Seat Minimò: la mobilità sostenibile parla di biposto in tandem


EcomobilityIdea-MinimoIsoCrusSembra che Seat farà un grande passo verso la mobilità sostenibile e finalmente EcomobilityIdea può tornare alle sue origini, può tornare a parlare di biposto in tandem.EcomobilityIdea-MinimeIn un’ epoca in cui il SUV ha preso il sopravvento sulla scelta per l’ acquisto di un’ auto, per un assurdo concetto che non c’è mai spazio per muoversi in comodità, è ora di dire basta, chiudere i centri città e lasciare spazio a biposto in tandem elettriche, sicure, poco inquinanti e poco ingombranti. Non dobbiamo pensare che in queste micro-auto ci entri solo Mini me di Austin Powers, ma è per tutti, per i nostri figli lanciati per strada con motorini instabili e insicuri, per chi si muove da solo con auto da giganti per fare meno di 12 km, per chi si muove in città e vuole trovare parcheggio.

Dopo Renault con Twizy anche Seat l’ ha capito e a Barcellona, al Mobile World Congress, ha presentato la sua soluzione: Minimò un quadriciclo elettrico che combina il meglio delle moto e delle auto ed è pronto a sconvolgere e rivoluzionare la mobilità.
Può trasportare due passeggeri con le sedute in tandem ed ha integrato il sistema “battery swap”, che consente di ricaricare la vettura in pochi minuti, garantendo un’autonomia di oltre 100 km. Non dovendo portare le vetture nei punti di ricarica, questo innovativo sistema consente di ridurre i costi operativi del veicolo fino al 50%.

EcomobilityIdea-Minimo3VQuello che ci affascina in questi casi sono le dimensioni: lunga 2,5 metri e larga 1,24 m, occupa 3,1 m2 rispetto ai 7,2 m2 di un’automobile normale, riduce considerevolmente l’ ingombro nelle città. Minimó può essere parcheggiata nei parcheggi per motocicli e, in circolazione, due unità occupano lo stesso spazio di un’automobile di medie dimensioni.
Non è necessario allargare le strade o farne di nuove, ma vanno dimezzate le auto, sia come numero sia come dimensioni: per il 70 % di noi, il 70 % delle volte ci spostiamo da soli o in 2 e per il 70 % delle volte percorriamo meno di 12 km.

Tra le varie funzioni, il veicolo riconosce se il conducente ha almeno 16 o 18 anni, adattando così la velocità massima a 45 o 90 km/h. Le porte sono asimmetriche e incernierate per aprirsi negli spazi più stretti. La più piccola, a sinistra, ha un angolo di apertura minore, mentre la portiera destra, più grande, rende l’ingresso e l’uscita dal veicolo più semplice.

Inizialmente sembra verrà impiegata per car-sharing in quanto la casa madre possiede la Respiro, speriamo soltanto non rimanga relegata a quell’ unico scopo, ma che tutti possano godere di una mobilità nuova.
Un’ EVVIVA per le BIPOSTO IN TANDEM !

 

 

Da PSA l’ ibrido ideale


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Finalmente si guarda alla mobilità vera, si capisce che viaggiare con un’ auto 5 porte da una tonnellata da soli o in 2 non ha senso. PSA forse l’ ha capito e grazie ad un programma europeo di finanziamenti chiamato Horizon 2020, il cui scopo è quello di sostenere a livello economico i progetti per la ricerca e l’ Innovazione in Europa dal 2014 al 2020, propone un’ ibrido per tutti e per tutte le occasioni.

