Mercato auto giugno 2021: ibrido ad un passo dalle benzina, risorge il GPL, plug-in l’ anello mancante e Tesla Model3 le mette tutte dietro


EcomobilityIdeaUnrae-Giugno2021EcomobilityIdeaUnrae-Giugno2020Il mercato auto di giugno 2021 si chiude con un -13,3 % rispetto a giugno 2019, il confronto è sul sul 2019, perché anche giugno 2020, nonostante ci fu una discreta ripresa, resta condizionato dalla riapertura post-lockdown. Pertanto questo -13,3 % su giugno 2019 è da considerarsi un ottimo risultato che evidenzia maggiormente come la crisi dell’ automotive sia determinata più dalla presenza dei vecchi motori che dal periodo mondiale che stiamo vivendo. C’è un mercato a 2 velocità: vecchi motori diesel e benzina che perdono quote di mercato di mese in mese e nuovi motori ibridi, plug-in ed elettrici che stanno sostituendo una tecnologia di 100 anni assolutamente inquinante, obsoleta e con consumi imbarazzanti. La crisi 2020 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride, plug-in ed elettrich,e soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

EcomobilityIdeaEcobonusGiugno2021I dati unrae sono inequivocabili, l’ ibrido sta sostituendo le “solo”-benzina, full-hybrid e mild hybrid hanno già superato il diesel da mesi, e sono sempre più vicine alle “solo”-benzina, impensabile 20 mesi fa. Il paradosso però è che a breve anche le ibride, almeno le non-plug-in, saranno considerate inquinanti e “da bloccare”. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, probabilmente saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028. Una gioia sarebbe veder sparire le mild ibride prima possibile.
Per ora l’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +348,2% su giugno 2019 e ormai non è più un mistero, da capire solo se il sorpasso e primo posto per alimentazione sarà il prossimo mese o fra 3 mesi, peccato solo che più della metà delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 27,4 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 31,7 % su base annua, impensabile un anno e mezzo fa. 
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota Yaris e C-HR recuperano sul 2020, ma perdono posizioni sulle mild hybrid FIAT Panda e Lancia Ypsilon.
Toyota ha migliorato il suo sistema ibrido, ma non sembra aver attirato troppa attenzione positiva su di sé, soprattutto dopo l’ imbarazzante pubblicità “l’ assicurazione non la paghi mentre viaggi in elettrico”, lascio agli intenditori i commenti.
A questo punto della storia Toyota è ad un clamoroso bivio, aspettare ancora di lanciare modelli elettrici in Europa o contribuire al cambiamento; il punto di non ritorno è vicino e i ritardi tecnologici si pagheranno a caro prezzo.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato ferma al 3,7 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideGiugno2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, in ogni caso dovremo abituarci a vedere sempre più ibride indipendentemente da “quanto” ibride siano. Almeno fino al 2024.
EcomobilityIdea-graf-IbrideGiugno2021All’ improvviso risorge il GPL, dopo tanti negativi e poche convinzioni, le immatricolazioni di auto a GPL questo mese hanno avuto un sussulto, +2,5 % su giugno 2019, ma soprattutto quota di mercato su base annua che risale al 6,4 %. Nei mesi scorsi avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, per ora siamo stati sorpresi.

Le immatricolazioni di auto a metano restano stabili, +1,5 % su giugno 2019 e quota di mercato su base annua stabile al 2,3 %, +0,7 sul 2019
. Per ora è scongiurato un azzeramento delle immatricolazioni a metano per il 2021, ma è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno?

GPL+metano risalgono all’ 8,7 % vicine a quel 9,0 % di picco degli ultimi anni. Resta comunque valida la domanda: nel 2021, le alimentazioni a gas, riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, o le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentaquattresimo negativo consecutivo, confrontabile sia con giugno 2019, ma anche con giugno 2020, la quota di mercato perde un altro 0,3% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 24,2 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per maggio 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 34 negativi le ibride diesel sono appena al 3,7 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia che sta andando a morire. Sarà interessante vedere come fra 5 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
I passi indietro sui nuovi limiti Euro 7 in vigore dal 2025, ancora nessuna nuova accisa o la data di scadenza del motore endotermico fissata in un lontano 2035 non fermeranno il declino del diesel, presto sarà scritta la parola fine, pertanto è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 575,15 – 570,58 = 4,57 millesimi, una differenza in rialzo.

La discesa delle solo-benzina è inevitabile e sarà sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -38,7 % su maggio 2020 e quota di mercato su base annua sempre in calo, al 32 %, simile a com’ era 3 anni fa. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 56,2 % perdendo un altro 0,7 % di quote di mercato in un solo mese! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 8 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora dovremo capire le strategie delle case automobilistiche. Nel 2024, ma anche prima, la rivoluzione elettrica sarà già avvenuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Ottimo risultato per le Elettriche, 7.025 nuove immatricolazioni in un mese è il terzo miglior risultato di sempre, +383,5% rispetto a giugno 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è meglio di quanto era per le ibride 4 anni fa (7.234 immatricolazioni ibride a giugno 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 3,4 % (ibride al 3,8% a giugno 2018).

Tesla si riprende il primato del mese con la Model3, scalzando Fiat 500 elettrica. A seguire troviamo l’ ottima Renault Twingo e la new-Entry Dacia Spring a scapito della più “longeva” Smart Fortwo e Volkswagen ID.3, solo settima la ZOE. 
Le differenze a distanza di un anno sono impressionanti. 

EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheGiugno2021Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come giugno riparta deciso all’ insegna dell’ elettrico.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheGiugno2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita esponenziale, +1697,5 % su giugno 2019, e un importante numero di nuove immatricolazioni, 7.118. Anche qui la differenza con il 2020 è decisamente impressionante, da 5.802 nei primi 6 mesi del 2020 a 37.937 del 2021! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 4,3 % su base annua. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inGiugno2021Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.

EcomobilityIdea-graf-Plug-inGiugno2021A giugno 2021 Plug-in ed Elettriche, +664,9 % su giugno 2019 e secondo miglior risultato di sempre, 14.143 immatricolazioni “ricaricabili”. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 7,7 %, +1,3 sulle GPL che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inGiugno2021Idrogeno non pervenuto. Ora si parla sempre più spesso di questa tecnologia, ma al momento sembra impossibile pensare che fra 5 anni possa competere con elettriche e plug-in, o forse andrà a sostituire proprio le plug-in o probabilmente sembra più una tecnologia adatta a grandi navi e camion.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 119,6, un altro buon -1,9 dal mese scorso e -16,2 su giugno 2019. Con questo trend non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma probabilmente si arriverà a 107g. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Giugno2021Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina, GPL e metano sembra non abbiano subito variazioni, mentre il diesel è stato sostituito per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.
EcomobilityIdeaUnrae-Giugno2021EcomobilityIdeaUnrae-Giugno2020EcomobilityIdeaUnrae-Giugno2019EcomobilityIdeaUnrae-Giugno2018

 

Mercato auto maggio 2021: la rivoluzione auto accelera, la mobilità è cambiata


EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2021EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2020Il mercato auto di maggio 2021 si chiude con un -27,5 % rispetto a maggio 2019, il confronto è sul sul 2019, perché non è ancora opportuno fare confronti con maggio 2020. Pertanto non va visto come un brutto risultato ed evidenzia ancora una volta come la crisi dell’ automotive sia determinata più dalla presenza dei vecchi motori che dal periodo mondiale che stiamo vivendo. C’è un mercato a 2 velocità: vecchi motori che perdono quote di mercato di mese in mese e nuovi motori ibridi, plug-in ed elettrici che stanno sostituendo una tecnologia di 100 anni assolutamente inquinante, obsoleta e con consumi imbarazzanti. La crisi 2020 non è dimenticata, ma può esser considerata un un brutto ricordo, in ogni caso, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride, plug-in ed elettriche soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

EcomobilityIdeaEcobonusMaggio2021I dati unrae sono inequivocabili, l’ ibrido sta sostituendo le “solo”-benzina, full-hybrid e mild hybrid hanno già superato il diesel da mesi, e sono sempre più vicine alle “solo”-benzina, impensabile 18 mesi fa. Peccato non ci sia la distinzione tra ibride e mild ibride, perché è un dato su cui verificare la distribuzione corretta del mercato.
L’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +295,1% su maggio 2019 e ormai non è più un mistero, da capire solo se il sorpasso e primo posto per alimentazione sarà il prossimo mese o fra 4 mesi, peccato solo che più della metà delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 27,4 % del mercato su base annua. Avevamo detto che prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %, ma probabilmente accadrà entro il 2021. Con le plug-in, le ibride sono al 31,6 % su base annua, impensabile un anno e mezzo fa. 
Toyota Yaris e C-HR recuperano sul 2019, ma perdono posizioni sulle mild hybrid FIAT Panda, 500 e Lancia Ypsilon. L’ ibrido Toyota non è più una novità e la differenza di prezzo non è più giustificata.
Ancora un rumoroso silenzio da parte di Toyota sia sull’ elettrico che sulle plug-in, ma aspettare non pagherà.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato ferma al 3,7 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideMaggio2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, in ogni caso dovremo abituarci a vedere sempre più ibride indipendentemente da quanto realmente ibride siano.
EcomobilityIdea-graf-IbrideMaggio2021Le immatricolazioni di auto a GPL si sono stabilizzate, ma il -29,6 % su maggio 2019 non è incoraggiante, fa capire che non sarà un anno buono, anche se la quota di mercato su base annua rimane al 6,0 %. Nei mesi scorsi avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare irraggiungibile, per ora però rimane il massimo 2021.

Anche le immatricolazioni di auto a metano restano stabili, ma anche qui -15,7 % su maggio 2019 e quota di mercato su base annua stabile al 2,3 %, +0,8 sul 2019
. Per ora sembra scongiurato un azzeramento delle immatricolazioni a metano per il 2021, ma è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022.

