Mercato auto luglio 2022: l’ elettrico si ferma e la benzina stranamente sale, metano azzerato


EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2022EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2021Il mercato auto di luglio 2022 salva la faccia chiudendo con un -0,5% rispetto a luglio 2021 ma poteva andare meglio visto il negativo dell’ elettrico. Un mese transitorio dopo tanti negativi e in vista dell’ incertezza economica dell’ autunno. Le elettrificate che negli ultimi 3 anni avevano trainato il mercato questa volta si fermano tranne le “full hybrid”, mentre le benzina si risollevano e il metano si azzera. La crisi 2020-2022 ha un solo dato positivo per il futuro, pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Con il ritorno degli incentivi probabilmente il mercato ha salvato la faccia, ma l’ ha abbruttita con motori inquinanti
. 

EcomobilityIdeaEcobonusLuglio2022Dai dati unrae vediamo che le ibride tutto sommato con il loro +12,6% non vanno male anche perché sono le regine del mercato e quindi fare un +12,6 % non è minimamente avvicinabile dal +8,9% delle benzina. Questa volta le “full hybrid” vincono nettamente sulle mild hybrid come percentuale di incremento sull’ anno precedente. Non dimentichiamo però che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, quindi fra non molto, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia forse fino al 2028.
L’ ibrido è l’ alimentazione dominante, questo mese, dopo 5 mesi di fiacca, rialza la testa con un deciso +12,4% su luglio 2021, sempre primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Con gli equilibri mondiali in cambiamento chissà quando vedremo sparire anche le mild hybrid, visto anche la promessa di FIAT di non produrre più diesel e benzina addirittura già dal primo luglio di quest’ anno. Sempre deludente il dato diviso tra full hybrid e mild hybrid, 8,8 % full e 24,2 % mild.
Un vero peccato dunque che 2
terzi delle immatricolazioni siano ibride “leggere”, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 33,0 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel anni addietro, cioè non raggiungeranno mail il 59% e nemmeno il 50%. Con le plug-in, le ibride sono al 38,3 % su base annua e probabilmente sarà il 40% la quota di riferimento per quanto riguarda il picco raggiungibile dalle ibride. 
Toyota rimane in corsa con Yaris Cross, ma non è più “quella di una volta” sempre davanti a tutte, ora quasi sempre dietro alle irraggiungibili mild hybrid Fiat Panda e Lancia Ypsilon e questo mese anche Fiat 500.
Finalmente Toyota ha il suo elettrico Bz4x per il mercato europeo (così sembra), ma non è ancora chiaro il suo potenziale di vendite.

L’ esistenza delle ibride “leggere” è una sconfitta, ma almeno, dopo 4 anni le diesel ibride sono solo al 4,3 % di quote di mercato su base annua e la loro corsa si è finalmente fermata.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideLuglio2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild hybrid. Come si può vedere dal grafico, il 2022 non è partito bene, dopo si è mantenuto a livelli dello scorso anno. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideLuglio2022Questo mese “soffocano” anche le auto GPL, -6,2 % su luglio 2021, non grave perché comunque resta l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili con una quota di mercato  che sale all’ 8,5 %. Gli automobilisti stanno dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare?

Ennesimo disastro per le immatricolazioni di auto a metano, un altro pesantissimo negativo,
-69 % su luglio 2021, tra i peggiori di sempre e quota di mercato all’ 1 % su base annua, mai così in basso
. Le immatricolazioni sono al minimo storico, l’ anno scorso la quota di mercato su base annua era al 2,3%, si è più che dimezzata e quasi azzerata. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Ora si può dire ufficialmente che il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano.

GPL+metano ancora sotto il 10%, si fermano al 9,5% di quota mercato, tutto sommato non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas? No, perché il GPL sembra non voler mollare i suoi estimatori.

Diesel al quarantasettesimo negativo consecutivo, -10,1 % su luglio 2021, quota di mercato sale al 20,7% su base annua, praticamente un terzo rispetto a 4 anni fa. Non vedremo più grandi vendite di auto diesel né nei prossimi mesi, né mai più.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 47 negativi le ibride diesel sono appena al 4,3 % di quota su base annua e questa quota, decimo più, decimo meno, sembra il limite di questa tecnologia fuori mercato. Sarà interessante vedere come adesso si muoverà il mondo nei confronti di quasi 4 anni di immatricolazioni diesel sempre al ribasso, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione: pezzi di ricambio, tagliandi, preparazione professionale, assistenza in genere.
La data di scadenza per il motore termico è fissata per il 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 1.212,40 – 1134,97 = -77,43 millesimi.
(Petrolio 15 luglio 2022 94,37 $)
Record prezzo netto diesel 1.249,37, benzina 1.188,94 (giugno 2022)

La discesa delle solo-benzina si ferma clamorosamente, quindi di nuove immatricolazioni solo-benzina per il 2023 ne vedremo ancora molte? Questo mese +8,9 % su luglio 2021, e quota di mercato su base annua in leggera risalita al 27,9%. Dopo tanti negativi forse si tratta solo di un rimbalzo isolato, le solo-benzina entro pochi mesi non dovrebbero più esistere, saranno sostituite da ibride e ibride leggere, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina risalgono incredibilmente al 48,6 % (+0,7 in 2 mesi), paradossale proprio dopo l’ annuncio ufficiale da parte dell’ Europa sul divieto di vendere auto diesel, benzina ed ibride dal 2035. Il destino del motore a scoppio è ormai scritto e, di fatto, la sua dipartita avverrà ben prima del  31 dicembre 2034. Il 2023, quindi fra pochi mesi, la rivoluzione elettrica dovrebbe essere compiuta, ma sarà davvero così?
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche deludenti, solo 3.617 nuove immatricolazioni in un mese per un pesante -29,2% rispetto a luglio 2021. Questa volta la crescita elettrica è nettamente inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (8.373 immatricolazioni ibride a luglio 2019), c’è da  sperare che sia solo un ritardo di consegne e che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato che sale al 3,6 % rispetto al 3,3 di maggio (ibride al 5,2% a luglio 2019).

Tesla è la grande assente della Top-10, mentre super confermata Fiat 500 ormai stabile al primo posto, a seguire Smart ForTwo, Renault Twingo e la new-entry di casa Renault Megane, mentre indietreggiano Peugeot 208 e si perdono le tracce di Dacia Spring e Renault Zoe. C’è da esser contenti per le new-entry Cupra Born, Ford Mustang Mach-E e Opel Mokka perché alimentano l’ offerta.
I numeri e l’andamento del mercato delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, fanno parte del quotidiano ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Con prezzi d’ acquisto più bassi, autonomia leggermente più lunga e ampliamento listino city car elettriche, le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,6% contro 1,0% del metano che esiste da 50 anni)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheLuglio2022Dal grafico EcomobilityIdea si vede come il 2022 sarebbe dovuto andare molto meglio, doveva essere la svolta prime dell’ affermazione definitiva nel 2023 e invece c’è stato un passo indietro
EcomobilityIdea-graf-ElettricheLuglio2022L’ ibrido Plug-in per la quinta volta dopo mesi di crescita esponenziale, segna un altro negativo, -19,2 % su luglio 2021. Nonostante questo, un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.133, cioè 7,5 volte le immatricolazioni a metano. 
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nonostante i leggeri negativi di questi mesi scendono di poco come quota di mercato su base annua, 5,3 %. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 / 130 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 400 / 420 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km
(nessuno viaggia più di 800 km senza sosta), vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inLuglio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo (da settembre 2020). Un leggero calo questi mesi, ma non è che il mercato vada a gonfie vele nemmeno per le altre alimentazioni, per ora “un quasi pareggio” con il 2021.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inLuglio2022A luglio 2022 Plug-in ed Elettriche -23,7 % su luglio 2021 e 8.750 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in sale all’ 8,9 % comunque davanti alle GPL.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in. Purtroppo, a parte gennaio e febbraio, si può notare come l’ andamento 2022 sia sempre sotto al 2021.
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inLuglio2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono anni che c’è questa possibilità, ma, rimane ancora un’ idea, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno prima o dopo il 2035 o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?
EcomobilityIdeaUnrae-IdrogenoLuglio2022Purtroppo sale la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 120,0, in peggioramento rispetto al mese scorso e in peggioramento rispetto a luglio 2021, +0,7%, non ci siamo! Ci aspettavamo ad oggi almeno 105g di CO2 per km, invece sembra un miraggio. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Luglio2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel, benzina e metano stanno per comparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2022EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2021EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2020EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2019EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2018 

Mercato auto maggio 2022: l’ elettrificato rialza la testa, le fossili affondano


EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2022EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2021Il mercato auto di maggio 2022 ha chiuso con un -15,0% rispetto a maggio 2021 che sa di sconfitta. Un anno fa il mercato auto si riprendeva dalla batosta del 2020, mentre ora non sa riprendersi dalla guerra e problemi dovuti all’ approvvigionamento delle materie prime, ritardi dovuti ai lockdown in Cina con il paradosso che gli ordinativi in certi casi ci sono ma non si riesce ad evaderli in tempi “normali”. Da 2/3 anni ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche resistono e questo mese danno segnali di ripresa nonostante i ritardi, mentre crollano le vecchie alimentazioni con il solo GPL che prova a resistere. La crisi 2020-2022 ha un solo dato positivo per il futuro, pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Tornano gli incentivi per auto, quindi probabilmente il mercato dovrebbe ricevere una scossa, gli incentivi cambiano in base alle emissioni del veicolo che si va ad acquistare e se con o senza rottamazione
. 

