Il mercato auto di giugno 2021 si chiude con un -13,3 % rispetto a giugno 2019, il confronto è sul sul 2019, perché anche giugno 2020, nonostante ci fu una discreta ripresa, resta condizionato dalla riapertura post-lockdown. Pertanto questo -13,3 % su giugno 2019 è da considerarsi un ottimo risultato che evidenzia maggiormente come la crisi dell’ automotive sia determinata più dalla presenza dei vecchi motori che dal periodo mondiale che stiamo vivendo. C’è un mercato a 2 velocità: vecchi motori diesel e benzina che perdono quote di mercato di mese in mese e nuovi motori ibridi, plug-in ed elettrici che stanno sostituendo una tecnologia di 100 anni assolutamente inquinante, obsoleta e con consumi imbarazzanti. La crisi 2020 può essere vista positivamente per il futuro guardando ai pochi motori inquinanti venduti, dopodiché, incentivi o no, nessuna nuova tecnologia ha mai avuto una crescita così importante come ibride, plug-in ed elettrich,e soprattutto di fronte ad una forte contrazione del mercato.
I dati unrae sono inequivocabili, l’ ibrido sta sostituendo le “solo”-benzina, full-hybrid e mild hybrid hanno già superato il diesel da mesi, e sono sempre più vicine alle “solo”-benzina, impensabile 20 mesi fa. Il paradosso però è che a breve anche le ibride, almeno le non-plug-in, saranno considerate inquinanti e “da bloccare”. Probabilmente vedremo il picco massimo delle ibride nel 2024, dopodiché, probabilmente saranno le plug-in a trainare sempre di più questa tecnologia fino almeno al 2028. Una gioia sarebbe veder sparire le mild ibride prima possibile.
Per ora l’ ibrido è la prima alternativa ai vecchi motori termici, +348,2% su giugno 2019 e ormai non è più un mistero, da capire solo se il sorpasso e primo posto per alimentazione sarà il prossimo mese o fra 3 mesi, peccato solo che più della metà delle immatricolazioni siano mild ibride, ma insieme (e senza plug-in) detengono il 27,4 % del mercato su base annua. Entro fine anno raggiungeranno il 30 %, mentre con le plug-in, le ibride sono al 31,7 % su base annua, impensabile un anno e mezzo fa.
I dati di confronto tra auto della stessa alimentazione sono sul 2020.
Toyota Yaris e C-HR recuperano sul 2020, ma perdono posizioni sulle mild hybrid FIAT Panda e Lancia Ypsilon.
Toyota ha migliorato il suo sistema ibrido, ma non sembra aver attirato troppa attenzione positiva su di sé, soprattutto dopo l’ imbarazzante pubblicità “l’ assicurazione non la paghi mentre viaggi in elettrico”, lascio agli intenditori i commenti.
A questo punto della storia Toyota è ad un clamoroso bivio, aspettare ancora di lanciare modelli elettrici in Europa o contribuire al cambiamento; il punto di non ritorno è vicino e i ritardi tecnologici si pagheranno a caro prezzo.
L’ esistenza delle mild-ibride è una sconfitta, ma almeno, le diesel ibride sono poche e resteranno poche, quota di mercato ferma al 3,7 %, imbarazzante che si investa ancora in questa alimentazione.
Dal 2020 il grafico EcomobilityIdea per le ibride riporta i dati senza plug-in, purtroppo però ci sono le mild ibride, in ogni caso dovremo abituarci a vedere sempre più ibride indipendentemente da “quanto” ibride siano. Almeno fino al 2024.
All’ improvviso risorge il GPL, dopo tanti negativi e poche convinzioni, le immatricolazioni di auto a GPL questo mese hanno avuto un sussulto, +2,5 % su giugno 2019, ma soprattutto quota di mercato su base annua che risale al 6,4 %. Nei mesi scorsi avevamo ipotizzato che la soglia del 6 % potesse diventare sempre più irraggiungibile, per ora siamo stati sorpresi.
Le immatricolazioni di auto a metano restano stabili, +1,5 % su giugno 2019 e quota di mercato su base annua stabile al 2,3 %, +0,7 sul 2019. Per ora è scongiurato un azzeramento delle immatricolazioni a metano per il 2021, ma è sempre in dubbio la presenza del metano per il 2022. Verrà sostituito dall’ idrogeno?
GPL+metano risalgono all’ 8,7 % vicine a quel 9,0 % di picco degli ultimi anni. Resta comunque valida la domanda: nel 2021, le alimentazioni a gas, riusciranno a mantenersi sopra quota 8 %, o le nuove tecnologie prenderanno definitivamente il sopravvento anche su queste alternative?
Diesel al trentaquattresimo negativo consecutivo, confrontabile sia con giugno 2019, ma anche con giugno 2020, la quota di mercato perde un altro 0,3% sul mese scorso fermandosi al nuovo minimo storico di 24,2 %, ancora un anno e “ne resterà uno solo”.
Di questo passo sarà difficile vedere ancora vendite diesel per maggio 2022.
La benzina si converte all’ ibrido, mentre il diesel va a morire. Dopo 34 negativi le ibride diesel sono appena al 3,7 % di quota su base annua, segno che è una tecnologia che sta andando a morire. Sarà interessante vedere come fra 5 anni si muoverà il mondo nei confronti di nessuna nuova immatricolazione diesel, ma milioni di auto diesel ancora in circolazione.
