobre 2020 e inferiori a quasi tutti i mesi 2021. E’ un segnale.
EcomobilityIdea-graf-IbrideOttobre2021Le auto GPL non bene, ma non malissimo, -26,3 % su ottobre 2019 risulta essere molto meglio delle altre fossili, vista anche la quota di mercato su base annua che sale al 7,1 % che non si vedeva da oltre un anno. A inizio anno avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece sembra che il GPL abbia trovato il suo spazio nel 7% del mercato che sta abbandonando prepotentemente il diesel.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano il peggior negativo di sempre
(senza considerare marzo-aprile2020) -69,1 % su ottobre 2019 e quota di mercato su base annua miracolosamente stabile al 2,2 %, +0,3 sul 2019
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non è considerato un’ alternativa valida ed ora è fortemente in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso?

GPL+metano risalgono al 9,3 % superando quel 9,0 % di picco degli ultimi anni. Nel 2021, le alimentazioni a gas riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentottesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con ottobre 2019, -67,7%, ma anche con ottobre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,5% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 23,0 %, ancora pochi mesi e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 38 negativi le ibride diesel sono appena al 4,0 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 2 o 3 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, il conto alla rovescia è già iniziato, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 690,29 – 685,59 = 4,7 millesimi, una differenza ancora in rialzo.

La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -63,6 % su ottobre 2019, il più pesante di sempre e quota di mercato su base annua sempre in calo, ora al 30,2 %, esattamente come 3 anni fa. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 53,2 % perdendo costantemente un altro 0,8% in un mese e nuovo minimo storico! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 4 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora ne vedremo delle belle in ambito di innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in per ora è fermo, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre più “rumorose”, 7.134 nuove immatricolazioni in un mese e +653,3% rispetto a ottobre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella per le ibride 4 anni fa (8.189 immatricolazioni ibride a ottobre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 4,3 % (ibride al 4,2% a ottobre 2018).

Gran partenza di Dacia Spring e il mercato scopre l’ elettrico! Fiat 500 elettrica ormai una certezza, a seguire Smart ForTwo e Renualt Twingo costantemente davanti alla sorella ZOE, all’ appello manca Tesla. . 
I numeri delle elettriche ormai sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta. 

Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come settembre sia da record per l’ elettrico.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheOttobre2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, +503,4 % su ottobre 2019, ma l’ onda di entusiasmo per questa tecnologia potrebbe essere benevolmente frenata dalle elettriche, come successo anche il mese scorso, in ogni caso un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.123, cioè 3,6 volte le immatricolazioni a metano. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 4.833 nei primi 10 mesi del 2019 (cioè meno del solo ottobre 2021) a 58.092 nei 10 mesi del 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, stanno ancora davanti alle elettriche e hanno doppiato le auto a metano come quota di mercato, ora al 4,5 % su base annua. Le ibride plug-in 2.0 sono destinate ad avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inOttobre2021A ottobre 2021 Plug-in ed Elettriche, +582,5 % su ottobre 2019 e 12.257 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua all’ 8,8 %, vicinissima a GPL+metano che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inOttobre2021Idrogeno non pervenuto. Ormai è un flop clamoroso, diventa impossibile pensare che nei prossimi 5 anni verranno prodotte su larga scala auto ad idrogeno, forse vedremo qualcosa su grandi navi e camion?

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 114,9, purtroppo in risalita di 0,9 sul mese scorso ma -27,0 su ottobre 2019. Non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma nel 2022 sarà quantomeno normale scendere sotto ai 105g. 
Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina e GPL sembra non abbiano subito variazioni, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.

 

Ottobre 2020: andamento prezzi diesel e benzina, il diesel vicinissimo alla benzina


Oggi più che mai, con il prezzo del petrolio ai minimi, con la crisi in corso e prezzi alla pompa di diesel e benzina mai convenienti, prima di acquistare un’ auto dobbiamo valutare bene tutte le spese oltre che il prezzo di vendita. 