GPL+metano stabili all’ 8,3 % e in media con gli ultimi anni. Resta valida la domanda: nel 2021 riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %  le alimentazioni a gas o le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentatreesimo negativo consecutivo, anche se non confrontabile con maggio 2020, la quota di mercato perde un altro 0,3% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 24,5 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per maggio 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 33 negativi le ibride diesel sono appena al 3,7 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia che sta andando a morire. Sarà interessante vedere come fra 5 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
Non saranno necessari i limiti Euro 7 in vigore dal 2025 o nuove accise per mettere la parola fine al diesel, piuttosto è il momento di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 575,15 – 570,58 = 4,57 millesimi, una differenza in rialzo.

Continua la discesa cronica delle solo-benzina che registrano un altro negativo pesantissimo, -48,4 % su maggio 2019 e quota di mercato su base annua sempre in calo, al 32,4 %. Anche le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 56,9 % perdendo un altro 0,7 % di quote di mercato in un solo mese! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 9 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora dovremo capire le strategie delle case automobilistiche. Nel 2024 la rivoluzione elettrica sarà già avvenuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Buon risultato per le Elettriche, 5.163 nuove immatricolazioni in un mese è il terzo miglior risultato di sempre, +340,5% rispetto a maggio 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è meglio di quanto era per le ibride 5 anni fa, fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 3,1 %.

Ancora poche le Tesla con la sola Model3, pertanto Fiat 500 elettrica si prende la scena e non di poco, 1.030 immatricolazioni in un mese! A seguire le “solite” Smart ForTwo e Renault Twingo ormai sempre davanti alla sorella più quotata ZOE. 
Le differenze con il 2019 sono impressionanti. 

EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheMaggio2021Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come maggio riparta all’ insegna dell’ elettrico, nonostante le poche Tesla.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheMaggio2021Plug-in, la tecnologia del momento in crescita esponenziale, +1499,8 % su maggio 2019, e quasi nuovo record di nuove immatricolazioni, 7.727. Anche qui la differenza con il 2019 è impressionante, solo un modello plug-in della Top-10 di oggi esisteva nel 2019! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 4,2 % su base annua. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inMaggio2021EcomobilityIdea-graf-Plug-inMaggio2021A maggio 2021 Plug-in ed Elettriche, +678,9 % su maggio 2019 e 12.890 immatricolazioni “ricaricabili”. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 7,3 %, le GPL sono già state distanziate.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inMaggio2021Idrogeno 1 immatricolazione “prova”, incomprensibile come possa competere contro elettriche e plug-in, al momento sembra una tecnologia morta in partenza, adatta forse a grandi navi e a camion.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 121,5, un buon -1,9 dal mese scorso e -15,1 su maggio 2019. Con questo trend non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma probabilmente si arriverà a 107g. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Maggio2021Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile.
EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2021EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2020EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2019EcomobilityIdeaUnrae-Maggio2018

 

Mercato auto aprile 2021: l’ ibrido ad un passo dalla benzina, elettriche+plug-in ad un passo da GPL+metano


EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2021EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2020Il mercato auto di aprile 2021 si chiude con un -16,7 % rispetto ad aprile 2019, il confronto è sul sul 2019, perché fare confronti con marzo e aprile 2020 non ha molto senso visto il lockdown totale e anche unrae infatti propone i dati rapportati con il 2019. Pertanto è da considerarsi un buon risultato visto il periodo ed evidenzia ancora una volta come la crisi dell’ automotive sia determinata più dalla presenza dei vecchi motori che dal periodo mondiale che stiamo vivendo. C’è un mercato a 2 velocità: vecchi motori che perdono quote di mercato di mese in mese e nuovi motori ibridi, plug-in ed elettrici che stanno sostituendo una tecnologia di 100 anni assolutamente inquinante, obsoleta e con consumi imbarazzanti. A maggio vedremo come la crisi 2020 sia un brutto ricordo, in ogni caso, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride, plug-in ed elettriche soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

EcomobilityIdeaEcobonusAprile2021I dati unrae sono inequivocabili, l’ ibrido sta sostituendo le “solo”-benzina, full-hybrid e mild hybrid hanno già superato il diesel da mesi, e sono sempre più vicine alle “solo”-benzina, impensabile 20 mesi fa. Peccato non ci sia la distinzione tra ibride e mild ibride, perché è un dato su cui verificare la distribuzione corretta del mercato.
L’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +368,1% su aprile 2019 e ormai non è più un mistero, da capire solo se sarà il prossimo mese o fra 5 mesi, peccato solo che più della metà delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 27,3 % del mercato su base annua. Avevamo detto che prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %, ma probabilmente accadrà entro 6 mesi. Con le plug-in, le ibride sono al 31,2 % su base annua, impensabile un anno e mezzo fa. 
Toyota Yaris recupera sul 2019, ma perde nettamente terreno sulla mild hybrid FIAT Panda e Lancia Ypsilon, dopodiché Toyota perde terreno con tutte le altre auto, lasciando il posto alle Suzuki. L’ ibrido Toyota non è più una novità e la differenza di prezzo non è più giustificata.
Toyota sembra ancora titubante sia sull’ elettrico che sulle plug-in, ma aspettare ancora non pagherà.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e reteranno poche, quota di mercato al 3,7 %, quando arriveranno vicine al 6 %, investire su nuovi diesel sarà già un lontano ricordo e di conseguenza spariranno anche le ibride diesel.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideAprile2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, in ogni caso dovremo abituarci a vedere sempre più ibride.
EcomobilityIdea-graf-IbrideAprile2021Le auto a GPL recuperano ancora dopo i primi 2 mesi pessimi, ma il -21,9 % su aprile 2019 fa capire che non sarà un anno buono, anche se la quota di mercato su base annua risale al 6,0 %. Nei mesi scorsi avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare irraggiungibile, per ora non è così.

Restano ancora in vita le auto a metano, +7,4 % su aprile 2019 recuperando le perdite di inizio anno con una quota di mercato su base annua stabile al 2,3 %, +1,0 sul 2019
. Per ora sembra scongiurato un azzeramento delle vendite a metano per il 2021, ma è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022.

GPL+metano risalgono all’ 8,3 %, tutto sommato in media con gli ultimi anni. Resta valida la domanda: nel 2021 riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %  le alimentazioni a gas o le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentaduesimo negativo consecutivo, anche se non confrontabile con aprile 2020, la quota di mercato perde un altro 0,6% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 24,8 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per maggio 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 32 negativi le ibride diesel sono appena al 3,7 % di quota su base annua, ultimi sussulti prima della resa definitiva. Sarà interessante vedere come fra 5 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
Non saranno necessari i limiti Euro 7 in vigore dal 2025 o nuove accise per mettere la parola fine al diesel, piuttosto è il momento di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 563,03 – 560,25 = 2,78 millesimi, una differenza ancora molto bassa.

Le solo-benzina registrano un altro negativo pesantissimo, -40,7 % su aprile 2019 e quota di mercato su base annua sempre in calo, al 32,8 %. Anche le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 57,6 % perdendo un altro 0,9 % di quote di mercato in un solo mese! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo fra 40 mesi non avremo più nuove immatricolazioni di vecchi diesel e benzina, guarda caso nel 2024, quando la rivoluzione elettrica avrà spiccato il volo definitivo da un anno.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche bene, ma non benissimo, 4.851 nuove immatricolazioni in un mese, +306,6% rispetto ad aprile 2019, ma niente di eclatante. Sia chiaro, non c’ è niente che può fermare l’ auto elettrica, la crescita elettrica è meglio di quanto facevano le ibride 5 anni fa. La quota di mercato stabile al 3 %.

Tesla manca all’ appello, pertanto Fiat 500 elettrica si riprende la scena e non di poco, 1.062 immatricolazioni in un mese! A seguire le “solite” Smart ForTwo e Renault Twingo anche stavolta davanti alla sorella più quotata ZOE. 
Le differenze con il 2019 sono impressionanti. 

EcomobilityIdeaUnrae-ElettricheAprile2021Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come aprile risenta dell’ assenza “ingiustificata” di Tesla, ma è comunque un buon risultato.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheAprile2021Plug-in, la tecnologia del momento in ascesa incredibile, +1133,5 % su aprile 2019, e record di nuove immatricolazioni, 6.673. Anche qui la differenza con il 2019 è impressionante, solo un modello plug-in della Top-10 di oggi esisteva nel 2019! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 3,9 % su base annua. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inAprile2021
EcomobilityIdea-graf-Plug-inAprile2021Ad aprile 2021 Plug-in ed Elettriche, +564,6 % su aprile 2019 e 11.524 immatricolazioni “ricaricabili”. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 6,9 %, sorpasso e allungo sulle GPL.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inAprile2021Idrogeno ancora non pervenuto, incomprensibile come possa competere oggi e ancora meno nel futuro contro elettriche e plug-in, al momento sembra una tecnologia morta in partenza, adatta forse a grandi navi.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLT e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 123,4 purtroppo +0,7 dal mese scorso ma -13,7 su aprile 2019. Difficile sapere se con questo trend si arriverà ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno. 
EcomobilityIdea-UnraeCO2-Aprile2021Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile.
EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2021EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2020EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2019EcomobilityIdeaUnrae-Aprile2018

 

Mercato auto marzo 2021: dal 2019 ad oggi tutto è cambiato


EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2021EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2020
Il mercato auto di marzo 2021 si chiude con un -12,4 % rispetto a marzo 2019, avete letto bene, sul 2019, perché fare confronti con marzo e aprile 2020 non ha molto senso visto il lockdown totale e anche unrae infatti propone i dati confrontati con il 2019. Pertanto è da considerarsi un buon risultato visto il periodo ed evidenzia ancora di più come la crisi dell’ automotive sia determinata più dalla presenza dei vecchi motori che dal periodo mondiale che stiamo vivendo. C’è un mercato a 2 velocità: vecchi motori che perdono quote di mercato di mese in mese e nuovi motori ibridi, plug-in ed elettrici che stanno sostituendo una tecnologia di 100 anni assolutamente inquinante, obsoleta e con consumi imbarazzanti. Incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride, plug-in ed elettriche soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

