Il mercato auto di ottobre 2021 si chiude con un crollo importante, -35,4 % rispetto a ottobre 2019. La crisi sembrava in parte superata, invece incombe ancora l’ incertezza, sia per i nuovi obiettivi Cop26, sia per la situazione Covid. Come sempre però ci sono 2 facce della medaglia, mai così differenti come questo mese: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche volano, mentre crollano le vecchie alimentazioni. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.
Gli incentivi per auto a basse o zero emissioni sono al palo, ma nel mentre un’ importante contributo arriva anche per le auto usate, per il concetto, “meglio un’ auto vecchia di 7 anni piuttosto che un’ auto più vecchia di 10 anni.”
Il contributo viene riconosciuto solo con rottamazione e si differenzia a seconda della fascia di emissioni del veicolo usato che si acquista:
0-60: 2.000 euro
61-90: 1.000 euro
91-160: 750 euro
Il veicolo rottamato dovrà essere della medesima categoria di quello acquistato, immatricolato da almeno 10 anni e intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o ad un familiare convivente.
I dati unrae sono inequivocabili, benzina e diesel stanno per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, quindi non c’è molto da festeggiare. Il paradosso però è che a breve anche le ibride, almeno le non-plug-in, saranno considerate inquinanti e “da bloccare”. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alternativa ai vecchi motori termici, +205,5% su ottobre 2019, primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Presto vedremo sparire anche le mild ibride e quello sarà il grande passo. Dal mese scorso unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 8,2 % full e 26,9 % mild.
Un vero peccato dunque che più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 28,7 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 33,2 % su base annua, impensabile 2 anni fa.
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota Yaris+Yaris Cross perdono su ottobre 2020 e perde anche il primato a favore delle mild hybrid FIAT Panda, Lancia Ypsilon e FIAT 500.
Ormai possiamo dirlo, la strategia Toyota di insistere sull’ ibrido aspettando la sua miglior elettrica è fallimentare, nelle Top10 per alimentazione comincia a non vedersi più nessuna Toyota tranne Yaris.
L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato sale al 4,0 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, questo mese in realtà non è andata benissimo, perché i numeri sono più bassi di ottobre 2020 e inferiori a quasi tutti i mesi 2021. E’ un segnale.
Le auto GPL non bene, ma non malissimo, -26,3 % su ottobre 2019 risulta essere molto meglio delle altre fossili, vista anche la quota di mercato su base annua che sale al 7,1 % che non si vedeva da oltre un anno. A inizio anno avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece sembra che il GPL abbia trovato il suo spazio nel 7% del mercato che sta abbandonando prepotentemente il diesel.
Le immatricolazioni di auto a metano segnano il peggior negativo di sempre (senza considerare marzo-aprile2020) -69,1 % su ottobre 2019 e quota di mercato su base annua miracolosamente stabile al 2,2 %, +0,3 sul 2019. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non è considerato un’ alternativa valida ed ora è fortemente in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso?
GPL+metano risalgono al 9,3 % superando quel 9,0 % di picco degli ultimi anni. Nel 2021, le alimentazioni a gas riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?
Diesel al trentottesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con ottobre 2019, -67,7%, ma anche con ottobre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,5% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 23,0 %, ancora pochi mesi e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 38 negativi le ibride diesel sono appena al 4,0 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 2 o 3 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, il conto alla rovescia è già iniziato, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.
L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato.
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 690,29 – 685,59 = 4,7 millesimi, una differenza ancora in rialzo.
La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -63,6 % su ottobre 2019, il più pesante di sempre e quota di mercato su base annua sempre in calo, ora al 30,2 %, esattamente come 3 anni fa. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 53,2 % perdendo costantemente un altro 0,8% in un mese e nuovo minimo storico! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 4 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora ne vedremo delle belle in ambito di innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in per ora è fermo, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”.
Elettriche sempre più “rumorose”, 7.134 nuove immatricolazioni in un mese e +653,3% rispetto a ottobre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella per le ibride 4 anni fa (8.189 immatricolazioni ibride a ottobre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 4,3 % (ibride al 4,2% a ottobre 2018).
Gran partenza di Dacia Spring e il mercato scopre l’ elettrico! Fiat 500 elettrica ormai una certezza, a seguire Smart ForTwo e Renualt Twingo costantemente davanti alla sorella ZOE, all’ appello manca Tesla. .
I numeri delle elettriche ormai sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta.
Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come settembre sia da record per l’ elettrico.
Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, +503,4 % su ottobre 2019, ma l’ onda di entusiasmo per questa tecnologia potrebbe essere benevolmente frenata dalle elettriche, come successo anche il mese scorso, in ogni caso un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.123, cioè 3,6 volte le immatricolazioni a metano. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 4.833 nei primi 10 mesi del 2019 (cioè meno del solo ottobre 2021) a 58.092 nei 10 mesi del 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, stanno ancora davanti alle elettriche e hanno doppiato le auto a metano come quota di mercato, ora al 4,5 % su base annua. Le ibride plug-in 2.0 sono destinate ad avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.
A ottobre 2021 Plug-in ed Elettriche, +582,5 % su ottobre 2019 e 12.257 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua all’ 8,8 %, vicinissima a GPL+metano che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno non pervenuto. Ormai è un flop clamoroso, diventa impossibile pensare che nei prossimi 5 anni verranno prodotte su larga scala auto ad idrogeno, forse vedremo qualcosa su grandi navi e camion?
Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 114,9, purtroppo in risalita di 0,9 sul mese scorso ma -27,0 su ottobre 2019. Non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma nel 2022 sarà quantomeno normale scendere sotto ai 105g.
Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina e GPL sembra non abbiano subito variazioni, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.