In questo momento è cominciata una rivoluzione sui motori, ma fino al prossimo anno potremmo non rendercene conto, quindi prima di acquistare un auto dovremmo riflettere attentamente.
1. L’ auto diesel continua a perdere da settembre 2018, in 2 anni ha perso quasi il 50 % delle quote di mercato ed è ormai palesemente fuori mercato. Comprare un’ auto diesel oggi significa non riuscire a rivenderla fra 4 anni e costi di manutenzione sempre più costosi.
2. Il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche è oggi. Con gli incentivi possiamo comprare auto elettriche o plug-in allo stesso prezzo di diesel e benzina, ma con enormi vantaggi: manutenzione quasi zero, niente bollo per 3 o 5 anni, durata auto molto maggiore, prezzo batterie che non fa più paura in caso dovessimo cambiarle. Vogliamo davvero comprare un’ auto obsoleta, bisognosa di manutenzione? E non dimentichiamo l’ Ecobonus per fotovoltaico, batterie di accumulo, e wall-box, è un chiaro invito a informarsi ed apprendere che l’ auto elettrica è il presente e il futuro.
3. Contrariamente alle leggi di mercato in cui se diminuisce la domanda, aumenta il prezzo, il prezzo netto del diesel sta calando molto più del prezzo della benzina. In realtà questa contraddizione ci fa capire 2 cose: stanno producendo troppo diesel rispetto alla domanda e questo comporta necessariamente ad una svendita per liberarsi delle scorte, in più, parallelamente, è una sorta di ultimo incentivo per quelli ancora convinti che l’ auto diesel vivrà altri 15 anni.
4. Il 2023 sarà l’ anno della svolta definitiva verso l’ elettrico, ne siete consapevoli?
5. Un’ auto elettrica come seconda auto di famiglia è ormai la normalità. Tra i vostri conoscenti, amici, parenti, colleghi che tipo di auto comprano?
6. Auto elettriche e plug-in hanno superato le vendite di auto a metano, impensabile 9 mesi fa
7. Si sta palesando nelle stanze del governo un aumento delle accise del diesel da gennaio 2021 al 2030: si tratterà di un aumento di un millesimo al mese in modo da arrivare a pareggiare le accise con la benzina. In questo modo sarà un aumento graduale così da dare il tempo a tutti gli ossessionati del diesel di adeguarsi, ma disincentiverà sempre più questo carburante dannoso per la salute.
8. Tesla è uscita con la nuova batteria, sulla carta più efficiente del 16%, ma sembra già aver superato le aspettative.

Continua dunque a scendere la forbice tra il prezzo di diesel e benzina, pertanto nuovo minimo storico
(come differenza tra i 2)

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto ottobre 2020:      414,84-408,95 = 5,89 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2020: 424,25-412,25 = 12,00 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:        439,63-421,68 = 17,95 millesimi
Differenza prezzo netto giugno 2020:      425,60-406,44 = 19,16 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      411,77-390,63 = 21,14 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2020:     565,50-541,05 = 24,45 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     599,96-571,94 = 28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        608,19-548,72 = 59,47 millesimi

Elon Musk, numero 1 di Tesla, il mese scorso, nel giorno del battery day ha annunciato:
1. un’ auto elettrica da 25 mila dollari nel 2023
2. Le nuove celle delle nuove batterie potranno contenere 5 volte più energia e garantire un’ autonomia maggiore del 16 % costando il 14 % in meno. Oltre alle batterie, ci saranno nuovi processi produttivi, telaio più rigido e leggero, 370 parti in meno rispetto ai pacchi batteria di oggi per arrivare ad un risparmio totale di oltre il 56 % a kWh per ogni batteria prodotta. Tutto questo entro 2 anni!
3. C’ è molta attesa sulle prossime mosse di Toyota, a quel punto sarebbe la svolta definitiva
4.
Se l’ efficienza delle batterie aumenta ogni 3 anni, Plug-in ed elettriche saranno sempre più convenienti ed efficienti.
Resta informato, vedi anche gli articoli precedenti.

Mercato auto ottobre 2020: rivoluzione plug-in +330,3%, diesel e benzina al minimo storico