EcomobilityIdeaEcobonusMaggio2022Dai dati unrae vediamo, da più di un anno, come le benzina stiano per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è morto da tempo. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alimentazione dominante, dopo 3 mesi di fiacca, rialza la testa ma con un misero +1,8% su maggio 2021, sempre primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Con gli equilibri mondiali in cambiamento chissà quando vedremo sparire anche le mild hybrid, visto anche l’ annuncio di FIAT di non produrre più diesel e benzina addirittura già dal primo luglio di quest’ anno. Sempre deludente il dato diviso tra full hybrid e mild hybrid, 9 % full e 25 % mild.
Un vero peccato dunque che 2
terzi delle immatricolazioni siano ibride “leggere”, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 33,9 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel anni addietro, cioè non raggiungeranno mail il 59% e nemmeno il 50%. Con le plug-in, le ibride sono al 39,3 % su base annua e probabilmente sarà il 40% la quota di riferimento per quanto riguarda le ibride. 
Toyota rimane in corsa con Yaris Cross, ma non è più “quella di una volta” sempre davanti a tutte, ora quasi sempre dietro alle irraggiungibili mild hybrid Fiat Panda e Lancia Ypsilon.
Ancora nessun arrivo elettrico Toyota per il mercato europeo e sempre meno Toyota nelle top-10 per alimentazione, staremo a vedere ora con la crisi in essere come si muoverà il mercato delle fossili..

L’ esistenza delle ibride “leggere” è una sconfitta, ma almeno, dopo 3 anni le diesel ibride sono solo al 4,2 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideMaggio2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild hybrid. Come si può vedere dal grafico, il 2022 non è partito bene, ma questo mese si è ripreso. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideMaggio2022Questo mese “respirano” anche le auto GPL, +4,1 % su maggio 2021, resta l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili con una quota di mercato all’ 8,4 %, in calo di altri 0,2 punti percentuali. Gli automobilisti stanno dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare con i prezzi dei carburanti in risalita?

Ennesimo disastro per le immatricolazioni di auto a metano, un altro pesantissimo negativo,
-60,6 % su maggio 2021 e quota di mercato ferma all’ 1,1 % su base annua
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va molto peggio, le immatricolazioni sono al minimo storico. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano? Possiamo dire di sì.

GPL+metano ancora sotto il 10%, si fermano al 9,5% di quota mercato, tutto sommato non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantacinquesimo negativo consecutivo, -29,5 % su maggio 2021, quota di mercato scende al 20,6% su base annua, ufficialmente fuori mercato. Non vedremo più grandi vendite di auto diesel né nei prossimi mesi, né mai più.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 45 negativi le ibride diesel sono appena al 4,2 % di quota su base annua, anche queste ormai fuori mercato. Sarà interessante vedere come adesso si muoverà il mondo nei confronti di quasi 4 anni di immatricolazioni diesel sempre al ribasso, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
E’ notizia di pochi giorni, l’ ufficializzazione della data di scadenza per il motore termico fissata per il 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 1.039,04 – 1127,39 = -88,35 millesimi, record assoluto per entrambi con la differenza tra i 2 che scende in favore del diesel

La discesa delle solo-benzina è inarrestabile, ormai il minimo sindacale è l’ ibrido leggero, quindi di nuove immatricolazioni solo-benzina per il 2023 ne vedremo pochissime, questo mese -22,0 % su maggio 2021, e quota di mercato su base annua in leggera risalita al 27,3%. Le solo-benzina entro pochi mesi non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e ibride leggere, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, stabili al 47,9% ma ora, con l’ annuncio ufficiale da parte dell’ Europa sul divieto di vendere auto diesel, benzina ed ibride dal 2035, il destino del motore a scoppio sembra scritto e, di fatto, la sua dipartita avverrà ben prima del  31 dicembre 2034. Già nel 2023, quindi fra pochi mesi, la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche in ripresa, ma ancora “in ritardo”, solo 4.489 nuove immatricolazioni in un mese e -13,2% rispetto a maggio 2021. Questa volta la crescita elettrica è inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (10.177 immatricolazioni ibride a maggio 2019), ma c’è da considerare la crisi, quindi speriamo che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato stabile al 3,3 % (ibride al 5,1% a maggio 2019).

Tesla assente anche a maggio pertanto per Fiat 500 stare al primo posto è cosa ormai facile, a seguire Smart ForTwo e Peugeot208, Renault Twingo, mentre perdono terreno Dacia Spring e Renault Zoe. 
I numeri e l’andamento del mercato delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, fanno parte del quotidiano ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Con prezzi d’ acquisto più bassi, autonomia leggermente più lunga e ampliamento listino city car elettriche, le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,3% contro 1,1% del metano che esiste da 50 anni)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheMaggio2022Dal grafico EcomobilityIdea si vede come dopo un rallentamento qualcosa torna a muoversi…
EcomobilityIdea-graf-ElettricheMaggio2022L’ ibrido Plug-in per la terza volta dopo mesi di crescita esponenziale, segna un altro negativo, ma più contenuto, -3,5 % su maggio 2021. Nonostante questo, un importante numero di nuove immatricolazioni, 7.476, cioè 5,9 volte le immatricolazioni a metano. 
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nonostante il negativo di questo mese salgono al 5,4 % di quota di mercato su base annua. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 / 130 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 400 / 420 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inMaggio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo (da settembre 2020).

EcomobilityIdea-graf-Plug-inMaggio2022A maggio 2022 Plug-in ed Elettriche -7,4 % su maggio 2021 e 11.965 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in sale all’ 8,7 % superando definitivamente le GPL.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inMaggio2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono anni che c’è questa possibilità, ma, rimane ancora un’ idea, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno prima o dopo il 2035 o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?

Torna a scendere la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 117,6, in miglioramento rispetto al mese scorso  e in miglioramento rispetto a maggio 2021, ma -3,2% è ancora poco. Ci aspettavamo ad oggi  almeno 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare ancora. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Maggio2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel, benzina e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2022EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2020EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2019EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2018

 

Mercato auto aprile 2022: altro che crisi 2020-2021, nel 2022 va molto peggio


EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2022EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2021Il mercato auto di aprile 2022 è stato un altro disastro, -32,8% rispetto ad aprile 2021. Se ad aprile 2021 eravamo a fine ondata epidemica, ad aprile 2022 conta l’ approvvigionamento delle materie prime causa guerra, nuovi lockdown in Cina e conseguente instabilità, sfiducia, ma anche con il paradosso che gli ordinativi in certi casi ci sono ma non si riesce ad evaderli in tempi “normali”. Da 2/3 anni ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche resistono, per la verità non benissimo negli ultimi 2 mesi, mentre crollano le vecchie alimentazioni con il GPL che prova a resistere. La crisi 2020-2022 ha un solo dato positivo per il futuro, pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Gli incentivi per auto sono di nuovo a zero dopo che per un breve periodo era tornati per  i veicoli L a zero emissioni, invece di aumentare certe “spese”, il governo dovrebbe pensare ai veicoli a zero emissioni
. 

EcomobilityIdeaEcobonusAprile2022Dai dati unrae vediamo, da più di un anno, come le benzina stiano per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è morto da tempo. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alimentazione dominante, ma dopo anni, per il terzo mese consecutivo, in negativo, -18,0% su aprile 2021, ancora primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Con gli equilibri mondiali in cambiamento chissà quando vedremo sparire anche le mild hybrid. Da un po’ di tempo unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è molto deludente, 9,2 % full e 24,9 % mild.
Un vero peccato dunque che 3
quarti delle immatricolazioni siano ibride “leggere”, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 34,1 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel anni addietro, cioè non raggiungeranno mail il 59% e nemmeno il 50%. Con le plug-in, le ibride sono al 39,2 % su base annua, comunque impensabile solo 3 anni fa. 
Toyota torna a farsi sentire con Yaris Cross e questo mese si piazza seconda dietro all’ irraggiungibile mild hybrid Fiat Panda.
Toyota senza un’ elettrica sul mercato europeo sembra destinata a perdere sempre più quote di mercato, staremo a vedere ora con la crisi in essere come si muoverà il mercato delle fossili. Intanto tra le plug-in spunta Rav4.

L’ esistenza delle ibride “leggere” è una sconfitta, ma almeno, dopo 2 anni le diesel ibride sono solo al 4,2 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideAprile2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild hybrid. Come si può vedere dal grafico, il 2022 non è partito bene e questo mese va anche peggio. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideAprile2022Questo mese non ce la fanno nemmeno le auto GPL, -23,2 % su aprile 2021, scricchiola quindi anche l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili, la quota di mercato è all’ 8,6 %, in calo di 0,3 punti percentuali. Gli automobilisti stanno dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare con i prezzi dei carburanti in risalita?

Disastro totale per le immatricolazioni di auto a metano, pesantissimo negativo,
-73,2 % aprile 2021, il peggiore di sempre, come il peggior numero di immatricolazioni mensili e quota di mercato demolita, solo 1,1 su base annua
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va molto peggio, le immatricolazioni sono al minimo storico. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano? Ormai è quasi certo che sarà il peggior anno di sempre il metano.