Ha tre ruote, è in grado di superare i 45 km/h e viaggiare anche in autostrada (quindi non è adatto ai minori di 18 anni). La sua carrozzeria è rastremata e ha dimensioni perfette, a partire dalla larghezza di soli 85 cm, che insieme alla lunghezza di 240 cm lo rendono agile e maneggevole nel traffico. Nonostante le misure, non gli manca niente, perché è “chiuso” come un’ auto, perché all’ interno ci sono un volante con l’ airbag, cinture di sicurezza e due veri sedili disposti uno in fila all’ altro. Le portiere ruotano verso l’ alto e si possono aprire anche in spazi molto angusti.
EcomobilityIdea-PSA_ibridocittaIl sistema di propulsione è composto da un monocilindrico a benzina di 42 CV di uno scooter Peugeot e da due motori elettrici integrati nelle ruote posteriori; questi ultimi garantiscono percorrenze fino a 70 km di guida cittadina. Fuori città invece entra in funzione il motore a benzina, che si attiva al di sopra dei 70 km/h e fa crescere l’ autonomia complessiva dichiarata a circa 300 chilometri, quanto basta per eliminare l’ ansia da ricarica che talvolta colpisce i proprietari di auto elettriche. Il motore a benzina porta la velocità massima a 130 km/h.
Qualcuno potrebbe dire che per uno scooter era meglio puntare totalmente sull’ elettrico, perché nessuno fa più di 300 chilometri consecutivi con uno scooter, ma d’ altra parte in questo modo si possono convincere anche gli scettici.

La mobilità sostenibile non passa solo per i motori, ma anche per le dimensioni dei mezzi e questo ancora nessuno lo ha mai detto esplicitamente, al momento Twizy è troppo poco.

Toyota I-Tril: mobilità urbana che cambia


EcomobilityIdea-Toyota-I-Tril_DavAl Salone di Ginevra marzo 2017 Toyota ha presentato I-Tril, la concept elettrica per il traffico urbano del 2030 che punta finalmente a sostituire le auto compatte tradizionali e le due ruote. Sottolineo “finalmente”, perché sono oltre 10 anni che EcomobilityIdea si batte per questo. Le biposto in tandem sono più sicure delle due ruote, possono essere usate in tutte le stagioni da chiunque, occupano metà carreggiata, ma soprattutto, senza tanti sforzi, consumano meno della metà. Perché spostarsi da soli o in 2 con un’ auto 5 posti per fare meno di 20 km?EcomobilityIdea-Toyota-I-TrilMa vediamo le caratteristiche dell’ I-Tril sviluppato dalla Toyota Motor Europe in collaborazione con lo studio ED2 di Nizza:
Lunga 2,83 metri con una carreggiata di 1,2 metri anteriore e 0,6 metri posteriore. Con un peso contenuto entro i 600 kg e un propulsore elettrico dalle caratteristiche non specificate, la I-Tril propone una struttura anticonvenzionale, con un giunto che collega l’asse posteriore al resto della vettura per permettere l’ inclinazione dell’ abitacolo e della zona anteriore senza che le ruote posteriori perdano contatto con la strada: è la filosofia Active Lean, che consente di raggiungere fino a dieci gradi di inclinazione con 25 gradi di sterzo e un raggio di sterzata di appena quattro metri.
EcomobilityIdea-Toyota-I-Tril_BackL’ innovativo abitacolo 1+2.
L’ accesso all’abitacolo avviene grazie alle portiere a farfalla: il posto guida rialzato adotta uno schienale leggermente inclinato verso il retrotreno che ruota per favorire l’accesso. Una volta a bordo si può lasciare al veicolo il compito di guidare, oppure si possono gestire gli input tramite comandi drive by wire con due semplici controller, mentre tutte le informazioni sono gestite tramite l’head-up display e la voce. Gli interni offrono abitabilità 1+2, con il guidatore da solo nella zona anteriore e due sedute posteriori più raccolte e dotate di visibilità ottimale, grazie alle ampie superfici vetrate e all’appoggiatesta anteriore fissato al padiglione. Gli interni sono rifiniti in Alcantara, tessuto e legno sfruttando materiali riciclati.

