Il mercato auto di marzo 2020 presenta i segni evidenti della guerra al covid19, -85,4% il peggior negativo di sempre. Crisi nerissima per tutti, ma l’ elettrico clamorosamente si salva con un +48,9 %, il che vuol dire che l’ evoluzione non si ferma. Non a caso infatti sono stati utilizzati 6 milioni di euro degli eco-incentivi statali, non male considerato il momento. Ora il governo deve perseguire nel favorire motori che non rendano irrespirabile la nostra aria.
Dai dati unrae andiamo a scoprire il primo negativo della storia dell’ ibrido, la rivoluzione ibrida si ferma, ma non per colpa sua. In ogni caso la distanza con le alimentazioni a gas resta importante. Nel complesso le ibride registrano un -61,7 % con un più contenuto -15,3 % delle plug-in. Quota di mercato su base annua quasi invariata, 10,8 %, unica nota positiva.
Di questo negativo ne risente maggiormente Toyota che dall’ invenzione dell’ ibrido manteneva un predominio schiacciante; ora (in realtà già da gennaio) tutto si è sgretolato e non troviamo più Toyota nei primi 3 posti, con Yaris che vede solo 190 immatricolazioni, un disastro. In parte dovuto anche alla imminente uscita della nuova Yaris, ma Toyota dovrà cambiare marcia al più presto.
Ford Puma continua a stupire e Suzuki non sta a guardare, Toyota è avvisata!
Dal grafico EcomobilityIdea si nota come il tonfo sia evidente, ma è chiaro che il mercato di marzo è decisamente sfalsato.
Chiaramente, negativo anche per le GPL, che a marzo toccano un -82,6 %, ma almeno la quota di mercato su base annua resta al 6,0 %. Per le GPL non c’è nessuna possibilità di recuperare, ormai sarà un anno negativo per questa alimentazione.
Il metano non è da meno e registra un -73,1 %, ma riesce comunque a salvare la sua quota di mercato su base annua al 2,4 %. Con la crisi in corso, il 2020 potrebbe essere decisivo per capire se proseguire con questa alimentazione.
GPL+metano stabile all’ 8,4 %, brutta partenza.
Diesel, ovviamente, al diciannovesimo negativo consecutivo in doppia cifra, -88,0 %, inevitabilmente il peggiore di sempre. Il diesel era morto a febbraio, è morto a marzo e sarà morto ad aprile, siamo in attesa del funerale.
Quota di mercato su base annua al 34,4 %, in linea con febbraio.
Se questa crisi deve insegnarci qualcosa, è che l’ aria è un bene prezioso e il diesel contribuisce a distruggerla. Non abbiamo bisogno di motori diesel, non è indispensabile!
A settembre 2020, dopo esattamente 2 anni dal primo crollo, il diesel avrà perso il 50 % di quota di mercato, a settembre 2023 le vendite diesel saranno pari a zero!
Se qualcuno avesse intenzione di alzare i limiti sulle emissioni per superare la crisi, sappiate che sta compiendo un crimine contro l’ umanità. Sarebbe un paradosso cercare di superare la crisi economica mettendo a rischio l’ aria che respiriamo. Per ravvivare il mercato del’ auto il governo può aumentare gli incentivi per le auto ad impatto zero, ma investire miliardi a fondo perduto per tenere in vita un sistema che uccide sarebbe da criminali.
Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato.
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 512,29-490,12 = 22,17 millesimi
Significativo che le solo-benzina registrino un negativo molto simile alle immatricolazioni diesel, -87,4 %, ma quota di mercato su base annua al 44,8 %, comunque in calo.
Analizzando diesel e benzina, scendono al 79,2 %, perdono costantemente qualcosa, in questo mese solo lo 0,6 %, ma un po’ ogni mese, in meno di 10 anni il motore endotermico potrebbe arrivare vicino allo zero.
Il parco auto deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
Le Elettriche salvano la patria con un incoraggiante +48,9 %, la diffusione di massa non si ferma. Nonostante tutto hanno già raggiunto la metà delle immatricolazioni 2019 e niente sembra poterle fermare! Peccato non essere in condizioni normali, avremmo potuto vedere un nuovo picco di auto favorevoli all’ Ambiente. Quota di mercato all’ 1,5 % un risultato su cui nessuno avrebbe mai scommesso 3 mesi fa.
Tesla Model 3 non sente avversari a marzo, mentre Renault ZOE scala al quarto posto, lasciando spazio a Smart ForTwo e Volkswagen UP!. Concorrenza sempre più agguerrita con la presenza di Peugeot 208 e Opel Corsa.
Basta con motori omologati Euro Virus, vogliamo motori rispettosi della normativa Euro Respiro, che non provochino danni all’ aria !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come le elettriche non mollino e non è un caso che a marzo 2020 la quota di mercato su base mensile sia al 3,2 %.
Anche le plug-in resistono e il -15,3 % lascia ben sperare. Forse questa frenata potrà favorire proprio elettriche e plug-in dato che a breve il mercato si riempirà di altri modelli con questa possibilità e molte persone in questi mesi rinvieranno l’ acquisto accorgendosi che esistono auto poco inquinanti.
Per essere pronti all’ acquisto vi consiglio di leggere questo link, per capire che spesso le Plug-in sono più convenienti delle elettriche stesse e vi consiglio anche la nostra esperienza con Hyundai Ioniq plug-in che dimostra ampiamente come viaggiare a costi bassissimi con un prezzo d’ acquisto più conveniente.
A marzo 2020 Plug-in ed Elettriche restano in positivo con 1314 immatricolazioni “ricaricabili” e +22 % rispetto allo scorso marzo, risultato impressionante che determina anche il clamoroso sorpasso sul metano. Al momento quota di mercato su base annua al 2,3 %, continua a crescere.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete i grafici dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno ancora non pervenuto, chissà quando arriverà veramente.
Scende la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile, ora deve continuare a scendere per arrivare a 95 g/km. Non possiamo permetterci emissioni così alte!
Dati 2020-2019-2018: crisi generale, ma elettriche e plug-in non mollano.