GPL+metano tornano sotto il 10%, si fermano al 9,7% di quota mercato, tutto sommato non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantaquattresimo negativo consecutivo, -35,5 % su aprile 2022, quota di mercato stabile al 20,9% su base annua, inutile dire ormai che il diesel è fuori mercato.
Di questo passo sarà sempre più difficile vedere grosse vendite di auto diesel nei prossimi mesi.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 44 negativi le ibride diesel sono appena al 4,2 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come adesso si muoverà il mondo nei confronti di 3 anni e mezzo di immatricolazioni diesel sempre al ribasso, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 971,60 – 1082,38 = -110,78 millesimi, differenza massima tra i 2 con il diesel che rimane vicino al record del mese scorso mentre la benzina scende

La discesa delle solo-benzina si fa importante ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -42,9 % su aprile 2021, e quota di mercato su base annua stabile al 27 %. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e ibride leggere, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, stabili al 47,9% ma è ancora un leggero rimbalzo dovuto ai ritardi di immatricolazione delle altre tipologie di auto, vedasi elettriche causa incertezza su incentivi statali, materie prime e crisi ucraina. Il tracollo del motore endotermico è totale, la quota di mercato sotto al 50 % è la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023, quindi fra meno di un anno, la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche “in ritardo”, solo 3.050 nuove immatricolazioni in un mese e -37,2% rispetto ad aprile 2021. Questa volta la crescita elettrica è inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (9.444 immatricolazioni ibride a aprile 2019), ma c’è da considerare la crisi, quindi speriamo che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato stabile al 3,3 % (ibride al 5,1% ad aprile 2019).

Scompare Tesla dopo il primo posto del mese scorso con la Model Y, per tanto Fiat 500 si riprende il primo posto, Smart ForTwo e Dacia Spring, a seguire Renault Zoe e Volkswagen ID.4. 
I numeri delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, fanno parte del quotidiano ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Con prezzi d’ acquisto più bassi, autonomia leggermente più lunga e ampliamento listino city car elettriche, le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,3% contro 1,1% del metano)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheAprile2022Dal grafico EcomobilityIdea si vede come qualcosa stia rallentando…
EcomobilityIdea-graf-ElettricheAprile2022L’ ibrido Plug-in per la seconda volta da parecchio tempo, un altro negativo -17,1 % su aprile 2021. Nonostante ciò, un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.552, cioè 6,5 volte le immatricolazioni a metano. 
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nonostante il negativo di questo mese salgono al 5,1 % di quota di mercato su base annua. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inAprile2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inAprile2022Ad aprile 2022 Plug-in ed Elettriche -25,6 % su aprile 2021 e 8.602 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in sale all’ 8,4 %.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inAprile2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono ormai 3 anni che c’è come possibilità, ma, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?

Torna a scendere la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 119,6, in peggioramento rispetto il mese scorso pertanto molto deludente. Ci aspettavamo un avvicinamento almeno ai 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare ancora. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Aprile2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2022EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2021EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2020EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2019

 

Mercato auto marzo 2022: un altro disastro totale!


EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2022EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2021Il mercato auto di marzo 2022 è stato davvero disastroso, -29,3% rispetto a marzo 2021. Se a marzo 2021 eravamo a fine ondata epidemica, a marzo 2022 conta ancora l’ onda Covid, ma soprattutto la guerra che crea crisi economica, sfiducia, carenza materie prime, inflazione, eccetera, pertanto c’ era poco da aspettarsi, ma così male non era scontato. Da 2/3 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche resistono, non questo mese, mentre crollano le vecchie alimentazioni tranne il GPL. La crisi 2020-2022 ha un solo dato positivo per il futuro, pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Gli incentivi per auto sono di nuovo a zero dopo che per un breve periodo era tornati per  i veicoli L a zero emissioni, invece di aumentare certe “spese”, il governo dovrebbe pensare ai veicoli a zero emissioni
. 

EcomobilityIdeaEcobonusMarzo2022Dai dati unrae vediamo, da più di un anno, come le benzina stiano per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è già dato per morto. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alimentazione dominante, ma dopo anni, per il secondo mese consecutivo, in negativo, -14,8% su marzo 2021, ancora primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Quando vedremo sparire anche le mild ibride, quello sarà il grande passo. Da mesi unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è molto deludente, 9,2 % full e 24,6 % mild.
Un vero peccato dunque che 3
quarti delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 33,8 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel anni addietro, cioè non raggiungeranno mail il 59% e nemmeno il 50%. Con le plug-in, le ibride sono al 38,8 % su base annua, comunque impensabile 3 anni fa. 
Toyota torna a farsi sentire con Yaris Cross e Yaris “normale”, ma nulla può contro le mild hybrid Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Ford Puma. Scende ancora FIAT 500 ormai preferita come elettrica.
Toyota senza un’ elettrica sul mercato europeo sembra destinata a perdere sempre più quote di mercato, staremo a vedere ora con la crisi in essere come si muoverà il mercato delle fossili. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, dopo 2 anni le diesel ibride perdono il 24,7% su marzo 2021 anche se risalgono al 3,8 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideMarzo2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride ma, come si può vedere dal grafico, il 2022 non è partito bene e questo mese va anche peggio. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideMarzo2022Le auto GPL, +6,9 % su marzo 2022 sono in pratica le uniche in positivo e ultima certezza delle alimentazioni fossili, infatti la quota di mercato è all’ 8,9 %, in crescita di 0,2 punti percentuali. Gli automobilisti stanno dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare con i prezzi dei carburanti in risalita?

Le immatricolazioni di auto a metano partono malissimo e segnano un altro pesantissimo negativo,
-69,9 % su marzo 2021, il peggiore di sempre e quota di mercato demolita, solo 1,2 su base annua
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va molto peggio, le immatricolazioni sono al minimo storico. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano?

GPL+metano raggiungono il 10,1% di quota mercato, non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantatreesimo negativo consecutivo, -39,2 % su marzo 2022, la quota di mercato perde il 3,4% su marzo 2021 fermandosi al 20,8% su base annua, inutile dire ormai che il diesel è fuori mercato.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 43 negativi le ibride diesel sono appena al 3,8 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come adesso si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 1005,88 – 1086,55 = -80,67 millesimi, differenza massima tra i 2 e nuovo record assoluto per entrambi!

La discesa delle solo-benzina si fa importante ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -37,6 % su marzo 2021, e quota di mercato su base annua al 27 %, in leggero rialzo, dopo aver toccato il minimo storico. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, risalgono al 47,8% ma è ancora un leggero rimbalzo dovuto ai ritardi di immatricolazione delle altre tipologie di auto, vedasi elettriche causa incertezza su incentivi statali, materie prime e crisi ucraina. Il tracollo del motore endotermico è totale, la quota di mercato sotto al 50 % è la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023, quindi fra meno di un anno, la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche “in ritardo”, solo 4.511 nuove immatricolazioni in un mese e -38,8% rispetto a marzo 2021. Questa volta la crescita elettrica è inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (9.803 immatricolazioni ibride a marzo 2019), ma c’è da considerare la crisi, quindi speriamo che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato risale al 3,3 % (ibride al 5,1% a marzo 2019).

Si rivede Tesla al primo posto con la Model Y, poi Dacia Spring e solo terza Fiat 500 elettrica, a seguire un’ altra Tesla, la Model 3, poi Smart ForTwo. 
I numeri delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, fanno parte del quotidiano ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti, le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,3% contro 1,2% del metano)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheMarzo2022Dal grafico EcomobilityIdea si vede come qualcosa stia rallentando…
EcomobilityIdea-graf-ElettricheMarzo2022L’ ibrido Plug-in per la prima volta da anni, un negativo importante, -21,5 % su marzo 2021. Un importante numero di nuove immatricolazioni, 6.083, cioè 4,6 volte le immatricolazioni a metano. 
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nonostante il negativo di questo mese mantengono il 5,0 % di quota di mercato su base annua. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inMarzo2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inMarzo2022A marzo 2022 Plug-in ed Elettriche -29,2 % su marzo 2021 e 10.594 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in risale all’ 8,3 %.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inMarzo2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono ormai 3 anni che c’è come possibilità, ma, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?

Torna a scendere la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 118,6, miglioramento troppo leggero e, a questo punto, deludente. Ci aspettavamo un avvicinamento almeno ai 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare ancora. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Marzo2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2022EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2021EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2020EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2019

 

Mercato auto febbraio 2022: disastro totale, si salvano in pochi


EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2022EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2021Il mercato auto di febbraio 2022 segna un brutto colpo per il settore dell’ automotive, un disastro, -22,2% rispetto a febbraio 2021. Se a febbraio 2021 eravamo in piena pandemia, a febbraio 2022, prima dei venti di guerra, ci si aspettava una situazione completamente ristabilita e invece, complici anche le misure irrazionali del governo italiano  rispetto al resto d’ Europa, l’ Italia si trova in una situazione di completa incertezza e la ripresa tanto sbandierata sembra un fuoco di paglia. Da 2/3 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche si salvano, mentre crollano le vecchie alimentazioni anche se stavolta il GPL fa meglio di tutte. La crisi 2020-2022 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Gli incentivi per auto sono tornate solo per i veicoli L a zero emissioni, togliendo di fatto l’ alibi delle “basse emissioni”, meglio così, ma sono ancora troppo pochi come incentivi
. 

EcomobilityIdeaEcobonusFebbraio2022Dai dati unrae vediamo, da più di un anno ormai, come le benzina stiano per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è già dato per morto. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alimentazione dominante, ma dopo anni, questo mese -7,5% su febbraio 2021, ancora primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Quando vedremo sparire anche le mild ibride, quello sarà il grande passo. Da circa 6 mesi unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è molto triste, 9,3 % full e 25,2 % mild.
Un vero peccato dunque che 3
quarti delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 34,5 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma a differenza di quanto detto in precedenza, non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel 4 o 5 anni fa. Con le plug-in, le ibride sono al 39,5 % su base annua, comunque impensabile 3 anni fa. 
Toyota torna a farsi sentire con Yaris Cross e Yaris “normale”, ma nulla può contro le mil hybrid Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Ford Puma. Scende FIAT 500 ormai preferita come elettrica, sale Ford Puma.
Toyota senza un’ elettrica sul mercato europeo sembra destinata a perdere sempre più quote di mercato, staremo a vedere ora con la crisi ucraina come si muoverà il mercato delle fossili. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, dopo 2 anni le diesel ibride perdono il 17,4% su febbraio 2021 e si fermano al 3,6 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideFebbraio2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride e, come si può vedere dal grafico, il 2022 non parte così bene come ci si poteva aspettare, resta simile al 2021. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideFebbraio2022Le auto GPL, +23,3 % su febbraio 2022, anche questo mese sono l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili, infatti la quota di mercato è all’ 8,7 %, in calo, ma non come ci si poteva aspettare. A questo punto sembra chiaro che gli automobilisti stiano dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare con i prezzi dei carburanti in risalita?

