Mercato auto luglio 2022: l’ elettrico si ferma e la benzina stranamente sale, metano azzerato


EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2022EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2021Il mercato auto di luglio 2022 salva la faccia chiudendo con un -0,5% rispetto a luglio 2021 ma poteva andare meglio visto il negativo dell’ elettrico. Un mese transitorio dopo tanti negativi e in vista dell’ incertezza economica dell’ autunno. Le elettrificate che negli ultimi 3 anni avevano trainato il mercato questa volta si fermano tranne le “full hybrid”, mentre le benzina si risollevano e il metano si azzera. La crisi 2020-2022 ha un solo dato positivo per il futuro, pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Con il ritorno degli incentivi probabilmente il mercato ha salvato la faccia, ma l’ ha abbruttita con motori inquinanti
. 

EcomobilityIdeaEcobonusLuglio2022Dai dati unrae vediamo che le ibride tutto sommato con il loro +12,6% non vanno male anche perché sono le regine del mercato e quindi fare un +12,6 % non è minimamente avvicinabile dal +8,9% delle benzina. Questa volta le “full hybrid” vincono nettamente sulle mild hybrid come percentuale di incremento sull’ anno precedente. Non dimentichiamo però che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, quindi fra non molto, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia forse fino al 2028.
L’ ibrido è l’ alimentazione dominante, questo mese, dopo 5 mesi di fiacca, rialza la testa con un deciso +12,4% su luglio 2021, sempre primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Con gli equilibri mondiali in cambiamento chissà quando vedremo sparire anche le mild hybrid, visto anche la promessa di FIAT di non produrre più diesel e benzina addirittura già dal primo luglio di quest’ anno. Sempre deludente il dato diviso tra full hybrid e mild hybrid, 8,8 % full e 24,2 % mild.
Un vero peccato dunque che 2
terzi delle immatricolazioni siano ibride “leggere”, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 33,0 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel anni addietro, cioè non raggiungeranno mail il 59% e nemmeno il 50%. Con le plug-in, le ibride sono al 38,3 % su base annua e probabilmente sarà il 40% la quota di riferimento per quanto riguarda il picco raggiungibile dalle ibride. 
Toyota rimane in corsa con Yaris Cross, ma non è più “quella di una volta” sempre davanti a tutte, ora quasi sempre dietro alle irraggiungibili mild hybrid Fiat Panda e Lancia Ypsilon e questo mese anche Fiat 500.
Finalmente Toyota ha il suo elettrico Bz4x per il mercato europeo (così sembra), ma non è ancora chiaro il suo potenziale di vendite.

L’ esistenza delle ibride “leggere” è una sconfitta, ma almeno, dopo 4 anni le diesel ibride sono solo al 4,3 % di quote di mercato su base annua e la loro corsa si è finalmente fermata.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideLuglio2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild hybrid. Come si può vedere dal grafico, il 2022 non è partito bene, dopo si è mantenuto a livelli dello scorso anno. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideLuglio2022Questo mese “soffocano” anche le auto GPL, -6,2 % su luglio 2021, non grave perché comunque resta l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili con una quota di mercato  che sale all’ 8,5 %. Gli automobilisti stanno dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare?

Ennesimo disastro per le immatricolazioni di auto a metano, un altro pesantissimo negativo,
-69 % su luglio 2021, tra i peggiori di sempre e quota di mercato all’ 1 % su base annua, mai così in basso
. Le immatricolazioni sono al minimo storico, l’ anno scorso la quota di mercato su base annua era al 2,3%, si è più che dimezzata e quasi azzerata. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Ora si può dire ufficialmente che il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano.

GPL+metano ancora sotto il 10%, si fermano al 9,5% di quota mercato, tutto sommato non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas? No, perché il GPL sembra non voler mollare i suoi estimatori.

Diesel al quarantasettesimo negativo consecutivo, -10,1 % su luglio 2021, quota di mercato sale al 20,7% su base annua, praticamente un terzo rispetto a 4 anni fa. Non vedremo più grandi vendite di auto diesel né nei prossimi mesi, né mai più.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 47 negativi le ibride diesel sono appena al 4,3 % di quota su base annua e questa quota, decimo più, decimo meno, sembra il limite di questa tecnologia fuori mercato. Sarà interessante vedere come adesso si muoverà il mondo nei confronti di quasi 4 anni di immatricolazioni diesel sempre al ribasso, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione: pezzi di ricambio, tagliandi, preparazione professionale, assistenza in genere.
La data di scadenza per il motore termico è fissata per il 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 1.212,40 – 1134,97 = -77,43 millesimi.
(Petrolio 15 luglio 2022 94,37 $)
Record prezzo netto diesel 1.249,37, benzina 1.188,94 (giugno 2022)

La discesa delle solo-benzina si ferma clamorosamente, quindi di nuove immatricolazioni solo-benzina per il 2023 ne vedremo ancora molte? Questo mese +8,9 % su luglio 2021, e quota di mercato su base annua in leggera risalita al 27,9%. Dopo tanti negativi forse si tratta solo di un rimbalzo isolato, le solo-benzina entro pochi mesi non dovrebbero più esistere, saranno sostituite da ibride e ibride leggere, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina risalgono incredibilmente al 48,6 % (+0,7 in 2 mesi), paradossale proprio dopo l’ annuncio ufficiale da parte dell’ Europa sul divieto di vendere auto diesel, benzina ed ibride dal 2035. Il destino del motore a scoppio è ormai scritto e, di fatto, la sua dipartita avverrà ben prima del  31 dicembre 2034. Il 2023, quindi fra pochi mesi, la rivoluzione elettrica dovrebbe essere compiuta, ma sarà davvero così?
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche deludenti, solo 3.617 nuove immatricolazioni in un mese per un pesante -29,2% rispetto a luglio 2021. Questa volta la crescita elettrica è nettamente inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (8.373 immatricolazioni ibride a luglio 2019), c’è da  sperare che sia solo un ritardo di consegne e che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato che sale al 3,6 % rispetto al 3,3 di maggio (ibride al 5,2% a luglio 2019).

Tesla è la grande assente della Top-10, mentre super confermata Fiat 500 ormai stabile al primo posto, a seguire Smart ForTwo, Renault Twingo e la new-entry di casa Renault Megane, mentre indietreggiano Peugeot 208 e si perdono le tracce di Dacia Spring e Renault Zoe. C’è da esser contenti per le new-entry Cupra Born, Ford Mustang Mach-E e Opel Mokka perché alimentano l’ offerta.
I numeri e l’andamento del mercato delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, fanno parte del quotidiano ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Con prezzi d’ acquisto più bassi, autonomia leggermente più lunga e ampliamento listino city car elettriche, le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,6% contro 1,0% del metano che esiste da 50 anni)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheLuglio2022Dal grafico EcomobilityIdea si vede come il 2022 sarebbe dovuto andare molto meglio, doveva essere la svolta prime dell’ affermazione definitiva nel 2023 e invece c’è stato un passo indietro
EcomobilityIdea-graf-ElettricheLuglio2022L’ ibrido Plug-in per la quinta volta dopo mesi di crescita esponenziale, segna un altro negativo, -19,2 % su luglio 2021. Nonostante questo, un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.133, cioè 7,5 volte le immatricolazioni a metano. 
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nonostante i leggeri negativi di questi mesi scendono di poco come quota di mercato su base annua, 5,3 %. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 / 130 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 400 / 420 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km
(nessuno viaggia più di 800 km senza sosta), vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inLuglio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo (da settembre 2020). Un leggero calo questi mesi, ma non è che il mercato vada a gonfie vele nemmeno per le altre alimentazioni, per ora “un quasi pareggio” con il 2021.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inLuglio2022A luglio 2022 Plug-in ed Elettriche -23,7 % su luglio 2021 e 8.750 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in sale all’ 8,9 % comunque davanti alle GPL.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in. Purtroppo, a parte gennaio e febbraio, si può notare come l’ andamento 2022 sia sempre sotto al 2021.
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inLuglio2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono anni che c’è questa possibilità, ma, rimane ancora un’ idea, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno prima o dopo il 2035 o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?
EcomobilityIdeaUnrae-IdrogenoLuglio2022Purtroppo sale la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 120,0, in peggioramento rispetto al mese scorso e in peggioramento rispetto a luglio 2021, +0,7%, non ci siamo! Ci aspettavamo ad oggi almeno 105g di CO2 per km, invece sembra un miraggio. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Luglio2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel, benzina e metano stanno per comparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2022EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2021EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2020EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2019EcomobilityIdeaUnrae-Luglio2018 

Clima luglio 2022: il più caldo di sempre


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Il clima di luglio 2022, “migliorando” la scia di maggio e giugno, si è rivelato il più caldo di sempre con 9 giorni di poca pioggia: la minima non è mai stata sotto la media stagionale e nemmeno uguale, e per un solo giorno è stata 1 grado sopra, con 9 giorni di poca pioggia, ha portato i fiumi ai minimi ovunque, perché sommati ai 6 di dicembre, ai 3 di gennaio, ai 4 di febbraio, ai 2 di marzo, agli 8 di aprile e ai 16 di maggio e agli 8 di giugno fanno 56 giorni di pioggia in 8 mesi, da dicembre ad oggi, mai successo prima! In pratica 7 giorni circa ogni mese, soltanto che non sono stati giorni di 24 ore di pioggia battente a scadenza regolare ogni 4 o 5 giorni (magari!), ma poche ore se non addirittura minuti e spesso accompagnati da raffiche di vento e la maggior parte dei quali avvenuta a maggio.
Per l’ Italia è stato definito il luglio più caldo di sempre e purtroppo confermiamo! Le temperature medie del mese lo dimostrano: 5,2 gradi (record assoluto per luglio) è la differenza tra la media stagionale e la media delle temperature minime, mentre 4,4 gradi è la differenza tra la media delle massime di luglio 2022 (record assoluto) e la media delle massime del periodo, un mese purtroppo da record.  
Vediamo alcuni giorni significativi di luglio.
1 lug min. 22  max. 32  
2 lug min. 22  max. 34
3 lug min. 26 max. 36
4 lug min. 24
 max. 35 
7 lug min. 21  max. 29 
8 lug min. 18 max. 31
9 lug min. 20 max. 29
10 lug min. 19 max. 31  
13 lug min. 21  max. 33
14 lug min. 20 max. 33
16 lug min. 22 max. 34
18 lug min. 24 max. 33
19 lug min. 23 max. 35
20 lug min. 23 max. 36
21 lug min. 21 max. 36
22 lug min. 22 max. 38
23 lug min. 24 max. 38
24 lug min. 24 max. 36 
25 lug min. 25 max. 38
26 lug min.26 max. 33
28 lug min. 25 max. 34
31 lug min. 20 max. 34
(Sto descrivendo le temperature di casa mia, ma non serve che vi scriva dove, perché potete riconoscere questa follia climatica anche a casa vostra)