Un concept che speriamo di vedere molto prima del 2030, che non sia un altro progetto-ponte come l’ I-Road, rimasto ahimè un miraggio.
I-Tril sarebbe un passo in avanti per la mobilità oggi, ma sto perdendo fiducia su Toyota, aveva un vantaggio di 20 anni sull’ ibrido, ma ora ha molta concorrenza valida, è rimasta indietro sull’ ibrido plug-in e soprattutto sull’ elettrico, infine mi ha molto deluso non vedere l’ I-Road in concessionaria.
Toyota, il mercato è pronto per I’ Tril ! Se aspetti il 2030 la Twizy sarà già alla sua decima versione!EcomobilityIdea-Toyota-I-Tril_Sed.png

Tutta la verità su Twizy


ecomobilityidea-respiratwizyIl mese scorso mi sono deciso e sono andato in un concessionario Renault per capirne di più su Twizy.

A parte il fatto che non ne avevano nessuna in concessionaria, perché le vendono solo su ordinazione, il che mi sembra un controsenso, ho comunque potuto chiarire alcuni aspetti:

1. È possibile chiuderla completamente con le “protezioni laterali wing doors”. Sulle protezioni che vedevo in giro ho sempre pensato fossero dei fai-da-te e magari lo erano anche perché, dai vari siti ufficiali-e-non, sembrava non fossero disponibili da Renault e invece le voci che giravano negli ultimi tempi sono vere, vi confermo che Twizy è il primo scooter completamente chiuso, coperto.
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2. Sul fatto di chiuderla completamente ero scettico anche perché avevo capito non avesse l’ anti-appannamento e invece c’è di serie sulla 80 e optional sulla 50.
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3. Riguardo il prezzo di noleggio batterie mensile, ho sempre saputo che dipendeva da quanti km si percorrono in un anno con un prezzo intorno agli 80euro mensili, invece è possibile fare 4 tipi di contratto, da 12 o 24 o 36 o 48 mesi con prezzi più bassi.
Per 15.000 km annui, contratto
da 12 mesi 72 euro IVA inclusa,
da 24 mesi 55 euro,
da 36 e 48 mesi 50 euro sempre Iva inclusa.
Purtroppo me l’ aspettavo, ma mi son cadute le orecchie quando mi ha detto che non diventeranno mai di proprietà. È assurdo! Considerando 10 anni di noleggio spenderei minimo 6.000 euro! Ma se le batterie della Toyota-Prius costano 7.000 euro, una Twizy che pesa 446kg, ma di che batterie è dotata?! Le pagherò pure a rate ma rate a vita! Inoltre a quanto ho letto su internet le batterie avrebbero un costo intorno ai 3150 euro e in più il contratto batterie è un contratto vessatorio in quanto se non lo rinnovi saresti costretto a restituire pure la Twizy. E se la vuoi vendere, un altro macello, perché senza che il compratore stipuli il contratto batterie non si può.
Leggete qui cosa succedeva nel 2014: http://renaulttwizycontrattivessatori.blogspot.it/2014/10/renaulttwizycontrattivessatori.html?m=1

Alla fine il prezzo per la TE 3 80 chiavi in mano risultava 9.000 euro con 50 o più euro mensili per noleggio batterie. Non male tranne la follia del noleggio batterie, si potrebbe fare molto meglio per venderla, del resto il prezzo delle batterie sta scendendo e il futuro dovrebbe essere di Twizy. E visto anche che la stessa Renault all’ ultimo salone ha proposto la ZOE con batterie di proprietà, 25.000 euro senza batterie, 33.000 con batterie.

Direi che se proponessero Twizy a 8.000 euro più 30 euro mensili di noleggio batterie per 3 anni e poi sono di proprietà e avessi la possibilità di vederla e provarla allora la comprerei subito!

Peccato non averla in concessionaria! Dovrebbe essere il futuro della mobilità, ma Renault l’ ha capito?!