Il mercato auto di ottobre 2020, dopo settembre, è spesso un indicatore per capire se gli investimenti presenti e futuri porteranno buoni risultati. Quest’ anno, nonostante la crisi e al di là degli ecoincentivi, il -0,3 % è tutto sommato un buon risultato che però vale solo per le alimentazioni elettrificate. La spaccatura tra fossili ed elettrificate è sempre più evidente, per le fossili un declino che dura da più di 2 anni, mentre le elettrificate spingono da 3 anni, un segnale di cambiamento epocale.
Veniamo ai dati unrae dove l’ incremento considerevole delle ibride è purtroppo trainato dalle mild ibride. Sarebbe meglio avere una distinzione anche tra ibride e mild ibride, dato che nei prossimi 7 anni le ibride saranno le protagoniste assolute.
In ogni caso, l’ ibrido continua con percentuali di incremento a 3 cifre, +231,1%, impennata storica a ottobre superando lo stesso settembre in termini di volumi. Peccato per le circa 18.000 mild-ibride, ma la quota di mercato su base annua è davvero importante, 14,6 % (priva di plug-in) e la scalata verso il 30% di quota di mercato entro il 2022 è assolutamente probabile. La distanza con le alimentazioni a gas si allunga, è praticamente doppia. 
Toyota Yaris, come a settembre torna in alto, ma resta difficile contrastare le mild hybrid come Fiat Panda.
Toyota nei mesi scorsi ha rivelato una super batteria allo stato solido pronta per il mercato entro pochi anni (prima del 2025 come ipotizzato un anno fa), a questo punto le conviene accelerare perché più aspetta e più perderà quote di mercato.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, ma almeno ci sono pochissime diesel ibride, quota di mercato al 2,1 %, se il diesel era una buona soluzione, si sarebbe rinnovato e sarebbe rinato.
Per maggior chiarezza ricordo che il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporta solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso il picco di ottobre e settembre 2020 è impressionante, la storia è cambiata.
Le auto a GPL si salvano ancora con un +7,2 %, non risolve il -35,6 % su base annua, ma perlomeno la quota di mercato su base annua risale al 6,7 %. Per le GPL, il 2020 presenterà un conto salatissimo.

Questo mese il metano delude profondamente, -44,9 % su ottobre 2019 e quota di mercato su base annua arretra al 2,3 %
. Per ora è il peggior anno di sempre.

GPL+metano al 9,0 %, sembra questa la quota che il mercato sta riservando a questa alimentazione, se dovesse scendere sotto all’ 8,5 significherà la fine per le alimentazioni a gas.

Diesel al ventiseiesimo negativo consecutivo, -14,6 %, una sentenza inappellabile.
Quota di mercato su base annua al 34,4 %,
ancora in calo dello 0,5.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova. Dopo 26 negativi, le ibride diesel sono appena al 2,1 %. Ormai nemmeno carburanti più ecologici, biologici potrebbero essere usati per sfruttare questo tipo di motore, il diesel fossile è in cancrena e con esso anche il motore diesel.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra meno di 4 anni sarà sicuramente fuori mercato?
L’ ipotesi del governo di aumentare le accise sul diesel per pareggiarle a quelle del benzina potrebbe concretizzarsi: l’ aumento scatterebbe a gennaio 2021 per un millesimo al mese fino al 2030.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 414,84-408,95 = 5,89 millesimi

Le solo-benzina registrano un negativo pesantissimo, -31,5 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 38,8 %. Ormai è chiaro che le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, sostituite da ibride e mild ibride.
Analizzando diesel e benzina, scendono al 73,2 %, perdendo un altro clamoroso 1,7 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! Di questo passo fra 3 anni il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato inferiore al 50 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
Dal primo di agosto l’ incentivo per elettriche e plug-in è aumentato e di molto, ricordando che non è un semplice incentivo, è un eco incentivo, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre avanti, ormai è una costante l’ aumento a 3 cifre con il 2 davanti, +205,1 % e secondo assoluto come volumi, gli incentivi hanno richiamato l’ attenzione e ora la crescita è esponenziale. Immatricolazioni rispetto al 2019, +136,2 % e pensare che fino a 2 anni fa erano mosche bianche! Quota di mercato su base annua ferma all’ 1,8 %, ma anche in questo mese superiore a quella del metano.

Clamorosamente nessuna Tesla nella Top-10 delle elettriche, probabilmente soffre del trasporto via nave visti i tempi complicati, ma questo non fa altro che dare maggiore importanza al +205,1%. Non mancano invece nei primi posti Smart ForTwo e Renaut ZOE alle quali si affianca Hyundai Kona davanti Volkswagen ID.3. Ancor più strano sono le poche Tesla pensando alla nuova batteria che sembra andare meglio delle previsioni.
Ben 6 modelli elettrici nelle Top-10 l’ anno scorso non esistevano.
Basta con motori omologati Euro Inquino, possiamo comprare motori rispettosi della normativa Euro Respiro !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come il 2020 sia l’ anno di affermazione delle elettriche.
Ancora record per le plug-in, perché il +330,3% di ottobre arriva dopo il +145 % di maggio, il +315,4 % di giugno, il +438,3 % di luglio il + 420,5 % di agosto e il +263,8  % di settembre, in più, record assoluto come numeri. Ogni mese nuovi modelli sul mercato, tanto che sul 2019 fino ad ottobre le plug-in sono a +232,7 % che dimostra anche il ritardo di almeno un anno delle case automobilistiche nel proporre questo tipo di alimentazione. Per il 2020 rimarranno dietro alle elettriche, ma nel 2021 ci sarà un gran testa a testa tra elettriche e plug-in. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Come si vede dalla tabella unrae, solo un modello della Top-10 delle plug-in esisteva l’ anno scorso!
A ottobre 2020 Plug-in ed Elettriche, +264,3 % e 6.542 immatricolazioni “ricaricabili”, secondo di sempre. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 3,2 % contano già 0,9 punti più del metano e sono ormai inarrestabili.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno non pervenuto, sarà curioso vedere fra un anno a che punto saranno, per ora sono a 0.