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I dati unrae parlano chiaro, l’ ibrido sta sostituendo le “solo”-benzina, full-hybrid e mild hybrid hanno già superato il diesel da mesi, e sono vicinissime alle “solo”-benzina, impensabile 2 anni fa. Peccato non ci sia la distinzione tra ibride e mild ibride perché è un dato su cui verificare la distribuzione corretta del mercato.
L’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +367,4% su marzo 2019 la dice lunga, peccato che più della metà delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 26,8 % del mercato su base annua, avevamo detto che prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %, ma probabilmente accadrà entro 6 mesi. Con le plug-in, le ibride sono al 30,4 % su base annua, impensabile un anno e mezzo fa. 
Toyota Yaris recupera sul 2019, ma perde nettamente terreno sulla mild hybrid FIAT Panda, per il resto Toyota perde terreno con tutte le altre auto, infatti troviamo solo 2 Toyota nelle Top-10 delle ibride più vendute nel 2021.
Qualche segnale dalla strategia Toyota comincia ad arrivare, nel senso che stanno per presentare un’ elettrica  al salone di Shangai in questi giorni, salvo poi annunciare che una city-car come Aygo sarà solo con motore termico. Nonostante tutto, nel 2020 sembra aver superato nuovamente Volkswagen tornando ad essere leader mondiale nelle vendite di auto, vedremo se nel 2021 e gli anni avvenire sarà ancora così.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, fortunatamente sono ancora  poche le diesel ibride, quota di mercato al 3,6 %, probabilmente non arriverà al 6 % e a quel punto investire su nuovi diesel sarà già un lontano ricordo e di conseguenza spariranno anche le ibride diesel.
EcomobilityIdeaUnrae-IbrideMarzoo2021Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, pertanto il nuovo record di immatricolazioni fa capire il loro peso sul mercato.
EcomobilityIdea-graf-IbrideMarzo2021Le auto a GPL recuperano qualcosa su febbraio, ma il -18,5 % su marzo 2019 fa capire l’ andamento, anche se la quota di mercato su base annua risale al 5,8 %. Un altro anno difficile per le GPL, vedremo se la soglia del 6 % risulterà presto irraggiungibile.

Rifiatano le auto a metano, +59,2 % su marzo 2019 recuperando le perdite di inizio anno con una quota di mercato su base annua che risale al 2,3 %, +1,2 sul 2019
. Per ora sembra scongiurato un azzeramento delle vendite a metano per il 2021, ma è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022.

GPL+metano risalgono all’ 8,1 %, come da media degli ultimi anni. Per il 2021 riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %  le alimentazioni a gas o le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?

Diesel al trentunesimo negativo consecutivo, anche se non confrontabile con marzo 2020, la quota di mercato perde un altro 0,6% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 25,4 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per maggio 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 31 negativi le ibride diesel sono appena al 3,6 % di quota su base annua, la fine è segnata da tempo, ma per chi non la vedesse ancora provi ad immaginarsi una ripresa del diesel. Il declino è inesorabile e veloce, non si investe nemmeno nel migliorare i carburanti per continuare ad usare meglio il motore diesel, anzi fra 5 anni si comincerà a mettere in dubbio la produzione stessa del carburante diesel, perché non converrà più nemmeno ai petrolieri. Gli Stati saranno costretti da una parte a mettere in campo incentivi auto oltre i 15.000 euro per ogni automobilista che vorrà garantito il movimento della sua auto diesel vecchia o nuova che sia e che non intende cambiarla (a meno di aiuti cospicui) e dall’ altra incentivi per i petrolieri affinché non abbandonino la produzione del diesel e benzinai che continuino ad avere la pompa per il diesel.
Non saranno necessari i limiti Euro 7 in vigore dal 2025 o nuove accise per mettere la parola fine al diesel, perché ben prima del 2025 non ci saranno più nuove immatricolazioni per questo motore dell’ ‘800 e gli Stati dovranno pensare adesso come gestire il cambiamento in termini di introiti da accise mancanti, o appunto tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 559,47 – 556,95 = 2,52 millesimi, la differenza più bassa di sempre.

Le solo-benzina registrano un altro negativo pesantissimo, -33,9 % su marzo 2019, ma quota di mercato su base annua in fortissimo calo, al 33,1 %. Anche le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 58,5 % perdendo un altro 1,8 % di quote di mercato in un solo mese! Il tracollo del motore endotermico è sempre più veloce e inevitabile. Di questo passo fra 33 mesi non avremo più nuove immatricolazioni di vecchi diesel e benzina, guarda caso proprio a fine 2023, quando la rivoluzione elettrica avrà spiccato il volo definitivo da un anno.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche da record, 7362 nuove immatricolazioni in un mese come mai prima, rispetto a marzo 2019 si traduce in un +1083,6 % e da qui si dovrebbe capire dove sta andando l’ automotive. Non c’ è niente che può fermare l’ auto elettrica. La crescita elettrica è meglio di quanto facevano le ibride 5 anni fa. La quota di mercato sale al 3 %, +0,9 sul mese precedente.

Tesla Model 3 si fa sentire e spinge Fiat 500 elettrica al secondo posto del mese, dietro le “solite” Smart ForTwo e Renault Twingo addirittura davanti alla sorella più quotata ZOE. 
Le differenze con il 2019 sono impressionanti. 

Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come marzo ha dato un segnale fortissimo al mercato elettrico.
EcomobilityIdea-graf-ElettricheMarzo2021Plug-in, la tecnologia del momento in ascesa incredibile, +1580,9 % su marzo 2019, e record di nuove immatricolazioni, 7732. Anche qui la differenza con il 2019 è impressionante, solo 2 modelli plug-in della Top-10 di oggi esistevano nel 2019! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 3,6 % su base annua. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
EcomobilityIdeaUnrae-Plug-inMarzo2021EcomobilityIdea-graf-Plug-inMarzo2021
A marzo 2021 Plug-in ed Elettriche, +1295,0 % su marzo 2019 e 15.094 immatricolazioni “ricaricabili”, nuovo record mensile. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 6,6 %, sorpasso storico sulle GPL.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
EcomobilityIdea-graf-ElettrichePlug-inMarzo2021Idrogeno ancora non pervenuto, incomprensibile come possa competere oggi e ancora meno nel futuro contro elettriche e plug-in, al momento sembra una tecnologia morta in partenza, adatta forse a grandi navi.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLT e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 122,7, -3,1 dal mese scorso e -20,9 su marzo 2019. Con questo trend potrebbe non essere così improbabile arrivare ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno. Si può notare come il vecchio calcolo fosse lontano dalle emissioni reali, infatti il dato di marzo 2019 in NEDC era a 119,2 g CO2 per km.
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Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è completamente cambiato.
EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2021EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2020EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2019EcomobilityIdeaUnrae-Marzo2018

 

Mercato auto febbraio 2021: addio vecchi motori, benvenuti plug-in ed elettrico


Il mercato auto di febbraio 2021 si chiude, come ci si aspettava, con un -12,3 % rispetto a febbraio 2020, ancora troppo incerta la situazione, ma soprattutto febbraio 2020 non aveva ancora subito gli effetti del Sars-Cov2. Ormai però non si può più negare che ci sia un mercato auto a 2 velocità: vecchi motori in crisi cronica molto prima di 12 mesi fa e nuovi motori ibridi, plug-in ed elettrici che stanno sostituendo una tecnologia di 100 anni assolutamente inquinante ed  obsoleta. Incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride, plug-in ed elettriche soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

I dati unrae parlano chiaro, l’ ibrido sta sostituendo le “solo”-benzina, full-hybrid e mild hybrid hanno superato il diesel, questo mese senza nemmeno considerare le plug-in, un altro sorpasso storico. Peccato non ci sia la distinzione tra ibride e mild ibride perché è un dato su cui verificare gli investimenti.
L’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, continua a crescere con percentuali di incremento a 3 cifre, +146,1%. Purtroppo più della metà delle immatricolazioni sono mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 26,7 % del mercato su base annua, avevamo detto che prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %, ma probabilmente accadrà entro un anno. Con le plug-in, le ibride sono al 29,8 % su base annua, impensabile un anno e mezzo fa. 
Toyota Yaris mantiene alta la bandiera giapponese, ma le altre Toyota perdono sempre più terreno rispetto alla concorrenza, sorge la domanda se è più demerito di Toyota o merito della concorrenza o poca lungimiranza di chi compra ancora mild ibride nel 2021.
Per ora la strategia Toyota in difesa del full-hybrid non sta pagando.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, fortunatamente sono ancora  poche le diesel ibride, quota di mercato per ora costante al 3,3 %, lontanissima da rimpiazzare le perdite del diesel da settembre 2018.
Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, pertanto il nuovo record di immatricolazioni fa capire dove sta andando il mercato.
Brutta frenata per le auto a GPL, -18,3 % su febbraio 2020, dopo il -15% di gennaio non dà grandi speranze di ripresa, quota di mercato su base annua al 5,6 % vicina al minimo storico. Un altro anno difficile per le GPL, vedremo se la soglia del 6 % risulterà presto irraggiungibile.

Le auto a metano salvano la faccia con un -5,4 % dopo il -33,4 % di gennaio, quota di mercato su base annua risale al 2,2 %, -0,2 sul 2020
. Il 2020 è stato il peggior anno di sempre, questa partenza mette in dubbio la presenza del metano per il 2022.

GPL+metano scendono di nuovo al 7,8 %, uno scivolone da non sottovalutare. Per il 2021 si prospetta una quota sotto all’ 8 % per le alimentazioni a gas, le nuove tecnologie sembrano aver preso il sopravvento su queste alternative.

Diesel al trentesimo negativo consecutivo, -37,1 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Quota di mercato al 26,0 %, la più bassa di sempre andando a perdere un altro 0,9 % sul mese scorso
. La quota di mercato si è più che dimezzata in meno di 2 anni e mezzo!
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 30 negativi le ibride diesel sono appena al 3,3 % di quota su base annua, non sufficienti per pensare ad una ripresa del diesel che non sa più come rinnovarsi. Il declino è inesorabile e veloce, non si investe nemmeno nel migliorare i carburanti per continuare ad usare meglio il motore diesel, anzi fra 5 anni si comincerà a mettere in dubbio la produzione stessa del carburante diesel, perché non converrà più nemmeno ai petrolieri.
Non saranno necessari i limiti Euro 7 in vigore dal 2025 o nuove accise per mettere la parola fine al diesel, perché ben prima del 2025 non ci saranno più nuove immatricolazioni per questo motore dell’ ‘800. 