Spero presto di sentir parlare di Twizy a 8.000 euro con batterie di proprietà con un’ autonomia di 180km veri.

Le immagini arrivano direttamente dalla brochure Renaultecomobilityidea-twizycityecomobilityidea-twizypark

Saloni auto: l’ auto cambia strada


EcomobilityIdea-UomoAmbienteAncora oggi vengono vendute auto che non riescono a percorrere 20 km con un litro di qualsiasi cosa!

Ma qualcosa, o meglio, qualcuno si muove da anni verso una mobilità un po’ più sostenibile, si muove nella direzione dell’ ibrido, il passaggio chiave verso l’elettrico. Tant’è che anche i Saloni dell’ auto non sono più separati, tra auto “tradizionali-mangia-petrolio”, auto ibride e auto elettriche, ma tutte insieme. La cosa positiva è che i produttori di auto tradizionali non possono più ignorare il mercato dell’ ibrido e dell’ elettrico e farebbero bene a seguirlo dato che il presente va già verso quel tipo di mercato.

Toyota ha capito prima di tutti che il futuro è l’ ibrido verso l’elettrico e fortunatamente anche i consumatori vista la domanda sopra le aspettative anche della stessa Toyota. Nel 2020 il 50 % di Toyota vendute in Europa saranno auto ibride (visto anche il probabile 30 % già nel 2016). A qualcuno sembrerà eccezionale, ma a differenza di tutti gli altri, pensano e fanno ibride dal 2004-2005. Per questo non fanno cose eccezionali, fanno cose intelligenti. Non a caso ora possono proporre ibride plug-in con consumi “magicamente” migliori degli altri.

Poi c’è il blocco Renault-Nissan leader mondiale nelle auto elettriche e unico al mondo ad avere sul mercato una biposto in tandem, la Renault-Twizy. Toyota purtroppo ha ancora paura a far debuttare l’ I-Road su larga scala. Toyota dacci l’ I-Road, please!

Tesla da sempre punta sull’ elettrico, ma la grande novità è che ha intenzione di proporre un modello da 35.000 euro, quindi alla portata di molti.

Sergio Marchionne (gruppo Fca) dice di non avere margini per sostenere una gamma ibrida-elettrica. Speriamo sia un bluff, perché se non si sbriga sarà costretto a rincorrere.

Carlos Tavares, numero uno Psa dice che un gruppo mondiale deve avere un portafoglio di tecnologie e non una sola, quindi oltre a elettrico ed ibrido, sviluppare anche benzina e diesel.

Karl Thomas Neumann, a capo di Opel, dice che l’ ibrido non cambia la partita a nessuno e che si possono migliorare i diesel per renderli più puliti ed efficienti.

Forse Psa ed Opel non sapevano come giustificare la loro arretratezza, ma ci auguriamo che migliorino in fretta!

E’ davvero imbarazzante quanto poco sia stato fatto nella diminuzione dei consumi negli ultimi 30 anni; è incredibile che sia ancora permessa la vendita di auto inefficienti e inquinanti!

Perché le case automobilistiche si concentrano sulla guida senza guidatore e molti consumatori si fanno ammaliare da questo futuro?! Non è questa, o solo questa, l’ intelligenza che necessita un’ auto. Non credo che la risposta sia che è più facile fare un software per la guida automatica, che migliorare la meccanica e prestazioni di un motore. Dopo 30 anni di quasi zero miglioramenti nei consumi non accetto una risposta del genere.

Bmw festeggia i 100 anni con l’ auto senza pilota, Mercedes la segue a ruota con l’ auto a guida assistita. Molto tecnologiche ed efficienti e sicuramente aiuteranno molti, ma non aiuterà l’ Ambiente. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è l’ ibrido plug-in Mercedes da 286 cavalli! Che senso ha un ibrido plug-in con tutti quei cavalli?! Per farci cosa? Per consumare meno? Per andare dove?