La media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile è a 105,3 g/Km, la più bassa di sempre senza considerare l’ anomalia di aprile, ma ancora lontana dai 95 g/km, soprattutto su base annua ancora al 110,0. Ora il problema è lasciarsi alle spalle il vecchio, nel senso che di modelli elettrici e plug-in ce ne sono e ce ne sono per tutte le tasche, pertanto le case automobilistiche dovrebbero indirizzare di più i consumatori verso queste 2 alimentazioni, andando senza indugio contro i vecchi diesel e benzina che sono ancora erroneamente prodotti in grandi quantità. 
Dati 2020-2019-2018: il cambiamento storico è in atto, non si torna più indietro, ancora un anno e si comincerà a respirare aria più pulita.

 

Mercato auto ottobre 2019: elettrificazione in atto, per il diesel è la fine


Il mercato auto di ottobre 2019 è stato positivo, con un +6.6 % rispetto allo stesso periodo 2018, quest’ anno si sta riportando sui livelli del precedente. Positivo per tutti tranne per il diesel che con un -13.3 % segna il quattordicesimo negativo consecutivo in doppia cifra. Il punto sugli eco-incentivi statali evidenzia l’ utilizzo di 5.8 milioni, un ottimo risultato frutto anche degli incentivi cumulabili messi a disposizione dalla regione lombardia.

Dai dati unrae, si può vedere il nuovo sorpasso mensile delle ibride sulle GPL e questa volta senza considerare le plug-in, ma trascinate comunque dalle poco ecologiche mild-hybrid diesel+elettrica. Il tutto porta ad un +42.1 % alzato dal +48.2 % delle plug-in. La quota di mercato delle ibride si muove attestandosi al 5.8 % su base annua (compresa di plug-in)
La notizia più importante resta, non solo la flessione di Yaris, ma di tutte le Toyota. Avevamo detto in precedenza che Toyota è in ritardo e il mercato lo sta dimostrando. A giugno 2020 dovrebbe debuttare la nuova Yaris ibrida che promette consumi ancora più ridotti ed emissioni sotto la soglia dei 70g/Km di CO2 che consentirebbe l’ utilizzo degli incentivi statali portando, di fatto, la nuova Yaris ad un prezzo inferiore dell’ attuale.Per il momento però è un po’ poco.Dal grafico EcomobilityIdea si può vedere il nuovo record ibrido con un’ impennata davvero decisa.
Dopo una buona crescita, ora le GPL frenano, solo +1.8 % ad ottobre, ma quota di mercato su base annua stabile al 7.2 %. Vedremo fra 6 mesi come cambierà, per ora c’è chi ancora preferisce il GPL.

Risorge un’ altra volta il metano
anche se il +284.1 % è frutto più di un 2018 disastroso, piuttosto che di un gran risultato per un’ alimentazione che 8 anni fa aveva il 5 % di quota di mercato su base annua, mentre ora è all’ 1.9%.

GPL+metano in ripresa, quota di mercato al 9.1 % che non si vedeva da almeno 7 anni.