Le immatricolazioni di auto a metano partono malissimo e segnano un altro pesantissimo negativo,
-59,0 % su febbraio 2021, il peggiore di sempre e quota di mercato demolita, solo 1,2 % su febbraio 2021 e 1,3 su base annua
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va molto peggio, le immatricolazioni sono al minimo storico. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sembra presagire il peggior anno di sempre per il metano.

GPL+metano partono con una quota mercato del 10 %, non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantaduesimo negativo consecutivo, -31,0 % su febbraio 2022, la quota di mercato perde il 5,3% su febbraio 2021 fermandosi al 20,7%, il diesel è ufficialmente fuori mercato.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 42 negativi le ibride diesel sono appena al 3,6 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra qualche mese si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione, in realtà già adesso sarebbe interessante analizzare questo fenomeno.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 786,45 – 792,73 = -6,28 millesimi, diesel  ancora davanti alla benzina e nuovo record assoluto per entrambi!

La discesa delle solo-benzina si fa importante ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -37,3 % su febbraio 2021, e quota di mercato su base annua al 26,8 %, minimo storico! Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, risalgono al 47,5% ma è solo un rimbalzo dovuto ai ritardi di immatricolazione delle altre tipologie di auto, vedasi elettriche causa incertezza su incentivi statali, materie prime e crisi ucraina. Il tracollo del motore endotermico è totale, la quota di mercato sotto al 50 % è la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023, quindi fra meno di un anno, la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche “in ritardo”, solo 3.175 nuove immatricolazioni in un mese e -8,2% rispetto a febbraio 2021. Questa volta la crescita elettrica è inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (9.105 immatricolazioni ibride a febbraio 2019), ma c’è da considerare la crisi, quindi speriamo che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato scende al 3,1 % (ibride al 5% a febbraio 2019).

Fiat 500 elettrica si riprende la scena, a seguire Smart ForTwo e il ritorno di Tesla con Model Y. 
I numeri delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,1% contro 1,3% del metano)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheFebbraio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare una buona partenza per le elettriche, ma qualcosa ha rallentato.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheFebbraio2022L’ ibrido Plug-in resta la tecnologia del momento, in crescita anche questo mese, +11,3 % su febbraio 2021. Un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.473, cioè 3,93 volte le immatricolazioni a metano. In un anno e mezzo le plug-in si sono prese una parte di mercato che non era riuscita a nessun’ altra alimentazione in così poco tempo.
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nel 2021 hanno vinto il confronto rispetto alle elettriche e hanno quadruplicato le auto a metano come quota di mercato, ora al 5,0 %. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inFebbraio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inFebbraio2022A febbraio 2022 Plug-in ed Elettriche +3,2 % su febbraio 2021 e 8.648 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in scende all’ 8,1 %, ma recupererà sicuramente con un balzo nei prossimi mesi.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inFebbraio2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono ormai 3 anni che c’è come possibilità, ma, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?

Dopo molto tempo, non scende la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 119,1, miglioramento troppo leggero e, a questo punto, deludente. Ci aspettavamo un avvicinamento almeno ai 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare ancora. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Febbraio2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2022EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2021EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2020EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2019

 

Mercato auto gennaio 2022: l’ inizio di una nuova fase e abbandono del vecchio, per la prima volta di sempre benzina+diesel sotto il 50%


EcomobilityIdeaUnrae-Gennaio2022EcomobilityIdeaUnrae-Gennaio2021Il mercato auto di gennaio 2022 apre l’ anno molto male, visto anche il -37,4% di dicembre, rispetto a gennaio 2021 il meno -19,3% delinea una situazione di profonda crisi. Se a gennaio 2021 eravamo in piena pandemia a gennaio 2022 ci si aspettava una situazione completamente nuova, il governo italiano continua ad imporre restrizioni contro corrente rispetto agli altri paesi europei e questo sta frenando la ripresa, inoltre continua a farsi sentire la carenza sempre più preoccupante delle materie prime, in buona parte dovuta proprio alle chiusure di 2 anni fa e chiusure più o meno parziali dell’ ultimo anno. Da 2 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche volano, mentre crollano le vecchie alimentazioni. In realtà le ibride stanno frenando la loro corsa a favore di plug-in ed elettriche. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una fortissima contrazione del mercato.
Gli incentivi per auto sono tornate solo per i veicoli L a zero emissioni, togliendo di fatto l’ alibi delle “basse emissioni”, meglio così, ma sono ancora troppo pochi come incentivi
. 

EcomobilityIdeaEcobonusGennaio2022Dai dati unrae vediamo, come da prassi ormai, le benzina stanno per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è ai titoli di coda. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alternativa principale ai vecchi motori termici, +15,7% su gennaio 2021, primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Presto vedremo sparire anche le mild ibride e quello sarà il grande passo. Da circa 6 mesi unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è molto triste, 10,0 % full e 24,9 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 34,9 % del mercato su base annua. Superato  quindi, e di molto, il fatidico 30% e presto potrebbero raggiungere percentuali mai viste nemmeno per diesel e benzina. Con le plug-in, le ibride sono al 39,9 % su base annua, impensabile 2 anni fa. 
Toyota torna a farsi sentire con Yaris Cross e Yaris “normale”, ma nulla può contro Fiat Panda mild hybrid. Scende FIAT 500 ormai preferita come elettrica, sale Ford Puma.
A nostro avviso Toyota è fuori tempo massimo per portare nelle strade europee un’ elettrica competitiva e questo avrà ripercussioni sul futuro dell’ azienda nipponica. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, dopo 2 anni, le diesel ibride perdono il 12,1% su gennaio 2021 e si fermano al 3,6 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideGennaio2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride e, come si può vedere dal grafico, il 2022 parte bene, ma non benissimo. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideGennaio2022Auto GPL + 22,8 % su gennaio 2021 sono l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili, infatti la quota di mercato è al 9,2 % che non si vedeva da 10 anni. A questo punto sembra chiaro che gli automobilisti stiano dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare?

Le immatricolazioni di auto a metano partono malissimo e segnano un altro disastroso negativo
-48,3 % su gennaio 2021 e quota di mercato demolita, solo all’ 1,3 %
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va anche peggio, la sua fine è vicina. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sembra presagire il peggior anno di sempre per il metano.

GPL+metano partono con una quota mercato del 10,5 % che non si vedeva da decenni, ma il merito è solo del GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantunesimo negativo consecutivo, – 43,2 % su gennaio 2021, la quota di mercato perde il 3,6% in un solo mese fermandosi al nuovo minimo storico pari al 19 %, ancora un paio di mesi e “sarà dichiarato fuori mercato”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 41 negativi le ibride diesel sono appena al 3,6 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra un anno si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione, in realtà già adesso sarebbe interessante analizzare questo fenomeno.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 718,11 – 720,38 = -2,27 millesimi, diesel  ancora davanti alla benzina e record assoluto per entrambi!

La discesa delle solo-benzina si fa importante ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -39,0 % su gennaio 2020, e quota di mercato su base annua al 27,2 %, minimo storico! Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 46,2 % perdendo il 6,1% in un solo mese, nuovo minimo storico e vanno sotto al 50%! Il tracollo del motore endotermico è totale, avevamo previsto che scendessero sotto al 50 % a marzo invece c’è stato un clamoroso anticipo, è la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023, quindi fra meno di un anno la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre più parte del mercato, 3.658 nuove immatricolazioni in un mese e +46,5% rispetto a gennaio 2022 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella delle ibride 4 anni fa (8.236 immatricolazioni ibride a gennaio 2019), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni magari senza una crisi economica. Quota di mercato scende al 3,4 % (ibride al 5% a gennaio 2019).

Dacia Spring parte con il botto e si tiene dietro Fiat 500 elettrica, a seguire le “classiche” Renault Twingo e Smart ForTwo, mentre Tesla non pervenuta. 
I numeri delle elettriche sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,6% contro 1,3% del metano)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheGennaio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare una buona partenza per le elettriche, ma qualcosa ha rallentato.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheGennaio2022L’ ibrido Plug-in resta la tecnologia del momento in crescita continua, +45,3 % su gennaio 2021, incremento simile alle elettriche, esattamente come avevamo ipotizzato il mese scorso. Un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.461, cioè 3,84 volte le immatricolazioni a metano. In un anno e mezzo le plug-in si sono prese una parte di mercato che non era riuscita a nessun’ altra alimentazione in così poco tempo.
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nel 2021 hanno vinto il confronto rispetto alle elettriche e hanno triplicato le auto a metano come quota di mercato, ora al 5,0 %. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inGennaio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inGennaio2022A gennaio 2022 Plug-in ed Elettriche +45,8 % su gennaio 2021 e 9.119 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in scende all’ 8,4 %, probabilmente dovuto ai ritardi delle materie prime.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inGennaio2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Se nel 2035 dovranno sostituire le ibride il tempo per le concept ad idrogeno è scaduto, chissà se sentiremo ancora parlare di auto ad idrogeno.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, questa volta però scende solo rispetto a gennaio 2021 e non rispetto al mese scorso (113,9%). Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 118,2. Ci aspettavamo un avvicinamento almeno ai 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare . 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Gennaio2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Gennaio2022EcomobilityIdeaUnrae-Gennaio2021EcomobilityIdeaUnrae-Gennaio2020EcomobilityIdeaUnrae-Gennaio2019

 

Mercato auto dicembre 2021: la fine di un’ epoca, la fine del motore a scoppio


EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2021EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2020Il mercato auto di dicembre 2021 chiude l’ anno con un crollo importante, -37,4 % rispetto a dicembre 2019 anche se il -23,5% sull’ intero anno appare meno disastroso di quello che potrebbe sembrare. Il clima di incertezza che il governo italiano sta imponendo contro corrente rispetto agli altri paesi europei sta portando gli italiani a rallentare sui “grandi” acquisti, inoltre si fa sentire anche la carenza sempre più preoccupante delle materie prime in buona parte dovuta proprio alle chiusure di un anno e mezzo fa e chiusure più o meno parziali dell’ ultimo anno. Da 2 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche volano, mentre crollano le vecchie alimentazioni. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.
Gli incentivi per auto a basse o zero emissioni sono a zero e non si capisce il senso di questa decisione visto che si è parlato a lungo di cambiamenti climatici, rinnovabili e auto a basse emissioni e piani nazionali con milioni di euro che dovrebbero andare in quella direzione
. 