Dopo 100 anni questa la chiamano innovazione! Ridicolo e imbarazzante!

Fortunatamente c’è Toyota,
fortunatamente c’è Renault-Nissan,
fortunatamente c’è Tesla,
fortunatamente c’è EcomobilityIdea.
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Auto in doppia fila: arrivano le multe da Tablet


EcomobilityIdea-E-True-3W-parE’ notizia di questi giorni che la multa per auto in doppia fila ora può arrivarti con la foto del Tablet in dotazione alla polizia stradale.
Tecnologia forse legittima, privacy forse violata, così le multe potranno aumentare, perché meno contestabili. E nascono già i comitati per delegittimare il tutto facendo breccia sul fatto che non sono multe per sensibilizzare la comunità, ma sempre e solo per fare cassa. Io aggiungerei che non è legittimo multare un’ auto in doppia fila se lo Stato non ha previsto una corretta urbanizzazione per cui nel raggio di 5 km dal luogo della sosta, è incontestabile che l’ automobilista non troverà mai parcheggio.
Lasciando stare chi ha ragione, se l’ inciviltà dell’ automobilista o l’ ipocrisia dello Stato, o l’ urbanizzazione, il problema del parcheggio, o meglio, della sosta in doppia fila, è la dimostrazione di una mobilità al collasso e fuori controllo. La cosa assurda è che la soluzione è davvero banale.
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Più del 70 % delle persone viaggia in auto 5 posti da sola o in 2. E’ uno spreco di spazio, tempo e aria visto che si consuma molto di più di quello che sarebbe necessario con uno scooter. E’ chiaro che non si può sostituire la comodità dell’ auto con uno sccoter o una moto o una bici, ecco perché nella catena dell’ evoluzione dell’ auto mancano le biposto in tandem completamente chiuse.
cropped-ecomobilityidea_banner_1.jpgI vantaggi sono enormi, in una sola volta si dimezza spazio, tempo e inquinamento. E si raddoppiano i fatidici parcheggi !
Qualcuno potrebbe obiettare il fatto che in ogni caso si dovranno possedere 2 veicoli, uno per muoversi il 70% delle volte e uno per quando necessita di un veicolo più grande, pertanto non tutti possono permetterselo. Questo sarebbe un madornale, banale errore di matematica!
Come ho scritto varie volte (esempio: https://ecomobilityidea.wordpress.com/2013/08/17/il-veicolo-ideale/), anche se ci sono 2 assicurazioni, 2 bolli auto e 2 manutenzioni, converrà sempre questo connubio, perché in realtà si tratta di un’ assicurazione auto e un’ assicurazione “bitCar”, un bollo auto e un bollo “bitCar” (eticamente da esentare), una manutenzione auto meno frequente e una manutenzione “bitCar”. I bassi consumi della bitCar compenseranno queste spese iniziali e dopo 6 anni cominceremo addirittura a guadagnarci, con il risultato che l’ auto 5 porte non la cambieremo più dopo 8 anni, ma dopo 16.
A questo punto forse il problema è proprio la matematica, perché con questi vantaggi per gli automobilisti, lo svantaggio sarebbe per i comuni che non avrebbero più i milioni di euro derivanti dalle multe.
Il problema purtroppo è anche che non siamo abituati a ragionare sul futuro, ma troppo sull’ immediato. Pensateci. O finiremo a parcheggiare uno sopra l’ altro.
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RahtMobile: autonomia infinita a emissioni zero!