Diesel al quattordicesimo negativo consecutivo in doppia cifra, -13.3 % in un mese in cui il mercato segna +6,6 % è un’ altra batosta incredibile per questa alimentazione.
Quota di mercato mensile al 35.8 % e ogni mese ormai batte il record precedente come la peggiore di sempre; 40.7 % su base annua, un disastro! Chi compra auto diesel oggi è consapevole di comprare un’ auto che non vale niente, con difficoltà sempre maggiori a trovare pezzi di ricambio a prezzi economici e con un prezzo del diesel alla pompa che potrebbe lievitare di mese in mese.
Da tenere d’ occhio lo sviluppo della legge di bilancio, perché a gennaio il diesel potrebbe aumentare di un centesimo per litro.
Volkswagen il 4 novembre, con tanto di cerimonia ufficiale, ha fatto partire lo stabilimento di Zwickau
che a regime produrrà 330.000 auto elettriche, un impianto totalmente convertito che prima produceva 300.000 auto endotermiche.
Il brevetto del motore diesel ha 118 anni e stiamo ancora a parlare di auto che percorrono 20 km con un litro, dopo non stupiamoci se anche Volkswagen si converte all’ elettrico.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza diesel/benzina prezzo netto attuale: 589,03-564,05 = 24,98 millesimi

Le solo-benzina segnano il passo con un +17.6 % portando la quota di mercato pari al 43.8 % su base annua che non si vedeva da decenni.
Analizzando diesel e benzina, per la prima volta di sempre, scendono sotto l’ 84,75 % fermandosi all’ 84.5 % di quota di mercato su base annua, un segnale inequivocabile per il motore endotermico. Anche questo mese il motore endotermico perde lo 0.4 %, che per ora sembra poco per cambiare l’ Italia, ma in realtà è l’ inizio di un gran cambiamento che potrebbe avvenire già nei prossimi 3 mesi.
Il parco auto è poco eco-sostenibile, aboliamo il motore a scoppio e installiamo energie rinnovabili!

Le Elettriche non sfondano, ma un +59.4 % non è poi così male, probabilmente dipende ance dalle consegne di un mercato che sta cambiando.

Manca Tesla, rimasta un po’ indietro, tra le prime 4 elettriche più vendute del mese, ma ci sono sempre Smart Fortwo prima di Nissan Leaf e di Renault ZOE e il mercato elettrico non molla la scalata. Quota di mercato delle elettriche su base annua allo 0.5 %, ancora poco, ma non per molto.
Ci vogliono motori rispettosi della normativa Euro sempre!
Dal grafico EcomobilityIdea si può notare come ottobre sia andato bene, ma non benissimo per le elettriche.
Ancora un incoraggiante positivo per le plug-in, +48.2 % e tornano alla ribalta nel nostro mercato. Dal grafico EcomobilityIdea si vede come ad ottobre anche per le plug-in sia andata bene, ma non benissimo.
Spesso le Plug-in sono più convenienti delle elettriche, pertanto vi consiglio la nostra esperienza con Hyundai Ioniq plug-in che dimostra ampiamente come viaggiare a costi bassissimi.

A ottobre 2019 Plug-in ed Elettriche registrano 1784 immatricolazioni “ricaricabili”, +57.2 %, tra i migliori risultati, ma nulla di eclatante come a settembre.
Il mercato è pronto e anche le case costruttrici lo sono per riempire il mercato di modelli plug-in ed elettrici.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete i grafici dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Nessun altra idrogeno per ottobre 2019, una tecnologia che a mio parere aveva senso 6 anni fa quando le elettriche avevano poca autonomia e il diesel uccideva già migliaia di persone, oppure, forse, potrebbe avere più senso per autobus, camion o navi.

Dopo ormai un anno, torna a diminuire la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, molto presto la discesa sarà più sostenuta. 
Dati 2019-2018-2017: diesel vicino alla sua fine, 2 anni fa era all’ apice, ora al peggior anno di sempre, benzina in crescita, ibride in crescita, GPL stabili, metano in crescita, ibride plug-in ed elettriche pronte per passare alla storia.

Andamento prezzi diesel e benzina Ottobre 2019


In un momento storico in cui il mondo dell’ auto sta cambiando radicalmente, fare il punto sull’ andamento dei prezzi di diesel e benzina diventa fondamentale per valutare l’ acquisto di una nuova auto.

Nell’ analisi non va dimenticato che
1. da gennaio 2020 le navi saranno “costrette” ad usare il diesel auto, perché meno inquinante dell’ attuale carburante usato dalle navi ricco di zolfo.
2. Dal 2024 in molte città d’ Europa non potranno più circolare auto diesel e nel 2025 scatta il blocco anche per le benzina
3. Dal 2030 in molti stati europei non si potrà più nemmeno vendere auto diesel e benzina.
4. Nel 2023 sembra probabile il pareggio di costo tra auto elettriche ed endotermiche
5. Nel 2019 le colonnine di ricarica per auto elettriche sono più che raddoppiate rispetto al 2018 compreso anche il rapporto sulla presenza delle colonnine fast.