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 516,40 – 510,22 = 6,18 millesimi, in calo rispetto al precedente.

Le solo-benzina registrano un altro negativo pesantissimo, -35,8 %, e quota di mercato in fortissimo calo, al 34,3 %. Le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al  60,3 % perdendo il 2,6 % di quote di mercato in un solo mese! Il tracollo del motore endotermico è sempre più veloce e inevitabile. 
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche, come a gennaio, bene, ma non benissimo, +36,6 % e 3.457 immatricolazioni. Probabilmente a fine 2019 è stato chiesto ai concessionari di posticipare a gennaio e febbraio le immatricolazioni di auto elettriche, perché nel 2020 sarebbero state importanti per evitare le multe sui valori di emissioni di CO2, ecco perché in questi primi mesi del 2021 l’ incremento percentuale risulta relativamente basso. La crescita elettrica è comunque evidente ed è meglio di quanto facevano le ibride 5 anni fa. La quota di mercato risale al 2,1 %, un buon inizio anno a +0,7 dal 2020.

Fiat 500 elettrica ormai ha preso il primo posto e non lo lascerà tanto facilmente, nonostante l’ esperienza di Smart ForTwo subito dietro. Renault Twingo sorpassa addirittura la sorella più quotata ZOE. Si rivede una Tesla, la Model 3, ritardi di Tesla dovuti a qualche fornitore in difficoltà causa crisi economica, ma presto Tesla saprà ripresentarsi sul mercato italiano con tutti i suoi modelli.
Questo mese sono solo 2 i modelli elettrici nelle Top-10 che l’ anno scorso non esistevano, segno che il mercato comincia ad avere sempre più modelli con questo tipo di tecnologia. 

Dal grafico EcomobilityIdea vediamo la partenza non entusiasmante per le elettriche, ma possiamo immaginare che sarà un anno incredibile.
Plug-in su tutti e tutte, le migliori, +301,7 % e 4.913 immatricolazioni, una gran partenza. Anche qui il messaggio per le case automobilistiche è inequivocabile, solo 4 modelli della Top-10 esistevano l’ anno scorso! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 3,1 % su base annua. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
A febbraio 2021 Plug-in ed Elettriche, +123,0 % e 8.370 immatricolazioni “ricaricabili”, la partenza è buona. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 5,2 %, contano già 3 punti più del metano e solo 0,4 in meno del GPL, incredibile, il sorpasso a marzo-aprile sarà inevitabile.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno ancora non pervenuto, incomprensibile come possa competere oggi e ancora meno fra 5 anni contro elettriche e plug-in, al momento sembra una tecnologia morta in partenza, adatta forse a grandi navi.

Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLT e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 125,8, -2,8 in un mese  e -7,7 su febbraio 2020. Con questo trend potrebbe non essere così improbabile arrivare ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno. 
Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile.

 

Mercato auto gennaio 2021: la benzina diventa ibrida e sorpasso storico dell’ ibrido sul diesel


Il mercato auto di gennaio 2021 riparte all’ insegna dell’ incertezza, ma con acuti importanti, -14,1 % rispetto a gennaio 2020, ma come nell’ ultimo anno e mezzo, ibride, plug-in ed elettriche in crescita continua. Il negativo rispetto al 2020 è dovuto in buona parte alle restrizioni anti-Covid e tutto sommato, poteva andare peggio. Continua dunque il trend di un mercato a 2 facce, disastroso per le vecchie tecnologie, ma esponenziale per le elettrificate. Incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha avuto una crescita così importante come ibride, plug-in ed elettriche soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.

I dati unrae parlano chiaro, l’ ibrido sta sostituendo la benzina, full-hybrid, mild hybrid e plug-in hybrid insieme hanno superato il diesel, un sorpasso storico. Peccato non ci sia la distinzione tra ibride e mild ibride perché sarebbe un dato interessante.
L’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, continua a crescere con percentuali di incremento a 3 cifre, +127,6%. Più della metà delle immatricolazioni sono mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 24,3 % del mercato su base annua, avevamo detto che prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %, ma probabilmente accadrà prima dell’ estate 2022. Senza plug-in, le ibride sono a 2,6 punti dal diesel, ma con le plug-in lo superano di 0,3. 
Toyota Yaris riparte in gran forma, ma resta dietro ad una mild hybrid come Fiat Panda, e, nel complesso, mancano all’ appello tutte le altre Toyota.
La strategia Toyota è in difesa dell’ ibrido e poco all’ attacco dell’ elettrico, ormai è rimasta indietro e chissà cosa farà per recuperare.

L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, fortunatamente sono ancora  poche le diesel ibride, quota di mercato al 3,3 %, lontanissima da ridare linfa alle perdite del diesel da settembre 2018.
Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, l’ andamento è comunque impressionante.
Le auto a GPL partono a rilento, -15 % su gennaio 2020 e rispecchiano un gennaio non brillante, quota di mercato su base annua al 6,1 % come a gennaio 2020. Un altro anno difficile per le GPL, vedremo se starà sopra o sotto al 6 %.

Le immatricolazioni di auto a metano partono malissimo, -33,4 % su gennaio 2020, quota di mercato su base annua scende al 2,0 %, -0,6 su gennaio 2020
. Il 2020 è stato il peggior anno di sempre, questa partenza mette in dubbio la presenza del metano per il 2022.

GPL+metano scendono di nuovo all’ 8,1 %, uno scivolone non indifferente. Per il 2021 si prospetta una quota sotto all’ 8 % per le alimentazioni a gas, le nuove tecnologie sembrano distogliere l’ appetito da queste alternative.

Diesel al ventinovesimo negativo consecutivo, -31,1 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Quota di mercato al 26,9, la più bassa di sempre andando a perdere 6,2 % dal mese scorso
.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 29 negativi le ibride diesel sono appena al 3,3 % di quota su base annua. Il declino è inesorabile e veloce, non si investe nemmeno nel migliorare i carburanti per continuare ad usare meglio il motore diesel !
Non saranno necessari i limiti Euro 7 in vigore dal 2025 o nuove accise per mettere la parole fine al diesel, perché ben prima del 2025 non ci saranno più nuove immatricolazioni per questo motore dell’ ‘800. 

L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 479,57 – 472,81 = 6,76 millesimi, in discesa.

Le solo-benzina registrano un altro negativo pesantissimo, -33,3 %, e quota di mercato in forte calo, al 36 %. Le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al  62,9 % perdendo il 7,7 % di quote di mercato in un solo mese! Il tracollo del motore endotermico è sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche bene, ma non benissimo, +28,2 % e 2.494 immatricolazioni. La crescita elettrica è evidente ed è meglio di quanto facevano le ibride 5 anni fa. La quota di mercato scende un po’, ma 1,9 % è un buon inizio anno a +0,7 da gennaio 2020.

Fiat 500 elettrica non molla il primo posto anche se questo mese deve dividerlo con Smart ForTwo. Renault ZOE non può mancare subito dietro e parte bene anche Opel Corsa. Mancano le Tesla forse in ritardo con le consegne, probabilmente le vedremo il prossimo mese.
Ancora una volta, ben 4 modelli elettrici nelle Top-10 l’ anno scorso non esistevano, un altro messaggio inequivocabile per le case costruttrici. 

Dal grafico EcomobilityIdea vediamo la partenza blanda per le elettriche, ma possiamo immaginare che sarà un febbraio di altissimo spessore.
Plug-in ormai indiscutibili, +179,6 % e 3.760 immatricolazioni, una buona partenza. Anche qui il messaggio per le case automobilistiche è inequivocabile, solo 3 modelli della Top-10 esisteva l’ anno scorso! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
A gennaio 2021 Plug-in ed Elettriche, +90,1 % e 6.254 immatricolazioni “ricaricabili”, la partenza è buona. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 4,6 %, contano già 2,6 punti più del metano e solo 1,5 in meno del GPL, incredibile, o forse inevitabile.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno ancora non pervenuto, davvero incomprensibile, al momento sembra una tecnologia morta in partenza.

Svolta storica per la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, perché cambia il metodo di calcolo, da NEDC a WLT e si nota subito come il 2020 chiudeva a 98,5 gCO2/Km, mentre ora che dovrebbe essere migliore siamo a 128,6 il che ci mostra quanto inquinavano i motori prima di oggi. Ora, in ogni caso, si deve pensare ad un 2021 al di sotto dei 95g di CO2 per Km, modelli elettrici e plug-in ce ne sono per tutti i gusti e tutti i portafogli e le stesse case automobilistiche non possono più sforare. 
Dati 2020-2019-2018-2017: continua il cambiamento epocale, non si torna più indietro, fra pochi anni non vedremo più auto diesel dai concessionari.

 

Mercato auto dicembre 2020: finale scintillante, Renault-Captur plug-in e Fiat-500e le migliori


Il mercato auto di dicembre 2020 chiude un anno molto controverso, complicatissimo per il motore termico, ma eccellente per ibride, ibride plug-in ed elettriche. Il mese chiude con un -14,8 % in parte dovuto alle restrizioni anti-Covid e in parte per l’ attesa dei nuovi eco-incentivi, il 2020 invece chiude con un -27,7 % che, tutto sommato, poteva andare peggio. Come diciamo ormai da un anno, è un mercato a 2 facce, disastroso per le vecchie tecnologie, ma esponenziale per le elettrificate. Incentivi o no, se una tecnologia non fosse valida, nessun incentivo porterebbe incrementi percentuali a 3 cifre, soprattutto di fronte ad una crisi economica.