EcomobilityIdea-RahtMobileE’ tempo di cambiare, è tempo di andare in bici. Purtroppo le strade non sono fatte per le bici e le piste ciclabili dovevano esser pensate molto prima di cementificare fino ai margini delle strade. Addio blocco del traffico, addio paura di camion e autovetture che ci sfrecciano ad un centimetro, ora c’è RahtMobile.
RahtMobile è un veicolo 3 ruote a pedali. Ma non solo, perché ha anche un generatore che accumula l’energia della pedalata e va ad alimentare un motore di 20 Kw producendo l’elettricità necessaria per la spinta potenziandola e amplificandola così che il veicolo raggiunge le velocità di un normale altro veicolo. Il o la RahtMobile, può infatti raggiungere i 160 Km/h!
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Una sorta di bici ricoperta con un guscio in fibra di carbonio con gli stessi confort di un’ auto, quindi fari, luci e perfino cinture di sicurezza e airbag.
Può ospitare un passeggero, oppure un computer o la spesa cose che mettono sempre in serio pericolo l ‘equilibrio del ciclista. E’ coperta, ci ripara da pioggia, vento, gelo e dagli altri veicoli. E soprattutto non inquina ed ha un’ autonomia infinita.
In tempi in cui si annunciano ancora inutili blocchi del traffico, è una soluzione più che valida, considerando che per avere una velocità media di 60km/h la fatica è praticamente nulla oltre al fatto che la batteria può essere ricaricata da una normale presa elettrica e il Rath può funzionare anche senza pedalare; e poi non ci serve andare a 130km/h (o 160 km/h) ! Se invece vogliamo fare allenamento durante il ritorno dal lavoro o in qualsiasi altro viaggio è un’ ottimo strumento per noi stessi e per l’ Ambiente.
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Le immaigni sono prese dal sito http://www.rahtmobile.com dove potete avere altre informazioni

Eicma 2015: ecco com’ è andata


EcomobilityIdea-Eicma2015_alEcomobilityIdea-itrikespeedballSabato 21 novembre c’ eravamo anche noi alla 73° edizione del Salone internazionale delle 2 ruote, svoltasi all’ EICMA di Milano.
Molta l’ affluenza, molti i colori, molti i modelli esposti, oltre che caschi, tute, protezioni di ogni genere e gomme.
La sostenibilità si è subito vista dato che quasi ogni marchio aveva il proprio modello completamente elettrico ben visibile e non dimenticato in un angolo.
Da leggere bene quanto esposto dall’ E-pica dove ci spiega come si risparmierebbe con un po’ d’ intelligenza:EcomobilityIdea-E-pica2EcomobilityIdea-EV3-BMW-Quadro6 i Padiglioni, Honda lo stand più grande, ma anche Quadro, Yamaha e BMW.
Le novità maggiori però, in una fiera dedicata alla 2 ruote, sono stati i molti modelli 3 ruote tra i quali Adiva, Peugeot, Yamaha, EV3 (primo a sinistra foto qui sopra), itrike  e Quadro, alcuni già li conosciamo bene sulla carta, ma da vicino fanno un altro effetto.
EcomobilityIdea-Adiva-Yamaha-Peugeot-Quadro