Dopo 6 mesi in controtendenza, il prezzo netto del diesel torna ad aumentare di più rispetto al prezzo netto della benzina e anche alla pompa si nota che la forbice tra i 2 prezzi si è ridotta.
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico degli ultimi mesi
Differenza prezzo netto ottobre:      589,03-564,05 = 24,98 millesimi
Differenza prezzo netto settembre: 588,67-565,94 = 22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto:      580,99-562,15 = 18,84 millesimi
Differenza prezzo netto luglio:        597,59-578,60 = 18,99 millesimi
Differenza prezzo netto marzo:       608,19-548,72 = 59,47 millesimi

Per la prima volta di sempre, in questi giorni, ho visto alla pompa una differenza di soli 69 millesimi tra diesel e benzina.
Volkswagen il 4 novembre ha avviato la produzione di auto elettriche nello stabilimento di Zwickau un impianto completamente convertito, un anno fa produceva 300.000 auto endotermiche.

Mercato auto ottobre 2018: disastro diesel, -27%, ibride da record, elettriche+plug-in +117.8%, metano vicino alla quota zero


EcomobilityIdeaUnrae-Ottobre2018EcomobilityIdeaUnrae_Ottobre2017Il mercato auto di ottobre 2018 da un altro scossone alla mobilità, diesel -27.0% è il secondo peggior risultato di sempre dopo quello di settembre e per la prima volta la quota di mercato mensile è al 44%, mai così in basso. Dopo il negativo di settembre, dovuto in parte anche ai ritardi sulle omologazioni, c’ era da aspettarsi una leggera ripresa e invece un altro negativo che pesa sulla testa del diesel. 

Come si vede dai dati unrae, le ibride con un + 27.3% registrano il miglior risultato di sempre come volumi superando quota 8.000, sempre più vicino il sorpasso definitivo delle vendite mensili di ibride sulle GPL. Con le ibride plug-in a +82.1%, le ibride, tutte comprese, aumentano del 29.7%.
Quota di mercato mensile al 5.9% e quota annuale al 4.4%
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Toyota sempre in testa, lungimirante la sua strategia di mercato, ma deve guardarsi dalle plug-in che avanzano. Nella Top-ten del mese entra Mini Countryman a scapito di Hyundai Ioniq.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideOttobre2018Con i nuovi grafici EcomobilityIdea analizziamo il mercato auto ottobre 2018 per le ibride: crescita infinita.
EcomobilityIdea-graf-IbrideOttobre2018Leggero calo per le GPL, -3.4%, tutto sommato in linea con il 2017, quota di mercato 2018 ora al 6.5%.
Disastroso il metano che replica settembre con un -62.7% e sprofonda nel nuovo minimo storico. Ad un passo il sorpasso del metano da parte di elettriche+plug-in. Quota di mercato su base annua per il metano al 2.1%, frutto però dei mesi precedenti.  Ora è più facile trovare una colonnina elettrica funzionante che un distributore di metano aperto.
GPL e metano, dopo un discreto recupero nel corso del 2018 si stabilizzano all’ 8.6% di quota di mercato annuale.

Diesel alla resa dei conti, -27% è un risultato disastroso perché consecutivo a quello di settembre. Un doppio negativo così per il diesel non si era mai visto prima d’ ora, ma ancora più eclatante è la quota di mercato mensile scesa al 44%, lontanissima dal 59% di 2 anni fa. Il negativo di settembre poteva essere interpretato come un ritardo sulle omologazioni, mentre il negativo di ottobre, quando tutte le alimentazioni, a parte il metano, sono in positivo, è da interpretare come la peggiore disfatta di tutti i tempi per un motore a scoppio. E se questi sono i risultati delle nuove normative, c’è da aspettarsi un cambiamento radicale nei prossimi mesi, già a gennaio 2020 scattano le nuove normative Euro6d. Intanto il prezzo del diesel è salito maggiormente rispetto al benzina, ora si trovano distributori dove la differenza tra i 2 carburanti è di soli 8 centesimi (80 millesimi)!

Positivo importante per le solo-Benzina, +22.5% non si vedeva da decenni. Purtroppo non è un buon segno, perché le benzina sono più pulite dei diesel, ma emettono più CO2. Come dico sempre, oltre ad abolire le auto diesel, vanno abolite anche le solo-benzina.