Dai dati unrae partiamo come sempre dalle ibride affiancate dalle odiatissime mild ibride. Sarebbe interessante una distinzione anche tra ibride e mild ibride per capire l’ andamento nel lungo periodo di quest’ ultime.
L’ ibrido è ormai la prima alternativa ai vecchi motori termici, continua a crescere con percentuali di incremento incredibili, +181,4%. Più della metà delle immatricolazioni sono mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 16 % del mercato su base annua, se continua questo trend, prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %. Il confronto con le alimentazioni a gas è ormai sorpassato, ora il confronto sarà tra ibride e diesel. 
Rivincita finale per Toyota Yaris, unica in grado di contrastare le utilitarie mild hybrid come Fiat Panda, ma nel complesso del 2020 tutte le Toyota perdono.
Toyota è tornata dietro a Volkswagen nel totale delle vendite, pertanto dovranno capire se la loro strategia su ibrido e poco elettrico paga come dovrebbe o se è il momento della tanto acclamata batteria allo stato solido.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, fortunatamente ci sono pochissime diesel ibride, quota di mercato al 2,2 %, se avessero dovuto sostituire il diesel da settembre 2018 i numeri ad oggi dovrebbero essere 10 volte tanto.
Per maggior chiarezza ricordo che il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporta solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso l’ andamento post lock-down cambia la storia del mondo dell’ auto.
Le auto a GPL chiudono male, -23,1 % su dicembre 2019 e chiudono malissimo su base annua, -31,1 %, unica magra consolazione è che la quota di mercato su base annua si mantiene al 6,8 % scontando solo uno 0,3 sul 2019. Per le GPL, il 2020 è stato una grave perdita, vedremo come andrà nel 2021.

Anche il metano chiude male, -12,2 % su dicembre 2019 e -18,1 % sul 2019, ma salva la quota di mercato su base annua che risale al al 2,3 %, +0,3 sul 2019
. E’ il peggior anno di sempre per il metano come volumi, vedremo le reazioni nei prossimi mesi.

GPL+metano raggiungono il 9,1 %, tutto sommato poteva andare peggio visto che è la stessa quota del 2019. Per ora le alimentazioni a gas resistono, il 2021 ci dirà se vedremo ancora auto a gas o sempre di meno.

Diesel al ventottesimo negativo consecutivo, -36,8 %, coraggioso chi riesce ad investire ancora dopo 2 anni e mezzo di crisi cronica.
Quota di mercato su base annua al 33,1 %,
in calo dello 0,7.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova. Dopo 28 negativi, le ibride diesel sono appena al 2,2 % di quota su base annua. Non si investe nemmeno nel migliorare i carburanti per continuare con il motore diesel, forse non ne vale la pena.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra 4 anni non rispetterà i limiti Euro 7 ?
Sembra che non ci sarà il tanto atteso aumento delle accise sul diesel ipotizzato per il 2021 e gli anni a seguire, forse per non appesantire la crisi, che però stride proprio con la causa della crisi economica innescata per salvaguardare la salute. E’ un doppio errore del governo, sia perché non salvaguarda la salute, sia perché fra meno di 3 anni gli introiti da diesel saranno molto meno e un aumento tardivo delle accise non porterà più il gettito perso nel tempo da accise mancate che sarebbero potute essere utilizzate per l’ Ambiente. Accise o no, il diesel è in discesa cronica e non aumentarle non frenerà questa tendenza.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 448,44 – 438,74 = 9,7 millesimi, in risalita.

Le solo-benzina registrano un negativo pesantissimo, -42,0 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 37,5 %. Le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 70,6 %, perdendo un altro 1,2 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! In un anno il motore endotermico ha perso il 13,7 % di quote di mercato, di questo passo, fra 2 anni il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato inferiore al 43 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Record di Elettriche in un solo mese, +753,5 % e 7.255 immatricolazioni e sontuoso sorpasso sulle immatricolazioni di auto a metano! La crescita è evidente, più di 2 persone su 100 comprano un’ auto elettrica, nel 2016 poco più di 2 persone su 100 comprava un’ ibrida. Quindi fra 5 anni avremo più del 15 % di immatricolazioni elettriche? No, molto prima! La quota di mercato su base annua balza al 2,3 %.

Fiat 500 elettrica è la regina di dicembre 2020 e in soli 2 mesi raggiunge la Top5 su tutto il 2020. Renault ZOE è invece la regina elettrica del 2020, seguita da Smart ForTwo e Tesla Model 3 con Volkswagen Up! al quarto posto.
Ben 4 modelli elettrici nelle Top-10 l’ anno scorso quasi non esistevano, non si vendevano elettriche perché non c’ era l’ offerta, non la domanda.
Basta con i vecchi motori inquinanti, ora possiamo comprare motori rispettosi dell’ aria che respiriamo. Ed ora arriva anche Stellantis con la fusione tra FCA e PSA, speriamo abbia una strategia concreta per la mobilità sostenibile.
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare il balzo incredibile di dicembre, ma anche come il 2020 abbia risentito del lockdown solo nel mese di aprile.
Nuovo record per le plug-in, +809,3 % e 6.374 immatricolazioni, un finale esponenziale. Solo 3 modelli della Top-10 esisteva l’ anno scorso! Finalmente le case automobilistiche si sono decise a proporre questa tecnologia, il vero anello mancante tra motori termici ed elettriche, non a caso ormai hanno la stessa quota di mercato delle elettriche. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
A dicembre 2020 Plug-in ed Elettriche, +778,7 % e 13.629 immatricolazioni “ricaricabili”, e di nuovo, record assoluto. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 4,3 %, contano già 2 punti più del metano e solo 2,5 in  meno del GPL, inarrestabili.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno ancora non pervenuto, davvero incomprensibile, sono almeno 8 anni che si parla di questa tecnologia, ma al momento le immatricolazioni stanno a 0.

Mese storico per la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile, per la prima volta di sempre è sotto ai 100g/Km, precisamente a 98,5 g/Km, e per la prima volta vicinissima ai 95 g/km, anche se su base annua è ancora al 108,3. Ora si può pensare ad un 2021 addirittura al di sotto dei 95g di CO2 per Km, modelli elettrici e plug-in ce ne sono per tutti i gusti e tutti i portafogli e le stesse case automobilistiche non possono più nascondersi. 
Dati 2020-2019-2018-2017: cambiamento epocale in atto, non si torna più indietro, fra pochi anni non vedremo più auto diesel dai concessionari.

 

Mercato auto novembre 2020: plug-in +403 % e pietra tombale sul diesel


Il mercato auto di novembre 2020 evidenzia la strada tracciata verso l’ elettrico, nel complesso, però, segna un -8,2 %, tutto sommato accettabile visto il periodo. In realtà è ormai un mercato a 2 facce, disastroso per le vecchie tecnologie, ma esponenziale per le elettrificate. Incentivi o no, se una tecnologia non fosse valida, nessun incentivo porterebbe incrementi percentuali a 3 cifre.
Come sempre analizziamo i dati unrae cominciando dalle ibride affiancate dalle tanto odiate mild ibride. Sarebbe interessante una distinzione anche tra ibride e mild ibride per capire quando anche le mild ibride saranno considerate fuori mercato.
In ogni caso, l’ ibrido continua con percentuali di incremento incredibili, +206,7%. Si potrebbe dire però che per le ibride, essere associate alle mild ibride, è una brutta pubblicità, Toyota non dice niente? La metà delle immatricolazioni sono ibride e la metà mild ibride, così Yaris e le altre Toyota ne escono deluse. Per ora, insieme (e senza plug-in) detengono il 15,5 % del mercato su base annua, se continua questo trend, prima della fine del 2022 raggiungeranno il 30 %. La distanza con le alimentazioni a gas è ormai abissale. 
Toyota Yaris è tornata nei primi posti, ma contrastare le mild hybrid come Fiat Panda non è possibile nemmeno per Yaris.
Toyota resta ancora aggrappata ai propri annunci, se è ancora il primo produttore al mondo forse ha ragione, ma se vuole continuare ad esserlo forse deve muoversi con l’ elettrico.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, ma almeno ci sono pochissime diesel ibride, quota di mercato al 2,2 %, se il diesel era una buona soluzione, si sarebbe rinnovato molto meglio.
Per maggior chiarezza ricordo che il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporta solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso il picco 2020 cambia la storia del mondo dell’ auto.
Le auto a GPL “respirano” un po’ con una altro positivo, +14,3 %, non risolve il -31,8 % su base annua, ma perlomeno la quota di mercato su base annua risale al 6,8 %. Per le GPL, il 2020 rimane una grave perdita.

Questo mese il metano delude di nuovo, -30,8 % su novembre 2019 e quota di mercato su base annua arretra al 2,2 %
. Salvo impennate dell’ ultimo mese, il 2020 per il metano è il peggior anno di sempre.

GPL+metano ancora al 9,0 %, quota che si sta consolidando, vedremo che oscillazioni avrà nei prossimi mesi, il 2021 sarà determinante.

Diesel al ventisettesimo negativo consecutivo, -28,4 % è la pietra tombale su questo motore durato oltre 120 anni.
Quota di mercato su base annua al 33,8 %,
in calo dello 0,6.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova. Dopo 27 negativi, le ibride diesel sono appena al 2,2 %. Non si investe nemmeno nel migliorare i carburanti per continuare con il motore diesel, forse non ne vale la pena.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra 4 anni non rispetterà i limiti Euro 7 ?
L’ ipotesi del governo di aumentare le accise sul diesel per pareggiarle a quelle della benzina potrebbe concretizzarsi, dovrebbe essere graduale da gennaio 2021 fino al 2030, ma ancora mancano i dettagli finali.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 416,54-411,43 = 5,11 millesimi, minimo storico.

Le solo-benzina registrano un negativo pesantissimo, -37,4 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 38,0 %. Ormai è chiaro che le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, sostituite da ibride e mild ibride e perché no, anche da plug-in ed elettriche.
Analizzando diesel e benzina, scendono al 71,8 %, perdendo un altro 1,4 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! Di questo passo fra 3 anni il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato molto inferiore al 50 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
Dal primo di agosto l’ incentivo per elettriche e plug-in è aumentato e di molto, ricordando che non è un semplice incentivo, è un eco incentivo, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Record di Elettriche in un solo mese, +350,4 % e 4.810 immatricolazioni! Se confrontassimo la crescita delle elettriche con quella delle ibride ci accorgeremmo che nel 2016 le ibride facevano peggio delle elettriche oggi. Capito? Quindi fra 5 anni avremo più del 15 % di immatricolazioni elettriche? No, molto prima! La quota di mercato su base annua balza al 2,0 %, ormai ad un passo dalla quota del metano.