La QuadroVehicles inoltre, forse non tutti sanno, ha anche un modello 4 ruote ed era ben in evidenza: quattro ruote basculanti, due ruote motrici, doppio HTS Hydraulic Tilting System e sospensioni indipendenti, guidabile in Europa anche con la patente auto. Le 4 ruote sono la vera soluzione alla sicurezza, perché una cosa è essere appassionati di moto, un’ altra è avere uno scooter (un mezzo) sicuro, agile e non fragile per tutte le situazioni stradali e da poter affidare senza troppa ansia anche ai nostri figli. Le situazioni stradali sono molteplici sia come asfalto più o meno scivoloso, con o senza sconnessioni, buche più o meno grandi, ma anche come traffico e insidie derivanti dalla disattenzione altrui.
EcomobilityIdea-QuadroHydTiltingGrandi assenti Toyota I-Road, Renault Twizy e Honda MC-β che, secondo noi, le case costruttrici hanno commesso un grave errore a non esporli, perché non sono il futuro, sono il presente. Honda, con lo stand più grande, avrebbe dovuto e potuto portare il suo MC-β, mentre Toyota e Renault, nemmeno presenti, pagano l’ errore di considerare tali veicoli solo per i saloni auto, mentre farebbero più breccia sui saloni dedicati alle 2 ruote.
La strada verso lo scooter completamente chiuso è ancora lunga, perché in molti colpevolizzano tale traguardo come un ostacolo che andrebbe a compromettere areodinamica e consumi. E’ proprio qui che si sbagliano, perché bisogna analizzare la questione non dal punto di vista delle 2 ruote, ma dal punto di vista delle 4 ruote, cioè non si va a compromettere il mercato delle 2 ruote, ma si va a creare un terzo mercato, tra scooter e auto. Una persona che deve muoversi da sola, con freddo, pioggia e traffico non vuole usare ne lo scooter e nemmeno l’ auto 5 porte che consuma uno sproposito per spostare una sola persona; vuole usare una biposto in tandem dai bassi consumi! All’ Eicma la Isotta ha presentato gli accessori per il Quadro, ma sono i soliti parabrezza e tettuccio, simili al più solido Adiva che presenta già incorporati, più comodo schienale. Purtroppo, come detto, non c’è ancora l’ idea di migliorare il benessere degli utilizzatori di scooter, dovranno ancora fare i conti con le intemperie.
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RaiSport presenta: Formula E


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Ieri, per il secondo anno, è partita la Formula E, “gara” ideata dalla FIA per monoposto Elettriche, e per tutti gli appassionati ci pensa RaiSport a trasmetterla.
Come già accennato nell’ articolo di un anno fa (https://ecomobilityidea.wordpress.com/2014/05/07/formula-e-passerella-delle-monoposto-elettriche/) speriamo non sia una passerella, ma sia un’ ottima finestra per testare le tenologie del futuro. Infatti quest’ anno è stata data la posssibilità alle varie scuderie di sviluppare le proprie monoposto ad eccezine delle batterie. Forse sarebbe stato meglio il contrario, perché sono le batterie il futuro, e non la monoposto, ma restiamo comunque fiduciosi.

Murray T25, il 2016 si avvicina


ecomobilityidea-murray_t25_SNel 2011 si parlava (anche qui https://ecomobilityidea.wordpress.com/2013/09/10/murray-t25-t27-buone-idee-forse-le-vedremo-nel-2016/) della Murray T25, auspicando di vederla sulle strade nel 2016 e, dopo esser quasi sparita come tutti i progetti simili, ora torna in scena spinta dalla Shell.
Ora è da capire se è un bene che la multinazionale del petrolio e dell’ energia promuova un’ auto a bassi consumi e per la mobilità sostenibile, o magari è un modo per avere il diritto di non metterla nel mercato, ma pensando positivo, la “Shell-car” monterà un motore termico 660cc tre cilindri e verrà presentata addirittura il prossimo novembre.
Oltre a Gordon Murray e al Team Shell ci sarà anche il motorista Osamu Goto, così il trio F.1 del trionfale 1988 sarà ricomposto; la McLaren MP4/4 di Senna e Prost sbancò il mondiale con 15 vittorie in 16 gare. Speriamo non inquini come quella F.1 e speriamo arrivi presto sul mercato ad un prezzo che non sia fuori-mercato.

Tg2 motori: nella sigla svela il futuro


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Non sappiamo se sia voluto o solo una bella sigla (almeno a nostro giudizio), ma se osservaste l’ inizio della sigla di tg2-motori notereste come si presenterà il futuro della mobilità sostenibile: biposto in tandem compatte, cioè larghe meno di un metro per occupare metà della carreggiate attuale.

Dall ‘immagine si potrebbe dire che assomiglia un po’ alla Mercedes-Benz KK, o alla Micron, in ogni caso corrisponde al veicolo ideale per la mobilità sostenibile.
Non ci resta che aspettare che i creatori della sigla di tg2-motori svelino i dettagli.