Trend quasi sempre a 3 cifre per le Elettriche, +149.8% ad ottobre, un altro passo deciso. Nel 2013 le ibride cominciavano ad affermarsi con gli stessi numeri e percentuali, forse le elettriche faranno anche meglio, visto che migliorano le ibride stesse.
Le 3 elettriche che trascinano il mercato sono sempre Nissan Leaf, Renault ZOE, Smart ForTwo. Jaguar I-PACE allarga la scelta elettrica ed entra nella Top-10 delle elettriche. Oggi le elettriche sono una realtà che solo un anno fa nessuno immaginava.
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheOttobre2018Dal grafico EcomobilityIdea si vede come il 2018 sia già l’ anno della svolta per le elettriche.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheOttobre2018Le Plug-in, dopo un abbaglio dovuto alle nuove normative sulle omologazioni, tornano ad ottobre con un +82.1%, ma anche questo mese sono meno rispetto alle elettriche.
Tra le 548 plug-in c’è anche la mia Hyundai Ioniq plug-in, ma di questo ne parlerò in una pagina dedicata, perciò continuate a seguirci.
Come anticipazione, posso dirvi che, dopo una settimana, la considero un ottimo acquisto.
EcomobilityIdea-graf-Plug-inOttobre2018A ottobre 2018 Plug-in ed Elettriche registrano 1135 immatricolazioni “ricaricabili”, +117.8% ed anche questa volta, con le elettriche a trascinare le Plug-in. Come si vede dal grafico EcomobilityIdea, messe assieme, elettriche e plug-in danno un quadro più chiaro della mobilità che sta cambiando.
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inOttobre2018Purtroppo la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 è aumentata, causa l’ aumento di auto solo-benzina.
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Ottobre2018
Dati 2018-2017-2016: diesel in caduta libera, ibride pronte a conquistare il mercato,  GPL in leggero calo, metano disastroso, ibride plug-in ed elettriche pronte a far dimenticare il metano.
EcomobilityIdeaUnrae-Ottobre2018EcomobilityIdeaUnrae_Ottobre2017EcomobilityIdeaUnrae_Ottobre2016

Mercato auto ottobre 2017: effetto Toyota, ibride + 90.1%


EcomobilityIdeaUnrae_Ottobre2017EcomobilityIdeaUnrae_Febbraio2017Grazie agli incentivi Toyota da 5000 a 8000 euro, ottobre 2017 mostra un altro balzo per le auto ibride  che guadagnano un +90.1%. Ci si poteva aspettare anche qualcosa in più visto i blocchi del traffico per le diesel Euro5 ed Euro6, ma un cambio degli equilibri c’è stato ed ora le ibride hanno il 3.2% di quota di mercato.

Toyota ha voluto testare gli italiani ed ha avuto risposta positiva, in più ci sono alcuni fattori da considerare che fin’ ora non erano così evidenti:

il mercato è volutamente drogato di auto diesel, nel senso che le immatricolazioni non corrispondono alle reali vendite, infatti ci sono molte auto diesel che vanno a finire nelle famose km 0 o in pronta-consegna su cui i concessionari possono fare prezzi vantaggiosi. Nulla di strano, potrebbe dire qualcuno, una pratica già in uso dai concessionari, peccato che quest’ anno le km 0 sono 3 o 4 volte più del normale, nel 2017 ci sono oltre 165.000 auto immatricolate, ma non vendute e ovviamente sono auto diesel. In pratica stanno svendendo più diesel che possono approfittando dell’ ingenuità e del portafoglio degli italiani, che attirati da un prezzo più basso che mai e da tempi di attesa nulli, comprano auto che presto non potranno più circolare e che, a conti fatti (bene), non convengono poi così tanto.

– causa di tutto questo sono le stesse case automobilistiche in quanto non riuscirebbero a convertire tutta la filiera produttiva da un giorno all’ altro, cambiare le fabbriche di auto diesel per produrre auto ibride, ibride plug-in ed elettriche non è così semplice, pertanto, finché ancora le vendono ad un prezzo comunque non in perdita, a loro conviene di più. Poi c’è chi comunque porta avanti le nuove tecnologie, vedi Tesla, Toyota, Nissan, Renault, Hyundai, Suzuki e chi rimane ad aspettare la ripresa del metano come Fiat-Chrysler.