EcomobilityIdeaEcobonusDicembre2021I dati unrae sono inequivocabili, le benzina stanno per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel sta per sparire completamente. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 potrebbe voler dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alternativa principale ai vecchi motori termici, +191,1% su dicembre 2019, primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto e infatti non chiude bene l’ anno rispetto al 2020.
Presto vedremo sparire anche le mild ibride e quello sarà il grande passo. Da qualche mese unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 6,9 % full e 22,1 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 29 % del mercato su base annua. Non hanno raggiunto il fatidico 30% per fine anno come pronosticato, ma poco ci manca, anche se questo potrebbe già essere un segnale di frenata, mentre con le plug-in, le ibride sono al 33,7 % su base annua, impensabile 2 anni fa. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota non ha più il primato dell’ ibrido, è tenuta in vita da Yaris Cross, ma non riesce più a competere contro le mild hybrid FIAT Panda e Lancia Ypsilon, mentre torna ad insidiare FIAT 500 che ormai è più apprezzata come elettrica.
Rimaniamo in attesa di vedere sulle nostre strade l’ elettrico Toyota, la bZ4X con batteria da 71,4 kWh e autonomia da 450 km ricaricabile all’ 80% in 30 minuti, presentata come versione di serie, quindi non si tratta più di concept e annunci “ritrattabili” ed ha pure la possibilità di pannello solare sul tettuccio. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e scompariranno a breve, quota di mercato ferma al 4,0 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideDicembre2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride e, come si può vedere dal grafico, il 2021 non ha chiuso così bene rispetto al 2020 con i numeri di dicembre inferiori a quasi tutti i mesi 2021. E’ un secondo segnale.
EcomobilityIdea-graf-IbrideDicembre2021Auto GPL male proprio nell’ ultimo mese, -24,5 % su dicembre 2019, anche se è l’ alimentazione “fossile” che sta subendo meno la tecnologia delle elettrificate, infatti la quota di mercato su base annua chiude al 7,3 % che non si vedeva da oltre 5 anni. A inizio anno avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece il GPL, per ora, ha saputo trovare il proprio spazio e forse, per gli irriducibili del motore a scoppio potrebbe rimanere valida ancora per il 2022.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano un altro disastroso negativo
-53 % su dicembre 2019 e quota di mercato su base annua ancora miracolosamente al 2,1 %, +0,1 sul 2019
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non è considerato un’ alternativa valida ed ora i primi mesi dell’ anno saranno fondamentali per capire se la fine del metano per auto è vicina. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso? Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano decretandone la fine per questa alimentazione?

GPL+metano chiudono al 9,4 % in calo rispetto al mese precedente e percentuale tenuta in piedi dal solo GPL. Nel 2021 le alimentazioni a gas sono riuscite a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste vecchie alternative?

Diesel al quarantesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con dicembre 2019, -63,0%, ma anche con dicembre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,1% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 22,6 %, ancora pochi mesi e “sarà dichiarato fuori mercato”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 40 negativi le ibride diesel sono appena al 4,0 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 2 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, il conto alla rovescia è già iniziato, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 684,92 – 685,30 = -0,38 millesimi, sorpasso del diesel sulla benzina!

La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -66,4 % su dicembre 2019, e quota di mercato su base annua sempre in calo, ora al 29,7 %, quindi -14,6% sul 2019. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 52,3 % perdendo un altro 0,3% in un mese e nuovo minimo storico! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 2 o 3 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e sarà la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in per ora è fermo, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre più parte del mercato, 6.205 nuove immatricolazioni in un mese e +630,0% rispetto a dicembre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella delle ibride 4 anni fa (5.502 immatricolazioni ibride a dicembre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni magari senza una crisi economica. Quota di mercato sale al 4,6 % (ibride al 4,3% a dicembre 2018).

Fiat 500 elettrica si conferma elettrica dell’ anno, a seguire Dacia Spring che rimane quarta dell’ anno solo perché è arrivata negli ultimi mesi, dopodiché Smart ForTwo e Renault Twingo sono ormai una certezza, Tesla con la Model 3 solo quinta nell’ intero anno 2021, nonostante il record di vendite a livello mondiale. 
Ormai i numeri delle elettriche sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti le auto a metano non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 4,6% contro 2,1%)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheDicembre2021Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare un anno d’ oro per le elettriche nel 2021 nonostante la crisi economica.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheDicembre2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, clamoroso +708,1 % su dicembre 2019, ma non è detto che si ripeta nel 2022, probabilmente viaggeranno a braccetto con le elettriche, in ogni caso un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.657, cioè 3,5 volte le immatricolazioni a metano. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 6.515 in tutto il 2019 (cioè pari al solo dicembre 2021) a 69.312 nel 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nel 2021 hanno vinto il confronto rispetto alle elettriche e hanno doppiato le auto a metano come quota di mercato, ora al 4,7 % su base annua. Le ibride plug-in 2.0 sono destinate ad avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia elettrica  e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inDicembre2021Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inDicembre2021A dicembre 2021 Plug-in ed Elettriche +665,3 % su dicembre 2019 e 11.862 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua da record, 9,3 % a solo 0,1 da GPL+metano che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inDicembre2021Idrogeno 4 Toyota Mirai, ma niente di nuovo. Se nel 2035 dovranno sostituire diesel e benzina il tempo per le concept ad idrogeno è scaduto, chissà come andrà il 2022 e se cominceremo a sentir parlare di questa tecnologia su grandi navi e camion.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora si attesta a 113,9, in un mese -1 e -20,2 su dicembre 2019. Non si è arrivati al traguardo dei 95g di CO2 per km a fine anno, ma nel 2022 sarà normale scendere sotto ai 105g. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Dicembre2021Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina e GPL sembra non abbiano subito variazioni, mentre diesel e, in parte, il metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2021EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2020EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2019EcomobilityIdeaUnrae-Dicembre2018

 

Mercato auto novembre 2021: scoppia il motore a scoppio, volano le elettriche, elettriche+plug-in un altro +510,6%


EcomobilityIdeaUnrae-Novembre2021EcomobilityIdeaUnrae-Novembre2020Il mercato auto di novembre 2021 si chiude con un altro crollo importante, -30,0 % rispetto a novembre 2019. La crisi dovuta alle chiusure sembra in parte superata, mentre rimane molta incertezza, sia per i nuovi obiettivi Cop26, sia per carenza sempre più preoccupante delle materie prime in buona parte dovuta proprio alle chiusure di un anno e mezzo fa e chiusure più o meno parziali dell’ ultimo anno. Come ormai da oltre un anno, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche volano, mentre crollano le vecchie alimentazioni. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.
Gli incentivi per auto a basse o zero emissioni sono a zero, ma nel mentre un’ importante contributo arriva anche per le auto usate, per il concetto, “meglio un’ auto di 7 anni piuttosto che un’ auto più vecchia di 10 anni.”
Il contributo viene riconosciuto solo con rottamazione e si differenzia a seconda della fascia di emissioni del veicolo usato che si acquista:
0-60: 2.000 euro
61-90: 1.000 euro
91-160: 750 euro
Il veicolo rottamato dovrà essere della medesima categoria di quello acquistato, immatricolato da almeno 10 anni e intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o ad un familiare convivente. 

EcomobilityIdeaEcobonusNovembre2021I dati unrae sono inequivocabili, le benzina stanno per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel sta per sparire completamente. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto termica nel 2026 potrebbe voler dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alternativa ai vecchi motori termici, +217,7% su novembre 2019, primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Presto vedremo sparire anche le mild ibride e quello sarà il grande passo. Da qualche mese unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 8,6 % full e 22,8 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 28,9 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 33,5 % su base annua, impensabile 2 anni fa. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota non ha più il primato dell’ ibrido, è tenuta in vita da Yaris Cross, ma non riesce più a competere contro le mild hybrid FIAT Panda, Lancia Ypsilon e FIAT 500.
Finalmente sembra spuntare l’ elettrico Toyota, la bZ4X con batteria da 71,4 kWh e autonomia da 450 km ricaricabile all’ 80% in 30 minuti, presentata come versione di serie, quindi non si tratta più di concept e annunci “ritrattabili” ed ha pure la possibilità di pannello solare sul tettuccio. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato ferma al 4,0 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideNovembre2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride e, come si può vedere dal grafico, il 2021 non sta andando così bene rispetto al 2020 con i numeri di novembre inferiori a quasi tutti i mesi 2021. E’ un secondo segnale.
EcomobilityIdea-graf-IbrideNovembre2021Auto GPL stabili, +1,4 % su novembre 2019, è l’ alimentazione “fossile” che sta subendo meno la tecnologia delle elettrificate, infatti la quota di mercato su base annua sale al 7,3 % che non si vedeva da oltre 5 anni. A inizio anno avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece il GPL, per ora, ha saputo trovare il proprio spazio.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano un altro disastroso negativo
-52,2 % su novembre 2019 e quota di mercato su base annua ancora miracolosamente stabile al 2,2 %, +0,2 sul 2019
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non è considerato un’ alternativa valida ed ora è fortemente in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso? Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano decretandone la fine per questa alimentazione?