Manca Tesla nelle prime posizioni e allora ci pensa Volkswagen Up!, Smart ForTwo e Renault ZOE. Ma attenzione, gran partenza anche per Fiat 500 elettrica che con ben 513 immatricolazioni si fa subito strada tra la concorrenza.
Ben 4 modelli elettrici nelle Top-10 l’ anno scorso non esistevano, non si vendevano elettriche perché non c’ era l’ offerta, non la domanda.
Basta con motori omologati Euro Inquino, possiamo comprare motori rispettosi della normativa Euro Respiro !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come il 2020 sia l’ anno di affermazione delle elettriche.
Nuovo record per le plug-in, +403,1 % e 4.940 immatricolazioni, un finale incredibile. Solo un modello della Top-10 esisteva l’ anno scorso! Finalmente le case automobilistiche si sono decise a proporre questa tecnologia, il vero anello mancante tra motori termici ed elettriche, non a caso ormai hanno la stessa quota di mercato delle elettriche. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
A novembre 2020 Plug-in ed Elettriche, +375,6 % e 9.750 immatricolazioni “ricaricabili”, record assoluto. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 3,6 % contano già 1,4 punti più del metano e sono inarrestabili.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno ancora non pervenuto, sarà curioso vedere fra un anno a che punto saranno, per ora sono a 0.

La media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile è a 102,7 g/Km, la più bassa di sempre senza considerare l’ anomalia di aprile, ma ancora lontana dai 95 g/km, soprattutto su base annua ancora al 109,2. Ora il problema è lasciarsi alle spalle il vecchio, nel senso che di modelli elettrici e plug-in ce ne sono e ce ne sono per tutte le tasche, pertanto le case automobilistiche dovrebbero indirizzare di più i consumatori verso queste 2 alimentazioni, andando senza indugio contro i vecchi diesel e benzina che sono ancora erroneamente prodotti in grandi quantità. 
Dati 2020-2019-2018: c’è un cambiamento epocale in atto, non si torna più indietro, fra pochi anni non vedremo più auto diesel dai concessionari.

 

Mercato auto ottobre 2020: rivoluzione plug-in +330,3%, diesel e benzina al minimo storico


Il mercato auto di ottobre 2020, dopo settembre, è spesso un indicatore per capire se gli investimenti presenti e futuri porteranno buoni risultati. Quest’ anno, nonostante la crisi e al di là degli ecoincentivi, il -0,3 % è tutto sommato un buon risultato che però vale solo per le alimentazioni elettrificate. La spaccatura tra fossili ed elettrificate è sempre più evidente, per le fossili un declino che dura da più di 2 anni, mentre le elettrificate spingono da 3 anni, un segnale di cambiamento epocale.
Veniamo ai dati unrae dove l’ incremento considerevole delle ibride è purtroppo trainato dalle mild ibride. Sarebbe meglio avere una distinzione anche tra ibride e mild ibride, dato che nei prossimi 7 anni le ibride saranno le protagoniste assolute.
In ogni caso, l’ ibrido continua con percentuali di incremento a 3 cifre, +231,1%, impennata storica a ottobre superando lo stesso settembre in termini di volumi. Peccato per le circa 18.000 mild-ibride, ma la quota di mercato su base annua è davvero importante, 14,6 % (priva di plug-in) e la scalata verso il 30% di quota di mercato entro il 2022 è assolutamente probabile. La distanza con le alimentazioni a gas si allunga, è praticamente doppia. 
Toyota Yaris, come a settembre torna in alto, ma resta difficile contrastare le mild hybrid come Fiat Panda.
Toyota nei mesi scorsi ha rivelato una super batteria allo stato solido pronta per il mercato entro pochi anni (prima del 2025 come ipotizzato un anno fa), a questo punto le conviene accelerare perché più aspetta e più perderà quote di mercato.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, ma almeno ci sono pochissime diesel ibride, quota di mercato al 2,1 %, se il diesel era una buona soluzione, si sarebbe rinnovato e sarebbe rinato.
Per maggior chiarezza ricordo che il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporta solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso il picco di ottobre e settembre 2020 è impressionante, la storia è cambiata.
Le auto a GPL si salvano ancora con un +7,2 %, non risolve il -35,6 % su base annua, ma perlomeno la quota di mercato su base annua risale al 6,7 %. Per le GPL, il 2020 presenterà un conto salatissimo.

Questo mese il metano delude profondamente, -44,9 % su ottobre 2019 e quota di mercato su base annua arretra al 2,3 %
. Per ora è il peggior anno di sempre.

GPL+metano al 9,0 %, sembra questa la quota che il mercato sta riservando a questa alimentazione, se dovesse scendere sotto all’ 8,5 significherà la fine per le alimentazioni a gas.

Diesel al ventiseiesimo negativo consecutivo, -14,6 %, una sentenza inappellabile.
Quota di mercato su base annua al 34,4 %,
ancora in calo dello 0,5.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova. Dopo 26 negativi, le ibride diesel sono appena al 2,1 %. Ormai nemmeno carburanti più ecologici, biologici potrebbero essere usati per sfruttare questo tipo di motore, il diesel fossile è in cancrena e con esso anche il motore diesel.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra meno di 4 anni sarà sicuramente fuori mercato?
L’ ipotesi del governo di aumentare le accise sul diesel per pareggiarle a quelle del benzina potrebbe concretizzarsi: l’ aumento scatterebbe a gennaio 2021 per un millesimo al mese fino al 2030.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 414,84-408,95 = 5,89 millesimi

Le solo-benzina registrano un negativo pesantissimo, -31,5 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 38,8 %. Ormai è chiaro che le solo-benzina entro 4 anni non esisteranno più, sostituite da ibride e mild ibride.
Analizzando diesel e benzina, scendono al 73,2 %, perdendo un altro clamoroso 1,7 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! Di questo passo fra 3 anni il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato inferiore al 50 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
Dal primo di agosto l’ incentivo per elettriche e plug-in è aumentato e di molto, ricordando che non è un semplice incentivo, è un eco incentivo, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche sempre avanti, ormai è una costante l’ aumento a 3 cifre con il 2 davanti, +205,1 % e secondo assoluto come volumi, gli incentivi hanno richiamato l’ attenzione e ora la crescita è esponenziale. Immatricolazioni rispetto al 2019, +136,2 % e pensare che fino a 2 anni fa erano mosche bianche! Quota di mercato su base annua ferma all’ 1,8 %, ma anche in questo mese superiore a quella del metano.

Clamorosamente nessuna Tesla nella Top-10 delle elettriche, probabilmente soffre del trasporto via nave visti i tempi complicati, ma questo non fa altro che dare maggiore importanza al +205,1%. Non mancano invece nei primi posti Smart ForTwo e Renaut ZOE alle quali si affianca Hyundai Kona davanti Volkswagen ID.3. Ancor più strano sono le poche Tesla pensando alla nuova batteria che sembra andare meglio delle previsioni.
Ben 6 modelli elettrici nelle Top-10 l’ anno scorso non esistevano.
Basta con motori omologati Euro Inquino, possiamo comprare motori rispettosi della normativa Euro Respiro !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come il 2020 sia l’ anno di affermazione delle elettriche.
Ancora record per le plug-in, perché il +330,3% di ottobre arriva dopo il +145 % di maggio, il +315,4 % di giugno, il +438,3 % di luglio il + 420,5 % di agosto e il +263,8  % di settembre, in più, record assoluto come numeri. Ogni mese nuovi modelli sul mercato, tanto che sul 2019 fino ad ottobre le plug-in sono a +232,7 % che dimostra anche il ritardo di almeno un anno delle case automobilistiche nel proporre questo tipo di alimentazione. Per il 2020 rimarranno dietro alle elettriche, ma nel 2021 ci sarà un gran testa a testa tra elettriche e plug-in. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Come si vede dalla tabella unrae, solo un modello della Top-10 delle plug-in esisteva l’ anno scorso!
A ottobre 2020 Plug-in ed Elettriche, +264,3 % e 6.542 immatricolazioni “ricaricabili”, secondo di sempre. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 3,2 % contano già 0,9 punti più del metano e sono ormai inarrestabili.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno non pervenuto, sarà curioso vedere fra un anno a che punto saranno, per ora sono a 0.

La media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile è a 105,3 g/Km, la più bassa di sempre senza considerare l’ anomalia di aprile, ma ancora lontana dai 95 g/km, soprattutto su base annua ancora al 110,0. Ora il problema è lasciarsi alle spalle il vecchio, nel senso che di modelli elettrici e plug-in ce ne sono e ce ne sono per tutte le tasche, pertanto le case automobilistiche dovrebbero indirizzare di più i consumatori verso queste 2 alimentazioni, andando senza indugio contro i vecchi diesel e benzina che sono ancora erroneamente prodotti in grandi quantità. 
Dati 2020-2019-2018: il cambiamento storico è in atto, non si torna più indietro, ancora un anno e si comincerà a respirare aria più pulita.