I passi indietro sui nuovi limiti Euro 7 in vigore dal 2025, ancora nessuna nuova accisa o la data di scadenza del motore endotermico fissata in un lontano 2035 non fermeranno il declino del diesel, presto sarà scritta la parola fine, pertanto è tempo di pensare a tutta la gestione da post “zero nuove immatricolazioni di auto diesel”.
L’ andamento del prezzo diesel e benzina lo trovate nell’ articolo dedicato.
Dati del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ ultimo mese:
Differenza diesel-benzina prezzo netto attuale: 575,15 – 570,58 = 4,57 millesimi, una differenza in rialzo.
La discesa delle solo-benzina è inevitabile e sarà sempre più marcata dall’ assenza di nuovi modelli e dal nascere di modelli ibridi, questo mese -38,7 % su maggio 2020 e quota di mercato su base annua sempre in calo, al 32 %, simile a com’ era 3 anni fa. Anche le solo-benzina entro pochi anni non esisteranno più, ma saranno sostituite da ibride e mild ibride, ma anche da ibride plug-in.
Diesel e benzina, scendono al 56,2 % perdendo un altro 0,7 % di quote di mercato in un solo mese! Il tracollo del motore endotermico è evidente e inevitabile. Di questo passo, fra 8 mesi, avranno quote di mercato inferiori al 50 % e allora dovremo capire le strategie delle case automobilistiche. Nel 2024, ma anche prima, la rivoluzione elettrica sarà già avvenuta.
Il parco auto sta cambiando radicalmente e deve cambiare in favore dell’ aria che respiriamo. Dobbiamo parlare di più di Elettriche+fotovoltaico+Accumulo!
L’ eco incentivo per elettriche e plug-in c’è anche nel 2021 e si può arrivare anche fino a 10.000 euro, quindi attenzione a non sbagliare incentivo e attenzione a non comprare auto “vecchie”.
Ottimo risultato per le Elettriche, 7.025 nuove immatricolazioni in un mese è il terzo miglior risultato di sempre, +383,5% rispetto a giugno 2019 e pace ai vecchi motori diesel. Ricordiamo ancora una volta che la crescita elettrica è meglio di quanto era per le ibride 4 anni fa (7.234 immatricolazioni ibride a giugno 2018), fatevi un’ idea di dove potranno essere fra 4 anni. Quota di mercato sale al 3,4 % (ibride al 3,8% a giugno 2018).
Tesla si riprende il primato del mese con la Model3, scalzando Fiat 500 elettrica. A seguire troviamo l’ ottima Renault Twingo e la new-Entry Dacia Spring a scapito della più “longeva” Smart Fortwo e Volkswagen ID.3, solo settima la ZOE.
Le differenze a distanza di un anno sono impressionanti.
Dal grafico EcomobilityIdea vediamo come giugno riparta deciso all’ insegna dell’ elettrico.
Plug-in, la tecnologia del momento in crescita esponenziale, +1697,5 % su giugno 2019, e un importante numero di nuove immatricolazioni, 7.118. Anche qui la differenza con il 2020 è decisamente impressionante, da 5.802 nei primi 6 mesi del 2020 a 37.937 del 2021! Le ibride plug-in sono l’ anello mancante tra motori termici ed elettriche, hanno superato sia elettriche che auto a metano come quota di mercato, ora al 4,3 % su base annua. Viaggiare ad emissioni zero si può e si può scegliere il modello che più piace a noi e al nostro portafoglio!
Vi consiglio questa esperienza plug-in per esser sicuri di comprare l’ auto giusta per le vostre esigenze e tasche.
Dal grafico EomobilityIdea si può percepire come mancasse proprio questa tecnologia, da pochissime immatricolazioni ad un balzo così importante in poco tempo.
A giugno 2021 Plug-in ed Elettriche, +664,9 % su giugno 2019 e secondo miglior risultato di sempre, 14.143 immatricolazioni “ricaricabili”. Elettriche+plug-in hanno una quota di mercato su base annua al 7,7 %, +1,3 sulle GPL che esistono da decenni.
Grazie a EcomobiliyIdea, perché solo qui troverete il grafico dell’ andamento di Elettriche+plug-in
Idrogeno non pervenuto. Ora si parla sempre più spesso di questa tecnologia, ma al momento sembra impossibile pensare che fra 5 anni possa competere con elettriche e plug-in, o forse andrà a sostituire proprio le plug-in o probabilmente sembra più una tecnologia adatta a grandi navi e camion.
Scende di mese in mese la media ponderata unrae sulle emissioni CO2 di auto all’ acquisto, da gennaio con metodo di calcolo WLTP e non più NEDC. Da 128,6 di gennaio ora è a 119,6, un altro buon -1,9 dal mese scorso e -16,2 su giugno 2019. Con questo trend non si arriverà mai ai fatidici 95g di CO2 per km prima di fine anno, ma probabilmente si arriverà a 107g.
Dati 2021-2020-2019-2018-2017: rispetto al 2017 il mercato auto di oggi è irriconoscibile. Benzina, GPL e metano sembra non abbiano subito variazioni, mentre il diesel è stato sostituito per più della metà delle nuove immatricolazioni da ibride, plug-in ed elettriche.