GPL+metano risalgono al 9,5 % che non si vedeva da oltre 5 anni. Nel 2021 le alimentazioni a gas riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentanovesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con novembre 2019, -64,1%, ma anche con novembre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,3% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 22,7 %, ancora pochi mesi e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 39 negativi le ibride diesel sono appena al 4,0 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 2 o 3 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, il conto alla rovescia è già iniziato, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 703,18 – 702,67 = 0,51 millesimi, mai così vicini!

La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -58,8 % su novembre 2019, e quota di mercato su base annua sempre in calo, dopo 3 anni scende sotto quota 30 %, ora al 29,9 %. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 52,6 % perdendo un altro 0,6% in un mese e nuovo minimo storico! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 3 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e sarà la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in per ora è fermo, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre più “rumorose”, 6.958 nuove immatricolazioni in un mese e +551,5% rispetto a novembre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella delle ibride 4 anni fa (7.645 immatricolazioni ibride a novembre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni magari senza una crisi economica. Quota di mercato sale al 4,4 % (ibride al 4,3% a novembre 2018).

Fiat 500 elettrica non manca mai tra le prime posizioni, mentre si sente la mancanza di Tesla, Renault Twingo sembra un’ ottima auto anche meglio della sorella e più longeva ZOE, Dacia Spring una bella sorpresa! 
I numeri delle elettriche sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. 

EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheNovembre2021Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come le elettriche nel 2021 non abbiano minimamente risentito della crisi economica.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheNovembre2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, +466,2 % su novembre 2019, ma non è detto che si ripeta nel 2022, probabilmente viaggeranno a braccetto con le elettriche, in ogni caso un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.560, cioè 2,9 volte le immatricolazioni a metano. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 5.815 in 11 mesi del 2019 (cioè pari al solo novembre 2021) a 63.352 negli 11 mesi del 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, stanno ancora davanti alle elettriche e hanno doppiato le auto a metano come quota di mercato, ora al 4,6 % su base annua. Le ibride plug-in 2.0 sono destinate ad avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inNovembre2021Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inNovembre2021A novembre 2021 Plug-in ed Elettriche +510,6 % su novembre 2019 e 12.518 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua da record, 9,0 %, vicinissima a GPL+metano che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inNovembre2021Idrogeno non pervenuto. Se nel 2035 devono sostituire diesel e benzina sarebbe bene cominciare, questo mese 3 Toyota Mirai ma non è chiaro dove potranno fare rifornimento, speriamo quantomeno di vedere presto l’ idrogeno su grandi navi e camion

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è ferma a 114,9 come il mese scorso ma -26,8 su novembre 2019. Non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km a fine anno, ma nel 2022 sarà quantomeno normale scendere sotto ai 105g. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Novembre2021Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina e GPL sembra non abbiano subito variazioni, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Novembre2021EcomobilityIdeaUnrae-Novembre2020EcomobilityIdeaUnrae-Novembre2019EcomobilityIdeaUnrae-Novembre2018

 

Mercato auto ottobre 2021: motore fossile al capolinea, crollo totale di diesel e metano, elettriche+plug-in è +582,5%


Il mercato auto di ottobre 2021 si chiude con un crollo importante, -35,4 % rispetto a ottobre 2019. La crisi sembrava in parte superata, invece incombe ancora l’ incertezza, sia per i nuovi obiettivi Cop26, sia per la situazione Covid. Come sempre però ci sono 2 facce della medaglia, mai così differenti come questo mese: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche volano, mentre crollano le vecchie alimentazioni. La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.
Gli incentivi per auto a basse o zero emissioni sono al palo, ma nel mentre un’ importante contributo arriva anche per le auto usate, per il concetto, “meglio un’ auto vecchia di 7 anni piuttosto che un’ auto più vecchia di 10 anni.”
Il contributo viene riconosciuto solo con rottamazione e si differenzia a seconda della fascia di emissioni del veicolo usato che si acquista:
0-60: 2.000 euro
61-90: 1.000 euro
91-160: 750 euro
Il veicolo rottamato dovrà essere della medesima categoria di quello acquistato, immatricolato da almeno 10 anni e intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o ad un familiare convivente. 

I dati unrae sono inequivocabili, benzina e diesel stanno per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, quindi non c’è molto da festeggiare. Il paradosso però è che a breve anche le ibride, almeno le non-plug-in, saranno considerate inquinanti e “da bloccare”. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alternativa ai vecchi motori termici, +205,5% su ottobre 2019, primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Presto vedremo sparire anche le mild ibride e quello sarà il grande passo. Dal mese scorso unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 8,2 % full e 26,9 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 28,7 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 33,2 % su base annua, impensabile 2 anni fa. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota Yaris+Yaris Cross perdono su ottobre 2020 e perde anche il primato a favore delle mild hybrid FIAT Panda, Lancia Ypsilon e FIAT 500.
Ormai possiamo dirlo, la strategia Toyota di insistere sull’ ibrido aspettando la sua miglior elettrica è fallimentare, nelle Top10 per alimentazione comincia a non vedersi più nessuna Toyota tranne Yaris. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato sale al 4,0 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, questo mese in realtà non è andata benissimo, perché i numeri sono più bassi di ottobre 2020 e inferiori a quasi tutti i mesi 2021. E’ un segnale.
EcomobilityIdea-graf-IbrideOttobre2021Le auto GPL non bene, ma non malissimo, -26,3 % su ottobre 2019 risulta essere molto meglio delle altre fossili, vista anche la quota di mercato su base annua che sale al 7,1 % che non si vedeva da oltre un anno. A inizio anno avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece sembra che il GPL abbia trovato il suo spazio nel 7% del mercato che sta abbandonando prepotentemente il diesel.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano il peggior negativo di sempre
(senza considerare marzo-aprile2020) -69,1 % su ottobre 2019 e quota di mercato su base annua miracolosamente stabile al 2,2 %, +0,3 sul 2019
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non è considerato un’ alternativa valida ed ora è fortemente in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso?

GPL+metano risalgono al 9,3 % superando quel 9,0 % di picco degli ultimi anni. Nel 2021, le alimentazioni a gas riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentottesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con ottobre 2019, -67,7%, ma anche con ottobre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,5% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 23,0 %, ancora pochi mesi e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 38 negativi le ibride diesel sono appena al 4,0 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 2 o 3 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, il conto alla rovescia è già iniziato, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 690,29 – 685,59 = 4,7 millesimi, una differenza ancora in rialzo.

La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -63,6 % su ottobre 2019, il più pesante di sempre e quota di mercato su base annua sempre in calo, ora al 30,2 %, esattamente come 3 anni fa. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 53,2 % perdendo costantemente un altro 0,8% in un mese e nuovo minimo storico! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 4 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora ne vedremo delle belle in ambito di innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in per ora è fermo, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre più “rumorose”, 7.134 nuove immatricolazioni in un mese e +653,3% rispetto a ottobre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella per le ibride 4 anni fa (8.189 immatricolazioni ibride a ottobre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 4,3 % (ibride al 4,2% a ottobre 2018).

Gran partenza di Dacia Spring e il mercato scopre l’ elettrico! Fiat 500 elettrica ormai una certezza, a seguire Smart ForTwo e Renualt Twingo costantemente davanti alla sorella ZOE, all’ appello manca Tesla. . 
I numeri delle elettriche ormai sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta. 

Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come settembre sia da record per l’ elettrico.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheOttobre2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, +503,4 % su ottobre 2019, ma l’ onda di entusiasmo per questa tecnologia potrebbe essere benevolmente frenata dalle elettriche, come successo anche il mese scorso, in ogni caso un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.123, cioè 3,6 volte le immatricolazioni a metano. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 4.833 nei primi 10 mesi del 2019 (cioè meno del solo ottobre 2021) a 58.092 nei 10 mesi del 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, stanno ancora davanti alle elettriche e hanno doppiato le auto a metano come quota di mercato, ora al 4,5 % su base annua. Le ibride plug-in 2.0 sono destinate ad avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inOttobre2021A ottobre 2021 Plug-in ed Elettriche, +582,5 % su ottobre 2019 e 12.257 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua all’ 8,8 %, vicinissima a GPL+metano che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inOttobre2021Idrogeno non pervenuto. Ormai è un flop clamoroso, diventa impossibile pensare che nei prossimi 5 anni verranno prodotte su larga scala auto ad idrogeno, forse vedremo qualcosa su grandi navi e camion?

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 114,9, purtroppo in risalita di 0,9 sul mese scorso ma -27,0 su ottobre 2019. Non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma nel 2022 sarà quantomeno normale scendere sotto ai 105g. 
Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina e GPL sembra non abbiano subito variazioni, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.