Prima di tornare al consueto appuntamento sulle temperature minime, aggiorniamo il report delle anomalie di luglio.
1. Per la prima volta di sempre la temperatura è stata maggiore o uguale a 35 gradi per 9 volte e per la prima volta a luglio per 3 giorni ha raggiunto i 38 gradi e non è normale nemmeno guardando agli ultimi 25 anni.
A conti fatti la temperatura a luglio ha raggiunto o superato i 35 gradi 58 volte su 775 giorni negli ultimi 25 anni, cioè il 7,48% (dal 6,5% fino al 2021), in media 2 volte ogni luglio, mentre 5 volte su 775 giorni nei 25 anni dal 1973 al 1997, cioè lo 0,64 %, cioè in media 1 volta ogni 5 anni a luglio.
2.
Per la quarta volta di sempre e questo negli ultimi 11 anni, di cui 3 negli ultimi 5 (2012, 2018, 2021, 2022) la temperatura minima è sempre stata superiore e nemmeno mai uguale alla media delle temperature minime di luglio.
3. Proseguendo nella ricerca, ho voluto sottolineare come le temperature degli ultimi anni siano clamorosamente anomale, nella colonna “Minima <=17°” troviamo in rosso tutti gli anni decisamente caldi e fuori norma, come si può vedere negli ultimi 25 anni ci sono stati ben 9 anni con temperature minime folli di cui 5 negli ultimi 5 anni, mentre nei 25 anni precedenti soltanto in 2 anni ci sono state situazioni anomale e questi 2 anni erano vicini agli ultimi 25.
4. Per quanto riguarda le massime nei 25 anni precedenti al 1998 solo il 1988 può esser considerato un anno con temperature fuori norma, mentre negli ultimi 25 anni ben 12 anni sono da segnalare con temperature assurde.
5.
Nella colonna “Giorni con pioggia” ho voluto sottolineare come pioggia, temporali o grandine in molti casi non abbiano influito ad abbassare le temperature minime, in un certo senso come se fosse piovuta acqua “calda”, o acqua “gelida” ed è curioso come negli ultimi 25 anni ci siano 7 righe rosse e una azzurra, mentre nei 25 anni precedenti 2 rosse e 6 azzurre.
6. Il record più allarmante però è che a luglio 2022 la media delle temperature minime sia stata 5,2 gradi sopra la media. Per ben 2 volte la temperatura minima ha registrato 26 gradi, mai accaduto prima.
7. Per 7 giorni consecutivi la temperatura massima di luglio 2022 non è mai scesa sotto ai 35 gradi
EcomobilityIdea-TempLuglio1973-2022
Ed ora torniamo sul tema delle temperature minime: la temperatura minima di luglio 2022 non è mai scesa sotto la media stagionale, come nel 2021 e 2020, e non è nemmeno mai stata uguale alla media stagionale. Per quel che riguarda la conta dei mesi in cui la temperatura minima non scende sotto la media stagionale per più di 6 giorni nello stesso mese, con luglio 2022 rimane a 8 mesi (novembre 2020, marzo 2021, aprile 2021, ottobre 2021, gennaio 2022, febbraio 2022, marzo 2022, aprile 2022) su 52 mesi.  A livello annuale, se la temperatura minima scendesse tutti i mesi 6 volte sotto la media si arriverebbe a 72 volte a fine anno, e non a 130 volte in poco più di 3 anni (1.218 giorni, quindi circa 40 volte all’ anno).
Nel 2020 solo 31 volte la temperatura minima è scesa sotto la media stagionale, nel 2019 erano state 25, nel 2021 sono state 49 le volte, nel 2022 sono a 45 e non è stato un buon segno che i primi 4 mesi dell’ anno siano andati benino.

Dobbiamo davvero aspettarci eventi drammatici per smuovere le persone dall’ apatia ?
Rispetto agli ultimi 2 anni c’è stato un autunno e un inverno molto più freddi, ma un gennaio, febbraio, marzo senza pioggia resta comunque drammatico. “The day after tomorrow” resta un film possibile, meglio rendersi conto di cosa ci aspetta.
Non confondiamo il clima con il meteo, perché poi qualcuno potrebbe dire che è stato freddo, sì per qualche settimana o 150 giorni su 1.287.

La crisi globale ha messo in luce tutte le fragilità dell’ umanità, la fragilità delle risorse, il problema di cosa fare per il futuro. Petrolio sì, petrolio no, petrolio forse un po’, è imbarazzante che si siano persi 20 anni sulle rinnovabili rimanendo dipendenti da altri stati, siano essi “buoni o cattivi”.
Le rinnovabili forse non saranno la soluzione definitiva, ma di certo tornare indietro al carbone sarebbe una follia, quindi per ora Fotovoltaico, batterie di accumulo, auto elettrica, eolico, moto ondoso, sono la soluzione migliore rispetto a fossili e nucleare, basta dimensionare tutto nel modo corretto. E si spende anche meno. Non ci credete? Provate a dimensionare quanto fotovoltaico ed eolico possa servire per soddisfare tutto il mondo, poi ricordate che c’è sempre l’ energia idroelettrica, da moto ondoso e geotermica e ricordate che l’ efficienza del fotovoltaico è raddoppiata negli ultimi 10 anni, come anche che ora esistono sistemi di accumulo che 10 o 15 anni fa erano impensabili.
L’ ultimo rapporto sul clima non lascia interpretazioni: alcuni fenomeni come l’ innalzamento dei mari sono irreversibili per centinaia di anni!
Se il cambiamento climatico non dipende dall’ uomo non vuol dire che respirare petrolio, diesel, benzina e gas sia salutare.
 

L’ ACQUA E’ UN BENE PREZIOSO
Senz’ acqua siamo morti! Non abbassiamo la guardia sull’ acqua, un bene che ci siamo abituati a pagare. Non sprechiamo l’ acqua! Questa è la normalità? L’ acqua potabile sta per finire? Probabilmente sì e il problema è molto più grave di quanto sembra! Dobbiamo ancora imparare ad immagazzinare l’ acqua piovana diventata ormai irregolare e imprevedibile.
Non dimentichiamo che l’ acqua in bottiglia é sempre acqua.

Come sempre, per concludere, un occhio al fotovoltaico, che, con un luglio decisamente soleggiato, ha regalato il ben 826 kWh in 31 giorni, record assoluto per un ottimo luglio e un ottimo contributo che fa capire come a luglio si possa vivere senza avere un tetto enorme pieno di pannelli. E con con un’ auto elettrica da caricare si ripaga in 3 anni, provare per credere. Se non basta, anzi, se non si vuole sprecare energia, ci sono batterie di accumulo ormai sempre più economiche; 826 / 31 = 26,64 kWh al giorno, con una batteria di accumulo da 5 kW e/o auto elettrica da 39 kW si può vivere senza fossili sicuramente da marzo a ottobre.
Speriamo di tornare presto alla normalità e di lasciare sepolte le fonti fossili, favorendo fotovoltaico + auto elettrica + accumulo 

Clima giugno 2022: il caldo non molla


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Il clima di giugno 2022, seguendo le orme di maggio, è stato anch’ esso decisamente caldo con 8 giorni che, più che definirli di pioggia, sono stati con qualche minuto di pioviggine: la minima è stata sotto la media stagionale per un solo giorno e per un altro giorno come da media stagionale, con 8 giorni di poca pioggia, che è stata una mazzata per l’ agricoltura, perché sommati ai 6 di dicembre, ai 3 di gennaio, ai 4 di febbraio, ai 2 di marzo, agli 8 di aprile e ai 16 di maggio, fanno 47 giorni di pioggia in 7 mesi, da dicembre ad oggi, una catastrofe!
Le temperature medie del mese mostrano un mese molto caldo: 4,4 gradi è la differenza tra la media stagionale e la media delle temperature minime, in linea con il +4,6 di maggio, mentre 4,3 gradi è la differenza tra la media delle massime di giugno 2022 e la media delle massime del periodo, un mese decisamente fuori norma.  
Vediamo alcuni giorni significativi di giugno.
1 giu min. 17  max. 28  
2 giu min. 19  max. 26  
3 giu min. 19  max. 25  
4 giu min. 19 
 max. 31 
7 giu min. 18  max. 25 
8 giu min. 14 max. 27
9 giu min. 17 max. 21
10 giu min. 15 max. 26  
12 giu min. 19  max. 31
14 giu min. 20 max. 31
16 giu min. 19 max. 32
17 giu min. 20 max. 32
18 giu min. 21 max. 29
20 giu min. 20 max. 35
21 giu min. 22 max. 33
23 giu min. 21 max. 34
25 giu min. 20 max. 34
27 giu min. 22 max. 33 
28 giu min. 23 max. 33
30 giu min. 21 max. 32
(Sto descrivendo le temperature di casa mia, ma non serve che vi scriva dove, perché potete riconoscere questa follia climatica anche a casa vostra)

Prima di tornare al consueto appuntamento sulle temperature minime vi invito a rileggere più e più volte l’ articolo di luglio.

Ed ora torniamo sul tema delle temperature minime: la temperatura minima di giugno 2022 è scesa solo una volta sotto la media stagionale, come nel 2021 e 2020, ed è stata uguale alla media stagionale per solo un giorno. Per quel che riguarda la conta dei mesi in cui la temperatura minima non scende sotto la media stagionale per più di 6 giorni nello stesso mese, con giugno 2022 rimane a 8 mesi (novembre 2020, marzo 2021, aprile 2021, ottobre 2021, gennaio 2022, febbraio 2022, marzo 2022, aprile 2022) su 51 mesi.  A livello annuale, se la temperatura minima scendesse tutti i mesi 6 volte sotto la media si arriverebbe a 72 volte a fine anno, e non a 130 volte in poco più di 3 anni (1.187 giorni, quindi circa 40 volte all’ anno).
Nel 2020 solo 31 volte la temperatura minima è scesa sotto la media stagionale, nel 2019 erano state 25, nel 2021 sono state 49 le volte, nel 2022 sono a 45 e non è un buon segno visto i mesi di maggio e giugno appena passati.