 

Mercato auto settembre 2020: rivoluzione elettrificata, plug-in +263,8%, elettriche +225,3%, ibride +214,1%


Il mercato auto di settembre 2020 è spesso un punto di riferimento per i bilanci dopo le vacanze estive e, quest’ anno più che mai, il +9,8 % è un segnale di ripresa forte, al di là degli ecoincentivi statali. Il segnale è ancora più forte se si guarda alla spaccatura tra alimentazioni in positivo e alimentazioni in negativo: le elettrificate segnano +214,1 % per le ibride, +225,3 % per le elettriche e +263,8 % per le plug-in, contro i negativi di benzina, diesel e metano e un fuoco di paglia come il +8,2 % delle GPL dopo 8 mesi catastrofici. Il -34 % su base annua è dunque un problema delle fossili.
I dati unrae mostrano un incremento considerevole per le ibride, trainate dalle tanto discusse mild ibride, dato che le plug-in, giustamente sono state separate dal conteggio. A questo punto, per coerenza, completezza e trasparenza, converrebbe all’ associazione unrae separare anche ibride da mild ibride.
In ogni caso, l’ ibrido continua con percentuali di incremento eclatanti, +214,1%, impennata storica a settembre, record assoluto in termini di volumi, peccato solo che più di 13.000 siano mild-ibride, comunque, davvero incredibile la quota di mercato su base annua al 13,0 % (priva di plug-in) e la scalata verso il 30% di quota di mercato entro il 2022 è più che probabile. La distanza con le alimentazioni a gas si allunga e il cambiamento è davanti ai nostri occhi. 
Toyota Yaris si riprende dall’ ombra estiva e si rilancia per contrastare le mild hybrid come Fiat Panda e Ford Puma.
Toyota non è l’ ultima arrivata e se gli scorsi mesi ha rivelato una super batteria allo stato solido pronta per il mercato entro pochi anni (prima del 2025 come ipotizzato un anno fa), c’è da sperare in una Toyota elettrica anche per il mercato europeo.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, le case costruttrici sono in clamoroso ritardo verso l’elettrificazione e le mild-ibride sono un palliativo.
Per maggior chiarezza ricordo che il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporta solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso il picco di settembre 2020 è impressionante, ormai la strada è tracciata.
Le auto a GPL salvano le faccia con un +8,2 %, non risolve il -39,9 % su base annua, ma perlomeno la quota di mercato su base annua risale al 6,6 %. Per le GPL, il 2020 presenterà un conto salatissimo.

Questo mese il metano pareggia, -0,1 % su settembre 2019 e quota di mercato su base annua sempre al 2,4 %
.

GPL+metano al 9,0 %, sembra che non vogliano mollare, sembra che vogliano contribuire alla transazione da diesel e vecchi benzina, staremo a vedere.

Diesel al venticinquesimo negativo consecutivo, -3,0 %, la discesa inesorabile non si riesce più a bloccare nemmeno con gli ecoincentivi statali.
Quota di mercato su base annua al 34,9 %,
in calo dello 0,5.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova. Dopo 25 negativi, le ibride diesel sono appena al 2,0 %. Ormai nemmeno carburanti più ecologici, biologici potrebbero essere usati per sfruttare questo tipo di motore, il diesel fossile ha i giorni contati e con esso anche il motore diesel.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra meno di 4 anni sarà sicuramente fuori mercato?
L’ ipotesi del governo di aumentare le accise sul diesel per pareggiarle a quelle del benzina potrebbe concretizzarsi: l’ aumento scatterebbe a gennaio 2021 per un millesimo al mese fino al 2030.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 424,25-412,25 = 12 millesimi

Le solo-benzina registrano un altro pesante negativo, -19,1 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 40,0 %.
Analizzando diesel e benzina, scendono al 74,9 %, perdendo un gigantesco 1,9 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! Di questo passo fra 4 anni il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato inferiore al 50 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
Dal primo di agosto l’ incentivo per elettriche e plug-in è aumentato e di molto, ricordando che non è un semplice incentivo, è un eco incentivo, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche in grande spolvero, +225,3 % e record assoluto, gli incentivi hanno richiamato l’ attenzione e ora sarà una crescita esponenziale. Immatricolazioni rispetto al 2019, +127,6 % e pensare che fino a 2 anni fa erano mosche bianche! Quota di mercato su base annua in crescita all’ 1,8 %, ma in questo mese già superiore a quella del metano.

E’ Tesla show a settembre con la Model 3, poi l’ insostituibile Renault ZOE seguita da Smart ForTwo e Nissan Leaf. Discreta partenza anche per Volkswagen ID.3 che entro fine anno potrebbe regalare numeri convincenti. Basta con motori omologati Euro Inquino, possiamo comprare motori rispettosi della normativa Euro Respiro !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come il 2020 sia l’ anno di affermazione delle elettriche.
Le plug-in continuano a stupire, perché dopo il +145 % di maggio, il +315,4 % di giugno, il +438,3 % di luglio il + 420,5% di agosto, a settembre +263,8 % e record assoluto come numeri. Ogni mese nuovi modelli sul mercato, tanto che sul 2019 fino ad agosto le plug-in sono a +210,3 %, un’ ascesa come nessun altra alimentazione. Per il 2020 rimarranno dietro alle elettriche, ma nel 2021 ci sarà un gran testa a testa tra elettriche e plug-in. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Come si vede dalla tabella unrae, quasi tutti i modelli nella Top-10 delle plug-in l’ anno scorso non esistevano!
A settembre 2020 Plug-in ed Elettriche, +240,2 % e 6.963 immatricolazioni “ricaricabili”, record incredibile. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 3,1 % contano già 0,7 punti più del metano e sembrano inarrestabili.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Sono 2 le auto a Idrogeno dopo diversi mesi a zero. Inspiegabile la non partenza dell’ idrogeno: o non sono ancora maturi i tempi, oppure la paura è che siano troppo maturi e che potrebbero spazzare via troppo presto diesel e benzina, oppure non saranno mai maturi come l’ evoluzione che sta accadendo nel mondo delle batterie elettriche.
La media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile è a 105,6 g/Km, la più bassa di sempre, ma ancora lontana dai 95 g/km, soprattutto su base annua ancora al 110,8. Ora il problema è lasciarsi alle spalle il vecchio, nel senso che di modelli elettrici e plug-in ce ne sono e ce ne sono per tutte le tasche, pertanto le case automobilistiche dovrebbero indirizzare di più i consumatori verso queste 2 alimentazioni, andando però contro i vecchi diesel e benzina che sono ancora erroneamente prodotti in grandi quantità. 
Dati 2020-2019-2018: giù tutte le fossili, era settembre 2018 quando il diesel segnava il primo -38,3 %, il cambiamento storico è in atto, ancora un anno e si comincerà a respirare aria più pulita.

 

Mercato auto agosto 2020: incentivi elettrificati, plug-in di nuovo su tutte, +420%


Il mercato auto di agosto 2020 fa respirare aria di ripresa, solo -0,5% rispetto ad agosto 2019, ripresa dettata dagli ecoincentivi, ma pur sempre positiva, soprattutto per le elettrificate, tanto che il -38,8 % su base annua spaventa solo le fossili. Dopo 4 mesi, questa volta, oltre alle elettrificate, si salva anche il metano, ma il segnale contro le fossili resta importante, plug-in inarrestabili, +420,5%.
Ad agosto si sono aggiunti altri 50 milioni per quanto riguarda gli eco-incentivi statali e tra i rimanenti e i nuovi stanziamenti, ad agosto, sono stati usati circa 16 milioni di euro, quasi tutti nei primi 14 giorni del mese. Attenzione però che dal primo settembre sono stati aggiunti altri 400 milioni suddivisi per fascia di emissioni.

Con i dati unrae andiamo ad analizzare i numeri di questo mese. Come evidenziato lo scorso mese, ora anche unrae accorpa elettriche e plug-in. Inoltre, giustamente, non somma più le plug-in alle ibride, visto anche che con le mild ibride e “finte” ibride le plug-in non c’ entrano nulla, sono molto più vicine alle elettriche. 
In ogni caso, l’ ibrido torna con percentuali di incremento a 3 cifre, +227,2%, recupero delle perdite di aprile e record di quota di mercato su base annua all’ 11,5% (priva di plug-in) e la scalata verso il 30% di quota di mercato entro il 2022 sembra sempre più probabile. La distanza con le alimentazioni a gas continua ad allungarsi, segno che nei motori sta cambiando tutto. 
Toyota Yaris sembra non poter competere con le mild hybrid come Fiat Panda e Ford Puma così che il nuovo modello non ha dato la spinta che si attendeva.
Ora Toyota rivela una super batteria allo stato solido pronta per il mercato entro pochi anni (prima del 2025 come ipotizzato un anno fa), chissà se la userà sull’ ibrido o proporrà un’ elettrica anche al mercato europeo.

Peccato per l’ esistenza delle mild-ibride, nel 2020, uno spreco per l’ Ambiente, non dovrebbero godere di incentivi! Speriamo siano solo di passaggio come le diesel ibride che detengono un 2 % di quota di mercato su base annua.
Per maggior chiarezza ora il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporterà solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso l’ ascesa è impressionante, segno che ormai ci sono più modelli ibridi che diesel.
Alle auto a GPL va ancora una volta, il peggior risultato del mese, -33,1 % questo mese e -45,5% sul 2019, si consola solo con la quota di mercato su base annua che rimane al 6,4 %. Per le GPL, il 2020 è un anno nero, dopo il boom 2009-2010 grazie anche agli incentivi dell’ epoca, sembra che le GPL non piacciano più.

Questo mese il metano resiste e anche bene, si riprende gli spazi lasciati dalle GPL,
 +11,9 %, ma sul 2019, -14,3%Quota di mercato su base annua stabile al 2,4 %.

GPL+metano all’ 8,8 %, vale ancora la pena investire sulle alimentazioni a gas? Snam non molla, ma sembra stia investendo anche sull’ idrogeno, anche se i progetti sembrano in alto mare. A questo punto Snam deve guardarsi le spalle da elettriche e plug-in !

Diesel al ventiquattresimo negativo consecutivo, -8,8 %, si fermano a 23 i negativi consecutivi in doppia cifra, ma la disfatta non cambia, se non darà segnali di ripresa a settembre la fine definitiva sarà sempre più vicina, anche perché le case automobilistiche stanno chiudendo molti vecchi stabilimenti per riconvertirli o aprirne di nuovi per le auto elettriche.
Quota di mercato su base annua al 35,4 %,
in linea con luglio.
La benzina resiste su ibride, GPL e metano, mentre il diesel non si rinnova.
L’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente e innegabile, siano essi Euro0,1,2,3,4,5,6 o Euro6d. Perché comprare un’ auto che fra 4 anni sarà sicuramente fuori mercato?
Ora spunta anche l’ ipotesi dal governo di aumentare le accise sul diesel per pareggiarle a quelle del benzina, vedremo a fine anno se sarà concretizzato.