 

Mercato auto settembre 2021: diesel crollo totale, capolavoro elettrico, tanto che elettriche+plug-in si avvicinano al diesel


Il mercato auto di settembre 2021 si chiude con un’ altra importante flessione, -25,7 % rispetto a settembre 2021, il confronto è ancora sul sul 2019, anche se, forse, un confronto con il 2020, ora potrebbe essere comunque significativo. Per ora la ripresa economica, per quel che se ne dica, rimane incerta, o forse nell’ automotive è titubante per il passaggio verso l’ elettrificazione, ibrido, plug-in o elettrico? O aspettare un altro anno con batterie super performanti? La crisi 2020-2021 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride plug-in ed elettriche, soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

I dati unrae sono inequivocabili, il sorpasso storico (e che sorpasso!) dell’ ibrido sulle “solo”-benzina è avvenuto a luglio ed ora, full-hybrid e mild hybrid puntano a finire davanti a tutti anche sulle immatricolazioni annuali. Il paradosso però è che a breve anche le ibride, almeno le non-plug-in, saranno considerate inquinanti e “da bloccare”. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +223,0% su settembre 2019, primo posto per alimentazione, ma in pratica già obsoleto.
Una gioia sarebbe veder sparire le mild ibride prima possibile. Dal mese scorso unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è sconcertante, 6,5 % full e 21,7 % mild.
Un vero peccato dunque che
più di 2 terzi delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 28,2 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 32,7 % su base annua, impensabile 2 anni. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota Yaris perde su settembre 2020 e perde anche il primato a favore delle mild hybrid FIAT Panda, Lancia Ypsilon e FIAT 500.
Ormai possiamo dirlo, la strategia Toyota di insistere sull’ ibrido aspettando la sua miglior elettrica è fallimentare. Ora diventa interessante vedere le mosse Toyota nei prossimi mesi.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato sale al 3,9 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideLuglio2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, questo mese in realtà non è andata benissimo, perché i numeri sono rimasti simili a settembre 2020, ma inferiori a quasi tutti i mesi 2021. Che sia un segnale?
Le auto GPL, dopo alti e bassi, sembrano assestarsi, a settembre tornano in negativo seppur “leggero”, -9,7 % su settembre 2019, ma quota di mercato su base annua che sale al 7,0 % che non si vedeva da molti mesi. Nei mesi scorsi avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, invece sembra che il GPL abbia trovato il suo spazio nel 7% del mercato che sta abbandonando prepotentemente il diesel.

Le immatricolazioni di auto a metano segnano un pesante -38,1 % su settembre 2019 e quota di mercato su base annua scende al 2,2 %, +0,4 sul 2019
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate, il metano non ha saputo “lanciarsi”, infatti gli investimenti su nuove stazioni di rifornimento sono rimasti al palo, perché probabilmente sarebbero stati soldi buttati, pertanto è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno? O dal GPL stesso?

GPL+metano risalgono al 9,2 % superando quel 9,0 % di picco degli ultimi anni. Nel 2021, le alimentazioni a gas riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, ma, nel 2022, le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentasettesimo negativo consecutivo, confrontabile sia con settembre 2019, -61,3%, ma anche con settembre 2020, la quota di mercato perde un altro 0,4% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 23,5 %, ancora 10 mesi e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 37 negativi le ibride diesel sono appena al 3,9 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra 3 o 4 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, ora inizia il conto alla rovescia, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 640,11 – 626,28 = 13,83 millesimi, una differenza ancora in rialzo.

La discesa delle solo-benzina è inevitabile ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -58,3 % su settembre 2019, il più pesante di sempre e quota di mercato su base annua sempre in calo, ora al 30,5 %, esattamente come 3 anni fa. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 54,0 % perdendo costantemente l’ 1,5 % di quote di mercato in 2 mesi! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 6 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora ne vedremo delle belle in ambito di innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023 la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Record assoluto per le Elettriche, 8.492 nuove immatricolazioni in un mese e +575,6% rispetto a settembre 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è molto simile a quella per le ibride 4 anni fa (7.407 immatricolazioni ibride a settembre 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 4,0 % (ibride al 4,1% a settembre 2018).

Debutto clamoroso per la Dacia Spring, fa più di Yaris ibrida ed ecco che il mercato si sveglia! Fiat 500 elettrica ormai una certezza, a seguire si rivede Tesla con la Model3, poi Smart ForTwo e Tesla ModelY. Renault ZOE perde qualcosina sul 2020, ma Renault sa che l’ elettrico è il presente e il futuro guardando a Renault Twingo che ha nettamente superato la ZOE. 
I numeri delle elettriche ormai sono simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche. 

Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come settembre sia da record per l’ elettrico.
Plug-in, la tecnologia del momento in crescita continua, +597,1 % su settembre 2019, e un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.507. La differenza con il 2019 è decisamente impressionante, da 3.922 nei primi 9 mesi del 2019 a 52.969 del 2021!
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 4,5 % su base annua. E gli annunci di Volkswgen parlano di ibride plug-in 2.0 con più autonomia e ricarica fast, quello che diciamo da oltre un anno, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 70 km di autonomia e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

A settembre 2021 Plug-in ed Elettriche, +583,9 % su settembre 2019 e 13.999 immatricolazioni “ricaricabili”! Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua all 8,5 %, +1,5 sulle GPL che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno non pervenuto. Ora si parla sempre più spesso di questa tecnologia, ma al momento sembra impossibile pensare che fra 5 anni possa competere con elettriche e plug-in, o forse andrà a sostituire proprio le plug-in o probabilmente sembra più una tecnologia adatta a grandi navi e camion.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 114,0, un buon -3,3 dal mese scorso e -28,6 su settembre 2019. Con questo trend non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma probabilmente si arriverà a 106g. 
Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina, GPL e metano sembra non abbiano subito variazioni, mentre il diesel è stato sostituito per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.

 

Hyundai Ioniq plug-in luglio 2021: tappa a Molveno pensando alla prossima elettrica


EcomobilityIdea-IoniqPlug-inMolv210731_1448

Luglio è certamente il mese migliore per il fotovoltaico, pertanto ricaricare un’ auto quasi ogni giorno per 63 km è una gioia immensa, soprattutto vedendo un petrolio a luglio sempre  sopra ai 66 $ al barile. Per chi vuole avvicinarsi all’ elettrico senza troppi pensieri, un’ auto plug-in è sicuramente la scelta giusta, ma con un’ auto elettrica e fotovoltaico i pensieri sono ancora meno. Per chi carica dalle colonnine pubbliche ormai sono abbastanza diffuse, senza dimenticare che l’ autonomia può consentirci poche ricariche fuori casa lontano dalla carica domestica e/o dal nostro fotovoltaico.
EcomobilityIdea-IoniqPlug-inCons210801_1438Ecco che allora ve lo devo confessare, ho fermato la mia prossima auto che sarà completamente elettrica. Un grazie anche a Ecoverso (ex GAI) che mi ha consentito anche questa volta di valutare al meglio le offerte. Volete sapere l’ auto che ho preso? Non ho potuto lasciare il gruppo Hyundai dopo tanta soddisfazione con la Ioniq plug-in, pertanto sono finito sulla Hyundai Kona Elettrica. La versione è quella da 39,2 kW, perché va in sostituzione della “seconda auto”, una Ford Fiesta benzina di 10 anni. Con la Kona cambieranno anche gli obiettivi della Ioniq in quanto fin’ ora cercavamo di utilizzare il meno possibile l’ auto a benzina, mentre quando arriverà la nuova elettrica l’ obiettivo sarà quello di alternare il più possibile le 2 auto utilizzando maggiormente il motore elettrico di entrambe, giocando sul fatto che la batteria della Kona sarà utilizzata, in un certo senso, come batteria di accumulo del fotovoltaico. Presumibilmente ricariche da 3 a 5 ore al giorno, dalle 9:10 di mattina alle 14:10 in estate, dalle 11:10 alle 14:10 in inverno con l’ aggiunta di più ore durante il sabato o la domenica soprattutto da marzo a ottobre. Il tutto ovviamente valutando anche il meteo, nel senso che, se un giorno piove o è molto nuvoloso, ma so che ho abbastanza carica in entrambe le auto e so che il giorno dopo il tempo sarà migliore valuterò il compromesso migliore. 

Aspettando la Kona, per ora, con la Ioniq plug-in, a luglio, un bel viaggio da consigliare sul Lago di Molveno con sentiero dei ciclamini davvero incantato.

EcomobilityIdea-IoniqPlug-inMolv210731_1155Ma torniamo al consueto confronto mensile sui consumi, ricordando che, da febbraio troverete un cambiamento sulle tariffe elettriche che passano da 0,25 euro al kW a 0,23 per la Fascia1 e da 0,23 a 0,21 per la Fascia23.
Ecco i consumi.
I consumi di luglio 2019 erano a 85,6 km/l, a luglio 2020 a 69,9 Km/l, mentre a luglio 2021 sono a 52,7 Km/l. Le differenze dipendono appunto da quanti viaggi si effettuano con più di 63 km e se la ricarica è possibile farla a casa in orari in cui il fotovoltaico è in buona produzione.

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Dopo quasi 3 anni non c’è dubbio che ricomprerei un’ auto plug-in, magari con 70 km di autonomia elettrica, mentre non c’è dubbio che come seconda auto un’ elettrica è la soluzione migliore.

Questi i consumi attuali:
53.218 / 71.9 = 740,17 litri x 24 = 17.764 km percorsi in benzina  (33,38 %)
53.218 – 17.764 = 35.454 km percorsi in modalità ELETTRICA (66,62 %)

Come si può apprezzare 2 terzi dei km percorsi sono in modalità elettrica e un terzo in benzina.