Unico record degno di nota:
– dal 10 giugno, per 21 giorni consecutivi, la temperatura massima non è mai scesa sotto i 29 gradi,
anche se in realtà nel 2003 la temperatura massima non scesa mai sotto ai 28,8 gradi dal 4 giugno fino a fine mese.

Dobbiamo davvero aspettarci eventi drammatici per smuovere le persone dall’ apatia ?
Rispetto agli ultimi 2 anni c’è stato un autunno e un inverno molto più freddi, ma un gennaio, febbraio, marzo senza pioggia resta comunque drammatico. “The day after tomorrow” resta un film possibile, meglio rendersi conto di cosa ci aspetta.
Non confondiamo il clima con il meteo, perché poi qualcuno potrebbe dire che è stato freddo, sì per qualche settimana o 150 giorni su 1.287.

La crisi russo-ucraina ha messo in luce tutte le fragilità dell’ umanità, la fragilità delle risorse, il problema di cosa fare per il futuro. Petrolio sì, petrolio no, petrolio forse un po’, è imbarazzante che si siano persi 20 anni sulle rinnovabili rimanendo dipendenti da altri stati, siano essi “buoni o cattivi”.
Le rinnovabili forse non saranno la soluzione definitiva, ma di certo tornare indietro al carbone sarebbe una follia, quindi per ora Fotovoltaico, batterie di accumulo, auto elettrica, eolico, moto ondoso, sono la soluzione migliore rispetto a fossili e nucleare, basta dimensionare tutto nel modo corretto. E si spende anche meno. Non ci credete? Provate a dimensionare quanto fotovoltaico ed eolico possa servire per soddisfare tutto il mondo, poi ricordate che c’è sempre l’ energia idroelettrica, da moto ondoso e geotermica e ricordate che l’ efficienza del fotovoltaico è raddoppiata negli ultimi 10 anni, come anche che ora esistono sistemi di accumulo che 10 o 15 anni fa erano impensabili.
L’ ultimo rapporto sul clima non lascia interpretazioni: alcuni fenomeni come l’ innalzamento dei mari sono irreversibili per centinaia di anni!
Se il cambiamento climatico non dipende dall’ uomo non vuol dire che respirare petrolio, diesel, benzina e gas sia salutare.
 

L’ ACQUA E’ UN BENE PREZIOSO
Senz’ acqua siamo morti! Non abbassiamo la guardia sull’ acqua, un bene che ci siamo abituati a pagare. Non sprechiamo l’ acqua! Questa è la normalità? L’ acqua potabile sta per finire? Probabilmente sì e il problema è molto più grave di quanto sembra! Dobbiamo ancora imparare ad immagazzinare l’ acqua piovana diventata ormai irregolare e imprevedibile.
Non dimentichiamo che l’ acqua in bottiglia é sempre acqua.

Come sempre, per concludere, un occhio al fotovoltaico, che, con un giugno abbastanza soleggiato ha regalato ben 731 kWh in 30 giorni, nella media di giugno e un ottimo contributo che fa capire come a giugno si possa vivere senza avere un tetto enorme pieno di pannelli. E con con un’ auto elettrica da caricare si ripaga in 3 anni, provare per credere. Se non basta, anzi, se non si vuole sprecare energia, ci sono batterie di accumulo ormai sempre più economiche; 731 / 30 = 24,36 kWh al giorno, con una batteria di accumulo da 5 kW e/o auto elettrica da 39 kW si può vivere senza fossili sicuramente da marzo a ottobre.
Speriamo di tornare presto alla normalità e di lasciare sepolte le fonti fossili, favorendo fotovoltaico + auto elettrica + accumulo 

Mercato auto maggio 2022: l’ elettrificato rialza la testa, le fossili affondano


EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2022EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2021Il mercato auto di maggio 2022 ha chiuso con un -15,0% rispetto a maggio 2021 che sa di sconfitta. Un anno fa il mercato auto si riprendeva dalla batosta del 2020, mentre ora non sa riprendersi dalla guerra e problemi dovuti all’ approvvigionamento delle materie prime, ritardi dovuti ai lockdown in Cina con il paradosso che gli ordinativi in certi casi ci sono ma non si riesce ad evaderli in tempi “normali”. Da 2/3 anni ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche resistono e questo mese danno segnali di ripresa nonostante i ritardi, mentre crollano le vecchie alimentazioni con il solo GPL che prova a resistere. La crisi 2020-2022 ha un solo dato positivo per il futuro, pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Tornano gli incentivi per auto, quindi probabilmente il mercato dovrebbe ricevere una scossa, gli incentivi cambiano in base alle emissioni del veicolo che si va ad acquistare e se con o senza rottamazione
. 

EcomobilityIdeaEcobonusMaggio2022Dai dati unrae vediamo, da più di un anno, come le benzina stiano per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è morto da tempo. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alimentazione dominante, dopo 3 mesi di fiacca, rialza la testa ma con un misero +1,8% su maggio 2021, sempre primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Con gli equilibri mondiali in cambiamento chissà quando vedremo sparire anche le mild hybrid, visto anche l’ annuncio di FIAT di non produrre più diesel e benzina addirittura già dal primo luglio di quest’ anno. Sempre deludente il dato diviso tra full hybrid e mild hybrid, 9 % full e 25 % mild.
Un vero peccato dunque che 2
terzi delle immatricolazioni siano ibride “leggere”, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 33,9 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel anni addietro, cioè non raggiungeranno mail il 59% e nemmeno il 50%. Con le plug-in, le ibride sono al 39,3 % su base annua e probabilmente sarà il 40% la quota di riferimento per quanto riguarda le ibride. 
Toyota rimane in corsa con Yaris Cross, ma non è più “quella di una volta” sempre davanti a tutte, ora quasi sempre dietro alle irraggiungibili mild hybrid Fiat Panda e Lancia Ypsilon.
Ancora nessun arrivo elettrico Toyota per il mercato europeo e sempre meno Toyota nelle top-10 per alimentazione, staremo a vedere ora con la crisi in essere come si muoverà il mercato delle fossili..

L’ esistenza delle ibride “leggere” è una sconfitta, ma almeno, dopo 3 anni le diesel ibride sono solo al 4,2 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideMaggio2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild hybrid. Come si può vedere dal grafico, il 2022 non è partito bene, ma questo mese si è ripreso. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideMaggio2022Questo mese “respirano” anche le auto GPL, +4,1 % su maggio 2021, resta l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili con una quota di mercato all’ 8,4 %, in calo di altri 0,2 punti percentuali. Gli automobilisti stanno dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare con i prezzi dei carburanti in risalita?

Ennesimo disastro per le immatricolazioni di auto a metano, un altro pesantissimo negativo,
-60,6 % su maggio 2021 e quota di mercato ferma all’ 1,1 % su base annua
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va molto peggio, le immatricolazioni sono al minimo storico. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano? Possiamo dire di sì.

GPL+metano ancora sotto il 10%, si fermano al 9,5% di quota mercato, tutto sommato non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantacinquesimo negativo consecutivo, -29,5 % su maggio 2021, quota di mercato scende al 20,6% su base annua, ufficialmente fuori mercato. Non vedremo più grandi vendite di auto diesel né nei prossimi mesi, né mai più.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 45 negativi le ibride diesel sono appena al 4,2 % di quota su base annua, anche queste ormai fuori mercato. Sarà interessante vedere come adesso si muoverà il mondo nei confronti di quasi 4 anni di immatricolazioni diesel sempre al ribasso, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
E’ notizia di pochi giorni, l’ ufficializzazione della data di scadenza per il motore termico fissata per il 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 1.039,04 – 1127,39 = -88,35 millesimi, record assoluto per entrambi con la differenza tra i 2 che scende in favore del diesel

La discesa delle solo-benzina è inarrestabile, ormai il minimo sindacale è l’ ibrido leggero, quindi di nuove immatricolazioni solo-benzina per il 2023 ne vedremo pochissime, questo mese -22,0 % su maggio 2021, e quota di mercato su base annua in leggera risalita al 27,3%. Le solo-benzina entro pochi mesi non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e ibride leggere, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, stabili al 47,9% ma ora, con l’ annuncio ufficiale da parte dell’ Europa sul divieto di vendere auto diesel, benzina ed ibride dal 2035, il destino del motore a scoppio sembra scritto e, di fatto, la sua dipartita avverrà ben prima del  31 dicembre 2034. Già nel 2023, quindi fra pochi mesi, la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche in ripresa, ma ancora “in ritardo”, solo 4.489 nuove immatricolazioni in un mese e -13,2% rispetto a maggio 2021. Questa volta la crescita elettrica è inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (10.177 immatricolazioni ibride a maggio 2019), ma c’è da considerare la crisi, quindi speriamo che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato stabile al 3,3 % (ibride al 5,1% a maggio 2019).

Tesla assente anche a maggio pertanto per Fiat 500 stare al primo posto è cosa ormai facile, a seguire Smart ForTwo e Peugeot208, Renault Twingo, mentre perdono terreno Dacia Spring e Renault Zoe. 
I numeri e l’andamento del mercato delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, fanno parte del quotidiano ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Con prezzi d’ acquisto più bassi, autonomia leggermente più lunga e ampliamento listino city car elettriche, le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,3% contro 1,1% del metano che esiste da 50 anni)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheMaggio2022Dal grafico EcomobilityIdea si vede come dopo un rallentamento qualcosa torna a muoversi…
EcomobilityIdea-graf-ElettricheMaggio2022L’ ibrido Plug-in per la terza volta dopo mesi di crescita esponenziale, segna un altro negativo, ma più contenuto, -3,5 % su maggio 2021. Nonostante questo, un importante numero di nuove immatricolazioni, 7.476, cioè 5,9 volte le immatricolazioni a metano. 
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nonostante il negativo di questo mese salgono al 5,4 % di quota di mercato su base annua. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 / 130 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 400 / 420 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inMaggio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo (da settembre 2020).

EcomobilityIdea-graf-Plug-inMaggio2022A maggio 2022 Plug-in ed Elettriche -7,4 % su maggio 2021 e 11.965 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in sale all’ 8,7 % superando definitivamente le GPL.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inMaggio2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono anni che c’è questa possibilità, ma, rimane ancora un’ idea, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno prima o dopo il 2035 o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?