Grecia: vacanze a Skiathos tra scooter e quad


CIMG1073Quest’ anno la meta per le vacanze è caduta inconsapevolmente su Skiathos, isola greca di piccole dimensioni (50 km²) con 44 km di costa, ma molto verde e accogliente.CIMG1074La popolazione, di circa 6000 abitanti, è concentrata soprattutto su Skiathos-town che ha quasi 5000 abitanti, ma con i turisti questa cifra può aumentare anche di 10 volte.
Alle 8:30 di una mattina di agosto io e la mia ragazza già ci stavamo ambientando nel centro di Skiathos e subito abbiamo notato quanto piccole fossero le strade interne e quanto difficile fosse per un auto passare in quei cunicoli. Inoltre ci accorgiamo che i mezzi parcheggiati sono la maggior parte scooter o motorini un po’ datati e in minima parte quad, mentre le auto si contano sulle dita di una mano.
Verso le 11 cerchiamo un noleggio per un mezzo di trasporto e già eravamo orientati su un quad o al massimo su uno scooter.
Neanche a farlo apposta il primo giorno era disponibile solo uno scooter 125cc mentre alla sera sarebbe stato disponibile il quad.
Saliamo sul nostro scooter e andiamo verso la spiaggia di Kanapista passando per la strada principale asfaltata.
Guidare lo scooter in 2 non è la stessa cosa che guidarlo da soli, l’ agilità diminuisce anche se le dimensioni del mezzo rimangono le stesse, devi coordinarti in curva e, il guidatore, essendo seduto leggermente più in avanti ha una manovrabilità non ideale.
Il passeggero si sente meno sicuro, perché sente che a sostenere entrambi ci sono solo 2 ruote, poi non avendo il controllo del mezzo percepisce una sicurezza relativa all’ affidabilità del guidatore che se però sbaglia o sbagliano gli altri veicoli precipiti rovinosamente per terra.
In ogni caso, nessun problema, arriviamo nella spiaggia e abbiamo passato la giornata.
Cambiamo lo scooter con un quad 150cc e, a parte le “varie” operazioni per l’ accensione, partiamo e noto subito di aver perso l’agilità dello scooter, mentre il passeggero si sente molto più sicuro e stabile. Un po’ perché il quad non è fatto per andare su strada, un po’ perché la larghezza è più che raddoppiata, fatto sta che ho bisogno di un giorno per abituarmi al nuovo mezzo. In compenso la mia ragazza si sente molto più sicura e stabile come passeggero e non ha più la “paura” di cadere ad ogni curva.
Con il quad, viaggiare a più di 60km/h ti senti insicuro, però sulle strade sterrate è il mezzo giusto, non pianti le ruote nelle buche ma segui agevolmente il terreno. A Skiathos è sufficiente una velocità massima di 50 km/h sia perché le distanze sono minime, sia perché così ti godi il paesaggio; se alloggi nel centro, è praticamente impossibile muoversi con l’auto con quegli spazi e alcune spiagge si raggiungono dopo 2 km di strada sterrata con buche e “dossi” da non trascurare.CIMG1061Una sera, parcheggiato in una via del centro, ho potuto apprezzare il Quadro 3D, 2 ruote anteriori e una posteriore, ma molto allungato rispetto ad un MP3 che è più compatto.
A Skiathos l’ 80 % dei mezzi che circolano d’ estate sono per muoversi in 2, la possibilità di pioggia è zero, ma ci sono strade sterrate, pertanto, in un ipotetico rinnovamento del parco mezzi dell’ isola, vedrei bene l’ MP3-Piaggio, il Quadro 3D o 4D, ma anche Twizy e soprattutto I-Road così da sentire il profumo dell’ estate, ma anche da sentire una certa sicurezza in caso di piccoli incidenti.
Per il resto consiglio a tutti di andare a Skiathos, occhio a decidere bene il mezzo da noleggiare, e buone vacanze…CIMG1063