In tabella ho riportato tutti i dati e tempi di carica in base alla Fascia Energetica e con eventuale fotovoltaico attivo.
A luglio, come ogni anno, per sempre, il Sole si fa sentire, quindi il contributo da fotovoltaico è importante già al mattino (ore 5:24).
L’ arancione chiaro per il Sole del mattino in Fascia1 dalle 8:00 alle 8:45, arancione scuro per la Fascia2 dalle 7:00 alle 8:00, mentre l’ azzurrino è per la Fascia3 prima delle 7:00 del mattino. In verde le eventuali ricariche gratis.
Questo mese una carica gratis al centro commerciale.
EcomobilityIdea-IoniqPlug-in-Luglio2021A luglio 2021 il consumo è stato condizionato dai vari viaggi “estivi” fuori porta intorno ai 140 km, più il giro a Molveno e dintorni di 260 km, ma questi viaggi, come si può apprezzare, non hanno influito su un rendimento dei consumi eccellente pari a 52,7 km con un litro di benzina pagata in media 1,615 euro al litro. Da notare come il prezzo della benzina stia salendo, con una plug-in potresti anche fare rifornimento di benzina una volta ogni 2 mesi e farlo nel momento in cui il prezzo è più conveniente.
EcomobilityIdea-IoniqPlug-in-TotSpesaGiugno-2021Dopo 33 mesi i consumi totali sono circa 48,1 Km/l, ormai abbastanza stabili confrontati anche con quelli di un anno fa pari a 48,6 Km/l.
Si può ipotizzare anche il consumo senza fotovoltaico, ma se avete un tetto o comunque un posto dove poterlo mettere non ha senso rinunciare all’ energia che il Sole ci regala ogni giorno, per sempre, anche a dicembre e gennaio, considerando che l’ efficienza del fotovoltaico è raddoppiata negli ultimi 10 anni e che la spesa per un impianto fotovoltaico, rispetto a quello che può dare, è irrilevante. Se dovete fare dei sacrifici, fateli per un impianto fotovoltaico!
Come sempre, ricordatevi che il bollo auto incide molto sulla spesa e per le ibride e ibride plug-in non si paga per 3 anni, mentre per le elettriche per 5 anni.

Dopo 33 mesi i costi di utilizzo sono molto bassi e significativi: 1.555 + 237 + 287 + 0 bollo = 2.079 euro
E voi quanto avete speso per la vostra auto per percorrere 53.218 km in 33 mesi ?
4.955 euro ? 3.855 di carburante + 600 manutenzione + 500 di bolli-auto ? Molto più del doppio! E in 10 anni la differenza è salatissima: 10.458 euro!
(18.018-7.560)
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Il mercato auto sta andando deciso verso elettriche e plug-in, quindi se avete domande, potete consultare questo link dove troverete domande e risposte interessanti e buon viaggio.
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Hyundai Ioniq plug-in giugno 2021: meta Isola d’ Elba


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Giugno è uno dei mesi migliori per il fotovoltaico, pertanto ricaricare un’ auto quasi ogni giorno per 63 km è una soddisfazione incredibile, soprattutto vedendo un petrolio a giugno sopra ai 70 $ al barile. Per chi vuole avvicinarsi all’ elettrico senza troppi pensieri, un’ auto plug-in è sicuramente la scelta giusta, ma con un’ auto elettrica e fotovoltaico i pensieri sono ancora meno, soprattutto adesso che le colonnine di ricarica sono abbastanza diffuse, senza dimenticare che l’ autonomia potrebbe consentirci poche ricariche fuori casa lontano dalla carica domestica e/o dal nostro fotovoltaico.
EcomobilityIdeaIoniq_plug-in0624_1841Il “gioco” però non va sempre bene, per esempio, nella nostra vacanza di giugno all’ isola del’ Elba abbiamo osservato 2 cose: prima di tutto non ci sono colonnine pubbliche, almeno nella zona di Porto Azzurro, ma probabilmente per trovarne qualcuna in tutta l’ isola forse avremmo dovuto affidarci a qualche raro hotel che ne mette a disposizione una, ma essendo in un’ isola è impensabile diventare matti per caricare l’ auto, o pregare qualcuno che ci consenta di ricaricare. Secondo punto, ci sono troppe auto per un’ isola tutto sommato piccolina, ci vorrebbe qualcosa per limitarne l’ uso, infatti anche i mezzi pubblici sono davvero scarsi, abbiamo visto pochi autobus girare per le vie dell’ isola. E’ vero che ci sia arriva in 45 minuti di traghetto e la comodità di avere l’ auto al seguito la vogliono tutti, ma ad un certo punto, probabilmente ad agosto, i parcheggi finiscono e il caos da ricerca parcheggio fa perdere lo spirito vacanziero.
EcomobilityIdeaIoniq_plug-inSiena0621_1702Durante il viaggio di andata con tappa a Siena, come ultimamente sto facendo per i viaggi superiori a 70 km, non ho usato tutta la batteria fino ad esaurimento come in passato, ma ne ho utilizzata meno di metà in modo da utilizzarla al meglio durante tutti gli spostamenti. Questo accorgimento migliora il fatto che se devi fare spostamenti di 5 o 6 km a 60 km orari con il motore termico sarebbe uno spreco, oppure utilizzando l’ elettrico per qualche km diamo respiro al motore termico che con certe temperature andrebbe a surriscaldarsi.
EcomobilityIdeaIoniq_plug-in0625_1122L’ Isola dell’ Elba è sicuramente bellissima, ho notato però che nell’ acqua di 2 spiagge su 7 si potevano “ammirare” innumerevoli pezzettini di plastica, davvero deprimente. Per il resto invece, mare pulito e pieno di diverse specie di pesci, davvero incantevole fare snorkeling e vedere pesci di forme e colori diversi tra loro, fantastico!
EcomobilityIdeaIoniq_plug-in0623_1838Ora torniamo al consueto confronto mensile sui consumi, ricordando che, da febbraio troverete un cambiamento sulle tariffe elettriche che passano da 0,25 euro al kW a 0,23 per la Fascia1 e da 0,23 a 0,21 per la Fascia23.
Ecco i consumi.
I consumi di giugno 2019 erano a 80,2 km/l, a giugno 2020 a 44,9 Km/l, mentre a giugno 2021 sono a 41,3 Km/l percorrendo molti più km (2348) e non sempre brevi come un giro di 1.148 km andata, soggiorno e ritorno all’ Isola d’ Elba.

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Dopo quasi 3 anni non c’è dubbio che ricomprerei un’ auto plug-in, ma l’ idea di avere anche un’ auto elettrica cresce, carichi 2 volte a settimana, favorendo soprattutto la carica da fotovoltaico e il gioco è fatto, viaggi gratis per l’ 80 % dei tuoi spostamenti. Se devi andare all’ Isola d’ Elba fai il pieno di elettroni vicino all’ imbarco e poi nell’ Isola difficilmente farai più di 250 km in una settimana.

Questi i consumi attuali:
51.238 / 71.9 = 712,63 litri x 24 = 17.103 km percorsi in benzina  (33,38 %)
51.238 – 17.103 = 34.135 km percorsi in modalità ELETTRICA (66,62 %)

Come si può apprezzare 2 terzi dei km percorsi sono in modalità elettrica e un terzo in benzina.

In tabella ho riportato tutti i dati e tempi di carica in base alla Fascia Energetica e con eventuale fotovoltaico attivo.
A giugno, come ogni anno, per sempre, il Sole si fa sentire, quindi il contributo da fotovoltaico è importante già al mattino.
L’ arancione chiaro per il Sole del mattino in Fascia1 dalle 8:00 alle 8:45, arancione scuro per la Fascia2 dalle 7:00 alle 8:00, mentre l’ azzurrino è per la Fascia3 prima delle 7:00 del mattino. In verde le eventuali ricariche gratis.
Questo mese 2 cariche gratis, una all’ outlet di Barberino nel viaggio di ritorno che mi ha consentito di arrivare a casa senza dovermi rifornire di benzina in autostrada permettendomi così di rinviare il rifornimento ad un distributore locale ad un prezzo migliore.
EcomobilityIdea-IoniqPlug-in-Giugno2021A giugno 2021 il consumo è stato condizionato dai 1.148 km fuori porta, ma questi viaggi capitano una volta o forse 2 all’ anno e in ogni caso è significativo come i consumi siano stati pari a 41,3 km con un litro di benzina pagata 1,593 euro al litro. Da notare come il prezzo della benzina stia salendo, con una plug-in potresti anche fare rifornimento di benzina una volta ogni 2 mesi e farlo nel momento in cui il prezzo è più conveniente.
EcomobilityIdea-IoniqPlug-in-TotSpesaGiugno-2021Dopo 32 mesi i consumi totali sono circa 48 Km/l, ormai abbastanza stabili confrontati anche con quelli di un anno fa pari a 47,8 Km/l.
Si può ipotizzare anche il consumo senza fotovoltaico, ma se avete un tetto o comunque un posto dove poterlo mettere non ha senso rinunciare all’ energia che il Sole ci regala ogni giorno, per sempre, anche a dicembre e gennaio, considerando che l’ efficienza del fotovoltaico è raddoppiata negli ultimi 10 anni e che la spesa per un impianto fotovoltaico, rispetto a quello che può dare, è irrilevante. Se dovete fare dei sacrifici, fateli per un impianto fotovoltaico!
Come sempre, ricordatevi che il bollo auto incide molto sulla spesa e per le ibride e ibride plug-in non si paga per 3 anni, mentre per le elettriche per 5 anni.

Dopo 32 mesi i costi di utilizzo sono molto bassi e significativi: 1.492 + 237 + 287 + 0 bollo = 2.016 euro
E voi quanto avete speso per la vostra auto per percorrere 51.238 km in 32 mesi ?
4.795 euro ? 3.695 di carburante + 600 manutenzione + 500 di bolli-auto ? Molto più del doppio! E in 10 anni la differenza è salatissima: 10.421 euro!
(17.981-7.560)
EcomobilityIdea-IoniqPlug-in-RiassSpesaGiugno-2021
Il mercato auto sta andando deciso verso elettriche e plug-in, quindi se avete domande, potete consultare questo link dove troverete domande e risposte interessanti e buon viaggio.
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