Torna a scendere la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 117,6, in miglioramento rispetto al mese scorso  e in miglioramento rispetto a maggio 2021, ma -3,2% è ancora poco. Ci aspettavamo ad oggi  almeno 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare ancora. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Maggio2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel, benzina e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2022EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2020EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2019EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2018

 

Clima maggio 2022: calorosa batosta dopo 4 mesi con temperature in calo


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Il clima di maggio 2022 è stato un mese decisamente caldo in netta contrapposizione con i mesi precedenti considerando anche ben 16 giorni in cui è piovuto: la minima non è mai stata sotto la media stagionale e solo una volta come da media stagionale, con 16 giorni di pioggia, che è parsa una grazia dal cielo perché, sommati ai 6 di dicembre, ai 3 di gennaio, ai 4 di febbraio, ai 2 di marzo e agli 8 di aprile, fanno 39 giorni di pioggia da dicembre ad oggi, una catastrofe!
Le temperature medie del mese mostrano un mese molto caldo: 4,6 gradi è la differenza tra la media stagionale e la media delle temperature minime con un balzo incredibile dalle minime di aprile, mentre 2,8 gradi è la differenza tra la media delle massime di maggio 2022 e la media delle massime del periodo, un mese decisamente fuori norma.  
Vediamo alcuni giorni significativi di maggio.
1 mag min. 13  max. 23  
2 mag min. 12  max. 22  
5 mag min. 11  max. 19  
6 mag min. 13 
 max. 16 
7 mag min. 14  max. 17 
8 mag min. 16 max. 21
9 mag min. 15 max. 23
11 mag min. 15 max. 29  
15 mag min. 17  max. 29
16 mag min. 18 max. 31
17 mag min. 19 max. 25
21 mag min. 17 max. 30
22 mag min. 18 max. 29
23 mag min. 20 max. 26
26 mag min. 19 max. 29
27 mag min. 18 max. 30
28 mag min. 15 max. 23
29 mag min. 14 max. 17 
30 mag min. 13 max. 22
31 mag min. 16 max. 27
(Sto descrivendo le temperature di casa mia, ma non serve che vi scriva dove, perché potete riconoscere questa follia climatica anche a casa vostra)

Prima di tornare al consueto appuntamento sulle temperature minime vi invito a rileggere più e più volte l’ articolo di luglio.

Ed ora torniamo sul tema delle temperature minime: la temperatura minima di maggio 2022 non è mai scesa sotto la media stagionale, come nel 2020, ed è stata uguale alla media stagionale per solo un giorno, anche in questo caso come nel 2020. Per quel che riguarda la conta dei mesi in cui la temperatura minima non scende sotto la media stagionale per più di 6 giorni nello stesso mese, con maggio 2022 rimane a 8 mesi (novembre 2020, marzo 2021, aprile 2021, ottobre 2021, gennaio 2022, febbraio 2022, marzo 2022, aprile 2022) su 50 mesi.  A livello annuale, se la temperatura minima scendesse tutti i mesi 6 volte sotto la media si arriverebbe a 72 volte a fine anno, e non a 129 volte in 3 anni (1.157 giorni, quindi circa 40 volte all’ anno).
Nel 2020 solo 31 volte la temperatura minima è scesa sotto la media stagionale, nel 2019 erano state 25, nel 2021 sono state 49 le volte, nel 2022 sono ferme a 44 e non è un buon segno visto il maggio appena passato.

Dopo 6 mesi di “non record”, maggio 2022 fa segnare un nuovo record:
– la più alta differenza tra la media delle minime di aprile e quelle di maggio, un balzo di ben 8,2 gradi,
un record per maggio e di poco inferiore al record assoluto tra le minime di maggio e giugno 2019, ben 8,4 gradi.

Dobbiamo davvero aspettarci eventi drammatici per smuovere le persone dall’ apatia ?
Rispetto agli ultimi 2 anni c’è stato un autunno e un inverno molto più freddi, ma un gennaio, febbraio, marzo senza pioggia resta comunque drammatico. “The day after tomorrow” resta un film possibile, meglio rendersi conto di cosa ci aspetta.
Non confondiamo il clima con il meteo, perché poi qualcuno potrebbe dire che è stato freddo, sì per qualche settimana o 149 giorni su 1.257.

La crisi russo-ucraina ha messo in luce tutte le fragilità dell’ umanità, la fragilità delle risorse, il problema di cosa fare per il futuro. Petroli sì, petrolio no, petrolio forse un po’, è imbarazzante che si siano persi 20 anni sulle rinnovabili rimanendo dipendenti da altri stati, siano essi “buoni o cattivi”.
Le rinnovabili forse non saranno la soluzione definitiva, ma di certo tornare indietro al carbone sarebbe una follia, quindi per ora Fotovoltaico, batterie di accumulo, auto elettrica, eolico, moto ondoso, sono la soluzione migliore rispetto a fossili e nucleare, basta dimensionare tutto nel modo corretto. E si spende anche meno. Non ci credete? Provate a dimensionare quanto fotovoltaico ed eolico possa servire per soddisfare tutto il mondo, poi ricordate che c’è sempre l’ energia idroelettrica, da moto ondoso e geotermica e ricordate che l’ efficienza del fotovoltaico è raddoppiata negli ultimi 10 anni, come anche che ora esistono sistemi di accumulo che 10 o 15 anni fa erano impensabili.
L’ ultimo rapporto sul clima non lascia interpretazioni: alcuni fenomeni come l’ innalzamento dei mari sono irreversibili per centinaia di anni!
Se il cambiamento climatico non dipende dall’ uomo non vuol dire che respirare petrolio, diesel, benzina e gas sia salutare.
 

L’ ACQUA E’ UN BENE PREZIOSO
Senz’ acqua siamo morti! Non abbassiamo la guardia sull’ acqua, un bene che ci siamo abituati a pagare. Non sprechiamo l’ acqua! Questa è la normalità? L’ acqua potabile sta per finire? Probabilmente sì e il problema è molto più grave di quanto sembra! Dobbiamo ancora imparare ad immagazzinare l’ acqua piovana diventata ormai irregolare e imprevedibile.
Non dimentichiamo che l’ acqua in bottiglia é sempre acqua.

Come sempre, per concludere, un occhio al fotovoltaico, che, con un maggio abbastanza nuvoloso ha regalato comunque 723 kWh in 31 giorni, un po’ al di sotto della media di maggio, ma pur sempre un ottimo contributo che fa capire come a maggio si possa vivere senza avere un tetto enorme pieno di pannelli. E con con un’ auto elettrica da caricare si ripaga in 3 anni, provare per credere. Se non basta, anzi, se non si vuole sprecare energia, ci sono batterie di accumulo ormai sempre più economiche; 723 / 31 = 23,32 kWh al giorno, con una batteria di accumulo da 5 kW e/o auto elettrica da 39 kW si può vivere senza fossili sicuramente da marzo a ottobre.
Speriamo di tornare presto alla normalità e di lasciare sepolte le fonti fossili, favorendo fotovoltaico + auto elettrica + accumulo 

Mercato auto aprile 2022: altro che crisi 2020-2021, nel 2022 va molto peggio


EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2022EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2021Il mercato auto di aprile 2022 è stato un altro disastro, -32,8% rispetto ad aprile 2021. Se ad aprile 2021 eravamo a fine ondata epidemica, ad aprile 2022 conta l’ approvvigionamento delle materie prime causa guerra, nuovi lockdown in Cina e conseguente instabilità, sfiducia, ma anche con il paradosso che gli ordinativi in certi casi ci sono ma non si riesce ad evaderli in tempi “normali”. Da 2/3 anni ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche resistono, per la verità non benissimo negli ultimi 2 mesi, mentre crollano le vecchie alimentazioni con il GPL che prova a resistere. La crisi 2020-2022 ha un solo dato positivo per il futuro, pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Gli incentivi per auto sono di nuovo a zero dopo che per un breve periodo era tornati per  i veicoli L a zero emissioni, invece di aumentare certe “spese”, il governo dovrebbe pensare ai veicoli a zero emissioni
. 

EcomobilityIdeaEcobonusAprile2022Dai dati unrae vediamo, da più di un anno, come le benzina stiano per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è morto da tempo. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alimentazione dominante, ma dopo anni, per il terzo mese consecutivo, in negativo, -18,0% su aprile 2021, ancora primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Con gli equilibri mondiali in cambiamento chissà quando vedremo sparire anche le mild hybrid. Da un po’ di tempo unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è molto deludente, 9,2 % full e 24,9 % mild.
Un vero peccato dunque che 3
quarti delle immatricolazioni siano ibride “leggere”, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 34,1 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel anni addietro, cioè non raggiungeranno mail il 59% e nemmeno il 50%. Con le plug-in, le ibride sono al 39,2 % su base annua, comunque impensabile solo 3 anni fa. 
Toyota torna a farsi sentire con Yaris Cross e questo mese si piazza seconda dietro all’ irraggiungibile mild hybrid Fiat Panda.
Toyota senza un’ elettrica sul mercato europeo sembra destinata a perdere sempre più quote di mercato, staremo a vedere ora con la crisi in essere come si muoverà il mercato delle fossili. Intanto tra le plug-in spunta Rav4.

L’ esistenza delle ibride “leggere” è una sconfitta, ma almeno, dopo 2 anni le diesel ibride sono solo al 4,2 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideAprile2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild hybrid. Come si può vedere dal grafico, il 2022 non è partito bene e questo mese va anche peggio. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideAprile2022Questo mese non ce la fanno nemmeno le auto GPL, -23,2 % su aprile 2021, scricchiola quindi anche l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili, la quota di mercato è all’ 8,6 %, in calo di 0,3 punti percentuali. Gli automobilisti stanno dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare con i prezzi dei carburanti in risalita?

Disastro totale per le immatricolazioni di auto a metano, pesantissimo negativo,
-73,2 % aprile 2021, il peggiore di sempre, come il peggior numero di immatricolazioni mensili e quota di mercato demolita, solo 1,1 su base annua
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va molto peggio, le immatricolazioni sono al minimo storico. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano? Ormai è quasi certo che sarà il peggior anno di sempre il metano.