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 435,89-418,39 = 17,5 millesimi

Le solo-benzina registrano un altro pesante negativo, -17,7 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 41,4 %.
Analizzando diesel e benzina, scendono al 76,8 %, perdendo un altro 0,7 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! Di questo passo fra 4 anni e mezzo il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato inferiore al 50 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto sta cambiando e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
Dal primo di agosto l’ incentivo per elettriche e plug-in aumenta e di molto. Per un’ elettrica si arriva fino a 10.000 euro con rottamazione e 6.000 senza, mentre per una plug-in si arriva a 6.500 con rottamazione e 3.500 senza. Quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche molto bene, +249,5 %, gli incentivi hanno richiamato l’ attenzione e a settembre ne vedremo delle belle. Immatricolazioni rispetto al 2019, +108 % e pensare che fino a 2 anni fa erano mosche bianche! Quota di mercato su base annua stabile all’ 1,6 %.

Renault ZOE resta la più venduta, mentre le altre ogni mese si danno battaglia, ad agosto prevalgono Volkswagen UP! e Tesla Model 3. Molto bene anche Hyundai Kona e Opel Corsa, un po’ indietro Smart ForTwo. Basta con motori omologati Euro Inquino, possiamo comprare motori rispettosi della normativa Euro Respiro !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come nel 2020 sia un anno di svolta per le elettriche.
Le plug-in volano letteralmente, perché dopo il +145 % di maggio, il +315,4 % di giugno, il +438,3 % di luglio, ad agosto segnano un + 420,5% e secondo risultato di sempre come numeri che ad agosto dovrebbe essere impossibile. Ogni mese nuovi modelli sul mercato, tanto che sul 2019 fino ad agosto le plug-in sono a +196,2 %, un’ ascesa come nessun altra alimentazione. A questo punto ci aspetta un gran testa a testa tra elettriche e plug-in. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più ci piace!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Come si vede dalla tabella unrae, quasi tutti i modelli nella Top-10 delle plug-in l’ anno scorso non esistevano!
Ad agosto 2020 Plug-in ed Elettriche, +311,7 % e 3.475 immatricolazioni “ricaricabili”. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua che conta più del metano, raggiunge il 2,8 %.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno nemmeno l’ ombra. Che cosa stanno aspettando? Che qualcuno annunci la super batteria?

La media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile è a 108,4 g/Km, la più bassa di sempre, ma ancora lontana dai 95 g/km. Non possiamo permetterci di tornare indietro! Le case automobilistiche ormai più che temere le multe, sembrano voler investire su qualcosa che conviene anche a loro, così il processo di elettrificazione di certo non rallenterà, ma dobbiamo comprare auto rispettose dell’ Ambiente ed ora è possibile ad un prezzo inferiore alle auto fossili.
Dati 2020-2019-2018: giù tutte le fossili, cambiamento storico in atto, ancora un anno e si comincerà a respirare aria più pulita.

 

Mercato auto luglio 2020: show elettrificate, plug-in su tutte +438%


Il mercato auto di luglio 2020 ripropone la scalata delle elettrificate e il -11,2% rispetto al 2019 non sembra così male, anche se le alimentazioni fossili ne risentono maggiormente. Per il terzo mese consecutivo si salvano solo le elettrificate e questo comincia ad essere un segnale, plug-in su tutte con un “sonoro” +438,3%.
A luglio sono stati aggiunti altri 100 milioni per quanto riguarda gli eco-incentivi statali e tra i rimanenti e i nuovi stanziamenti, a luglio, se non vado errato, sono stati usati circa 9,1 milioni di euro e anche questo è un gran segnale.

Con i dati unrae andiamo ad analizzare i numeri di questo mese, molto interessanti per molti aspetti presenti e futuri: il vecchio e il nuovo a confronto. Finalmente anche unrae accorpa elettriche e plug-in, EcomobilityIdea comincia a fare scuola. Inoltre, giustamente, non somma più le plug-in alle ibride, visto anche che con le mild ibride e “finte” ibride le plug-in non c’ entrano nulla, sono molto più vicine alle elettriche. 
In ogni caso, l’ ibrido torna con percentuali di incremento a 3 cifre, +108 %, record in termini numerici, record di quota di mercato su base annua al 11,1 (priva di plug-in) e la scalata verso il 30% di quote di mercato entro il 2022 sembra sempre più probabile. La distanza con le alimentazioni a gas continua ad allungarsi, segno che nei motori sta cambiando tutto. 
Dopo il balzo di giugno, Toyota Yaris perde il primato e si ritrova al sesto posto nella classifica di luglio e seconda, dietro a Puma, per quel che riguarda il 2020 fino ad ora. Probabilmente a giugno sono state “svendute” le vecchie Yaris e la nuova non è stata ancora ben pubblicizzata.
Peccato che tra le ibride esistano le mild-ibride, nel 2020, uno spreco per l’ Ambiente che non ci possiamo più permettere. Speriamo siano solo di passaggio come le diesel ibride che detengono un 2 % di quota di mercato su base annua.
Per maggior chiarezza ora il grafico EcomobilityIdea per le ibride 2020 riporterà solo i dati delle ibride senza plug-in come è giusto che sia, in ogni caso l’ ascesa è impressionante, segno che ormai ci sono più modelli ibridi che diesel.
Alle auto a GPL va il peggior risultato del mese, -37,3 % questo mese e -46,8% sul 2019, si consola solo con la quota di mercato su base annua che sale al 6,4 %, ma ormai è chiaro che, per le GPL, il 2020 sarà il peggiore di sempre.

Anche questo mese il metano cerca di resistere e limita i danni con un
-8,4 %, mentre sul 2019 resta indietro, -17,1% è irrecuperabile.  Quota di mercato su base annua sale al 2,4 %.

GPL+metano all’ 8,8 %, vale ancora la pena investire sulle alimentazioni a gas? Snam sembra stia investendo 100 milioni di euro e ne investirà altri 250 per il bio-metano. Investimenti tra il 2019 e il 2023, ma la quota di mercato del metano è sotto al 3 % da 10 anni, non è che poi verrà definitivamente spazzato via da elettriche e plug-in?

Diesel al ventitreesimo negativo consecutivo in doppia cifra, -12,0 %, una discesa inarrestabile anche perché le case automobilistiche stanno chiudendo molti vecchi stabilimenti per riconvertirli o aprirne di nuovi per le auto elettriche.
Quota di mercato su base annua al 35,4 %,
in leggera ripresa.
Non dimenticheremo mai lo scandalo del dieselgate e questi sono i risultati. Non solo, l’  inquinamento prodotto dai motori diesel è evidente. Perché insistere su un’ alimentazione in crisi cronica? Perché comprare un’ auto che fra 4 anni sarà dichiarata fuori mercato?

Per l’ andamento del prezzo diesel e benzina vi invito a leggere l’ articolo dedicato. 
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 439,63-421,68 = 17,95 millesimi

Le solo-benzina registrano un altro pesante negativo, -23,4 %, e quota di mercato su base annua in forte calo, al 42,1 %.
Analizzando diesel e benzina, scendono al 77,5 %, perdendo un altro 0,5 % di quote di mercato su base annua in un solo mese! Di questo passo fra 4 anni e mezzo il motore endotermico non elettrificato avrà una quota di mercato inferiore al 50 % e ogni mese questa tendenza si fa sempre più veloce. 
Il parco auto deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
Dal primo di agosto l’ incentivo per elettriche e plug-in aumenta e di molto. Per un’ elettrica si arriva fino a 10.000 euro con rottamazione e 6.000 senza, mentre per una plug-in si arriva a 6.500 con rottamazione e 3.500 senza. Quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”. 

Elettriche bene ma non benissimo, +70,5 % di luglio è un buon risultato, ma ci si aspettava qualcosina di più; molto probabile che i mancati risultati siano dovuti alle voci sull’ aumento degli incentivi, ad agosto sarà una calda estate! In ogni caso, poco male considerando il periodo e considerando che le immatricolazioni sono già raddoppiate rispetto al 2019! A breve si dovrebbe tornare ad una “certa” normalità e nei prossimi mesi vedremo ancora nuovi record di auto favorevoli all’ Ambiente. Purtroppo però la quota di mercato su base annua scende all’ 1,6 %.

Clamorosamente nessuna Tesla nella Top-10 delle elettriche di luglio, poco male, perché ci pensano come sempre Smart ForTwo, Renualt ZOE e la nuova Opel Corsa a tenere alti i numeri. Peugeot 2008 e 208 superano Volkswagen UP!
Basta con motori omologati Euro Virus, possiamo comprare motori rispettosi della normativa Euro Respiro !
Dal grafico EcomobilityIdea si può apprezzare come nel 2020 sia comunque netto il miglioramento delle elettriche sul mercato.
Le plug-in volano letteralmente, perché dopo il +145 % di maggio, il +315,4 % di giugno, a luglio segnano un + 438,3 % e record di sempre come numeri. In un mese venduto lo stesso numero di auto vendute nei primi 5 mesi del 2019. Ormai è chiaro, ci sono sempre più nuovi modelli plug-in e sempre meno modelli diesel; a questo punto non c’è da stupirci se per fine anno le plug-in avranno superato le elettriche. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più ci piace!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Come si vede dalla tabella unrae, quasi tutti i modelli nella Top-10 delle plug-in l’ anno scorso non esistevano!
A luglio 2020 anche unrae si è deciso a sommare Plug-in ed Elettriche, +177,9 % e 3.702 immatricolazioni “ricaricabili”. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua che conta più del metano, raggiunge il 2,7 %.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno nemmeno l’ ombra. Se non partirà il mercato dell’ idrogeno entro un anno, diventerà inutile, perché elettriche e plug-in avranno fatto troppa strada.

La media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto su base mensile è a 112,5 g/Km, lontanissima dai 95 g/km. Non possiamo permetterci di tornare indietro! Le case automobilistiche ormai più che temere le multe, sembrano voler investire su qualcosa che conviene anche a loro, così il processo di elettrificazione di certo non rallenterà, ma dobbiamo comprare auto rispettose dell’ Ambiente ed ora è possibile ad un prezzo inferiore alle auto fossili.
Dati 2020-2019-2018: giù tutte le fossili, gran cambiamento in atto, ancora un anno e si comincerà a respirare aria più pulita.