a settembre 2017 è entrato in vigore il nuovo sistema di controllo emissioni per le omologazioni Euro 6d-TEMP che prevede le misurazioni degli inquinanti basate sul ciclo RDE (Real Driving Emissions) al posto del precedente NDEC e rilevamento della CO2 attraverso le nuove metodologie WLTP (Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedures), cioè sulle emissioni su strada, in reali condizioni di guida e non sul banco.  La stessa omologazione Euro 6d-TEMP sarà obbligatoria per le auto nuove immatricolate da settembre 2019 e la dicitura “TEMP” sta ad indicare la prima fase dell’Euro 6d. Nei primi tre anni sarà infatti concesso un “fattore di conformità” di 2,1 ai costruttori per adeguare ai nuovi limiti i veicoli di oggi, mentre un margine di errore di 1,5 sarà ammesso con l’introduzione dell’Euro 6d definitivo; questo entrerà in vigore il primo gennaio 2020 per le omologazioni e il primo gennaio 2021 per le immatricolazioni. Ormai il 2019 non è così lontano, pertanto, prima che si diffonda la notizia e finché si può imbrogliare sulla reale situazione, meglio non far vedere che il mercato delle auto diesel è prossimo al crollo, altrimenti in molti, in troppi, comincerebbero a chiedersi se vale la pena comprare un auto diesel.

Enel ha cominciato ad installare molte colonnine per ricariche di auto elettriche, le prestazioni delle elettriche stanno migliorando, i prezzi delle elettriche stanno scendendo, pertanto il rischio che si diffondano troppo in fretta potrebbe far trovare impreparate le case automobilistiche, meglio svendere diesel ancora per un po’.

Riguardo ai numeri, Toyota sempre avanti agli altri sull’ ibrido, ma anche Toyota-Prius torna a farsi vedere al decimo posto.
EcomobilityIdeaUnrae_IbrideOttobre2017Grafico green-start: ottobre conferma un 2017 da record.
EcomobilityIdea-greenStart-IbrideOttobre2017Nei prossimi mesi vedremo come si muoverà il mercato, nel frattempo, tornando ai dati, metano in stabile crisi con un misero +0.9% e 1.6% di quota di mercato. Rimane ancora un mistero l’ investimento ipotizzato da Eni e Snam per nuove stazioni a metano.
A tenere il passo delle ibride ci sono solo le GPL, +30.9% e 6.5% di quota di mercato.

Il Diesel con un misero + 0.9% da segnali di cedimento perdendo lo 0.4% di quota mercato su base annua, quindi una minima risposta degli italiani c’è stata: ben vengano incentivi all’ acquisto di auto ibride e, aggiungerei io, ben vengano anche incentivi per auto ibride plug-in ed elettriche.
Le solo-Benzina mantengono i loro numeri e mantengono la perdita dell’ 1.0% di quota mercato su base annua.

Elettriche a +50.7% segnano il miglior risultato 2017 in termini numerici, ben 220 immatricolazioni. Poche, visto l’ impegno di Enel, ma a poco a poco anche le elettriche si stanno facendo strada. Inoltre, forse non tutti sanno che in Italia ci sono già parecchie colonnine di ricarica e anche il rapporto tra punti di ricarica disponibili e auto elettriche è 8 volte più basso rispetto alla Norvegia, quindi viaggiare in elettrico è possibile!
Punti di ricarica elettrica pubblica in Europa
1. Germania – 22.708
2. Regno Unito – 13.973
3. Paesi Bassi – 10.219
4. Norvegia – 7.855
5. Italia – 4.207
Numero auto elettriche per punto di ricarica

1. Malta – 1,62
2. Bulgaria – 1,89
3. Irlanda – 2,08
4. Croazia – 2,09
5. Ungheria – 2,11
6. Italia – 2,23
7. Cipro – 3,03
8. Estonia – 3,10
9. Polonia – 3,28
10. Germania – 3,83
26. Norvegia – 16,47
Riguardo ai numeri sulle immatricolazioni elettriche, occhio a Tesla che comincia a farsi strada anche in Italia.
EcomobilityIdeaUnrae_ElettricheOttobre2017Come detto a settembre, anche a ottobre, dal grafico green-start sulle immatricolazioni elettriche si vede un aumento “costante non-costante”.
EcomobilityIdea-greenStart-ElettricheOttobre2017Ad ottobre non ci sono state sentenze di mercato, vedremo nei prossimi mesi.

Dati 2016, notare il cambio tendenza. L’ auto diesel ha raggiunto il suo massimo a dicembre 2016.EcomobilityIdeaUnrae_Dicembre2016EcomobilityIdeaUnrae_Ottobre2016