GPL+metano tornano sotto il 10%, si fermano al 9,7% di quota mercato, tutto sommato non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantaquattresimo negativo consecutivo, -35,5 % su aprile 2022, quota di mercato stabile al 20,9% su base annua, inutile dire ormai che il diesel è fuori mercato.
Di questo passo sarà sempre più difficile vedere grosse vendite di auto diesel nei prossimi mesi.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 44 negativi le ibride diesel sono appena al 4,2 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come adesso si muoverà il mondo nei confronti di 3 anni e mezzo di immatricolazioni diesel sempre al ribasso, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 971,60 – 1082,38 = -110,78 millesimi, differenza massima tra i 2 con il diesel che rimane vicino al record del mese scorso mentre la benzina scende

La discesa delle solo-benzina si fa importante ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -42,9 % su aprile 2021, e quota di mercato su base annua stabile al 27 %. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e ibride leggere, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, stabili al 47,9% ma è ancora un leggero rimbalzo dovuto ai ritardi di immatricolazione delle altre tipologie di auto, vedasi elettriche causa incertezza su incentivi statali, materie prime e crisi ucraina. Il tracollo del motore endotermico è totale, la quota di mercato sotto al 50 % è la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023, quindi fra meno di un anno, la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche “in ritardo”, solo 3.050 nuove immatricolazioni in un mese e -37,2% rispetto ad aprile 2021. Questa volta la crescita elettrica è inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (9.444 immatricolazioni ibride a aprile 2019), ma c’è da considerare la crisi, quindi speriamo che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato stabile al 3,3 % (ibride al 5,1% ad aprile 2019).

Scompare Tesla dopo il primo posto del mese scorso con la Model Y, per tanto Fiat 500 si riprende il primo posto, Smart ForTwo e Dacia Spring, a seguire Renault Zoe e Volkswagen ID.4. 
I numeri delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, fanno parte del quotidiano ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Con prezzi d’ acquisto più bassi, autonomia leggermente più lunga e ampliamento listino city car elettriche, le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,3% contro 1,1% del metano)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheAprile2022Dal grafico EcomobilityIdea si vede come qualcosa stia rallentando…
EcomobilityIdea-graf-ElettricheAprile2022L’ ibrido Plug-in per la seconda volta da parecchio tempo, un altro negativo -17,1 % su aprile 2021. Nonostante ciò, un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.552, cioè 6,5 volte le immatricolazioni a metano. 
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nonostante il negativo di questo mese salgono al 5,1 % di quota di mercato su base annua. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inAprile2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inAprile2022Ad aprile 2022 Plug-in ed Elettriche -25,6 % su aprile 2021 e 8.602 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in sale all’ 8,4 %.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inAprile2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono ormai 3 anni che c’è come possibilità, ma, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?

Torna a scendere la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 119,6, in peggioramento rispetto il mese scorso pertanto molto deludente. Ci aspettavamo un avvicinamento almeno ai 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare ancora. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Aprile2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2022EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2021EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2020EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2019

 

Clima aprile 2022: un mese normale prima del ritorno del caldo anomalo?


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Il clima di aprile 2022 è stato un mese normale, quasi surreale dopo gli ultimi anni, primi 10 giorni freschi ma non troppo e poi mite, fortunatamente con 8 giorni di vere precipitazioni anche se purtroppo ancora poche e sotto media per compensare l’ inverno meno piovoso di sempre: ben 14 volte la minima è stata sotto la media stagionale e altre 2 volte come da media stagionale, con 8 giorni di pioggia che, sommati ai 6 di dicembre, ai 3 gennaio e ai 4 di febbraio, fanno 23 giorni di pioggia da dicembre ad oggi, una catastrofe!
Le temperature medie del mese mostrano un mese normale: 0,4 gradi è la differenza tra la media stagionale e la media delle temperature minime che per il secondo mese consecutivo è molto vicina alla media e 14 volte sotto non si vedeva da gennaio 2017, mentre -0,6 gradi è la differenza tra la media delle massime di aprile 2022 e le massime del periodo grazie a 17 giorni con temperature massime sotto la media e anche in questo caso era da molto tempo che la media delle massime non risultasse sotto la media del periodo.  
Vediamo alcuni giorni significativi di aprile.
1 apr min. 7  max. 12  
2 apr min. 6  max. 10  
3 apr min. 6  max. 11  
5 apr min. 4 
 max. 15 
7 apr min. 6  max. 14 
8 apr min. 7 max. 17
10 apr min. 3 max. 16
11 apr min. 6 max. 16  
13 apr min. 8  max. 17
14 apr min. 8 max. 21
15 apr min. 8 max. 24
16 apr min. 12 max. 22
17 apr min. 6 max. 15
18 apr min. 5 max. 16
20 apr min. 9 max. 15
22 apr min. 9 max. 13
24 apr min. 10 max. 14
25 apr min. 8 max. 18 
26 apr min. 12 max. 17
28 apr min. 10 max. 19
30 apr min. 10 max. 23
(Sto descrivendo le temperature di casa mia, ma non serve che vi scriva dove, perché potete riconoscere questa follia climatica anche a casa vostra)

Prima di tornare al consueto appuntamento sulle temperature minime vi invito a rileggere più e più volte l’ articolo di luglio.

Ed ora torniamo sul tema delle temperature minime: la temperatura minima di aprile 2022 è scesa sotto la media stagionale 14 volte (non accadeva da gennaio 2017) ed è stata uguale alla media stagionale per altri 2 giorni. Per quel che riguarda la conta dei mesi in cui la temperatura minima non scende sotto la media stagionale per più di 6 giorni nello stesso mese, con aprile 2022 sale a 8 mesi (novembre 2020, marzo 2021, aprile 2021, ottobre 2021, gennaio 2022, febbraio 2022, marzo 2022, aprile 2022) su 49 mesi e per la prima volta dopo 49 mesi per 4 mesi consecutivi.  A livello annuale, se la temperatura minima scendesse tutti i mesi 6 volte sotto la media si arriverebbe a 72 volte a fine anno, e non a 129 volte in 3 anni (1.126 giorni).
Nel 2020 solo 31 volte la temperatura minima è scesa sotto la media stagionale, nel 2019 erano state 25, nel 2021 sono state 49 le volte, nel 2022 sono già 44, incoraggiante, ma il trend continuerà o finirà peggio?

Dopo mesi di record, per il sesto mese consecutivo, nessun particolare record a livello di temperature, solo qualche dettaglio:
– ci sono stati 17 giorni in cui la massima è scesa sotto la media stagionale

Dobbiamo davvero aspettarci eventi drammatici per smuovere le persone dall’ apatia ?
Rispetto agli ultimi 2 anni c’è stato un autunno e un inverno molto più freddi, ma un gennaio, febbraio, marzo senza pioggia resta comunque drammatico. “The day after tomorrow” resta un film possibile, meglio rendersi conto di cosa ci aspetta.
Non confondiamo il clima con il meteo, perché poi qualcuno potrebbe dire che è stato freddo, sì per qualche settimana o 149 giorni su 1.226.

La crisi russo-ucraina ha messo in luce tutte le fragilità dell’ umanità, la fragilità delle risorse, il problema di cosa fare per il futuro. Non entriamo nel merito del conflitto, ma dire che in poco tempo possiamo riattivare le centrali a carbone o che possiamo puntare sul gas dei nostri giacimenti bloccati dai “no” dei “Green” è davvero imbarazzante, un insulto alle rinnovabili e al genere umano. Se questo è il piano per la transizione ecologica e indipendenza energetica dalla Russia siamo spacciati. Speriamo almeno si metta una pietra sopra al nucleare, si vedano centrali francesi che rischiano di esser fermati perché i fiumi con poca acqua sono troppo caldi per raffreddarle.
Le rinnovabili forse non saranno la soluzione definitiva, ma di certo tornare indietro di 70 anni sarebbe una follia, quindi per ora Fotovoltaico, batterie di accumulo, auto elettrica, eolico, moto ondoso, sono la soluzione migliore rispetto a fossili e nucleare, basta dimensionare tutto nel modo corretto. E si spende anche meno. Non ci credete? Provate a dimensionare quanto fotovoltaico ed eolico possa servire per soddisfare tutto il mondo, poi ricordate che c’è sempre l’ energia idroelettrica, da moto ondoso e geotermica e ricordate che l’ efficienza del fotovoltaico è raddoppiata negli ultimi 10 anni, come anche che ora esistono sistemi di accumulo che 10 o 15 anni fa erano impensabili.
L’ ultimo rapporto sul clima non lascia interpretazioni: alcuni fenomeni come l’ innalzamento dei mari sono irreversibili per centinaia di anni!
 

L’ ACQUA E’ UN BENE PREZIOSO
Senz’ acqua siamo morti! Non abbassiamo la guardia sull’ acqua, un bene che ci siamo abituati a pagare. Non sprechiamo l’ acqua! Questa è la normalità? L’ acqua potabile sta per finire? Probabilmente sì e il problema è molto più grave di quanto sembra! Dobbiamo ancora imparare ad immagazzinare l’ acqua piovana diventata ormai irregolare e imprevedibile.
Non dimentichiamo che l’ acqua in bottiglia é sempre acqua.

Come sempre, per concludere, un occhio al fotovoltaico, che, con un aprile tra i meno piovosi e nuvolosi di sempre ha regalato 605 kWh in 30 giorni, nella media di aprile per un ottimo contributo che fa capire come ad aprile si possa vivere senza avere un tetto enorme. E con con un’ auto elettrica da caricare si ripaga in 3 anni, provare per credere. Se non basta, anzi, se non si vuole sprecare energia, ci sono batterie di accumulo ormai sempre più economiche; 605 / 30 = 21,16 kWh al giorno, con una batteria di accumulo da 5 kW e/o auto elettrica da 39 kW si può vivere senza fossili sicuramente da marzo a ottobre.
Speriamo di tornare presto alla normalità e di lasciare sepolte le fonti fossili, favorendo fotovoltaico + auto elettrica + accumulo 

Clima marzo 2022: un mese a 2 facce, si chiude l’ inverno meno piovoso di sempre


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Il clima di marzo 2022 è stato un mese a 2 facce, prima metà addirittura più fredda di febbraio, seconda metà decisamente primaverile, a livello di precipitazioni è stato un altro mese disastroso, solo 2 volte a fine mese e come gennaio e febbraio, è stato il marzo meno piovoso di sempre: ben 13 volte la minima è stata sotto la media stagionale e altre 4 volte come da media stagionale, ma solo 2 giorni di pioggia che, sommati ai 6 di dicembre, ai 3 gennaio e ai 4 di febbraio, fanno 15 giorni di pioggia per l’ inverno meno piovoso di sempre, considerato poi che a dicembre 5 giorni di pioggia furono prima del giorno 21 e che a marzo i 2 giorni di pioggia sono avvenuti dopo il 21, in questo inverno ha piovuto per soli 8 giorni, una catastrofe!
Le temperature medie finali danno la falsa idea di un mese quasi normale: 0,3 gradi è la differenza tra la media stagionale e la media delle temperature minime che così vicina alla media non si vedeva da settembre 2017, mentre 0,7 gradi è la differenza tra la media delle massime di marzo 2022 e le massime del periodo.  
Vediamo alcuni giorni significativi di marzo.
1 mar min. -1  max. 11  
2 mar min. -1  max. 11  
3 mar min. 0  max. 11  
5 mar min. 2 
 max. 10 
7 mar min. -2  max. 13 
8 mar min. 3 max. 10
9 mar min. 0 max. 11
11 mar min. 3 max. 9  
13 mar min. -2  max. 10
15 mar min. 4 max. 10
16 mar min. 6 max. 13
17 mar min. 7 max. 14
18 mar min. 7 max. 12
20 mar min. 5 max. 14
22 mar min. 4 max. 15
23 mar min. 5 max. 19
24 mar min. 5 max. 22
26 mar min. 6 max. 23 
27 mar min. 5 max. 24
28 mar min. 3 max. 19
30 mar min. 9 max. 13
31 mar min. 10 max. 13
(Sto descrivendo le temperature di casa mia, ma non serve che vi scriva dove, perché potete riconoscere questa follia climatica anche a casa vostra)

Prima di tornare al consueto appuntamento sulle temperature minime vi invito a rileggere più e più volte l’ articolo di luglio.

Ed ora torniamo sul tema delle temperature minime: la temperatura minima di marzo 2022 è scesa sotto la media stagionale 13 volte (non accadeva da gennaio 2017) ed è stata uguale alla media stagionale per altri 4 giorni. Per quel che riguarda la conta dei mesi in cui la temperatura minima non scende sotto la media stagionale per più di 6 giorni nello stesso mese, con marzo 2022 sale a 7 mesi (novembre 2020, marzo 2021, aprile 2021, ottobre 2021, gennaio 2022, febbraio 2022, marzo 2022) su 48 mesi e per la prima volta dopo 48 mesi per 3 mesi consecutivi.  A livello annuale, se la temperatura minima scendesse tutti i mesi 6 volte sotto la media si arriverebbe a 72 volte a fine anno, e non a 115 volte in 3 anni (1.096 giorni).
Nel 2020 solo 31 volte la temperatura minima è scesa sotto la media stagionale, nel 2019 erano state 25, nel 2021 sono state 49 le volte, nel 2022 sono già 30, incoraggiante, ma senza pioggia è comunque un disastro.

Dopo mesi di record, per il quinto mese consecutivo, nessun particolare record a livello di temperature, ma a livello climatico per marzo 2022 c’è comunque da preoccuparsi:
– solo 2 giorni di pioggia a marzo non si era mai visto, soprattutto dopo un dicembre,  gennaio e febbraio così aridi, fiumi in secca come fosse luglio e agosto!
– unico paradosso degno di nota, ma non da record, sulle temperatura, riguarda i 21 gradi in 24 ore, dai 24 gradi del 27 marzo si è passati ai 3 gradi del giorno seguente. Inoltre tra la temperatura minima (-2) e massima (+24) ci sono stati ben 26 gradi (il record assoluto è di marzo 1990, 31,3 gradi di differenza tra i -4 gradi del 4 marzo e 27,3 gradi del 13 marzo).

Dobbiamo davvero aspettarci eventi drammatici per smuovere le persone dall’ apatia ?
Rispetto agli ultimi 2 anni c’è stato un autunno e un inverno molto più freddi, ma un gennaio, febbraio, marzo senza pioggia resta comunque drammatico. “The day after tomorrow” resta un film possibile, meglio rendersi conto di cosa ci aspetta.
Non confondiamo il clima con il meteo, perché poi qualcuno potrebbe dire che è stato freddo, sì per qualche settimana o 135 giorni su 1.196.

La crisi russo-ucraina ha messo in luce tutte le fragilità dell’ umanità, la fragilità delle risorse, il problema di cosa fare per il futuro. Non entriamo nel merito del conflitto, ma dire che in poco tempo possiamo riattivare le centrali a carbone è davvero imbarazzante, un insulto alle rinnovabili e al genere umano. Se questo è il piano per la transizione ecologica e indipendenza energetica dalla Russia siamo spacciati. Speriamo almeno si metta una pietra sopra al nucleare.
Le rinnovabili forse non saranno la soluzione definitiva, ma di certo tornare indietro di 70 anni sarebbe una follia, quindi per ora Fotovoltaico, batterie di accumulo, auto elettrica, eolico, moto ondoso, sono la soluzione migliore rispetto a fossili e nucleare, basta dimensionare tutto nel modo corretto. E si spende anche meno. Non ci credete? Provate a dimensionare quanto fotovoltaico ed eolico possa servire per soddisfare tutto il mondo, poi ricordate che c’è sempre l’ energia idroelettrica, da moto ondoso e geotermica e ricordate che l’ efficienza del fotovoltaico è raddoppiata negli ultimi 10 anni, come anche che ora esistono sistemi di accumulo che 10 o 15 anni fa erano impensabili.
L’ ultimo rapporto sul clima non lascia interpretazioni: alcuni fenomeni come l’ innalzamento dei mari sono irreversibili per centinaia di anni!
 

L’ ACQUA E’ UN BENE PREZIOSO
Senz’ acqua siamo morti! Non abbassiamo la guardia sull’ acqua, un bene che ci siamo abituati a pagare. Non sprechiamo l’ acqua! Questa è la normalità? L’ acqua potabile sta per finire? Probabilmente sì e il problema è molto più grave di quanto sembra! Dobbiamo ancora imparare ad immagazzinare l’ acqua piovana diventata ormai irregolare e imprevedibile.
Non dimentichiamo che l’ acqua in bottiglia é sempre acqua.

Come sempre, per concludere, un occhio al fotovoltaico, che, con un marzo tra i meno piovosi e nuvolosi di sempre ha regalato 530 kWh in 31 giorni, un po’ superiore alla media di marzo per un ottimo contributo che fa capire come anche a marzo si possa vivere senza avere un tetto enorme. E con con un’ auto elettrica da caricare si ripaga in 3 anni, provare per credere. Se non basta, anzi, se non si vuole sprecare energia, ci sono batterie di accumulo ormai sempre più economiche; 530 / 31 = 17,09 kWh al giorno, con una batteria di accumulo da 5 kW e/o auto elettrica da 39 kW si può vivere senza fossili sicuramente da marzo a ottobre.
Speriamo di tornare presto alla normalità e di lasciare sepolte le fonti fossili, favorendo fotovoltaico + auto elettrica + accumulo 

Mercato auto marzo 2022: un altro disastro totale!


EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2022EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2021Il mercato auto di marzo 2022 è stato davvero disastroso, -29,3% rispetto a marzo 2021. Se a marzo 2021 eravamo a fine ondata epidemica, a marzo 2022 conta ancora l’ onda Covid, ma soprattutto la guerra che crea crisi economica, sfiducia, carenza materie prime, inflazione, eccetera, pertanto c’ era poco da aspettarsi, ma così male non era scontato. Da 2/3 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche resistono, non questo mese, mentre crollano le vecchie alimentazioni tranne il GPL. La crisi 2020-2022 ha un solo dato positivo per il futuro, pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Gli incentivi per auto sono di nuovo a zero dopo che per un breve periodo era tornati per  i veicoli L a zero emissioni, invece di aumentare certe “spese”, il governo dovrebbe pensare ai veicoli a zero emissioni
. 

EcomobilityIdeaEcobonusMarzo2022Dai dati unrae vediamo, da più di un anno, come le benzina stiano per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è già dato per morto. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alimentazione dominante, ma dopo anni, per il secondo mese consecutivo, in negativo, -14,8% su marzo 2021, ancora primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Quando vedremo sparire anche le mild ibride, quello sarà il grande passo. Da mesi unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è molto deludente, 9,2 % full e 24,6 % mild.
Un vero peccato dunque che 3
quarti delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 33,8 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel anni addietro, cioè non raggiungeranno mail il 59% e nemmeno il 50%. Con le plug-in, le ibride sono al 38,8 % su base annua, comunque impensabile 3 anni fa. 
Toyota torna a farsi sentire con Yaris Cross e Yaris “normale”, ma nulla può contro le mild hybrid Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Ford Puma. Scende ancora FIAT 500 ormai preferita come elettrica.
Toyota senza un’ elettrica sul mercato europeo sembra destinata a perdere sempre più quote di mercato, staremo a vedere ora con la crisi in essere come si muoverà il mercato delle fossili. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, dopo 2 anni le diesel ibride perdono il 24,7% su marzo 2021 anche se risalgono al 3,8 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideMarzo2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride ma, come si può vedere dal grafico, il 2022 non è partito bene e questo mese va anche peggio. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideMarzo2022Le auto GPL, +6,9 % su marzo 2022 sono in pratica le uniche in positivo e ultima certezza delle alimentazioni fossili, infatti la quota di mercato è all’ 8,9 %, in crescita di 0,2 punti percentuali. Gli automobilisti stanno dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare con i prezzi dei carburanti in risalita?

Le immatricolazioni di auto a metano partono malissimo e segnano un altro pesantissimo negativo,
-69,9 % su marzo 2021, il peggiore di sempre e quota di mercato demolita, solo 1,2 su base annua
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va molto peggio, le immatricolazioni sono al minimo storico. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sarà il peggior anno di sempre per il metano?

GPL+metano raggiungono il 10,1% di quota mercato, non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantatreesimo negativo consecutivo, -39,2 % su marzo 2022, la quota di mercato perde il 3,4% su marzo 2021 fermandosi al 20,8% su base annua, inutile dire ormai che il diesel è fuori mercato.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 43 negativi le ibride diesel sono appena al 3,8 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come adesso si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 1005,88 – 1086,55 = -80,67 millesimi, differenza massima tra i 2 e nuovo record assoluto per entrambi!

La discesa delle solo-benzina si fa importante ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -37,6 % su marzo 2021, e quota di mercato su base annua al 27 %, in leggero rialzo, dopo aver toccato il minimo storico. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, risalgono al 47,8% ma è ancora un leggero rimbalzo dovuto ai ritardi di immatricolazione delle altre tipologie di auto, vedasi elettriche causa incertezza su incentivi statali, materie prime e crisi ucraina. Il tracollo del motore endotermico è totale, la quota di mercato sotto al 50 % è la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023, quindi fra meno di un anno, la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche “in ritardo”, solo 4.511 nuove immatricolazioni in un mese e -38,8% rispetto a marzo 2021. Questa volta la crescita elettrica è inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (9.803 immatricolazioni ibride a marzo 2019), ma c’è da considerare la crisi, quindi speriamo che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato risale al 3,3 % (ibride al 5,1% a marzo 2019).

Si rivede Tesla al primo posto con la Model Y, poi Dacia Spring e solo terza Fiat 500 elettrica, a seguire un’ altra Tesla, la Model 3, poi Smart ForTwo. 
I numeri delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, fanno parte del quotidiano ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti, le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,3% contro 1,2% del metano)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheMarzo2022Dal grafico EcomobilityIdea si vede come qualcosa stia rallentando…
EcomobilityIdea-graf-ElettricheMarzo2022L’ ibrido Plug-in per la prima volta da anni, un negativo importante, -21,5 % su marzo 2021. Un importante numero di nuove immatricolazioni, 6.083, cioè 4,6 volte le immatricolazioni a metano. 
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nonostante il negativo di questo mese mantengono il 5,0 % di quota di mercato su base annua. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inMarzo2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inMarzo2022A marzo 2022 Plug-in ed Elettriche -29,2 % su marzo 2021 e 10.594 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in risale all’ 8,3 %.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inMarzo2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono ormai 3 anni che c’è come possibilità, ma, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?

Torna a scendere la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 118,6, miglioramento troppo leggero e, a questo punto, deludente. Ci aspettavamo un avvicinamento almeno ai 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare ancora. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Marzo2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2022EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2021EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2020EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2019

 

Mercato auto febbraio 2022: disastro totale, si salvano in pochi


EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2022EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2021Il mercato auto di febbraio 2022 segna un brutto colpo per il settore dell’ automotive, un disastro, -22,2% rispetto a febbraio 2021. Se a febbraio 2021 eravamo in piena pandemia, a febbraio 2022, prima dei venti di guerra, ci si aspettava una situazione completamente ristabilita e invece, complici anche le misure irrazionali del governo italiano  rispetto al resto d’ Europa, l’ Italia si trova in una situazione di completa incertezza e la ripresa tanto sbandierata sembra un fuoco di paglia. Da 2/3 anni, però, ci sono 2 facce della medaglia con differenze sempre più marcate: le elettrificate, ibride, plug-in ed elettriche si salvano, mentre crollano le vecchie alimentazioni anche se stavolta il GPL fa meglio di tutte. La crisi 2020-2022 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti in questo periodo.
Gli incentivi per auto sono tornate solo per i veicoli L a zero emissioni, togliendo di fatto l’ alibi delle “basse emissioni”, meglio così, ma sono ancora troppo pochi come incentivi
. 

EcomobilityIdeaEcobonusFebbraio2022Dai dati unrae vediamo, da più di un anno ormai, come le benzina stiano per essere completamente sostituite dall’ ibrido anche se le mild hybrid sono in numero maggiore rispetto alle full-hybrid, mentre il diesel è già dato per morto. Il paradosso però è che la linea tracciata è quella di non vendere più auto con motore a scoppio entro il 2035, quindi, di fatto, comprare un’ auto con motore termico nel 2026 vorrà dire comprare un’ auto fuori mercato. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028.
Per ora l’ ibrido è l’ alimentazione dominante, ma dopo anni, questo mese -7,5% su febbraio 2021, ancora primo posto per alimentazione, ma, come detto, in pratica già obsoleto.
Quando vedremo sparire anche le mild ibride, quello sarà il grande passo. Da circa 6 mesi unrae scorpora anche i dati tra full hybrid e mild hybrid e il risultato è molto triste, 9,3 % full e 25,2 % mild.
Un vero peccato dunque che 3
quarti delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 34,5 % del mercato su base annua. Superato quindi, e di molto, il fatidico 30%, ma a differenza di quanto detto in precedenza, non raggiungeranno mai le percentuali viste per il diesel 4 o 5 anni fa. Con le plug-in, le ibride sono al 39,5 % su base annua, comunque impensabile 3 anni fa. 
Toyota torna a farsi sentire con Yaris Cross e Yaris “normale”, ma nulla può contro le mil hybrid Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Ford Puma. Scende FIAT 500 ormai preferita come elettrica, sale Ford Puma.
Toyota senza un’ elettrica sul mercato europeo sembra destinata a perdere sempre più quote di mercato, staremo a vedere ora con la crisi ucraina come si muoverà il mercato delle fossili. 

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, dopo 2 anni le diesel ibride perdono il 17,4% su febbraio 2021 e si fermano al 3,6 % di quote di mercato su base annua.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideFebbraio2022Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, ma ci sono comunque le mild ibride e, come si può vedere dal grafico, il 2022 non parte così bene come ci si poteva aspettare, resta simile al 2021. Da tenere d’ occhio
EcomobilityIdea-graf-IbrideFebbraio2022Le auto GPL, +23,3 % su febbraio 2022, anche questo mese sono l’ ultima certezza delle alimentazioni fossili, infatti la quota di mercato è all’ 8,7 %, in calo, ma non come ci si poteva aspettare. A questo punto sembra chiaro che gli automobilisti stiano dando un’ ultima chance al GPL, ma quanto potrà durare con i prezzi dei carburanti in risalita?

Le immatricolazioni di auto a metano partono malissimo e segnano un altro pesantissimo negativo,
-59,0 % su febbraio 2021, il peggiore di sempre e quota di mercato demolita, solo 1,2 % su febbraio 2021 e 1,3 su base annua
. In un momento in cui benzina e diesel vengono abbandonate per il metano va molto peggio, le immatricolazioni sono al minimo storico. Verrà sostituito dall’ idrogeno? Probabilmente dal GPL stesso. Il 2022 sembra presagire il peggior anno di sempre per il metano.

GPL+metano partono con una quota mercato del 10 %, non male, ma, di fatto, tenuta in piedi dalle sole GPL. Il 2022 sarà un fuoco di paglia per le alimentazioni a gas?

Diesel al quarantaduesimo negativo consecutivo, -31,0 % su febbraio 2022, la quota di mercato perde il 5,3% su febbraio 2021 fermandosi al 20,7%, il diesel è ufficialmente fuori mercato.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per giugno 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 42 negativi le ibride diesel sono appena al 3,6 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia su un binario morto. Sarà interessante vedere come fra qualche mese si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione, in realtà già adesso sarebbe interessante analizzare questo fenomeno.
La data di scadenza per il motore termico è stata fissata al 2035, per il diesel il conto alla rovescia è iniziato già da anni ed è più veloce del previsto, ora è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 786,45 – 792,73 = -6,28 millesimi, diesel  ancora davanti alla benzina e nuovo record assoluto per entrambi!

La discesa delle solo-benzina si fa importante ed è sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -37,3 % su febbraio 2021, e quota di mercato su base annua al 26,8 %, minimo storico! Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, risalgono al 47,5% ma è solo un rimbalzo dovuto ai ritardi di immatricolazione delle altre tipologie di auto, vedasi elettriche causa incertezza su incentivi statali, materie prime e crisi ucraina. Il tracollo del motore endotermico è totale, la quota di mercato sotto al 50 % è la svolta definitiva per innovazioni e nuove soluzioni da parte delle case automobilistiche. Nel 2023, quindi fra meno di un anno, la rivoluzione elettrica sarà compiuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in riparte, ma forse non è più indispensabile perché in molti, anche senza incentivo, non intendono comprare auto “vecchie”. 

Elettriche “in ritardo”, solo 3.175 nuove immatricolazioni in un mese e -8,2% rispetto a febbraio 2021. Questa volta la crescita elettrica è inferiore a quella delle ibride di 4 anni fa (9.105 immatricolazioni ibride a febbraio 2019), ma c’è da considerare la crisi, quindi speriamo che presto tornino a fare di meglio. Quota di mercato scende al 3,1 % (ibride al 5% a febbraio 2019).

Fiat 500 elettrica si riprende la scena, a seguire Smart ForTwo e il ritorno di Tesla con Model Y. 
I numeri delle elettriche sono comunque simili alle altre alimentazioni, non sono più mosche bianche, sono una realtà concreta ed infatti anche la rete di ricarica copre ormai quasi tutto il territorio italiano. Se i prezzi d’ acquisto scenderanno ancora, l’ autonomia aumenterà leggermente e ci saranno più city car elettriche a prezzi contenuti le auto a combustione non avranno più motivo di esistere
(quote di mercato su base annua 3,1% contro 1,3% del metano)
EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheFebbraio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare una buona partenza per le elettriche, ma qualcosa ha rallentato.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheFebbraio2022L’ ibrido Plug-in resta la tecnologia del momento, in crescita anche questo mese, +11,3 % su febbraio 2021. Un importante numero di nuove immatricolazioni, 5.473, cioè 3,93 volte le immatricolazioni a metano. In un anno e mezzo le plug-in si sono prese una parte di mercato che non era riuscita a nessun’ altra alimentazione in così poco tempo.
Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, nel 2021 hanno vinto il confronto rispetto alle elettriche e hanno quadruplicato le auto a metano come quota di mercato, ora al 5,0 %. Le ibride plug-in 2.0 dovrebbero avere 120 km di autonomia in elettrico con possibilità di ricarica fast e motore endotermico di supporto per altri 430 km, non c’è più bisogno di motori termici enormi, pesanti ed inquinanti e di autonomie di 1.000 km, vuoi l’ elettrico per tutti ed emissioni ridotte, devi proporre plug-in con oltre 100 km di autonomia elettrica e ricarica come una qualsiasi elettrica.
Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inFebbraio2022Dal grafico EcomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inFebbraio2022A febbraio 2022 Plug-in ed Elettriche +3,2 % su febbraio 2021 e 8.648 immatricolazioni “ricaricabili”! Quota di mercato Elettriche+plug-in scende all’ 8,1 %, ma recupererà sicuramente con un balzo nei prossimi mesi.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inFebbraio2022Idrogeno ancora non pervenuto, inesistenti! Sono ormai 3 anni che c’è come possibilità, ma, tranne qualche auto prova Toyota Mirai o Hyundai Nexo, la casella è sempre a zero. Ci sarà un il tempo dell’ idrogeno o è già tempo di rimetterlo nel cassetto?

Dopo molto tempo, non scende la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto. Da 128,6 di gennaio 2021 ora si attesta a 119,1, miglioramento troppo leggero e, a questo punto, deludente. Ci aspettavamo un avvicinamento almeno ai 105g di CO2 per km, invece dobbiamo aspettare ancora. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Febbraio2022Dati 2022-2021-2020-2019-2018: rispetto al 2018 il mercato auto di oggi è completamente stravolto. L’ unica alimentazione che, tra alti e bassi, sembra invariata è il GPL, mentre diesel e metano stanno per scomparire sostituite da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2022EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2021EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2020EcomobilityIdeaUnrae-Febbraio2019

 

Clima febbraio 2022: un altro mese quasi normale, ma…


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Il clima di febbraio 2022 a livello di temperature si è rivelato abbastanza normale, senza eccessi, ma, a livello di precipitazioni, è stato un altro mese disastroso, solo 4 volte e come gennaio, è stato il febbraio meno piovoso di sempre: ben 9 volte la minima è stata sotto la media stagionale e altre 2 volte come da media stagionale, ma solo 4 giorni di pioggia che, sommati ai 6 di dicembre e ai 3 gennaio, fanno 13 giorni di pioggia per l’ inverno meno piovoso di sempre. I giorni di nebbia sono stati 8 che così tanti a febbraio non si vedevano da tempo.
Le temperature medie danno l’ idea di un mese quasi normale: 1 grado è la differenza tra la media stagionale e la media delle temperature minime che così vicina alla media non si vedeva da settembre 2017, mentre 2,5 gradi è la differenza tra la media delle massime di febbraio 2022 e le massime del periodo.  
Vediamo alcuni giorni significativi di febbraio.
1 feb  min. -3  max. 12  
3 feb  min. 1  max. 13  
5 feb  min. -1  max. 13  
6 feb  min. -1 
 max. 9 
7 feb  min. 3  max. 13 
8 feb min. -3 max. 12
9 feb min. -1 max. 13
10 feb min. 1 max. 10  
13 feb min. -2  max. 11
14 feb min. -1 max. 8
15 feb min. 5 max.  8
19 feb min. 6 max. 10
20 feb min. 7 max. 13
22 feb min. -2 max. 15
23 feb min. 1 max. 16
24 feb min. 2 max. 14
26 feb min. 0 max. 12
27 feb min. 0 max. 10 
28 feb min. -2 max. 10
(Sto descrivendo le temperature di casa mia, ma non serve che vi scriva dove, perché potete riconoscere questa follia climatica anche a casa vostra)

Prima di tornare al consueto appuntamento sulle temperature minime vi invito a rileggere più e più volte l’ articolo di luglio.

Ed ora torniamo sul tema delle temperature minime: la temperatura minima di febbraio 2022 è scesa sotto la media stagionale 9 volte ed è stata uguale alla media stagionale per altri 2 giorni. Per quel che riguarda la conta dei mesi in cui la temperatura minima non scende sotto la media stagionale per più di 6 giorni nello stesso mese, con febbraio 2022 sale a 6 mesi (novembre 2020, marzo 2021, aprile 2021, ottobre 2021, gennaio 2022, febbraio 2022) su 47 mesi e per la prima volta dopo 47 mesi per 2 mesi consecutivi.  A livello annuale, se la temperatura minima scendesse tutti i mesi 6 volte sotto la media si arriverebbe a 72 volte a fine anno, e non a 102 volte in quasi 3 anni (1.065 giorni).
Nel 2020 solo 31 volte la temperatura minima è scesa sotto la media stagionale, nel 2019 erano state 25, nel 2021 sono state 49 le volte, nel 2022 sono già 17, incoraggiante, ma senza pioggia resta un disastro.

Dopo mesi di record, per il quarto mese consecutivo, nessun particolare record  a livello di temperature, ma a livello climatico per febbraio 2022 c’è comunque da preoccuparsi:
– solo 4 giorni di pioggia a febbraio non si era mai visto, soprattutto dopo un dicembre e gennaio così aridi, fiumi in secca come fosse luglio e agosto.
– unico paradosso degno di nota, ma non da record, sulle temperatura riguarda i 18 gradi in 24 ore, dai -2 gradi del 22 febbraio si è passati ai 16 gradi del giorno seguente. 

Dobbiamo davvero aspettarci eventi drammatici per smuovere le persone dall’ apatia ?
Rispetto agli ultimi 2 anni c’è stato un autunno e un inverno molto più freddi, ma un gennaio e febbraio senza pioggia resta comunque drammatico. Nei prossimi giorni trasmetteranno  “The day after tomorrow”, meglio rendersi conto di cosa ci aspetta.
Non confondiamo il clima con il meteo, perché poi qualcuno potrebbe dire che è stato freddo, sì per qualche settimana o 122 giorni su 1.165.

La crisi russo-ucraina ha messo in luce tutte le fragilità dell’ umanità, la fragilità delle risorse, il problema di cosa fare per il futuro. Non entriamo nel merito del conflitto, ma dire che in poco tempo possiamo riattivare le centrali a carbone è davvero imbarazzante, un insulto alle rinnovabili e al genere umano. Se questo è il piano per la transizione ecologica e indipendenza energetica dalla Russia siamo spacciati. Speriamo almeno si metta una pietra sopra al nucleare.
Le rinnovabili forse non saranno la soluzione definitiva, ma di certo tornare indietro di 70 anni sarebbe una follia, quindi per ora Fotovoltaico, batterie di accumulo, auto elettrica, eolico, moto ondoso, sono la soluzione migliore rispetto a fossili e nucleare, basta dimensionare tutto nel modo corretto. E si spende anche meno. Non ci credete? Provate a dimensionare quanto fotovoltaico ed eolico possa servire per soddisfare tutto il mondo, poi ricordate che c’è sempre l’ energia idroelettrica, da moto ondoso e geotermica e ricordate che l’ efficienza del fotovoltaico è raddoppiata negli ultimi 10 anni, come anche che ora esistono sistemi di accumulo che 10 o 15 anni fa erano impensabili.
L’ ultimo rapporto sul clima non lascia interpretazioni: alcuni fenomeni come l’ innalzamento dei mari sono irreversibili per centinaia di anni!
 

L’ ACQUA E’ UN BENE PREZIOSO
Senz’ acqua siamo morti! Non abbassiamo la guardia sull’ acqua, un bene che ci siamo abituati a pagare. Non sprechiamo l’ acqua! Questa è la normalità? L’ acqua potabile sta per finire? Probabilmente sì e il problema è molto più grave di quanto sembra! Dobbiamo ancora imparare ad immagazzinare l’ acqua piovana diventata ormai irregolare e imprevedibile.
Non dimentichiamo che l’ acqua in bottiglia é sempre acqua.

Come sempre, per concludere, un occhio al fotovoltaico, che, con un febbraio tra i meno piovosi e nuvolosi di sempre ha regalato 303 kWh in 28 giorni, un po’ superiore alla media di febbraio per un gran contributo che fa capire come anche a febbraio si possa vivere senza avere un tetto enorme. E con con un’ auto elettrica da caricare si ripaga in 3 anni, provare per credere. Se non basta, anzi, se non si vuole sprecare energia, ci sono batterie di accumulo ormai sempre più economiche; 303 / 28 = 10,82 kWh al giorno, con una batteria di accumulo da 5 kW e/o auto elettrica da 39 kW si può vivere senza fossili sicuramente da marzo a ottobre, ma anche a febbraio.
Speriamo di tornare presto alla normalità e di lasciare sepolte le fonti fossili, favorendo fotovoltaico + auto elettrica + accumulo 

Gennaio 2022: diesel e benzina da record… negativo


Con il petrolio a 91 $ al barile diesel e benzina sono sempre meno convenienti. Non dimentichiamo che l’ auto elettrica ha comunque maggiore efficienza e l’ energia si può produrre da fonti rinnovabili come il fotovoltaico. 

La forbice tra il prezzo di diesel e benzina vede il diesel ancora superiore alla benzina, ma entrambi hanno raggiunto valori da record che non si vedevano dal 2012.
Il diesel non potrà mai più essere competitivo, salvo miracoli, pertanto sta esalando i suoi ultimi “respiri”.
Dopo il 2012 non si erano più visti valori così alti e in quel caso c’ era la coda di una crisi economica, quindi questi prezzi sono frutto di un boom economico o di una crisi economica? 

Dati del Ministero dello Sviluppo Economico
Differenza prezzo netto gennaio 2022:    718,11-720,38 = -2,27 millesimi
Differenza prezzo netto dicembre 2021:   684,92-685,30 = -0,38 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2021:         624,84-618,94 = 5,9 millesimi
Differenza prezzo netto aprile 2021:         563,03-560,25 = 2,78 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2021:        556,95-559,47 = -2,52 millesimi
Differenza prezzo netto febbraio 2021:     510,22-516,40 = -6,18 millesimi
Differenza prezzo netto dicembre 2020:   438,74-448,44 = -9,7 millesimi
Differenza prezzo netto luglio 2020:         421,68-439,63 = -17,95 millesimi
Differenza prezzo netto maggio 2020:      390,63-411,77 = -21,14 millesimi
Differenza prezzo netto gennaio 2020:     571,94-599,96 = -28,02 millesimi
Differenza prezzo netto settembre 2019:  565,94-588,67 = -22,73 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2019:       562,15-580,99 = -18,84 millesimi
Differenza prezzo netto marzo 2019:        548,72-608,19 = -59,47 millesimi
Differenza prezzo netto ottobre 2017:       521,65-519,86 = 1,79 millesimi
Differenza prezzo netto agosto 2017:       501,05-492,69 = 8,36 millesimi

EcomobilityIdea-DiffBenzGasol-MesiGen2022Plug-in ed elettriche sono più efficienti di quello che pensi!
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